Il Caso Malala Wisk

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view post Posted on 11/5/2023, 19:33
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Il Fato

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Betty Pixie Bookshop brulica di fate, stamattina. Hanno ali di cartapesta, colorate e iridescenti, che ricordano le tinte pastello delle prime ore dell'alba. Il cielo, in comunione, indietreggia quasi con un soffio di invidia. Come potrebbe mai reggere il confronto, si domanda.
Le fate volteggiano, scintille d'arcobaleno. Invano, allora, la notte tenta di sovrastarle, hanno gocce di colore che brillano perfino al buio. Hanno pelle sottile, delicata, come il chiaro di luna. Qualcuna è stanca e si riposa, qualcuna scivola via in un battito di ciglia – l'ultima guida, per loro, è la frenesia. Qualcosa turba anche loro, è evidente. La libreria – un angolo di paradiso per ogni lettore – vi dona omaggio, porta il loro nome. Si scorge un folletto, le ali blu elettriche e il visetto imbronciato, che bacchetta le fate con un rotolo di pergamena stretto stretto tra le antenne. E c'è lei, Betty. La proprietaria dell'abitacolo, una vecchina tutta d'un pezzo, in veste rosa confetto e con una cuffietta azzurrina in bilico sulle onde argentee dei capelli. Non sembra contenta, affatto. Circondata da Fate e Folletto della Cornovaglia, ha un ché di tragico. Stringe la bacchetta tra le mani, ticchettando la punta da un palmo all'altro. Borbotta poche, rapide parole con voce stizzita. Potevate avvisare, dice. Non è giusto, non ci si comporta così. Frasi dispersive, tutto sommato, perché intorno a lei e alle sue creature d'aria si muove un'intera pattuglia di maghi e streghe – molti, curiosamente, giovanissimi. In prima linea, il volto gentile e pieno di rimorso, c'è Dominic Khalwa: è un londinese molto slanciato, mingherlino, tratti del viso come scolpiti, occhi azzurro ghiaccio e capelli biondissimi. Allontana una fata tra i ricci, districandole le manine e imponendole di lasciarlo in pace. Lungo le pareti sfilano tanti camini, tutti traboccanti di libretti e di pergamene. All'interno il fuoco ha lingue di smeraldo che presto trasfigurano persone in carne ed ossa, c'è chi tossisce, chi scappa via dalle braci, chi si batte colpetti leggeri sugli abiti per togliere via la metropolvere. C'è una linea che collega anche Hogwarts, in via eccezionale e per la durata di un solo, celere viaggio.
Ti attendono, Megan. Il Quartier Generale degli Obliviatori ti ha convocata, Dominic stesso ti è apparso nel camino dell'Ufficio dei Caposcuola. E tu, allora, sei in viaggio?
Se è così, accettando l'invito, potrai spuntare a tua volta dal camino. Le fate, incuriosite, ti balzeranno contro, e ti sembrerà di essere in una tela di Fuseli. Potrai cogliere le parole affrettate di Dominic, riconoscerlo presto. Ha la stessa voracità, diretta e priva di fronzoli, che hai catturato poco prima. Veste giacca e pantaloni di jeans, ha lo stemma ministeriale appuntato al petto. Non è in uniforme, quasi volesse amalgamarsi alla folla. Si rivolge ad un gruppetto di tre giovanetti, una ragazza dalla carnagione olivastra e capelli ribelli, un ragazzo dai tratti orientali con un bizzarro ciuffo blu sulla fronte, e un altro ragazzo piuttosto grassottello con tante lentiggini, sopracciglia e ricci di rosso acceso. Scoprirai, Megan, che saranno i tuoi colleghi per l'occasione. Altri gruppetti sono nei dintorni, la libreria è un putiferio.
«Dominic Khalwa, rappresentante della pattuglia di Obliviatori. Siete stati convocati in risposta alla vostra richiesta di stage presso il nostro dipartimento. Lei è Betty Harvin, ci ha gentilmente offerto il collegamento Metropolvere.»
Gentilmente, ripete Betty. Ha così sonno che non si regge in piedi. Dominic non si lascia intimidire, sente altri ministeriali ripetere indicazioni simili.
«Siamo alla periferia di Londra, la nostra destinazione è Highams Park Lake. Vi spiegherò strada facendo, dobbiamo fare in fretta. Siamo in territorio babbano, non voglio neanche una scintilla di magia.» Colte sul punto, le fate si tirano indietro, alcune celandosi tra le pieghe della camicia da notte della vecchina.
«Che non siano Fate, ti prego...» si lamenta la ragazza, mettendosi in moto.
«Peggio. Sono Sirene Dominic lascia tutti così, in colpo di scena. Non aggiunge altro, distribuendo però copie di giornale. In prima pagina, fresco di stampa, il titolo Caso Malala Wisk svetta a caratteri cubitali, seguito dall'immagine di un cadavere sul pelo dell'acqua. Il gruppo abbandona la libreria, l'alba ha tinto il cielo di rosa.

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Il mondo magico è agitato, si nutre di energia caotica. Coinvolge più luoghi, le grandi istituzioni sono intimorite: è un'onda che si riconosce, perché familiare.
Il Caso Malala Wisk riaccende i riflettori, devastando la Corte del Wizengamot come poche altre vicende hanno mai saputo fare. I Giudici vestono abiti di porpora, il sonno svezzato mentre si materializzano di fretta verso le aule del tribunale. Benché sospeso, il processo legato all'enigmatica, suadente figura della Veela Cantante è apparso a lungo concluso. Sono trascorsi più di cinque anni, oramai, dall'assassinio. Malala Wisk, origini bulgare, stella del panorama musicale internazionale. Il corpo, ritrovato alla periferia di Hogsmeade, risulta a suo tempo violato dalla ferocia disumana, privo di sangue. Opera di un vampiro, il marchio del famigerato Nicholas Black? A nulla sono valse le lunghe processioni commemorative, le sedute legislative, le proteste per la verità ultima. Malala Wisk è un ricordo a mezz'aria, che porta con sé il ritmo malinconico di una vita recisa di netto. Le accuse, difatti, sono passeggere. Illusioni del tempo, hanno scritto. È stato rapido, alla fine, puntare il dito verso l'affetto più vicino, il marito Albert Scottdale. Più articolato, invece, è stato sciogliere i capi d'accusa. Gli costa una settimana alla prigione di Azkaban, l'assoluzione, infine il silenzio.
È la sua storia che hai raccontato, Lucas. La tua piuma è inchiostro vivo, anela al sangue e alla rivelazione. Il giornale favorisce il tuo scritto, la cronaca nera ti pone in risalto. Albert Scottdale è stato ucciso, il suo cadavere sorge dai fondali di Highams Park Lake. Le tue parole hanno inciso l'inevitabile, sei tra i primi sul luogo del delitto. È una moneta di bronzo, la tua Passaporta. E con te, immediati, fotografi e reporter di vicende oscure. Sei tu a guidare tutti loro, il lago vi accoglie in un soffio gelido. Ti accorgi che la rimessa delle barche, lungo le rive, pulluli di presenze: giornalisti, medimaghi, obliviatori in arrivo. E avvoltoi, gente comune, già oltre il tepore delle villette vicine, babbani confusi e maghi curiosi. Una linea gialla, all'apparenza carta, delimita la scena del lago e blocca il passaggio. Sembra un gioco poter superarla, ma la verità è che già siano in atto i primi sortilegi.
«Solo personale autorizzato» ti intima un uomo robusto.
«Lui è con me. Da questa parte, Scott.» Basso, smilzo, stretto in una tunica verde pallido, un uomo di mezza età – capelli lanuginosi, occhiaie profonde e segni di stanchezza evidenti – ti chiama subito. Vi conoscete, è stato il primo punto di riferimento per la cronaca mattutina. Bachelor Tompkins, il Medimago, ti attende.
«Maledizione, Scott. Bastava attendere un po' prima di pubblicare alla Gazzetta, ora siamo presi d'assalto. Dove sono gli Auror?» Rivolge l'ultima domanda altrove, un po' distratto. Ha le mani vestite di guanti di lattice, mostra impazienza.
L'alba, in risposta, brilla d'azzurro; è un barattolo di latta che ti porta sulla scena, Aiden. Sei sveglio prima degli altri, il Gufo del Quartier Generale degli Auror è stato solo il primo vessillo della giornata. Agire, sbrigarsi, partire – la schiera di comandi ha condizionato la tua routine, eppure è incantevole il modo in cui la tua carriera ti conceda adrenalina. La notizia del ritrovamento del cadavere ti ha raggiunto subito, sei stato informato: frasi selezionate in modo chirurgico, lo stretto necessario affinché la Passaporta (il barattolo) ti risulti più nitida. Sei in squadra, con te un paio di colleghi. Malgrado la Gazzetta abbia pubblicato l'articolo da poco, scopri che il mondo sia già sull'attenti: il parco è presieduto dai controlli, non si afferra subito il confine tra maghi e babbani. Hai con te una copia di giornale, il fascicolo del Caso della Wisk, i cenni biografici della famiglia e dello stesso Scottdale. D'altronde, è un episodio affatto sconosciuto, non di certo tra i vostri ranghi. Il lago è una commistione di suoni, odori e colori, appena offuscato dalla notte in dissolvenza. Non c'è modo di sostenere convenevoli, il tempo di dimenticare la Passaporta e vi trascinano verso le rive. Sembrerebbe un dipinto, le onde placide e un manto di ninfee rosate, eppure... si sentono grida, sinistre e ruvide, finché l'acqua si erge in un ciclone. Le onde sollevano altre proteste, una voce tra tutte vi attira veloce.
«Cacciate questi stramaledettissimi Maridi. Dov'è il mediatore?»
Il lago è in tempesta, la folla ti blocca la visuale.


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Caso Malala Wisk – Il Profeta parliamo delle prime ore dell'alba, quando il corpo privo di vita di Albert Scottdale – nonché marito della oramai defunta star musicale Malala Wisk – viene rinvenuto nei pressi del lago da una coppia anziana che passeggiava da quelle parti. Si tratta per certo del caso di cronaca nera più intricato e complesso della storia Londinese. [...] Quesiti irrisolte che con l’aggiunta di nuovi elementi potrebbero portarci finalmente alla chiave del mistero.


Benvenuti, è un piacere poter seguirvi. Brevi informazioni: il Caso Malala Wisk è una trama importante della nostra storia e del mondo magico, ha avuto risvolti in passato e torna alla ribalta con l'ultimo articolo della Gazzetta riportato sopra, fresco di stampa. Siete alle prime ore dell'alba, arrivate tutti da destinazioni diverse. La prima parte è interesse esclusivo di Megan, che svolgerà un mini stage formativo.

Postate di seguito inventario plausibile e statistiche, procederemo con scadenze per favorire un ritmo più costante per tutti. Ciascuno ha 3 proroghe e 3 assenze. Per qualsiasi dubbio, scrivetemi sempre.

Prossima scadenza: 23 Maggio, 23.59
 
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view post Posted on 16/5/2023, 12:02
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Lucas Scott
SmUfoGU
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PS 294 - PC 217 - PM 255 PEXP 54
Abilità
Animagus Lupo
Vocazione
Occlumante Apprendista
Inventario
Bacchetta
1 Orecchino di drago

Il visibilio dei colleghi, tutto intorno, mi lascia presagire l'importanza del momento. La mente si concentra sulla notizia fresca di giornata, il caso di Malala Wisk che torna in superficie dopo la morte del marito - il cadavere di Albert Scottdale rinvenuto questa mattina -, una rinnovata vicenda mediatica che travolge l'intero panorama mondiale con una potenza d'urto devastante.
Il mio articolo diventa tassello prezioso, un collegamento reale ad un punto e all'altro di un capitolo di estrema rilevanza; è un mistero a tutto tondo, un incastro di continue e infondate accuse.
Nella mia mente, in confusione totale, gioco una partita contro il dubbio più estremo.
Sfoglio da qualche minuto lo scritto da me redatto, il brivido dell'arcano dilemma che prende forma, la lettura mi offre l'illusione d'essere vincente, e lo sguardo si colora di gloria eterna. La razionalità, questa mattina, è priva d'ogni confine: mi sorride benevola nella divulgazione che stringo tra le dita, mi promette una rivincita come reporter di maggiore spicco. Individuo la moneta di bronzo che si trova sulla base della scrivania, la passaporta che mi permetterà di raggiungere il luogo designato, Highams Park Lake. Il mio animo subisce il richiamo più intimo, è culla amara di oscurità e sentimenti contrastanti. Intercettare cosa provo è difficile, perfino per me che mi conosco bene. Forse è tensione, curiosità, ambizione?
Un connubio troppo ambiguo da distinguere. Tengo nascosti nel mio profondo questi paradossi asfissianti, è un flusso decisamente potente che non riesco a controllare. Afferro il bronzino con la giusta decisione, finché la vista non si offusca e lo sfondo del mio ufficio sparisce.

Incastro visioni d'insieme oltre le persone lì presenti, sembrano tutti impazienti di seguirmi, ma la verità è che sono solo parte marginale in questa caccia alle streghe. Le palpebre si piegano incessanti, come vinte da un timore eccessivo.
Ed io, Lucas, cerco di non pensarci troppo.
La mia espressione trapela finta disponibilità, le braccia come una bussola cominciano ad indicare la giusta direzione da seguire all'intero gruppo.
Respiro a pieni polmoni l'aria fresca mattutina e avanzo, cercando di esternare sicurezza nel corpo. Sono tanto prossimo al compimento da avere l'impressione d'esserne travolto, un passo dietro l'altro, mi accorgo di come la rimessa delle barche già pulluli di presenze - giornalisti, medimaghi, obliviatori; sembrano tutti lupi famelici in cerca di successo, eppure, la loro presenza non mi tange in alcun modo. Davanti a me, una striscia gialla delimita lo spazio circostante, si solleva come sortilegio di protezione contro la curiosità babbana. Una voce che non conosco d'improvviso mi sveglia, impettita, recando con sé un caloroso invito ad indietreggiare. Distolgo appena lo sguardo, ma non ho paura. Ogni mia reazione, oggi, potrebbe essere pericolosa per chi tenta di ostacolarmi. Il passo, subito dopo, muta in corsa rapida. Dietro di me, un'altra figura bassa e smilza garantisce a gran voce la mia presenza: ha una tunica di colore verde pallido, la faccia vagamente stanca. Deglutisco appena, lo riconosco bene, è stato il mio primo punto di riferimento per la stesura della cronaca mattutina.
Gli sorrido timidamente: forse per ringraziarlo delle informazioni fornite, forse per avermi permesso di giungere per primo sulla notizia. Le sensazioni, incastrate in visioni, mi guidano via, spingendomi verso la stessa traiettoria dell'uomo con guanti in lattice e sguardo decisamente impaziente.
Ascolto il suo rimprovero, un monito al quale non posso soprassedere.
«Il tempismo è fondamentale nel mio lavoro Tompkins. Non potevo rischiare di arrivare secondo sulla notizia.»
non ho idea di cosa mi attenda, non sono neanche così sicuro di vincere questa sfida. Penso soltanto al fermento, l'energia che il mio articolo ha suscitato. Sospira il vento, che ha il retrogusto del pericolo, della morte, della sofferenza senza giustizia di Malala Wisk e di suo marito Albert.


Edited by ~ Lucas Scott - 16/5/2023, 19:00
 
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view post Posted on 22/5/2023, 20:28
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When the snow falls, the fox tries to survive.

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Il caso di Malala Wisk

La tazza del caffé è già bella fumante e stretta nella propria mano destra, mentre ascolta con estrema attenzione e serietà quanto sopraggiunge con le prime luci dell’alba. Per quanto si sia concesso ben poche ore di profondo e ristorante riposo nel divano del proprio ufficio, dopo una serata particolarmente ostica dietro le sconfinate quanto noiose scartoffie, è tutto sommato piuttosto attivo e fresco per un altro turno lavorativo.
La fronte è corrugata al massimo, solcata da una moltitudine di pieghette che lo possono benissimo far apparire più vecchio del solito, oltre che incredibilmente arcigno. Ma sono la compostezza e la decisione ad incasellarsi alla perfezione in quel volto affilato quanto il muso di una volpe, rese ancora più marcate da quei due occhi scintillanti come zaffiri e da quella barba rossa come il fuoco che ha appena attecchito nel camino. Il busto e la schiena sono in una posizione eretta, marziale, mentre ascolta le parole scelte con una precisione chirurgica sul ritrovamento del corpo del consorte della fu Malala Wisk. Un robusto sorso di caffè dalla propria tazza, tempestata da una sola e particolare posa di un panda rosso che ci crede davvero - perché anche lui sa essere grosso e minaccioso al punto giusto - nonché unica disponibile sul momento, ed è pronto.
«Muoviamoci prima che diventi una scena del crimine impossibile da gestire.» soffia, ad due suoi colleghi, Elora Winters e Bucky Rider, quasi suoi coetanei, anno più, anno meno, con un leggerissima stirata delle labbra in quello che è un fastidio appena accennato. E’ lui stesso che si prodiga dal custodire con zelo il fascicolo con il caso Wisk e la copia della Gazzatta del Profeta con quell’edizione straordinaria.
Il collo si muove con la chiara intenzione di volersi sgranchire le ossa del collo, eppure il rumore che riproduce appare alquanto sinistro, come se fosse sul punto di spezzarsi le vertebre cervicale, ma non è altro che il chiaro segnale che l’Auror Weiss è pronto ad entrare in scena; non è altro che mero riscaldamento.
La mano libera cerca, dunque, il contatto con quel barattolo di latta, la loro Passaporta, per poi lasciarsi guidare dalla magia predisposta per il loro arrivo a Highams Park Lake.

Un bagliore e la scena su cui è costretto a puntare lo sguardo è qualcosa che lo induce, di riflesso, ad assottigliare pericolosamente lo sguardo. E quel piccolo complesso di rune tatuate in verticale, andando ad incrociarsi con la cicatrice che gli solca lo zigomo, ora appare più simile ad una freccetta pronta a colpire il bersaglio. Un qualunque bersaglio, a giudicare dalla moria di persone presenti. Se c’è una cosa che non ama particolarmente avere sul campo, è la folla. Troppa calca per i suoi gusti, insomma.
La mano libera strattona maggiormente un lato della giacca di pelle da motociclista che ha indosso, affinché copra il più possibile il Distintivo Auror e la fondina con la bacchetta. Non ama stare al centro dell’attenzione, il suo è un gesto più che altro istintivo. Ordunque, con la mascella contratta per l’evidente disappunto, l’Auror si appresta a raggiungere l’argine di quello specchio d’acqua assieme ai suoi colleghi, finché la sua attenzione non viene appunto attirata da una voce che sovrasta le altre, accennando a dei Maridi e ad un mediatore che, stando a quanto appena udito, deve ancora giungere sul posto.
«Addirittura i Maridi…» commenta soltanto, secco, lanciando una vaga e rapida occhiata ai suoi colleghi. Se soltanto i suoi capelli non fossero legati in un pratico codino, probabilmente si rizzerebbero come il pelo di un gatto. L’umore, quindi, non è dei migliori.
I piedi scattano in avanti, il passo sicuro e cadenzato, mentre prende ad agitare la mano libera per incentivare le persone a lasciare libero il passaggio, e dargli così modo di tentare di raggiungere la zona di loro interesse, ovvero dove dovrebbe esserci il cadavere ritrovato. «Liberate la zona! Forza! Siamo gli Auror!» tuona, sperando di ottenere la collaborazione di tutti e di non subire alcun rallentamento di sorta. «Allora? Cosa succede, qui?» aggiunge, dato che non riesce a vedere. E che la folla si apra o meno, lui ce la mette davvero tutta pur di riuscire ad aprirsi un varco sufficientemente ampio da far passare la sua imponente figura.


Inventario

- Bacchetta;
- Distintivo Auror;
- Anello del lupo e ciondolo della volpe (oggetti comuni);
- Sigarette e clipper;
- Bracciale Celtico Originale;
- Avversaspecchio;
- Orecchie Oblunghe;
- Bracciale di Damocle;
- Anello dell’Eroe;
- Fascicolo caso Wisk;
- Copia della Gazzetta del Profeta.

Stats & Conoscenze

PS: 305
PC: 256
PM: 277
Exp: 43,5

Incantesimi: - Classe I, II, III, IV, V complete, esclusi i proibiti; Iracundia (Classe III), Ignimenti (Classe IV), Claudo/Parclaudo, Nebula Demitto (Classe V);
- Classe VI appresi: Incarceramus, Realtas;
- Classe VII appresi: Magisterium;
- Incantesimi da Auror: Stupeficium, Expecto Patronum, Rompisigillo, Nego Negligetiam, Homenum Revelio, Deletrius.
- Mutas/Immūtas (appresi tramite Apprendimento Animagus);
- Ardemonio (conoscenza puramente teorica appresa all'evento Narcisi e Fiamme).

Abilità: Occlumante Apprendista, Animagus Inesperto (Volpe rossa).















 
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view post Posted on 2/6/2023, 20:14
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L’alba si fa spazio tra le Highlands Scozzesi, entra dalle finestre e illumina l’ambiente. I miei occhi si distraggono al primo filo di luce che illumina i fogli sulla scrivania. È stata una notte lunga, il sonno avanza e non basta più il caffè a tenermi sveglia.
Libero un sospiro, prima di appuntare sulla pergamena gli ultimi esposti del mio turno nei pressi della Foresta Proibita: “Eddie Hunter, Tassorosso II anno. Violazione del coprifuoco e tentativo di fuga: - 30 punti”.
Dovrò discuterne con Thalia quanto prima e, così, appunto una nota che la invita a ricevermi nel pomeriggio in ufficio.
Finisco il caffè con un sorso. Sono pronta ad andarmene con l’intenzione di fare un salto in Sala Grande rubando un dolcetto al volo. Un pensiero che rimane astratto perché d’improvviso la mia attenzione viene rivolta al camino. Un fruscio curioso, uno sbuffo di vento che scuote le fiamme. Mi alzo mentre la bacchetta è già stretta tra le mie dita pronta ad essere puntata al primo segnale di pericolo dinanzi a me.
I ciocchi sibilano risucchiando l’acqua all’interno del legno ancora intatto, poi quest’ultimi rotolano ai lati mentre il rosso della brace e delle zampillanti lingue di fuoco si colora di smeraldo.
«Milford-Haven, mi sente.»
Mi avvicino. Qualcuno mi sta chiamando.
«Mi chiamo Dominic Khalwa, Quartier Generale degli Obliviatori.»
Rimango in silenzio osservo la faccia plasmata di cenere ardente. I lineamenti poco chiari di un uomo e la voce gutturale ad invadere la stanza. Le fiamme si placano. Lo scoppiettio svanisce dopo l’ultimo schiocco improvviso e le parole arrivano chiare ma frettolose. C’è urgenza e un fremito di paura mi costringe ad indietreggiare.
Schiudo le labbra. Il fuoco si spegne e non resta più nulla. Mi chiedo cosa ci sia dietro quella richiesta e la sensazione d’angoscia si cheta solo al suono chiaro che proviene dalla porta nell’istante successivo. Prima di poter fare qualsiasi passo un ragazzino entra e si presenta. Non è a conoscenza di quello che è accaduto, si limita semplicemente a fare la sua consegna. Mi porge un sacchetto, la Polvere Volante deve essere lì, nell’altra mano stringe un croissant che mi offre l’attimo dopo.
«È gentile da parte tua ma no, tienilo pure tu.»
Volto le spalle al bambino aspettandomi che indietreggi ed esca dalla stanza. Il suono della porta che si chiude poi il senso di vuoto contorce il mio stomaco. So cosa devo fare, ho istruzioni chiare. L’ignoto, però, mi spaventa.
Un lungo respiro. Devo farmi forza e pensare di essere un passo più vicino al futuro che mi aspetta.
Seguo le orme.
Lascio perdere le mie tracce.
Raccolgo la polvere volante nel sacchetto, i piedi schiacciano la brace spenta.
«Betty Pixie Bookshop!»
Il pugno si apre ed io svanisco.

Un fruscio anticipa la mia entrata. Una folata improvvisa di vento e le vesti si alzano mentre piccole fatine mi girano attorno curiose. Scuoto la mano davanti alla faccia, scaccio il fumo e quelle creaturine davanti ai miei occhi. Tossisco appena, poi metto a fuoco la stanza in cui improvvisamente mi trovo.
Esco dal camino e riconosco Dominic. Mi concentro sulle parole che rivolge ad un gruppetto dinanzi a lui e avanzo curiosa. Le parole suonano ancora frettolose, non c’è tempo da perdere, Highams Park Lake ci aspetta.
I volti presenti sono facce anonime e la scarsa fiducia che provo nel genere umano non facilita la propensione a stringere loro le mani. Saranno miei colleghi durante questo caso di cui osservo solo ora alcune righe scritte sul giornale. Mi limito a sorridere con educazione a chiunque mi rivolge lo sguardo e seguo l’uomo.
«Come si è arrivati alle Sirene?» chiedo dopo essere stata a lungo in silenzio. Non riesco a placare la mia curiosità, le informazioni che ho appena letto sembrano non portare da nessuna parte. Un articolo redatto che, per quanto poteva riguardarle, avrebbe potuto essere colmo di un’infinita serie di parole prive di senso e ricche di inventiva. A maggior ragione che questo fosse stato scritto da Lucas Scott in persona.
Pregai di non trovarlo lì al mio arrivo.



▲ Attivo & Conoscenze

▸ Bacchetta - Legno di Ciliegio, Lacrima di Veela,10 pollici, semi rigida
▸ Anello Difensivo (indice dx)
Effetti: : protegge da danni fisici e incantesimi. Anche da Avada Kedavra, ma poi si spezza. [Usabile 1 volta per Quest.]

▸ Occlumante Apprendista
Essendo apprendista, il pg riuscirà a chiudere la mente solo a legilimens apprendisti. Nulla però potrà, nel caso si trovi di fronte a legilimens esperti. Non sempre riesce a combattere le proprie emozioni, che sono per lui il problema principale.

▸ Elementalista Aria Inesperto
È particolarmente sensibile agli eventi meteorologici e all’ambiente che lo circonda.
Usabile una sola volta in quest/duelli e con un turno di concentrazione per ottenere vantaggi. Utilizzabile senza limiti nelle role e a scopo puramente descrittivo.[

▸ I, II, III, IV, V Classe completa + Iracundia, Plutonis e Stupeficium.
Eccetto: Circumflamma, Colossum, Ignimenti, Mucum Ad Nauseam, Napteria, Neptuno, Repsi Genitum, Claudo e Parclaudo, Nebula Demitto, Vultus Converto.

▼ Riassunto & Danni

Megan segue le istruzioni di Dominic ed utilizza la Metropolvere. Una volta giunta a Betty Pixie Bookshop si avvicina al gruppetto al quale Dominic si sta rivolgendo. Dopo aver ricevuto alcune informazioni, tra il giornale e le parole del ministeriale, Megan palesa i primi dubbi. L'articolo scritto da Lucas Scott non aiuta le sue perplessità in merito, bensì le aumenta. Seguendo i compagni e Dominic in prima fila fa una semplice domanda.
––
Nessun Danno.



© Esse | harrypotter.formucommunity.net

Chiedo scusa per il ritardo ♡

 
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view post Posted on 1/7/2023, 18:41
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Il Fato

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Dominic Khalwa ha il passo svelto di chi è sicuro di sé. Ha le mani strette alla copia di giornale, accostata al petto come una guida. E, in effetti, potrebbe apparire tranquillamente come un insegnante con scolaresca al seguito, una gita fuori porta che è soltanto all'esordio. Le fate, la libreria, l'anziana strega – tutto è lontano. Le porte vi si chiudono gentilmente, il sentiero è illuminato dalle tinte rosate dell'alba. C'è profumo di caffè, tra le mani di chi mattiniero. Vi supera una coppia sportiva, stivaletti e orologi ai polsi; è una strada tanto comune, vi sfila un taxi a luci spente. Le tue parole, Megan, non vanno perdute. Il titolo della Gazzetta lampeggia in dramma, eppure non è nitido, non ancora. La ragazza dai capelli rossi, dietro di te, scende dal gradino d'asfalto per accostarti. Ti sorride, cortese. Il modo in cui si porta una ciocca di capelli ricci dietro l'orecchio destro le sfuma d'incanto, ha le braccia scoperte dal vestitino a fiori, il tatuaggio di una parola straniera sulla pelle.
«Ciao, io sono Rebe.» Si presenta, la voce dolce. Non perde tempo, raccoglie la tua domanda come un tramite per spezzare il ghiaccio. «Conosco la zona, abito poco distante. Highams Park si estende di molto, c'è un lago che porta lo stesso nome e che è popolato dalle Sirene. Una piccola comunità, ma credo c'entri qualcosa.» Ha parlato sottilmente, senza attirare attenzione; è guardinga, come se certa del peso del momento. Davanti, si volta il ragazzo dal ciuffo blu, i tratti orientali. Ha l'espressione beffarda, il sorrisetto di chi è già stanco del giorno. Lancia via la copia della Gazzetta, in uno sbuffo che coglie la bocca in smorfia.
«Sirene, tutte–» Dominic non perde la scena, vi accorgete difatti che sia più indietro, a chiudere ora la fila. Raccoglie il giornale, lo infila sottobraccio. L'attimo seguente è accanto al ragazzo, gli intima di andare via, di essere escluso.
«Prima regola degli Obliviatori: mai lasciare tracce magiche.» Ogni protesta nascente è in arresto, il tipetto è via ancor prima di poter aprire bocca. Proseguite, l'alba è effervescente; il cielo è uno specchio brillante, oggi. E il lago, appena raggiunto, è in fermento. Rebe ha ragione, il parco è un fazzoletto di terra che s'estende a vista d'occhio: barche, canoe, chioschi di bevande, è tutto fermo poiché presto. Ma c'è gente, così tanta. Si accalcano gli uni verso gli altri, una striscia di carta blocca a stento l'accesso alla riva. Dominic vi cerca, le pattuglie si distribuiscono in più direzioni. Tu, Megan, sei con Rebe e altri con voi, circa una decina.
«Ascoltatemi bene.» Mr Khalwa è affabile, cerca lo sguardo di voi tutti.
«Gli Obliviatori sono artisti. Non si limitano a cancellare la memoria, è un'opera d'incanto, un lavoro preciso e curato. Non basta conoscere la pratica, è il modo a compiere la differenza. Seconda regola: individuare l'impronta della magia. Intorno a voi ci sono babbani e maghi, il nostro obiettivo sono i primi. Siate gentili, fermateli e chiamatemi. Nessuna violenza, nessun assalto magico. Via
Il tempo di un battito di ciglia, intorno è un labirinto di voci.

nNBjLaM
Bachelor Tompkins non ha chiuso occhio, è evidente. Ha i postumi dell'insonnia, una lunga notte in sala chirurgica e un appello di prima mattina per l'autopsia del cadavere. Gli occhi sono venature d'ombra, la pelle è tesa come cartapesta. Eppure, è energico. Conosce il lavoro, non si perde d'animo; è l'esperienza, d'altronde, a fargli d'apripista. Ti guida, Lucas, oltre la linea divisoria. Il gigante che è dietro di voi vi scruta in tralice, senza fermarvi. Bachelor ha potere, è certo. Ma tu, Lucas... sei tu ad aver aperto il vaso pandorico, oggi. Cogli le voci di chi intorno, medimaghi, ministeriali, curiosi di passaggio. C'è un ché di folle, presso il lago. A dispetto delle prime ore dell'alba, l'intera zona si rende gremita, e ti spintonano, ti colpiscono involontariamente. Finché ti riconoscono, bloccandoti il passo.
«Mr Scott, una dichiarazione–» Diventa un turbine, in crescendo. Mr Scott, com'ha ottenuto la notizia; Mr Scott, da questa parte; Mr Scott, una fotografia, una firma, un commento, e flash, trambusto, mani che t'avvinghiano le braccia, le gambe, la pelle. Bachelor ti tira via, non ti lascia scelta: è altrove, per te, la destinazione finale; eppure, è un momento di gloria che meriti, e che ti porta in prima pagina, letteralmente. La riva, finalmente, ti s'apre in visione: un manto di ninfee, gocce di porpora, rosa e di perla. Solleticano la superficie del lago, finché un'onda fagocita ogni stilla di colore. C'è qualcosa, tra gli abissi. Volti, figure, capelli – è un popolo in tempesta.
«I Maridi del lago sono impazziti, è stato uno di loro a recuperare il cadavere. Scott, il problema è... devi vederlo.» Bachelor supera la pattuglia ministeriale, c'è già più equilibrio, più ordine. Non è tranquillo, affatto. Ma ti si apre uno spiraglio, dove figure in camice verde pallido scivolano come pellegrini. Volgono l'attenzione in basso, una scena chiusa dai sortilegi. Bachelor Tompkins solleva la bacchetta, libera un varco d'accesso. Per te, Lucas, la visione del corpo disteso è imminente: Albert Scottdale, di nuovo, ti si svela in incubo. Ha la pelle diafana, immortale, come chi s'abbandona al sonno quieto; né ferite né cicatrici, il corpo è intatto: una corona d'alghe s'incastra ai ricci oscuri, la bocca infine distesa in pace. Non appare differente dalla prima analisi, stamattina. Non per te, Lucas. Ma il Medimago ti chiede d'accostarti, di abbassarti con lui: il cadavere brilla al chiarore dell'alba, ora è seminudo. Bachelor, in sorpresa, gli preme violentemente le dita sulle braccia, poi sulle gambe; nessun solco, nessuna pressione: è pietra, ruvida, ferrea.
«È stato pietrificato, non è morto per annegamento. Qualsiasi sortilegio sia in atto, non riusciamo ad individuarlo né a bloccarlo. E c'è di più, guarda la mano destra.» Chiusa in pugno, come marmo, le dita stringono una pergamena.
La pattuglia Auror è al tuo comando, Aiden. Segue gli ordini, priva d'ogni futile titubanza; Elora, Bucky, ti seguono in movimenti fulminei. Le bacchette sollevano i primi sortilegi, le linee divisorie s'arrestano in blocchi selettivi. Non più carta, è magia difensiva. Le barriere s'attivano lungo la zona, i passanti fuggono – benché assetati, curiosi dell'accaduto. Non c'è più tempo per perdersi in visita, il ritrovamento del cadavere comincia ad avere una risonanza indefinita; se la folla si ritira, pur lentamente, per il lago s'apre una parentesi differente. Le onde zampillano ancora, e di nuovo. Si alzano in mulinelli di vento e di acqua, risalgono le rive, sospingono i ciottoli e spezzano – in colpo furioso – la prima fila di barche che s'ancorano alla banchina. Qualcuno chiede a gran voce del mediatore, seguono vane promesse, e molte imprecazioni. Il lago, in ogni caso, s'increspa fino a svelare il pericolo: è abitato, lo noti subito. Occhi grandi, bocche di strazio e di furia, chiome fluenti che l'acqua affatto contiene. I primi Maridi riaffiorano come minaccia, guizzi di code e di squame argentee; i babbani, ancora presenti, gridano d'estasi e di sorpresa. Eppure, le Sirene non hanno pietà né incanto, non ora. Sfidano l'aria in suoni che fanno rabbrividire, antiche litanie così simili a maledizioni. Naturalmente, nessuno afferra il senso.
«Abbiamo profanato il loro lago, hanno ragione.» Una voce sottile, di ragazzo, ti raggiunge. Ha occhi azzurri, capelli scuri, e la mano stretta al petto. Non mostra più di venti anni, ma ha la spilla dell'Antimago sulla divisa. Cerca il tuo sguardo, Aiden.
«Capisco solo poche parole, è come se dicessero... come...» Nuove urla, ancor più stridenti. L'acqua avanza, ora, verso la riva.
«Morto – Maride – uccidere.» Il ragazzo è confuso.


C1Bw991
Caso Malala Wisk – Il Profeta parliamo delle prime ore dell'alba, quando il corpo privo di vita di Albert Scottdale – nonché marito della oramai defunta star musicale Malala Wisk – viene rinvenuto nei pressi del lago da una coppia anziana che passeggiava da quelle parti. Si tratta per certo del caso di cronaca nera più intricato e complesso della storia Londinese. [...] Quesiti irrisolte che con l’aggiunta di nuovi elementi potrebbero portarci finalmente alla chiave del mistero.


Vi chiedo davvero scusa per il ritardo, farò in modo che non capiti più.
Prossima scadenza: 12 Luglio, 23.59


Lucas Scott
Punti Salute 294/294
Punti Corpo 217/217
Punti Mana 255/255

Proroghe 0/3
Assenze 0/3
Aiden Weiss
Punti Salute 305/305
Punti Corpo 256/256
Punti Mana 277/277

Proroghe 0/3
Assenze 0/3
Megan M. Haven
Punti Salute 312/312
Punti Corpo 241/241
Punti Mana 261/261

Proroghe 1/3
Assenze 0/3

 
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view post Posted on 9/7/2023, 09:38
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When the snow falls, the fox tries to survive.

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Il caso di Malala Wisk

Sguardo attento, vigile, puntato sul Lago e sullo scenario che si sta - appunto - svolgendo. Le barche che si approssimano sempre di più verso la banchina, spinte da quel mulinello furioso che è stato generato dalla popolazione di Sirene che lì vi dimora. Non bada alle voci estasiate dei Babbani alla vista di un simile spettacolo, la sua mente è ben focalizzata sulle Creature che si palesano con suoni acuti e minacciosi, che di meraviglia non ve n’è alcuna; confida, tuttavia, di poter contare sull’arrivo degli Obliviatori per risolvere quella parte di faccenda, ma - come detto poc’anzi - la sua attenzione è prettamente sui Maridi, così come lascia procedere Elora e Bucky in autonomia.
Lo sguardo chiaro viene attirato da un giovane Antimago che lo raggiunge e, a quanto pare, riesce a tradurre alcune delle minacciose parole dei Maridi. Un sorriso tirato, si disegna come una linea sottilissima sulle sue labbra, come se la cosa non lo sorprendesse affatto, una scontatezza che trova fondatezza dal comportamento dei Maridi stessi. Chi mai accoglierebbe di buon grado l’intrusione di un estraneo nel proprio territorio? A maggior ragione se quel territorio è aquatico e la presenza di un cadavere non può - di certo - che comportare ad un inquinamento delle acque stesse.
«Certo che ce l’hanno.» mormora, in un flebile soffio. Lo sguardo torna a fissare le Sirene, mentre si accinge a muovere giusto pochi passi, affinché rimanga a distanza di sicurezza ma garantendo ai Maridi di poterlo udire. Le parole dell’Antimago che traduce quanto detto dalle Creature gli perfora le orecchie come una sorta di stilettata diretta al cervello, giacché quelle poche parole gli suonano più chiare di quanto non si possano immaginare.
Vogliono Giustizia per il loro Lago, vogliono Vendetta per quella profanazione. Ma il confine tra Giustizia e Vendetta è sempre stato molto labile e per delle Creature il concetto potrebbe essere indifferente, o forse no, ma sta di fatto che deve impedire qualsiasi forma di violenza.
«Signori del Lago, per favore, non c’è bisogno di minacciare.» Sfiata lui, in tutta calma, alzando appena le mani per enfatizzare al meglio quell’invito sotteso a mantenere la calma. «Avete ragione. Il vostro Lago è stato profanato, ma di certo non è colpa del defunto. Non l’ha scelto lui di finire nel vostro Lago, o sbaglio?» Si concede una breve pausa, il tempo di fare un cenno all’Antimago in grado di tradurre di affiancarlo. «La vostra rabbia è comprensibile, tuttavia uccidere non porrà rimedio al torto che vi è stato fatto. Chiunque si sia macchiato di tali crimini…» E qui include l’omicidio stesso. «Verrà trovato e catturato, per poi essere consegnato alla Giustizia. Pertanto le indagini dovranno proseguire senza interruzioni di sorta. Certo, se voi foste a conoscenza di qualche informazione utile per giungere prima al colpevole, sarebbe un aiuto non indifferente. E ciò garantirebbe una reciproca collaborazione che porterà, senza dubbio, ad una risoluzione più che tempestiva del caso, oltre al farvi avere la Giustizia per il torto subito.» Sospira profondamente, umettandosi le labbra tra loro, in un gesto alquanto meccanico. «Pertanto… Avete visto o sentito qualcosa prima del sopraggiungere del cadavere nelle vostre acque?»
L’attenzione, ora, si fa più accesa che mai. L’Auror è finalmente all’opera.


Inventario

- Bacchetta;
- Distintivo Auror;
- Anello del lupo e ciondolo della volpe (oggetti comuni);
- Sigarette e clipper;
- Bracciale Celtico Originale;
- Avversaspecchio;
- Orecchie Oblunghe;
- Bracciale di Damocle;
- Anello dell’Eroe;
- Fascicolo caso Wisk;
- Copia della Gazzetta del Profeta.

Stats & Conoscenze

PS: 305
PC: 256
PM: 277
Exp: 43,5

Incantesimi: - Classe I, II, III, IV, V complete, esclusi i proibiti; Iracundia (Classe III), Ignimenti (Classe IV), Claudo/Parclaudo, Nebula Demitto (Classe V);
- Classe VI appresi: Incarceramus, Realtas;
- Classe VII appresi: Magisterium;
- Incantesimi da Auror: Stupeficium, Expecto Patronum, Rompisigillo, Nego Negligetiam, Homenum Revelio, Deletrius.
- Mutas/Immūtas (appresi tramite Apprendimento Animagus);
- Ardemonio (conoscenza puramente teorica appresa all'evento Narcisi e Fiamme).

Abilità: Occlumante Apprendista, Animagus Inesperto (Volpe rossa).















 
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view post Posted on 12/7/2023, 22:26
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La brezza accarezza le vesti, l’alba cambia i colori del tessuto e della mia pelle.
Osservo alcuni passanti passarmi accanto, ne seguo i movimenti finché alle mie spalle la ragazza dai capelli rosso cremisi si avvicina. Si chiama Rebe, ha un viso simpatico.
«Megan.»
Le sorrido abbasso di poco il mento con riverenza. Rimango in silenzio ad ascoltare le sue parole, le informazioni che mi da sono preziose ma ancora poco chiare. Poi, un ragazzo dal ciuffo blu ci rivolge l'attenzione; ha ascoltato tutto, presumo. Ha l’espressione stanca, sul suo viso mi sembra di scorgere una smorfia di totale disappunto. Non crede a cosa è accaduto? Perché? Lancia la gazzetta noncurante di quel gesto e Dominic, a chiudere la fila, la raccoglie poco dopo cacciandolo via seduta stante.
«Prima regola degli Obliviatori: mai lasciare tracce magiche.» Afferma.
Non dovremmo mai lasciare tracce magiche in mezzo ai babbani, vorrei aggiungere. Rimango in silenzio. Mi ritrovo a scuotere la testa vedendo il ragazzo abbandonare la scena e mi chiedo per quale motivo arrivare fin lì, iscriversi ad uno stage, per poi rovinare tutto con un gesto totalmente insensato.
Una smorfia distorce l’espressione del mio volto e gli occhi tornano in direzione della strada. Non ci penso più, d’altronde non mi riguarda.
La distesa si apre davanti a me e nel caos che la anima, poco più avanti vicino alla riva, io mi concentro sulla quiete. L’acqua è calma. Canoe, barche, chioschi di bevande: è tutto immobile.
Mi fermo. Affianco Rebe e ascolto con attenzione Mr Khalwa. Incrocio i suoi occhi nell'istante in cui lui, per un attimo, pare osservarmi. Dà un ordine chiaro ed io rivolgo un'occhiata alla mia nuova compagna prima di concentrarmi sui presenti.
«Entriamo dentro la calca, osserviamo i loro comportamenti. Di fronte ai fatti sono gli unici potrebbero palesare confusione, dubbi: per loro le Sirene sono solo una leggenda, dopotutto.»
Percorro i volti che abitano quello spazio. Studio le espressioni e mi soffermo su chi scatta foto, su chi parla a bassa voce con un vicino...
Faccio segno a Rebe di seguirmi.
«Chiediamo cosa hanno visto, cosa sanno. Vediamo la loro reazione, è l’unico modo. Convinciamoli che lavoriamo per qualche testata giornalistica e portiamoli da Mr Khalwa. Che ne pensi?»
Non ho il permesso di usare la magia, così provo a giocare d’astuzia. Mi faccio spazio, ovunque vada Rebe io mi spingo dal lato opposto per coprire una parte del perimetro e avere maggiore margine di indagine.
Poso gli occhi su un gruppetto poco più avanti, mi avvicino.
«Buongiorno, sapete cosa è successo? Avete visto qualcosa? Se siete così gentili da seguirmi… Stiamo raccogliendo delle testimonianze, si tratta di qualche domanda per un giornale di zona.»
Spero di aver colto nel segno, di scorgere nei loro sguardi e di sentire nelle loro parole una conferma sulla loro natura.



▲ Attivo & Conoscenze

▸ Bacchetta - Legno di Ciliegio, Lacrima di Veela,10 pollici, semi rigida
▸ Anello Difensivo (indice dx)
Effetti: : protegge da danni fisici e incantesimi. Anche da Avada Kedavra, ma poi si spezza. [Usabile 1 volta per Quest.]

▸ Occlumante Apprendista
Essendo apprendista, il pg riuscirà a chiudere la mente solo a legilimens apprendisti. Nulla però potrà, nel caso si trovi di fronte a legilimens esperti. Non sempre riesce a combattere le proprie emozioni, che sono per lui il problema principale.

▸ Elementalista Aria Inesperto
È particolarmente sensibile agli eventi meteorologici e all’ambiente che lo circonda.
Usabile una sola volta in quest/duelli e con un turno di concentrazione per ottenere vantaggi. Utilizzabile senza limiti nelle role e a scopo puramente descrittivo.[

▸ I, II, III, IV, V Classe completa + Iracundia, Plutonis e Stupeficium.
Eccetto: Circumflamma, Colossum, Ignimenti, Mucum Ad Nauseam, Napteria, Neptuno, Repsi Genitum, Claudo e Parclaudo, Nebula Demitto, Vultus Converto.

▼ Riassunto & Danni

Megan segue le istruzioni di Dominic ed utilizza la Metropolvere. Una volta giunta a Betty Pixie Bookshop si avvicina al gruppetto al quale Dominic si sta rivolgendo. Dopo aver ricevuto alcune informazioni, tra il giornale e le parole del ministeriale, Megan palesa i primi dubbi. L'articolo scritto da Lucas Scott non aiuta le sue perplessità in merito, bensì le aumenta. Seguendo i compagni e Dominic in prima fila fa una semplice domanda.
––
Nessun Danno.



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view post Posted on 22/7/2023, 09:38
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Il Fato

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IBYQ7GD
Rebe è una ragazza sveglia, circumnaviga l'intera zona con gli occhi, l'espressione è profondamente vigile. Con i capelli di fiamme ricorda una cacciatrice d'altri luoghi, forse di una fiaba d'altri tempi. Asseconda celermente la tua proposta, si limita ad un cenno del capo ma è la bocca che ti sorride in modo genuino.
«Mi sembra la strategia migliore.» Poche parole, scatta all'azione. Le pattuglie si disperdono come serpenti, scivolano in lungo e in largo verso tane inesplorate. I confini del parco sono estesi, vi trovate al cerchio più esterno. In breve, poco lontano com'è, giunge lo sciabordio delle onde, il grido sinistro di lingue incomprensibili: i Maridi sono in risveglio, il tremito delle loro pinne trasporta una forte, pungente essenza d'alghe e di fondali. Quanto accaduto vi è oramai già delineato: la presenza della magia è stata svelata, a voi scoprire fino a che punto. Mr Khalwa vi scruta in segreto, pochi passi dietro il gruppetto di cui è responsabile. Storce il naso, un po' indispettito, quando adocchia diversi Ministeriali – perlopiù Auror e Antimago – con distintivi e bacchette magiche ben visibili. Non hanno colpa, date le circostanze. Intervengono subito, sollevando barriere protettive – dapprima strisce di carta color limone, poi veri e propri sortilegi che delimitano la zona e celano finalmente l'ingresso al parco. Eppure, il danno è fatto: molti babbani si guardano intorno come se preda di miraggio, occhi spalancati e mani alla bocca. C'è chi risulta completamente estasiato, chi impaurito, chi invece disperato. C'è chi annuncia si tratti di una combriccola di circensi, giocolieri o prestigiatori già all'opera... regge poco, come ragione, perché contrasta la tensione che governa l'atmosfera.
«Ho visto una Sirena. Lo giuro, era una Si-re-na La voce di un giovanotto – forse della vostra stessa età, capelli e occhi color inchiostro – vi sfuma attorno. Lo riconoscete alla vostra destra, poco oltre, alle prese con una coppia di donne anziane, entrambe scuotono la testa come a pensare di essere di fronte un ubriacone. Di prima mattina, per giunta. Eppure, la parola Sirena è ripetuta così tante volte. Il ragazzo si porta le mani alle tempie, si muove avanti, indietro, in modo instabile.
«Terza regola: assecondare la versione ascoltata, creando una base che possa quantomeno giustificarla. Trasformate la verità, plasmatela a vostro interesse.» Mr Khalwa vi sussurra con serietà, prima di reclinare il capo e invitarvi a procedere. Se il ragazzo è in difficoltà, le donne lo sono perfino di più: hanno paura.

nNBjLaM
Albert Scottdale è innocuo, a malincuore – dice qualcuno – perfino inutile. Non c'è giustizia, per lui. Né possibilità d'ottenere verità, i Medimaghi hanno confermato già ore addietro il decesso. Ignaro del putiferio che ha scatenato intorno, l'uomo è come una statua... è questo, d'altronde, ad aver attirato chi nei dintorni. C'è come l'idea sottintesa di una rivelazione nascosta, soltanto in attesa: Albert Scottdale, anche da morto, è custode di segreti che potrebbero fare la differenza, e far cadere diverse teste. Oltre ferite che hai analizzato in mattina, non trovi molto altro di diverso. Bachelor Tompkins, tuttavia, guida l'attenzione; ti picchietta sulla spalla con delicatezza, allungando poi l'indice verso la mano destra del cadavere. La pergamena è accartocciata, il Medimago s'impegna ad estrarla con una lentezza esasperante, però necessaria. Manovra la bacchetta come un bisturi finché allarga l'apertura delle dita di Scottdale. Sospende così il foglietto a mezz'aria, all'altezza del tuo volto. Forse, Lucas, ti relega ad un senso di sconforto: la carta, infatti, è vuota. Né una scritta, né un simbolo.
«Niente, vero?» Il Medimago s'affretta a sistemare il pugno del cadavere, colpi di bacchetta che distendono le dita. Se sfiori la carta, che sia per raccoglierla prima che voli via o per curiosità, ti accorgerai di come la patina brilli al contatto. Frazione di secondi, un riflesso che potrebbe confondersi con il chiaro d'alba. Oppure...
L'Agente Antimago che è con te, Aiden, si mostra partecipe. Lo noti subito, perché il corpo tradisce impazienza (e una stilla di orgoglio giustificato). Vuole esserti d'aiuto, fare la differenza. Si presenta velocemente, un nome che si confonde alle voci stridenti.
«Agente Raziah, signore. Farò del mio meglio, ma ho un livello veramente base... Il mediatore non è ancora arrivato, non so perché.» Come in risposta, i Maridi non contengono più l'oltraggio ricevuto: tempestano il lago con colpi di pinne, un maremoto che s'abbatte lungo le rive fino a coinvolgere più presenti. Le tue parole, Aiden, imperversano in soluzione: la via diplomatica è il sentiero migliore, ancor più per un popolo irascibile – a detta dei più. Creature misteriose, i Maridi, che cristallizzano il nuoto appena sentono la loro lingua. Perché Raziah, avanzando, tenta di tradurre alla meglio. Ha una voce antica, pur giovane: sillabe che scorticano il cicaleccio intorno, talvolta interrompendosi, altre mescolandosi all'accento umano. Raziah ha difficoltà, il discorso è troppo complesso per lui. Vorrebbe fare di più, lo noti: avvampa, s'imperla la fronte di sudore, e invero resiste. Quiete, ora, è la risposta: i Maridi sono immobili, le onde si ritraggono. Raziah è riuscito nell'intento? Avanza uno in particolare, i tratti virili di un tritone: ha ii corpo vestito di corazza, un intreccio di pietra e di alghe; i capelli, in moto, ricordano il capo di Medusa. Sembra portarsi vicino, sempre di più. Finché solleva il tridente e svela denti aguzzi.
Ti si rivolge con una melodia che, fuori dall'acqua, disturba l'udito; Raziah coglie velocemente l'essenziale, perché indietreggia e ti cerca il braccio. Via, grida. Via, via.
«Crimini. Catturato. Giustiziato.» Ripete tre concetti, chiedendosi se abbia tradotto male lui o se il Maride abbia appena sancito l'ultimatum di guerra. Accade d'improvviso, il tridente s'innalza come in colonna: crea un mulinello d'acqua, di ninfee e di sassolini, eppure nell'occhio del tornado si scopre qualcosa, come un arco.
«Noi. Uccidere. Vendetta.» Raziah ha il tempo di aprire bocca l'ultima volta, quando il flusso d'acqua si perde sotto occhi comuni. Dallo stesso cade una coda tranciata di netto: è un pezzo di carne divelta in punti, squame coperte di sangue brillante; è impossibile non notare sia di Maride, ma il resto del corpo... è assente. I Maridi si muovono di nuovo, di scatto. L'acqua, ora, risale così alta da oscurare il cielo: è un battito di ciglia, prima che rovini su tutti voi più avanti. Raziah, Elora, Bucky, e altri sono risucchiati dalla forza stessa; le onde ti tolgono il respiro, Aiden, ma ti liberano l'istante successivo. Perdi equilibrio, cadi nell'impatto contro la pietra. Il dolore, però, è sottile. I Maridi s'inoltrano negli abissi, trascinando con sé colleghi e passanti.

C1Bw991
Caso Malala Wisk – Il Profeta parliamo delle prime ore dell'alba, quando il corpo privo di vita di Albert Scottdale – nonché marito della oramai defunta star musicale Malala Wisk – viene rinvenuto nei pressi del lago da una coppia anziana che passeggiava da quelle parti. Si tratta per certo del caso di cronaca nera più intricato e complesso della storia Londinese. [...] Quesiti irrisolte che con l’aggiunta di nuovi elementi potrebbero portarci finalmente alla chiave del mistero.


Prossima scadenza: 30 Luglio, 23.59


Lucas Scott
Punti Salute 294/294
Punti Corpo 217/217
Punti Mana 255/255

Proroghe 0/3
Assenze 1/3
Aiden Weiss
Punti Salute 290/305
Punti Corpo 250/256
Punti Mana 277/277

Proroghe 0/3
Assenze 0/3
Megan M. Haven
Punti Salute 312/312
Punti Corpo 241/241
Punti Mana 261/261

Proroghe 1/3
Assenze 0/3

 
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view post Posted on 30/7/2023, 09:50
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Il caso di Malala Wisk

Lo osserva di sottecchi, quell’Agente Raziah. Il sopracciglio dell’Auror è leggermente alzato, in un chiaro e palese intento di valutazione, un’analisi che non cela, non né fa mistero, giacché la discrezione in un simile contesto pare oltremodo poco opportuna. E lui non se fa un cruccio, né tanto meno scrupoli. E’ lì, che - analitico - si prende quello che è un assaggio della tempra dell’Agente Antimago, o quantomeno prende visione di ciò che nota e ascolta.
Non rimbrotta in merito quella forma di impazienza stemperata dall’orgoglio, nemmeno si lascia toccare più di tanto da essa, ma è comprensivo e un poco più paziente dell’altro, sotto certi aspetti, specialmente nel denotare quanto Raziah si stia prodigando nell’essere un valido supporto nonostante le proprie umane limitazioni, in attesa del mediatore. Ed è dettaglio, in effetti, che lo induce a storcere il naso e a serrare la mandibola.
«Voglio sperare per lui che abbia una valida scusante.» replica, tagliante, in tutta la propria compostezza. Lo sguardo si sofferma sui Maridi, non seguono più Raziah, giacché è ben consapevole di averlo lì vicino, a portata. Vedere gli abitanti del Lago agitati e con le pinne che picchiano sulla superficie, non è molto rassicurante. «La situazione è già complessa di suo. Abbiamo un cadavere, che vorrei esaminare a mia volta, dei Maridi incazzati da gestire e un’intera corte di spettatori, tra Maghi e Babbani, indesiderata e attirata qui da quel scribacchino scriteriato che ha pubblicato l’articolo. Ahhhhh… sia mai che Lucas Scott entri nel mio campo visivo, potrei seriamente cantagliene quattro!» E questo è - più o meno - il sunto della situazione con anche ciò che vorrebbe poter fare. Ma tant’è che i Maridi, ora, paiono avere la precedenza in assenza di mediatore.
Lo sguardo ricade nuovamente sull’Antimago, che si avvicina per tradurre il suo discorso. Poi che tenti di avvertirlo con lo sguardo, di fare attenzione nel farsi troppo vicino, è un qualcosa che si può notare, ma che di certo è una cosa che solo Raziah può scegliere se seguire o meno; quello di Weiss è solo un mero e silenzioso consiglio nel procedere con cautela, senza fare troppe pressioni. Pressione che sale, però, quando nota un Tritone avvicinarsi, con i denti aguzzi in mostra e il tridente che non promette niente di buono. Eppure l’Auror mantiene i nervi saldi, non si fa scalfire e mantiene lo sguardo fermo e placidamente composto su quello del Tritone, senza arroganza o segno di qualsivoglia sfida, affinché non si senta minacciato in alcun modo e quindi legittimato a reagire.
La reazione di Raziah lo mette in allarme, i sensi che scattano come molle e cerca con la mancina di andare incontro al braccio dell’altro, come a volerlo aiutare ad allontanarsi a sua volta. Coglie le parole tradotte e la mascella si contrae, la fronte si corruga, perplesso ma al tempo stesso riflessivo. Anche durante una situazione di forte stress deve saper mantenere il sangue freddo e la propria lucidità, ed ciò che cerca di abbracciare con tutto sé stesso, senza esitazioni di sorta.
E poi lo nota. Sì, gli occhi chiari si puntano sul pezzo di carne lanciato sulla terraferma, la coda di un Maride sprovvisto della parte superiore. Ora realizza, sì, il motivo di un tale odio, di una così spiccata sete di vendetta. «Sangue chiama sangue…» sussurra flebilmente, più a se stesso che a qualcuno in particolare. Una mera constatazione, una riflessione che rispecchia la realtà. Ad un omicidio, segue molto spesso un altro omicidio, dettato dalla vendetta. Ma lui è lì anche per questo: per impedire che la violenza generi altra violenza, perché non vi può essere giustizia se non si interrompe un simile circolo vizioso. «Ho come l’impressione che qui abbiamo un duplice omicidio.» dice, stavolta, in tono grave, proprio a Raziah e ai suoi due colleghi.
Poi però viene colto alla sprovvista. Un getto d’acqua si innalza, fino a travolgere lui e gli altri. L’impatto per un attimo lo lascia senza respiro, per poi essere libero, sì, ma ritrovandosi a terra e pervaso da un dolore sottile, tollerabile. Digrigna i denti, mentre tenta di rialzarsi il più velocemente possibile, la mancina che fa da appoggio sul terreno, il piede destro che si puntella sulla pavimentazione, mentre la forza che imprime con l’ausilio della schiena vada a dare lo slancio decisivo; gli arti, ovviamente, devono fungere da supporto a quella spinta oltre che da bilancieri, onde evitare di finire nuovamente a terra.
Contestualmente a ciò, l’Auror non esita un secondo, non ci pensa nemmeno due volte, ma va’ a cercare con la mano dominante l'impugnatura della bacchetta, che cerca di avvolgere con una presa salda e sicura. Una volta sfilata, qualora non vi siano impedimenti di sorta, la propria diletta tenterebbe di focalizzarsi su quel bersaglio sensato e logico su cui andare ad operare senza intaccare la sicurezza di chi è stato travolto e trascinato, né tantomeno dare un motivo in più ai Maridi di fare del loro peggio. Non è un danno a loro stesso, quello che va’ a cercare, ma ad una via di fuga per gli altri e l’acqua è la loro condanna. Dunque le acque del lago sono il bersaglio sul quale va’ a concentrarsi. Tenta di sgomberare la mente, abbracciare quella sua capacità di Occlumante, benché basica, affinché l’Abisso che regna al di sotto di quella superficie acquosa possa paragonarsi al nulla più assoluto nella propria mente, e quindi galleggiare in una sorta di vuoto oscuro. Non c’è pensiero che lo assilli dunque, l'obiettivo è già stato definito, pertanto è con determinazione e sicurezza che, senza alcuna esitazione, prova ad operare nella maniera più rapida possibile, in cui vuole andare ad arrestare il moto dell’acqua e permettere così agli altri di uscire da lì senza ulteriori intoppi e in sicurezza.
«Arresto momentum!» scandisce ad alta voce, in maniera nitida, decisa, altisonante, quella formula che potrebbe fare la differenza. E non vi è altro desiderio, per lui ora, se non quello di soccorrere chiunque sia alla mercé del Lago. L’Acqua non è clemente, non guarda in faccia nessuno, ma è capricciosa, mutabile. E non può semplicemente permettere che si prenda qualcosa che non è suo.
Se ciò va’ a compimento, prova ad urlare agli altri, in suggerimento. «Uscite da lì, presto! Sfruttate le barche per il Carpe Retràctum oppure l’Ascendio!»


Inventario

- Bacchetta;
- Distintivo Auror;
- Anello del lupo e ciondolo della volpe (oggetti comuni);
- Sigarette e clipper;
- Bracciale Celtico Originale;
- Avversaspecchio;
- Orecchie Oblunghe;
- Bracciale di Damocle;
- Anello dell’Eroe;
- Fascicolo caso Wisk;
- Copia della Gazzetta del Profeta.

Stats & Conoscenze

PS: 290/305
PC: 250/256
PM: 277
Exp: 43,5

Incantesimi: - Classe I, II, III, IV, V complete, esclusi i proibiti; Iracundia (Classe III), Ignimenti (Classe IV), Claudo/Parclaudo, Nebula Demitto (Classe V);
- Classe VI appresi: Incarceramus, Realtas;
- Classe VII appresi: Magisterium;
- Incantesimi da Auror: Stupeficium, Expecto Patronum, Rompisigillo, Nego Negligetiam, Homenum Revelio, Deletrius.
- Mutas/Immūtas (appresi tramite Apprendimento Animagus);
- Ardemonio (conoscenza puramente teorica appresa all'evento Narcisi e Fiamme).

Abilità: Occlumante Apprendista, Animagus Inesperto (Volpe rossa).















[off] Tutto è da considerarsi ipotetico, nel caso non fosse chiarissimo. Se ho sbagliato qualcosa chiedo venia, devo riprenderci la mano.
 
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view post Posted on 2/8/2023, 16:50
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Non ricevo alcuna risposta, avrei dovuto aspettarmelo: il panico rende sordi e del tutto sconnessi dalla realtà. Scuoto la testa, sono già rassegnata e nemmeno ho iniziato; mi sembra di percorrere un lungo tunnel nell’illusione di scorgere prima o poi una luce davanti a me che, però, non vedrò mai. Doveva essere facile, almeno così mi ero convinta qualche ora prima, ma non credo sia così adesso. Tuttavia, non è la difficoltà a crearmi il disagio che provo in mezzo a tutta questa gente ma la noia.
Dei, sono profondamente annoiata!
Mi chiedo se sia stata una buona idea iscrivermi a questo stage. Forse ho solo avuto la presunzione di potercela fare dinanzi a qualsiasi impedimento senza calcolare, però, l’insoddisfazione che ne sarebbe potuta derivare.
Mi mordo il labbro, tento di non arrivare a conclusioni affrettate. D’altronde, sono appena arrivata ed è solo l’inizio, giusto? La pazienza non è di certo il mio forte e, lo so, parto già in netto svantaggio.
Seguo gli ordini e procedo. Il caos si propaga a macchia d'olio, osservo la situazione e tento di analizzarne anche il più piccolo dettaglio.
Mi muovo lentamente seguendo il gruppo; la concentrazione è alta, il cuore batte lento e accompagna lo scalpiccio sul manto d’erba impregnato di rugiada che bagna le suole delle scarpe.
Arresto il passo non appena una voce giunge alle mie orecchie, gli occhi ne seguono il suono e si soffermano su un giovane ragazzo dai capelli e le iridi color pece. Ha visto qualcosa, è chiaro non solo dalle parole che escono agitate dalla sua bocca ma anche da come la vista di quella scena si ripresenti davanti ai suoi occhi e lui tenti di scacciarla via con le mani che premono sulle tempie. Cammina avanti e poi torna indietro.
«Ho visto una Sirena. Lo giuro, era una Si-re-na.» Continua a ripetere.
Distolgo l’attenzione su di lui non appena sento Mr Khalwa tornare a guidarci in quell’assurda situazione.
«Terza regola: assecondare la versione ascoltata, creando una base che possa quantomeno giustificarla. Trasformate la verità, plasmatela a vostro interesse.» Sussurra.
Le iridi blu cobalto tornano ad osservare il ragazzo, a pochi passi da lui mi accorgo della presenza di due signore anziane che perplesse lo guardano come fosse pazzo, o ubriaco.
Mi avvicino, se l’ordine è quello di eliminare qualsiasi ricordo, plasmare la verità e renderla una realtà incontestabile, non devo fare altro che andare dritta al punto senza alcuna esitazione. Ma come?
«Buongiorno, non ho potuto fare a meno di ascoltare. Sono Megan, piacere.» Eccomi a pochi centrimetri da loro. Guardo le donne, rivolgo loro un sorriso cordiale e poi mi soffermo sul giovane.
«Ora calmati e dimmi cosa hai visto esattamente. Delle Sirene? In che senso scusami?» Chiedo con tono convincente di chi non sa nulla e vorrebbe capirne di più. Forse do un briciolo di speranza al ragazzo, quello che gli serve per respirare e fermarsi.
«Come era il loro aspetto?» Incrocio le braccia al petto e osservo la sua reazione. Per un breve attimo lancio un’occhiata alle due signore, le sopracciglia si inarcano e scuoto leggermente la testa come a far comprendere loro che, sì, sta fuori di testa.



▲ Attivo & Conoscenze

▸ Bacchetta - Legno di Ciliegio, Lacrima di Veela,10 pollici, semi rigida
▸ Anello Difensivo (indice dx)
Effetti: : protegge da danni fisici e incantesimi. Anche da Avada Kedavra, ma poi si spezza. [Usabile 1 volta per Quest.]

▸ Occlumante Apprendista
Essendo apprendista, il pg riuscirà a chiudere la mente solo a legilimens apprendisti. Nulla però potrà, nel caso si trovi di fronte a legilimens esperti. Non sempre riesce a combattere le proprie emozioni, che sono per lui il problema principale.

▸ Elementalista Aria Inesperto
È particolarmente sensibile agli eventi meteorologici e all’ambiente che lo circonda.
Usabile una sola volta in quest/duelli e con un turno di concentrazione per ottenere vantaggi. Utilizzabile senza limiti nelle role e a scopo puramente descrittivo.[

▸ I, II, III, IV, V Classe completa + Iracundia, Plutonis e Stupeficium.
Eccetto: Circumflamma, Colossum, Ignimenti, Mucum Ad Nauseam, Napteria, Neptuno, Repsi Genitum, Claudo e Parclaudo, Nebula Demitto, Vultus Converto.

▼ Riassunto & Danni

La situazione apparentemente statica lascia cadere Megan in una profonda noia. Teme che questo ruolo non faccia per lei ma ripone fiducia in quella che è una situazione appena iniziata. Dopo essere stata ignorata dai presenti, segue ancora il gruppo e si sofferma sulla voce del ragazzo che sente poco distsnte dalla sua posizione. All'ultimo avvertimento di Mr Khalwa, procede in direzione del giovane e pone lui delle chiare domande.
Master consentendo.
––
Nessun Danno.



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view post Posted on 31/10/2023, 11:43
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Sirene è la parola d'ordine, s'espande intorno come alta marea. Rimbalza di bocca in bocca, come litania — descrizioni, visioni d'insieme, miraggio dell'alba. Il cielo consuma le ultime tinte, si sporca infine di grigio: nuvole, sottilissime come aghi, annullano la promessa di un manto terso, d'azzurro limpido. Eppure, è soleggiato. Lo percepisci sulla pelle, Megan. Non è l'Aria che annuncia tempesta, lo capiresti. C'è altro, oggi, che imperversa lungo le sponde. Il vento, in sospiro, trascina via le tue prime parole: è la paura che frena l'attenzione, è vero. Non demordere, sembra sottintendere. Non demordere, è il messaggio che trattiene anche lo sguardo di Mr Khalwa. Ti osserva silenzioso, a pochi passi da te. Diventa un'ombra, una presenza costante ma intangibile. Anche Rebe s'allontana, un'intesa verso di te appena insisti, giustamente, con il gruppetto che ti si forma attorno. Sirene, ripete il ragazzino. Ha gli occhi d'inchiostro, brillanti più della notte. Trema da capo a piede, forse per commozione, forse per l'incomprensione di quanto vissuto.
«Io-io... lo giuro, dovete credermi.» Sposta febbrilmente il volto dalle donne anziane a te, Megan. Coglie le tue domande, già in imbarazzo. In che senso, chiedi. E lui lo sa, sa di essere creduto folle.
«Aveva occhi enormi, squame, tante, tantissime squame. E... coda, una lunga, con una spada tra le mani. Era-era donna, ma anche pesce. Sì, era...» Continua sulla scia, indicando dietro di sé, verso le onde. I Maridi non si scorgono ora, non perfettamente; le donne, entrambe, ti si rivolgono come in richiesta d'aiuto. Rebe, pronta, passa una mano attorno le spalle della prima, e le guida via con false, dolci promesse. Il ragazzino borbotta ancora, e ancora, e ancora. Rabbrividisce, finché si porta le mani alla testa. Siete soli, tu e lui. Mr Khalwa sfila via, un'unica frase ti giunge all'udito.
«Quarta regola: asseconda le sensazioni, poi cancella il ricordo.» Ora, Megan: hai la stoffa dell'Obliviatrice? Questo è solo il primo passo.

nNBjLaM
Il cadavere di Scottdale brilla del chiaroscuro — scintille di sortilegi, riflessi del sole e dei flutti in tormenta. Ricorda una statua, carne di marmo e segreto. Qualsiasi cosa gli sia effettivamente accaduta, sarà complesso scoprirla. Albert Scottdale dorme un sonno eterno, alla mercé dei Medimaghi che gli trottano intorno. Alla fine, d'altronde, non c'è molto altro per lui. Né tu, Lucas, hai chiesto d'indagare ulteriormente l'atipica condizione del corpo: un blocco ferreo, che la magia invano cattura. Compare una barella: il cadavere s'adagia in filamenti d'avorio sulla stessa, finché Bachelor Tompkins ordina di portarlo via.
«Ascolta, Scott.» Ti si rivolge, adocchiando un'ultima volta il foglietto estratto dal pugno del morto, offrendolo alle indagini. Non vi è nulla sulla carta, eppure... brilla di nuovo, come in promessa. Cos'è che ti comunica?
«Mi vogliono al San Mungo, il poveretto viene con noi. Sai dove trovarmi, se serve.» La pattuglia si muove subito, all'unisono. Si attivano Passaporte: barattoli, sassolini, bisturi in miniatura. Stelle cadenti, azzurrine, che liberano lentamente la scena.
Confini magici stridono lungo le rive di Highams Park, s'innalzano barriere protettive e potenti illusioni. Il mondo si cela in una scatola, colori brillanti di un lago all'apparenza nuovamente pacato, invero ben più frenetico agli occhi di maghi e streghe. Tutto è per contrastare la visione dei Babbani, l'attenzione è alle stelle. Alle rive, poi, si scatena contrasto. Sangue chiama sangue, mai parole più accurate.
«Neptuno» Il grido degli Antimago è disarmante, giacché s'affidano alla battaglia. Stupidi, sciocchi maghi: sfidano i Maridi con il loro stesso elemento, nell'evocazione di cascate d'acqua trionfante. Si realizza un maremoto, un'onda d'urto che spinge molti verso le rive, e infine dritti nelle fauci degli abissi. La coda mozzata, come superstite, è l'ultimo vessillo di guerra; si ritira nuovamente in onda. Disordine, in assoluto: finché il tempo s'arresta, piegandosi al controllo di antichi, profondi stregamenti.
Cristallizzi il momento, Aiden: e tutto — gli ultimi Maridi in fuga, il guizzo del lago e le linee colorate di ninfee —, tutto rallenta.
«Weiss!» Questa è la voce di Bucky, spunta dall'acqua con bracciate lunghe, in tensione; combatte con la spinta del lago e della magia in atto, finché chiama all'appello — come altri — corde in dispersione. S'avvinghiano alle barche alla deriva, uscendone fuori con un salto doloroso. Molti sono salvi.
«Bisogna entrare nel lago. Presto, presto!» La voce di Bucky risuona disperata. Elora è in abisso, al pari di almeno altri tre. Perfino Raziah, l'Antimago, è catturato.
«Haolo Benedici» La magia plasma bolle d'aria che si avvolgono alle teste di chi, in coraggio, si tuffa alla stregua dei Maridi. Il lago s'acquieta, è una battaglia che non riguarda più la superficie. E tu, Aiden. Dove sei diretto?

C1Bw991
Caso Malala Wisk – Il Profeta parliamo delle prime ore dell'alba, quando il corpo privo di vita di Albert Scottdale – nonché marito della oramai defunta star musicale Malala Wisk – viene rinvenuto nei pressi del lago da una coppia anziana che passeggiava da quelle parti. Si tratta per certo del caso di cronaca nera più intricato e complesso della storia Londinese. [...] Quesiti irrisolte che con l’aggiunta di nuovi elementi potrebbero portarci finalmente alla chiave del mistero.


Perdonatemi profondamente per il ritardo, riprenderemo per bene.
Prossima scadenza: 10 Novembre, 23.59


Lucas Scott
Punti Salute 294/294
Punti Corpo 217/217
Punti Mana 255/255

Proroghe 0/3
Assenze 2/3
Aiden Weiss
Punti Salute 290/305
Punti Corpo 250/256
Punti Mana 277/277

Proroghe 0/3
Assenze 0/3
Megan M. Haven
Punti Salute 312/312
Punti Corpo 241/241
Punti Mana 261/261

Proroghe 1/3
Assenze 0/3

 
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view post Posted on 13/11/2023, 22:49
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Il caos è intenso. Provo duramente ad isolarmi il più possibile dalle voci che mi circondano. Sono qui per un motivo, sotto gli occhi del Ministero; finalmente colgo l’occasione per fare un passo verso il mio futuro. Mai come in questo momento sento di dover fare leva sulle mie capacità: sono in grado di muovermi seguendo un percorso preciso, di plasmare la scena secondo le mie regole. L’improvvisa noia mi abbandona nello stesso istante in cui i miei occhi posano sul ragazzo davanti a me.
È arrivato il momento.
Con la coda dell’occhio colgo l’espressione di Mr. Khalwa, che mi invita a proseguire. Rebe si allontana lanciandomi un’occhiata complice.
Un intenso brivido percorre il mio corpo; ancora un passo, decisivo.
Parole.
Terrore.
Le iridi blu oltremare indagano sui lineamenti marcati dalla più temibile delle paure; il mio viso muta in finto interesse accogliendo con un abbraccio ogni sillaba udita.
«Quarta regola: asseconda le sensazioni, poi cancella il ricordo.» mi dice Mr. Khalwa prima di lasciarmi lì.
Il respiro si blocca nel petto e il tempo scorre. Un ticchettio assente ma che sento inspiegabilmente rimbombare nella mia testa.
Schiudo le labbra.

*«Ti capisco, sai? Ti credo…» dico non appena il giovane lascia in sospeso quell’orrida descrizione. Il mento si abbassa e lo sguardo indaga verso il lago. «Anche io l’ho vista» mi sposto al suo fianco, «era orribile, non… Non umana» bisbiglio al suo orecchio. La mano destra poggia sulla spalla vicina. Stringo appena la presa tentando di scuotere lentamente il suo corpo e mi spingo quasi ad abbracciarlo. La bacchetta è nella mano opposta, le dita premono sul legno di ciliegio tenendolo ben saldo.
Sono sola con lui.
«Non c’è nulla da temere» sussurro ancora con tono penetrante, il canto di una Sirena. Il braccio sinistro si apre lentamente verso l’esterno, sino a piegarsi e a consentirmi di puntare la bacchetta in direzione della tempia sinistra di lui.

Dimentica, dico silente.

Nel tacito momento che mi avvolge lascio ad istinto ed intenzione guidarmi in un percorso preciso. Il ragazzo non deve ricordare, non deve esserci alcuna Sirena nella sua memoria. La pelle cinerea, spenta; lunghe e arruffate chiome verde scuro come serpenti sulla testa di Medusa. Il giallo paglierino dei suoi occhi, i denti spezzati e quel corpo metà donna e metà pesce ornato da lucenti squame e una spada stretta nella mano.

Non esiste, insisto ancora senza pronunciare alcuna sillaba.

Devo cancellare qualsiasi traccia di ciò che ha visto; il senso di smarrimento e l’attanagliarsi del terrore che ancora percuote il suo corpo tremante. Così, appena pronta, eseguo un piccolo semicerchio verso destra. «Oblivion!» pronuncio decisa, con un ulteriore mormorio che fa vibrare il petto.



▲ Attivo & Conoscenze

▸ Bacchetta - Legno di Ciliegio, Lacrima di Veela,10 pollici, semi rigida
▸ Anello Difensivo (indice dx)
Effetti: : protegge da danni fisici e incantesimi. Anche da Avada Kedavra, ma poi si spezza. [Usabile 1 volta per Quest.]

▸ Occlumante Apprendista
Essendo apprendista, il pg riuscirà a chiudere la mente solo a legilimens apprendisti. Nulla però potrà, nel caso si trovi di fronte a legilimens esperti. Non sempre riesce a combattere le proprie emozioni, che sono per lui il problema principale.

▸ Elementalista Aria Inesperto
È particolarmente sensibile agli eventi meteorologici e all’ambiente che lo circonda.
Usabile una sola volta in quest/duelli e con un turno di concentrazione per ottenere vantaggi. Utilizzabile senza limiti nelle role e a scopo puramente descrittivo.[

▸ I, II, III, IV, V Classe completa + Iracundia, Plutonis e Stupeficium.
Eccetto: Circumflamma, Colossum, Ignimenti, Mucum Ad Nauseam, Napteria, Neptuno, Repsi Genitum, Claudo e Parclaudo, Nebula Demitto, Vultus Converto.

▼ Riassunto & Danni

La situazione cambia, nel momento in cui si entra nel vivo dell'azione Megan sente accrescere la propria responsabilità in quel ruolo: vuole dimostrare al Ministero di essere tagliata per un compito del genere. Spinta dagli sguardi di Mr. Khalwa e Rebe, va avanti e asseconda le parole del ragazzo. L'intento è di tranquillizzarlo, di cancellare quel ricordo così spaventoso che lo terrorizza. Tenta, dunque, un Oblivion.
Master consentendo.
––
Nessun Danno.



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*Azioni da considerarsi ipotetiche, sottoposte a giudizio del MH.
 
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view post Posted on 19/11/2023, 19:52
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IBYQ7GD
Partecipi al ricordo, Megan. Ti rendi portavoce di un'esperienza fuori dall'ordinario, non offuschi né tenti di eludere la verità del ragazzo. Mr Khalwa ti osserva con attenzione, quasi studia le tue azioni; è una figura che ricorda uno spettro, tuttora invisibile ai più. Benché non dica nulla, percepisce una nota d'orgoglio annidarsi in petto. Rivede in te, Megan, l'impronta che ha inseguito in passato, la carriera matura cui ha dedicato tutta la vita. Il modo in cui ti approcci al Babbano — la scelta delle parole, la condivisione — è un punto che va dritto a segno. Il ragazzo, difatti, annuisce più volte, e finalmente volge l'attenzione ai tuoi occhi. Ritrova in te un approdo, la conferma di non aver detto sciocchezze, di non essere... pazzo. Si affida a te come in speranza.
Oblivion. Il sortilegio, in tensione, offusca la mente. Sembra contenere, in sé, la dissolvenza dei tempi, principio e fine della memoria. Un'unica, solitaria parola, tuttavia infinitamente potente. Cala un velo di nebbia sulle iridi del ragazzo, un'assuefazione coinvolgente perfino il resto del corpo: le braccia scivolano in avanti, la schiena si scioglie della morsa. Gli occhi, alla fine, svelano il moto delle cornee, e la patina perlacea di chi risveglia il sonno. Quando si riprende, ti guarda.
Il battito di palpebre sperimenta confusione, e lui non capisce. Non subito. Oramai, non più.
«Quinta regola: giustifica il ritorno dei sensi.»
Mr Khalwa ti si rivolge in sussurro, passandoti accanto. Gira attorno, e ti lascia in solitudine; ha le mani attorno il giornale, lo spalanca, finge di leggere. Intorno a sé, una bolla in sospensione: il ragazzo trema, è scosso. Si rimette in sesto, sovrappensiero.
«Cosa... cos'è accaduto?» Ha perduto cognizione, è circondato da persone in fuga, in movimento. Barriere magiche s'innalzano lungo il lago, nascondendo finalmente i Maridi. A te come concludere la prova, il ragazzo è in attesa.
Rebe, di corsa, interrompe il momento. Ti parla con cadenza affrettata.
«Hey Megan, avrei bisogno di te. C'è un gruppo intero, ma sono...» Si ferma appena, Mr Khalwa non si vede più all'orizzonte. «Hanno segni di magia» ti sibila all'orecchio, solo per te. La sfida, appena sarai libera, si complica.

nNBjLaM
Stella cadente, ecco la definizione di chi — come te, Lucas — si ritrova partecipe di un evento più grande del solito, di un punto di svolta di un'intera carriera. Il tuo nome è in prima pagina, sulla Gazzetta del Profeta. Ti attendono giornalisti, interviste, richieste di stampa e di riviste del mondo magico: la tua piuma ha dato vita alla protesta maggiore, ha riaperto il Caso di Malala Wisk. Ora, Lucas, hai una scelta: cogliere l'occasione, rendertene stella nascente; oppure consumare l'ultima vestigia di gloria, benché passeggera. Bachelor Tompkins ti guarda di sottecchi, d'un tratto confuso. Non c'è altro, per voi? Non attende più, a malincuore è chiamato via. Solleva la mano in saluto, ti lascia tuttavia il foglietto stregato. L'attimo seguente, in un lampo d'azzurro, si volatilizza con una Passaporta. La destinazione, per lui e per altri, è il San Mungo. Compare, difatti, in una sala gremita — colleghi, dottori, infermieri. Arrivano i primi pazienti direttamente dal lago londinese, chi vittima dei Maridi di rivolta, chi alla ricerca di curiosità tutte personali. Diventa facile perdersi nella mischia, eppure... manca qualcosa. Anzi, qualcuno.
«Albert Scottdale.» Il Medimago pronuncia il nome del mago assassinato, cercando freneticamente intorno a sé il cadavere ch'era destinato all'ospedale. Non si vede traccia, non c'è. Molti Medimaghi sono già di ritorno, le Passaporte si consumano l'una dietro l'altra. E lui, il cadavere, è volatilizzato. Tompkins stenta a credervi, si convince che la vittima possa apparire da un momento all'altro; forse, Lucas Scott è in fase di ultime indagini. Gli si avvicina un'infermiera, gli porge un documento ufficiale. Gli basta un'occhiata per sentire il cuore stringersi in una morsa. Qualcuno lo chiama, chiede l'intervento immediato per pazienti. Una, due, tre volte, finché Tompkins capisce di non avere più tempo. Avanza verso una collega, la riconosce.
«Dottoressa Walker, ho bisogno che vada immediatamente ad Highams Park. C'è qualcosa di inspiegabile, guardi qui.» Ti porge il referto medico, Adeline. Rapido, quasi nevralgico, ti guida verso la fila di dettagli riguardo il corpo morto.
«Non presenta una sola stilla di sangue, è come... prosciugato.» Ti chiede di indagare il cadavere, di intervenire subito. Lui, Bachelor Tompkins, è capo reparto. E siete amici, vi conoscete. Vorrebbe andarci di persona, non gli è possibile.
Il Dottor Tompkins in chirurgia, il Dottor... Appella a sé una Passaporta, uno stetoscopio. Brilla d'azzurro, in attesa: tu, Dottoressa Walker, sei pronta?

Il Testabolla è l'incantesimo che rimbalza sulla bocca di più presenti. Realizza un telo perlaceo che circonda rapidamente la testa, il respiro si adegua meglio. Anche per te, Aiden, è la strategia più rapida. Bucky ha piena fiducia che tu possa seguire loro, in pattuglia, tra gli abissi del lago; non una volta crede il contrario, al punto da perpetuare l'Haolo Benedici perfino per te, in prima persona. La bacchetta taglia l'aria, mentre Bucky ti cerca in approvazione; al tuo comando, si tuffa d'impeto in lago. Sembra una beffa: uscirne, immergersi nuovamente. Eppure, non c'è altra soluzione: Auror, Antimago, molti colleghi sono già prigionieri. Il lago vi avvolge, di fretta: benché atmosfera primaverile, l'acqua è tanto gelida da mozzare subito il respiro. Le ninfee vi si annidano tra capelli, vestiti e stoffe; oltre la sorpresa del cambiamento d'ambiente, l'aria vi giunge in soccorso per la magia in corso. Discendere, rapidamente, richiede molto sforzo. In ogni caso, per i primi metri non vi è ostacolo: le tinte marine, di verde e di turchese, ricordano una tela impressionista, con una foresta d'alghe e rocce già tutto intorno. Potrebbe essere semplice, in giro non c'è l'ombra dei Maridi. Invece, il lago si colora d'improvviso d'arancio, una costellazione in pura esplosione. Il lampo è un sortilegio, uno degli Antimago che è con voi — nel gruppetto di quattro persone in totale — ha tentato, difatti, di liberarsi di un impedimento. Alle gambe s'avvinghia una creatura infida, tentacoli sottili e resistenti come rami tirano la pelle; un manto di Avvincini nuota verso di voi, colpiscono più parti del corpo, i più vi assaltano con denti aguzzi: l'acqua si tinge vermiglia, gocce di sangue e mugugni di dolore. Sono tanti, più di una decina. E sono in crescendo, in protesta.

C1Bw991
Caso Malala Wisk – Il Profeta parliamo delle prime ore dell'alba, quando il corpo privo di vita di Albert Scottdale – nonché marito della oramai defunta star musicale Malala Wisk – viene rinvenuto nei pressi del lago da una coppia anziana che passeggiava da quelle parti. Si tratta per certo del caso di cronaca nera più intricato e complesso della storia Londinese. [...] Quesiti irrisolte che con l’aggiunta di nuovi elementi potrebbero portarci finalmente alla chiave del mistero.


Adeline, benvenuta alla Quest e grazie per aver accettato di partecipare: ti prego di postare le statistiche attuali e l'inventario plausibile che hai con te. Ricorda di essere già al San Mungo, temporalmente siamo a Maggio scorso.

Lucas, ultimo richiamo dopodiché sarai a malincuore escluso dall'avventura.
Aiden, ho velocizzato le cose, ti aspettiamo volentieri.

Prossima scadenza: 29 Novembre, 23.59


Lucas Scott
Punti Salute 294/294
Punti Corpo 217/217
Punti Mana 255/255

Proroghe 0/3
Assenze 3/3
Aiden Weiss
Punti Salute 280/305
Punti Corpo 240/256
Punti Mana 277/277

Proroghe 0/3
Assenze 1/3
Megan M. Haven
Punti Salute 312/312
Punti Corpo 241/241
Punti Mana 261/261

Proroghe 2/3
Assenze 0/3

 
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view post Posted on 26/11/2023, 16:13
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Erano settimane piene, quelle.
Adeline faceva avanti e indietro tra Hogwarts – dove era stata assunta da poco – e il San Mungo – dove ancora doveva occuparsi dei suoi ultimi casi, concludere preparazioni e chiudere cartelle – almeno tre, quattro giorni la settimana – smezzando le ore un po' di qua e un po' di là.
Londra ogni tanto si chiedeva se prima o poi, un giorno di quelli, non avesse assegnato compiti ad uno dei suoi pazienti e somministrato un intruglio curativo ad uno dei suoi alunni – la scenetta sarebbe stata quantomeno comica, ai limiti del ridicolo.
Ad ogni modo.
Quella mattina era una delle tante per Londra – frenetica – Adeline aveva indossato il camice al posto degli abiti “da docente” anche se con sé aveva la sua stra abusata borsa a tracolla con dentro un mix letale di pergamene, piume e inchiostro dalla scuola – così come ingredienti per pozionistica, provette ed ampolle anche vuote, svariati strumenti medici quasi a caso che le sarebbero tornati utili lì al San Mungo – mentre tra le mani stringeva l’ultima cartella chiusa che a breve avrebbe consegnato in segreteria, e una tazzona di caffè ormai semivuota.
-Lu’ potresti per favore.. ti ringrazio.-
Aveva sorriso alla strega che anticipando la sua richiesta, aveva afferrato la cartellina e con un breve occhiolino aveva iniziato ad occuparsene.
La sala era gremita di gente, a dispetto delle prime ore del mattino, e maghi e streghe da ogni dove e per i più disparati motivi arrivavano, si muovevano, chiedevano e combinavano casotti, inseguiti dagli infermieri e Medimag di turno.
Appoggiata per un attimo all’alto bancone della segreteria del piano, Adeline per qualche secondo aveva sondato l’ambiente con silenziosa e ferina attenzione e curiosità: ma possibile che..
Ad un tratto, il caos era aumentato quasi tutt’insieme – di colpo e in maniera esageratamente sproporzionata.
Erano comparse passaporte appena utilizzate con annesse persone – nuovi pazienti, feriti, colleghi Medimaghi – il brusio era divenuto vero e proprio vociante rumore e Londra stessa si era attivata immediatamente, subito sull’attenti e in cerca di pazienti di cui occuparsi, così come di colleghi da assistere:
-Dottoressa Walker, ho bisogno che vada immediatamente ad Highams Park. C'è qualcosa di inspiegabile, guardi qui.-
Tompkins, il caporeparto – il referto medico – le sue parole – la londinese dopo aver scorto i dettagli di quei documenti ebbe appena il tempo di scorgere i lineamenti del mago, distorti dalla preoccupazione, la fretta, la tensione generale: -Ci penso io Bach – tu vai – ti terrò aggiornato!-
Ma le ultime parole erano rimaste disperse nel vento, il collega richiamato altrove.
Aveva qualcosa con sé – e soprattutto la bacchetta, attorno alla quale le dita della mancina si erano strette per un solo attimo prima di tornare sulla superfice della nuova cartella – un nuovo caso – un nuovo nodo da sciogliere – questo , che le sarebbe mancato diventando docente in maniera definitiva.
Aveva posato distrattamente la tazza di caffè sul ripiano accanto a lei, aveva stretto a sé i documenti, la borsa ancora appesa alla sua spalla, sopra quel camice che presto o tardi, avrebbe comunque dovuto appendere al chiodo: forse in fondo, non era poi così male salutare la sua decennale professione.. così.
E stava pensando in effetti proprio a questo, mentre con la mano libera, Adeline Walker andava infine ad afferrare con decisione la luminosa passaporta accanto a lei.

-Dov’è il corpo?-
Il corpo prosciugato come lo aveva definito appena pochi secondi prima il suo collega –
Furono queste le prime parole che presero vita tra le labbra di Londra, rivolte al primo malcapitato di passaggio che afferrò per un braccio, seppur lieve al contempo decisa -Adeline Walker, sono una Medimag.- - come se già il camice ancora indosso non parlasse per lei.
Questo, sebbene appena un battito di ciglia dopo in realtà il caos più totale iniziava ad avvolgerle i sensi e quindi la consapevolezza: per essere un “banale” ritrovamento di un corpo – c’era troppa agitazione nell’aria, gli scudi magici facevano già una buona fetta del lavoro – ma gli obliviatori gironzolavano tra i babbani capitati al momento sbagliato nel posto sbagliato – ministeriali, antimago, Auror in fermento - anzi armati di bacchette e testabolla, immersi nelle acque gelide del lago -
-Che diamine sta succedendo?-
Parlò ad alta voce senza rendersene conto, ma in fondo preferì così.
Doveva capire che cosa stesse accadendo e soprattutto riuscire a fare il proprio lavoro – e guai a chi glielo avesse impedito.


Inventario attivo e conoscenze:


Statistiche: PS: 216 PC: 163 PM: 156 PE: 27

- Bacchetta: Nocciolo, Crine di Unicorno, 13 pollici, rigida (nel porta bacchetta da coscia);
- Borsa a tracolla con all’interno: tesserino identificativo, pergamene pulite con penne e piume per scrivere, boccette ed ampolle vuote, guanti puliti, set di bisturi, specchi incantati (Veritatem Reperio, x2), un bezoar medio ed uno piccolo;
- Referto medico del caso in corso precompilato dal capo reparto.

- Animagus principiante (Puma);
- Classi di Incantesimi apprese: I, II, III, IV (esclusi i proibiti);
- Pozioni: Facili e Medie.
 
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view post Posted on 29/11/2023, 19:59
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When the snow falls, the fox tries to survive.

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Il caso di Malala Wisk

Sangue chiama sangue.
E’ sempre stato così - purtroppo - in quella che è una realtà più cruda che utopistica. Lui ci ha provato, ovviamente, ad essere diplomatico, a cercare di convincere quelle Creature a seguire la ragione, anziché l’istinto, ma è la rabbia ad aver vinto su ogni cosa, sfociando in vendetta mascherata da giustizia. Ha fatto quanto doveva finché era possibile un approccio civile, ma ora che l’Abisso si è spalancato e brama sangue, levare la bacchetta per cercare quantomeno di limitare i danni, pare l’unica via percorribile.
Molti dei suoi colleghi, tra Auror e Antimago, sono diventati vittime della giustizia dei Maridi e le parole di Bucky fanno stridere la dentatura che si contrae, assieme ai muscoli della mascella, mentre l’Arrestum Momentum sortisce il proprio effetto. Non può fare a meno di fissare il collega dopo essersi ritrovato con il capo avvolto dalla magia dell’Incantesimo Testabolla, fino a tuffarsi a sua volta dopo essersi sfilato la giacca per non risentire della mobilità sugli arti superiori nel lanciare incantesimi in un ambiente ostile quanto il fondale di un lago in agitazione.
La mano si stringe maggiormente sulla sua diletta mentre si accinge nel nuotare verso i propri colleghi in pericolo, fino a quando gli Avvicini non decidono di fare il loro ingresso sul suo campo visivo. Stringe maggiormente gli occhi, in uno sguardo concentrato tanto quanto austero e assolutamente tagliante. Occhi che diventano un tutt’uno con l’Abisso, duri e freddi, mentre si concentra, richiama la magia e lascia che sia solamente la formula ad occupare i suoi pensieri. La punta della bacchetta va’ a ricercare la testa dell’Avvicino più centrale, affinché l’effetto possa cercare - di riflesso - ad influire anche sugli altri, perfino in minima parte, quantomeno per dare modo anche a Bucky di intervenire a sua volta. Il polso si va’ ad alzare leggermente, in quel movimento di allungamento del braccio, mentre va’ a disegnare nella sua mente quel vortice di luce, antagonista dell’oscurità in cui si sono tuffati, affinché una moltitudine di luci psichedeliche possano andare a stordire, e quindi a rallentare, l’Avvicino designato e i suoi vicini. Cerca di imprimere quanta più magia possibile affinché l’effetto possa provare ad influire su quanti più bersagli possibili, anche solo per pochi attimi. Non un fiato esce dalla sua bocca, quella la usa per respirare grazie all’incantesimo in atto. No, è la sua mente la voce, avvalendosi della forma Non Verbale, in cui tenta di imprimere ogni stilla di decisione e potenza nella formula, senza esitare nemmeno per un misero istante. «*Lucis Ambitus!*» scandisce, mentalmente.
Una Luce nell’Oscurità, ciò che vuole richiamare.

[Tentativo di Attivazione del Bracciale di Damocle] Il braccio sinistro, in cui vi è il Bracciale di Damocle, prova a sollevarsi all’altezza del petto, le dita che si stringono a pugno e il polso che va’ a compiere un movimento un poco rotatorio, volendo così attivarne il potere in esso racchiuso e guadagnare così velocità nell’agire in maniera tempestiva.
La mente non cede, è ancora lì nel voler mantenere la concentrazione, con l’adrenalina a mille, mentre richiama a sé quel senso di urgenza, in cui l’istinto di sopravvivenza si fa pulsante tanto quanto la rabbia stessa. Deve tutelarsi, preservarsi, se vuole essere utile ai propri colleghi e salvarli. E’ primordiale, quel pensiero, quel desiderio, che pulsa nel suo cuore come un qualcosa di estremamente essenziale. Fa di quella esigenza come la più sacra ed impellente delle missioni da raggiungere, poiché altra via non ve n'è, non se vuole uscire da lì con i suoi colleghi. Sposa la rabbia, dunque, la tiene per mano tanto quanto l’istinto di sopravvivenza, fino a farle congiungere l’una all’altra in maniera indiscussa e solida, che vanno di pari passo.
Fissa gli Avvicini adiacenti a quello che aveva designato per il Lucis Ambitus, almeno tre o quattro, mentre il braccio ancora teso si solleva verso l’alto, con la bacchetta pronta a danzare. Con la punta va’ a cercare di disegnare nello spazio davanti a sé, con lo sguardo fisso sugli obiettivi designati, compiendo quelli che sono due cerchi concentrici, con decisione e fermezza, oltre che con destrezza e accuratezza. La rabbia pulsa e lui tenta di spingerla via, fuori, con la propria magia, mentre il desiderio di colpire ne è la ruota motrice, tanto quanto la sopravvivenza vuole generare lo scudo protettivo attorno a lui. Ancora una volta, l’Incantesimo viene pronunciato con decisione e furia nella propria mente nella sua forma Non Verbale. «*Iracundia!*»

Prima si stordisce, poi si colpisce duro e ci si difende all’unisono.
Arguzia.
E la Volpe gongola per essa.


Inventario

- Bacchetta;
- Distintivo Auror;
- Anello del lupo e ciondolo della volpe (oggetti comuni);
- Sigarette e clipper;
- Bracciale Celtico Originale;
- Avversaspecchio;
- Orecchie Oblunghe;
- Bracciale di Damocle;
- Anello dell’Eroe;
- Fascicolo caso Wisk;
- Copia della Gazzetta del Profeta.

Stats & Conoscenze

PS: 280/305
PC: 240/256
PM: 277
Exp: 43,5

Incantesimi: - Classe I, II, III, IV, V complete, esclusi i proibiti; Iracundia (Classe III), Ignimenti (Classe IV), Claudo/Parclaudo, Nebula Demitto (Classe V);
- Classe VI appresi: Incarceramus, Realtas;
- Classe VII appresi: Magisterium;
- Incantesimi da Auror: Stupeficium, Expecto Patronum, Rompisigillo, Nego Negligetiam, Homenum Revelio, Deletrius.
- Mutas/Immūtas (appresi tramite Apprendimento Animagus);
- Ardemonio (conoscenza puramente teorica appresa all'evento Narcisi e Fiamme).

Abilità: Occlumante Apprendista, Animagus Inesperto (Volpe rossa).















[off] Le azioni sono tutte ipotetiche, anche il pezzo sul Bracciale di Damocle.
 
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31 replies since 11/5/2023, 19:33   885 views
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