| Mi sono resa conto del tempo che passava solo quando mi sono accorta di essere in ritardo. Stamattina mi sono alzata come al mio solito prima dell'alba, ho fatto la mia solita corsetta mattutina e allenamento giornaliero per rinvigorire le energie, poi mi sono trascinata a lezione. Ovviamente sono passata in sala grande per sgraffignare qualcosa da mangiare lungo il tragitto, altrimenti avrei finito per ingurgitare una sedia o un libro, sperando in quel caso che qualche nozione mi rimanesse nel cervello. Tanto per cambiare. Il mio problema è la concentrazione, la perdo istantaneamente quando si tratta di studiare lunghi e noiosi paragrafi. Nelle prove pratiche sono sempre eccellente e anzi, mi divertono un mondo, ma ammuffire in biblioteca non è una cosa per me. Non sono una che anela al sapere, il mio approccio è molto più pratico. Solitamente se devo studiare qualcosa preferisco stare all'aria aperta e riorganizzare le nozioni in schemi più utili al funzionamento dei miei neuroni. Non sono stupida, semplicemente il mio modo di studiare è diverso. Inoltre se non trovo stimoli e riesco a passare un test senza applicarmi troppo, non mi viene assolutamente voglia di fare di più. Ho bisogno di sfide continue che riescano a mettermi in difficoltà. Se riesco a passare con il minimo sforzo, lo faccio. Non sono una di quelle che si legge interi libri solo per il gusto di saperne di più. Ho una buona memoria e riesco a ricordarmi le cose anche solo dopo averle lette una volta, penso sia una tecnica che ho sviluppato nel tempo mentre scopiazzavo le risposte dei compiti di qualcun altro. O prima di rispondere ad una domanda a bruciapelo. Anche per questo è difficile beccarmi totalmente impreparata. Qualcosa da dire per scamparmela la trovo sempre, inoltre mi dà immensa soddisfazione vedere il disappunto sul viso dei professori che a quel punto, non possono dirmi nulla. La mattinata passata nell'aula di Pozioni con la nuova prof di mia conoscenza, si è rivelata meno pallosa del solito. Ade è una che ne sa a pacchi e cerca di comunicarlo in maniera attiva, anche se per la metà degli studenti la cosa che attrae di più è il suo fondoschiena. Non so quanti di loro abbiano provato a regalarle dei fiori, o a farle complimenti, con mio grande divertimento. Diciamocelo le reazioni di Ade sono state esilaranti, come ho potuto anche solo pensare che la cosa avrebbe potuto darmi fastidio? La giornata è proseguita con vari problemi sparsi, primini che a seguito di una lezione di volo sono finiti impigliati tra le guglie del piano terra, i bagni del terzo piano esplosi da qualche pozione (ora capisco l'improvviso interesse per le lezioni) e altre rotture di palle inimmaginabili. La cosa sulla mia lista che più mi turba però è la gita con i primini nel primo pomeriggio, quella in cui dovrei far da spalla a Drav. L'ho evitato per bene dopo l'ultimo litigio, sento ancora i nervi risalirmi ogni volta che lo incrocio e anche per questo non siedo più accanto a lui a lezione. Tanto la compagnia di altri serpini non gli manca, soprattutto di Lyvie, che io guardo con un certo astio. L'ho sempre sopportata poco, figuriamoci vederla fare la miglior amica di Drav. Non guadagna di certo punti, anzi. Ma mi sono detta che non m'importa, peggio per lui perdere una persona come me e guadagnarne una come lei. Proseguo verso il portone dove abbiamo appuntamento, sono tutti lì che mi aspettano. Arrivo come se niente fosse, lo degno giusto di uno sguardo per confermare la mia presenza e mi volto verso gli studentelli. Il sorriso torna sul mio viso, non voglio spaventarli, per quello Drav fa già abbastanza. Li conto e li chiamo secondo la lista che tengo appuntata su un pezzo di pergamena. Non sono una persona organizzata ma sono responsabile.
Ci siamo tutti sì? Bene. Allora mi raccomando vi lasceremo liberi di girare per Hogsmeade, il punto di ritrovo è Mielandia, se non sapete dove vi trovate o qualsiasi cosa fermatevi lì. Okay? In ogni caso noi siamo sempre in giro. Vi divertirete, mi raccomando niente stronz--- ehm niente cose stupide ok?
Proseguo in avanti, facendo strada e non curandomi di Drav o di cosa vorrebbe fare. E' una normalissima gita, ne abbiamo fatte a migliaia, la cosa non mi preoccupa più di tanto. Basta semplicemente ignorare la sensazione di fastidio allo stomaco che ho in presenza del serpino. Sembra anche essersi beccato un ragazzetto stile cozza, ben gli sta, così impara a fare lo stronzo, il karma colpisce tutti prima o poi. Gli studenti sono piuttosto su di giri, eccitati da una giornata passata in semi libertà e il loro vociare mi conforta da qualsiasi pensiero spiacevole, vedere le nuove leve spesso mi rallegra la giornata. Sono così innocenti e a tratti anche stupidelli, è impossibile non trovarli esilaranti. Indosso la divisa ma senza giacca, la camicia, di cui le maniche tengo tirate fino a metà avambraccio, mi sembra già troppo pesante. La cravatta mi irrita profondamente ma non posso liberarmene. L'unica cosa positiva del portare la gonna vien fuori proprio in questo periodo, quando le giornate si fanno più calde e avverto il sollievo del vento sulle gambe. I capelli mi stanno crescendo ora sono appena sotto le spalle e sembrano arricciarsi sulle punte, avrei potuto sistemarli in maniera da avere meno caldo, ma ovviamente non ho avuto tempo. Le gote sono già arrossate, il sole illumina il mio viso con ancora più lentiggini e rende i miei capelli del colore di un falò estivo. Fa caldo sì ma è piacevole per ora. Le belle giornate mi riempiono lo spirito e l'umore. Il tragitto è piuttosto breve e a parte qualche piccolo screzio ci ritroviamo tutti di fronte Mielandia, lancio un'occhiata a Drav per capire se vuole andare lui per primo, poi mi rendo conto che è meglio per loro se parlo io.
Okay siamo arrivate a Mielandia. Da qui in poi potete girare liberamente, ancora una volta vi dico di non fare stupidaggini. Non mettete i vostri compagni in pericolo, qualche scherzetto è permesso ma niente di pericoloso. Divertitevi, godetevi la giornata e riempitevi di dolcetti!
Li ammonisco con fare sempre bonario. Non voglio sembrare già immediatamente una personaccia. Mi fissano tutti con quegli occhietti spaesati, sono adorabili. Sorrido e li incoraggio a provare qualche negozio o dò qualche consiglio su dove andare per primi, quando mi sembrano a posto immagino, andrò a godermi un po' il sole. Non voglio assolutamente e nemmeno per sbaglio dover parlare con Drav. Me ne tengo lontana manco fosse la peste.
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