Mondschein, per Fräulein Wagner

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view post Posted on 26/6/2023, 22:17
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Vagnard von Kraus Il crepuscolo era il suo momento preferito. L’ultimo istante di affollamento della giornata, l’entropia, caos e disordine prima della lunga tregua, il Castello che lentamente si svuotava nei luoghi di aggregazione lasciando spazio solo ai fantasmi.
Ai fantasmi ed a Vagnard von Kraus.
Sebbene fosse estremamente metodico, egli amava passare le serate in varie maniere: in Sala Comune trangugiando qualche intruglio alchemico, indottrinando i suoi adepti o da solo, leggendo qualche pagina riflettendo magari tra sé e sé.
L’alternativa ultima era passare la serata in una qualche Torre. Solitamente in coincidenza con il Coprifuoco percorreva la fiumana di gente in verso contrario, passando così quanto più inosservato possibile. Non che solitamente venisse fermato da graduati o da studenti semplici, le persone non amavano la sua compagnia e la cosa gli faceva buon gioco.

Per quella sera aveva pensato di passare qualche ora sulla Torre di Astronomia, in compagnia di un buon libro e di un simpatico aiutino. Si sarebbe posizionato seduto, in un cono d’ombra, ma con la visuale verso la luna, regalando un’immagine poetica che si scontrava con la spigolosa figura del giovane studente. Aprì il libro con cura, pronto a leggere un nuovo capitolo del romanzo
*Lumos*.
Fu lì che si accorse di aver bisogno di avere bisogno di un piccolo incentivo per poter proseguire, ricordava infatti che il romanzo cominciava a farsi, come dire…interessante. Dal taschino sfilò una delle sigarette “speciali” che si era fabbricato anzitempo e che conservava per le occasioni di tranquilla solitudine. Si appuntò mentalmente di ritirare un nuovo quantitativo di canapa dalle scorte nell’aula di pozioni, la materia prima iniziava a scarseggiare. Solitamente non ne prendeva in grandi quantità tutte insieme, per non correre il rischio di essere scoperto. Da bravo calcolatore centellinava i furti, di modo tale da passare inosservato e sopperire ai suoi bisogni secondari, fino ad avere una quantità sufficiente per la sopravvivenza mensile. Purtroppo per lui cominciava a rendersi conto di essere diventato decisamente dipendente da quella roba, ma almeno riusciva a placare i mal di testa cronici di cui spesso soffriva. Se un tempo per compensare aveva necessità di malmenare qualche povero malcapitato, poteva dire di essere riuscito a trovare un buon compromesso, risolvendo in maniera "naturale". Accese la sigaretta ed inspirò profondamente, permettendo al fumo di invadergli i polmoni, cadendo nell’abbandono e lasciandosi rapire totalmente dalla sinuosa trama.
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view post Posted on 27/6/2023, 05:43
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Un'altra ronda passa e il mio continuo rimuginare non mi lascia nemmeno per un istante. E' una sensazione nuova che penso di non avere mai avuto prima, ma che ultimamente dopo gli eventi al Testa di Porco, non vuole concedermi pace. Questa settimana ne ho avute più del dovuto, ma dato che non riesco a chiudere occhio tanto vale mettermi a far qualcosa, impiegare il mio tempo in maniera più costruttiva rispetto a fissare il soffitto con occhi sbarrati e il batticuore nel petto. Le luci del tramonto si spengono lentamente dietro il lago nero e lasciano spazio al biancore della luna, che lenta occupa il cielo, in una serata priva di nuvole. Le ale del castello hanno un che di spettrale a quest'ora, ma c'è anche una certa pace che avvolge le mura e riesce a rilassare ogni mio muscolo. Come al solito vago per i corridoi in base a dove le scale decidono di portarmi, sperando vivamente di non incontrare il vecchio custode in giro. Inutile dire che c'è della storia piuttosto animata tra di noi e il vecchio ancora non s'è messo il cuore in pace riguardo al fatto che io ora sia un prefetto. Ogni santissima volta che m'incontra urla il mio nome come preso da un raptus di follia. Capisco bene i suoi sentimenti, ma questo giochetto mi ha un pochino stancato. Ogni volta devo trascinare qualche professore o Caposcuola per convalidare la mia posizione e anche in quel caso, Gazza se ne va borbottando di come sia impossibile che abbiano scelto proprio me come figura di riferimento per la casata. Che dire, me lo chiedo anche io. Non sono mai stata una figura ligia al dovere e sono nota tutt'ora per lo spirito malandrino che fiammeggia nei miei occhi, più spesso di quanto dovrei. Il ruolo di prefetto mi ha affibbiato responsabilità che mi hanno fatto maturare, volente o nolente, ma non ha cambiato la mia natura. Passeggio con fare lento ma sicuro, mentre mi dirigo verso la torre di astronomia, dove le scale sembrano volermi condurre questa sera. Solitamente è l'ultima parte del giro che faccio, prima di tornare in sala comune, ma chissà come mai oggi sono finita qui prima del previsto.
L'aria della notte colpisce il mio viso e mi procura un brivido leggero sulla pelle, è più fresca di quanto mi aspettassi, ma è piacevole dopo una giornata calda. Mentre cammino un po' a caso, distratta dalla pallida luce lunare, c'è qualcosa che richiama la mia attenzione. Prima del lumus è il mio naso ad avvertire qualcosa, un odore che non promette niente di buono. Una sigaretta speciale una di quelle che spesso girano per la scuola. Ma se girano anche a quest'ora significa che qualcuno ne sta fumando una. Immediatamente cerco di spostare le iridi chiare per localizzare il malfattore e non impiego molto per riconoscere la figura di un ragazzo, intento a leggere un libro, come se si trovasse sulla poltrona della propria sala comune. Con la differenza che non lo è e che sta chiaramente trasgredendo il regolamento. Prima di avvicinarmi un sorrisetto compare sul mio viso, tiro gli occhi al cielo. Ci siamo, ora mi tocca entrare in scena. Annuncio la mia presenza con fare a metà tra il severo e lo scherzoso.

E' la sigaretta che ti ha fregato. La prossima volta, forse dovresti pensare a un modo meno ovvio di attirare l'attenzione.

Figuriamoci se devo spiegargli tutto io a 'sti novellini. Nell'avvicinarmi però noto che lo studentello fuori dal letto è tutto tranne che un novellino. Il verde si staglia sull'argento della divisa, è un Serpeverde e non una Serpe qualunque, nè tantomeno una innocua. Quello che mi sta di fronte è il famoso Vagnard von Kraus. Rimango un secondo interdetta mentre il mio sguardo si sofferma su di lui.
 
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view post Posted on 28/6/2023, 09:03
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Vagnard von Kraus In breve il libro si impadronì della sua mente e il ritmo della lettura si intensificò. Si trovava in quella strana sensazione di abbandono. Entrare in un mondo magico, fatto di immagini e sensazioni, come realtà alternativa in cui si è terzi osservatori, quel breve istante che permette di staccare dalla realtà, come una sorta di viaggio spirituale. Di tanto in tanto ritornava in sé, quanto bastava per un nuovo tiro. Teneva la sigaretta tra pollice e indica, ben distante dalle pagine assicurandosi di non sporcarle o bruciarle. Ci mancava solo un nuovo interrogatorio per tentato incendio, nulla lo avrebbe più sorpreso oramai.

“...Dann ließ sie das Tuch zu Boden fallen. Ich wagte nicht, mich zu rühren. Sie trat so nahe an mich heran, dass ich ihre Brüste an meinem Rücken und ihren Bauch an meinem Po spürte. Auch sie war nackt. Sie legte die Arme um mich, die eine Hand auf meine Brust und die andere auf mein steifes Geschlecht. - Darum bist du doch hier! - … “

- Ohoh, das wird ja heiß! - pensò Vagnard tra sè e sè con un ghigno soddisfatto stampato sul viso. Anche nel suo corpo qualcosa iniziava a cambiare, proprio come nel protagonista del film, e lasciò scivolare in giù una mano allo scopo di placare quella piacevole sensazione.
Continuò a leggere.

“ […]
Ich hatte Angst: vor dem Berühren, vor dem Küssen, davor, dass ich ihr nicht gefallen und nicht genügend würde. Aber als wir uns eine Weile gehalten hatten, ich ihren Geruch gerochen und ihre Wãrme und Kraft gefühlt hatte, wurde alles selbstverständlich. Das Erforschen ihres Körpers mit Händen und Mund, die Begegnung der Münder und schließlich sie über mir, Auge in Auge, bis es mir ka und ich die Augen fest schloss und zunächst mich zu beherrschen versuchte und dann so laut schrie, dass sie den Schrei mit ihrer Hand auf meinem Mund erstickte”


Ebbe un silenzioso orgasmo. Attaccò dolorosamente la schiena al muro, gli occhi al cielo ad incrociare la luna con lo sguardo, i battiti a mille. Quando la sensazione si placò, tirò generosamente dalla sigaretta, riprendendo poi la lettura del libro.

Non riuscì neanche ad iniziare il nuovo capitolo che una voce interruppe quel momento di intimità. Non riconobbe subito la persona che stava facendo il suo ingresso in Torre. Si limitò a tirare nuovamente e a sbuffare il fumo in direzione della figura che iniziava a palesarsi dinanzi ai suoi occhi

<< Chi…esser…tu? >>

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view post Posted on 29/6/2023, 20:31
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Quando mi avvicino, mi aspetto di trovare tutto tranne quello che i miei occhi scorgono rapidamente con lo sguardo. Il libro disteso di fronte a lui una mano ancora nei pantaloni, mentre l'altra regge la sigaretta dall'odore forte, che mi ha portato fin qui. Fare due più due non è difficile. Il disgusto è la prima emozione che è possibile leggermi in faccia, è tutto così assurdo che la mia reazione immediata è di far leva sul tedesco, il mio cervello non riesce a metabolizzare la cosa in inglese. Non mi passa nemmeno per la mente che lui possa comprendermi. Forse semplicemente non ci sono abituata. Volto lo sguardo immediatamente, la cosa mi irrita profondamente, è come se il destino si divertisse a vedermi in situazioni assurde. Se sapessi obliviarmi lo farei. Anche subito. Dio santo.

Ach du scheiße! Er ist auch nicht so ganz dicht ne?
Warum passiert immer alles mir?!


Tiro gli occhi al cielo nel cercare di aggrapparmi a quel briciolo di pazienza rimasta in me. Pensavo che fosse solo un arrogante sbruffone, ma a quanto pare è anche un maniaco. Bene si aggiunge alla lista dei motivi per i quali gli farò perdere così tanti punti da farlo diventare carne viva da addentare per i suoi concasati, o almeno lo spero. Mi viene quasi da ridere per l'assurdità della situazione, forse sarebbe stato meglio beccarlo in flagrante con qualcuno, un po' meno triste? Non saprei. Perché c'è qualcuno disposto a farlo con Von Kraus? Oh no non voglio nemmeno saperlo. Fino ad ora non mi era mai capitata una cosa del genere, ma presumo ci sia sempre una prima volta. Anche nel beccare persone, il destino mi riserva una grande originalità. Poggio le mani sui fianchi, spazientita mentre lo guardo dall'alto in basso.

Alice Wagner, prefetto Grifondoro. Mi spiace aver interrotto il tuo-ehm come definirlo? Momento di svago? Confido che la prossima volta saprai essere più discreto.

Davvero le parole sembrano sfuggirmi di fronte alla cosa, ma comunque non ho intenzione di mollare la presa. Spero proprio che il Caposcuola di turno non sia Mike e anche se lo fosse, non potrebbe starsene con le mani in mano manco a volerlo. O no? Già immagino la sua faccia mentre gli racconto la cosa. Vorrei poter avere un cellulare per registrarla e riguardarla in loop nei momenti tristi.

Spero ne sia valsa la pena, per tutti i punti che perderai stanotte.

L'idea di avere il coltello dalla parte del manico mi tranquillizza. Onestamente non so perché la gente abbia paura di lui. Gli do tempo di elaborare le informazioni e magari, spero, di risistemarsi, attendendo una qualsiasi reazione. Dubito ce ne sarà una normale a questo punto. Cos'altro può succedere stasera?
 
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view post Posted on 2/7/2023, 21:33
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Vagnard von Kraus Le parole appena pronunciate furono frammentate ognuna da un colpo di tosse. Non era un escamotage teatrale, quanto un piccolo errore di calcolo: un po’ di fumo gli era infatti andato di traverso, irritando il condotto oro-faringeo e le pupille, che in breve iniziarono ad arrossarsi e a lacrimare. Una scena piuttosto patetica *Ach du heilige Scheiße* imprecò tra sé e sé. Vi portò la manica della divisa, affinché potesse asciugarle e portargli un po’ di apparente sollievo. Nel mentre le orecchie erano ben dritte verso l’indiscreta osservatrice, che a quanto sembrava pure essere una guardona di professione. Non pensava esistessero persone tanto perverse all’interno del Castello. Pensò bene di rimproverarla al fine di redarguire l’ignota ospite << Non ti hanno mai detto che è cattiva abitudine spiare le persone, specie se in una situazione privata? Cos’è, vuoi una sigaretta per dimenticare l’accaduto? >> Pensò bene di alzarsi e verificare chi fosse questa Alice Wagner, come si era appena presentata. Il nome non gli diceva niente, né gli era possibile riconoscerla a vista. Infatti tra la distanza, l’oscurità e la nube di fumo che aveva creato non ne riusciva a distinguere bene le fattezze. Sicuramente una novellina, una persona a cui era stato appena dato del potere e che voleva farne abuso per puro piacere di poterlo esercitare. Nella sua immensa magnanimità si impose, per quella sera, il compito di educare quella ragazza. Sospirò, dandosi una virtuale pacca sulla spalla per congratularsi di quanta pazienza stesse mantenendo in una situazione simile. Si alzò facendo leva con il bastone da passeggio, avvicinandosi a lei sincopando i passi con i colpi del bastone, che risuonavano per tutto il piano. Ghignò sotto i baffi. No, quella sera egli non avrebbe perso alcun punto, al massimo ne avrebbe aggiunto qualcuno sul dolce visino che iniziava a palesarsi davanti ai suoi occhi << Oh, allora forse servirà tutto il pacchetto. >> aggiunse, correggendo la precedente offerta. Un altro passo e si trovò a non più di due metri di distanza dalla fanciulla. Fu allora che riconobbe chi aveva di fronte. Spalancò gli occhi, indicandola con il bastone da passeggio, con uno sguardo allucinato che rasentava tra l’euforico ed il folle << Ma tu..tu sei… >> scoppiò in una fragorosa risata, allargando le braccia, ormai impossibilitato a trattenersi << … tu sei l’incapace che non riusciva ad andare dritta sulla scopa! >> diamine, era incredibile come di quei tempi elargissero il ruolo di prefetto a chiunque, dei signori nessuno, a degli incompetenti totali << guarda cosa mi hai fatto! >> ringhiò d’improvviso, indicando la crosta che ancora segnava il suo viso. Avrebbe dovuto prenderla per i capelli, stringerli in una coda vincolandoli attorno al polso, tirarla a sé con violenza, avvicinare il viso di lei alla ferita e fargliela leccare, ma si trattenne. Voleva sentire le sue parole, i suoi patetici tentativi di dimostrare il suo ruolo utilizzando l’impotenza, gli insulti nei suoi confronti, sentire quanto fosse disgustoso ai suoi occhi e che tutto ciò che di male subiva era meritato.

Pregustava, in sintesi, un secondo orgasmo. E questa volta dritto davanti agli occhi di Fräulein Wagner.

Senza dimenticare però le buone maniere, inarcò il busto ed allungò la mano verso di lei << Vagnard von Kraus, freut mich Sie kennenzulernen, Fräulein. >>


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view post Posted on 11/7/2023, 05:23
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La situazione è ridicola di per sè e mi sarei aspettata come minimo di ricevere delle scuse per l'increscioso incidente. E invece vengo pure accusata di essere una che non si fa i fatti propri. Un'espressione irritata si ingigantisce sul mio viso, mentre von Kraus quasi non si strozza per il troppo fumo, mi viene da sorridere. Il karma lo ripagherà con ben peggio, almeno spero.

Bitte?! Spiare le persone?

Replico con un tono più acuto, come se la cosa appena pronunciata avesse un valore assurdo. Uno sbuffo sprezzante fuoriesce dalle mie labbra. Mi fa perdere per un secondo la mia compostezza. Figuriamoci se la notte vado in giro ad inciampare nei momenti privati altrui, preferirei mettere lo smalto a Gazza nel tempo libero piuttosto. È bello rigirare la frittata per le Serpi, da sempre professionisti di questo sport nazionale. Ma io non ci sto.

Non ti hanno mai detto che di notte è vietato andare in giro per il castello? Senza contare che avresti potuto scegliere un luogo più adatto al tuo trastullo.

Replico freddamente con tono duro.
Ma chi si crede di essere 'sto tipo? La sua arroganza trasuda ogni gesto o parola che mette in bocca e inizia a darmi ai nervi. Non m'importa nemmeno delle mille voci di corridoio che girano su di lui dai suoi stessi concasati, stanotte deve aver avuto sfiga. Ha trovato la persona sbagliata con cui fare i propri giochetti. Declino la sua offerta per le sigarette con un gesto schifato. Non sono una fumatrice, ma anche se lo fossi non mi azzarderei a toccare niente di proprietà di quel folle.
L'unica cosa che noto e che mi sorprende è il suo bastone. Pensavo avesse circa la mia età, cos'è non riesce a camminare in piedi dritto? Sulla scopa sa essere piuttosto irritante. Ignoro le domande che mi assalgono, rendendo per un breve istante i miei pensieri meno aggressivi. Come se avessi visto una zanzara zoppicare. Un po' speri che muoia spiaccicata, anche se per qualche motivo ti dispiace.

Oh, halt die Fresse von Kraus.

Tiro gli occhi al cielo per il suo commento, non sta decisamente migliorando la sua situazione mentre denigra una delle cose a cui tengo di più, ma soprattutto che bruciano ancora. Il Quidditch. Per cui sono certa l'uso della nostra lingua madre gli sembrerà più diretto. Osservo per un secondo la bella cicatrice che gli ho fatto sul mento. Non sono una persona violenta e quello fu un incidente, ma non posso fare a meno di esserne fiera, il tipo è così irritante da meritarsene una seconda. Il suo teatrino con tanto di inchino non mi incanta nemmeno un po'. Soprattutto non ho intenzione di stringergli la mano. Per cui rimango ferma a guardarlo.

Kann nicht dasselbe sagen. Aber ich freue mich schon auf deine Bestrafung.

Perché ci sarà una punizione per questa cosa, per quanto lui sembri tenere le chiavi dell'intero castello in tasca. Sono piuttosto determinata nel trascinarlo da Mike o da Cas se necessario. Dietro quella finta onorificenza deve sicuramente esserci qualcosa di più meschino. Non credo per un secondo a nessuna delle sue belle parole.
 
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