Eclissi di Sangue, Ballo estivo 2023

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view post Posted on 20/9/2023, 09:52
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Ocean eyes.

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Megan M. Haven
V yr. | Ravenclaw Head Girl | Clerk at Ars Arcana | outfit

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And that evening I looked at you, like a sailor looks at a lighthouse in the dark of night to find his land. I've lost my way, you have too, but I've never stopped looking in the dark waiting to see you come back to me. [...]


Il tono freddo mi spiazza tanto da spegnere il sorriso che, sebbene fosse in parte forzato per rifuggire via alla sensazione causata dalla scena appena vista, non mancava del tutto della sua autenticità. Ora cosa ho fatto? Mi chiedo mentre lui si allontana da me rivolgendosi al commesso al di là dello stand.
Ho l’istinto di prendere, voltarmi e andare via. Dopotutto ho i conti all’Ars Arcana da controllare e Timothy avrà sicuramente bisogno di una mano per chiudere gli ultimi incassi. Eppure, sebbene i pensieri spingano a fare qualche passo indietro, mi ritrovo ad avanzare.
Cade ancora il silenzio sulle nostre teste, non c’è più niente che mi distragga dalla sensazione di vuoto che si posa all’altezza dello stomaco. Vi poggiò una mano e stringo appena il tessuto del vestito, provo a calmarmi. Vorrei dire qualcosa ma taccio, non riesco a scavalcare il muro che ora ci separa.
Lo sguardo rivolge l’attenzione in avanti, su punti indefiniti, per tutto il tempo. Non distinguo volti, né il vociare di chi ho attorno e in quella stasi provo un insolito piacere.
Quando Draven mi rivolge di nuovo la parola, sento un brivido salire lungo la spina dorsale. Non rispondo, non lo guardo.
Sento la sua mano avvicinarsi, mi irrigidisco prima di sentirne il calore. Una carezza, lieve, ed è amaro conforto che non riesco ad allontanare. Mi sento in colpa ma non riesco ad indagare ulteriormente per capirne il vero motivo, così mi limito di nuovo a nascondere ciò che provo per paura che tutto mi crolli addosso.
«Mi va» finalmente incrocio i suoi occhi, «credo che opterò per qualcosa di delicato e delebile, non me la sento di fare qualcosa di definitivo al momento.» Alzo le spalle.
«Ciao» dico l’istante seguente mentre poso lo sguardo sulla piccola Elfa. Le sorrido cordiale prima di portare la mia attenzione sulla merce esposta.
«Vorrei acquistare lo Scettro Lunare» dico con tono gentile.
«Aggiungo un tatuaggio sulla mano, inchiostro cancellabile, linee con un tratto molto fine. Vorrei tre fili smossi dal vento» indico i punti da cui le linee devono partire: medio, anulare e mignolo sino a sparire lungo il polso sulla parte esterna.
«Poi un altro, stesso inchiostro, che parte da sotto il collo laterale sinistro, poi petto e passa sotto al seno fino a scendere e girare attorno al fianco seguendone le curve: una linea, come uno schizzo su un quaderno, per intenderci» mi avvicino ancora un po’, esorto Draven a fare lo stesso. Stringo la presa tra le sue dita e lo tiro piano a me. Seguo le indicazioni e mi sposto verso il lato destro del bancone principale e ad attendermi individuo alcuni Elfi Domestici con indosso gioielli, a rispecchiare alcuni corpi celesti: pianeti, stelle, mezzelune..
«Farà male?» chiedo a Draven abbassando la voce, prima di lasciarlo andare.



© Esse | harrypotter.formucommunity.net


Megan è da Il Focolare Domestico con Draven.


Vi ricordo che - nonostante l'assenza di Megan adesso - potete comunque fare i vostri acquisti all'Ars Arcana, troverete Timothy a servirvi.
NB: Tutti gli acquisti saranno aggiornati a fine evento per praticità.

___

ACQUISTI:
Focolare Domestico:
- SCETTRO LUNARE
8G



Edited by Megan M. Haven - 20/9/2023, 11:09
 
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view post Posted on 21/9/2023, 09:48
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Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts

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Questa sensazione d’angoscia non intende darmi pace. È come un blocco di cemento sulla bocca dello stomaco, mi pressa i polmoni e il semplice respirare torna a essere qualcosa di quasi impossibile da sostenere. Il fatto è che, oltre a tutto il casino attuale per via degli eventi sociali che non so gestire, è da giorni che cerco di sedare il pensiero che le ultime settimane siano state una sorta di avvertimento all’ipotetica possibilità che intenda lasciarmi; temo che questa serata non abbia fatto altro che dare il colpo di grazia alle sue intenzioni. Non riesco più a negarmelo nel momento in cui accetta il tocco della mia mano, con quella che mi appare essere un po’ di reticenza.
Noi non siamo così.
Non lo eravamo?
Cazzo. Sto male.
Deglutisco a fatica e distolgo lo sguardo, ma non sciolgo la mano dalla sua, nemmeno quando le sue parole mi fanno salire il cuore in gola. “Non me la sento di fare qualcosa di definitivo al momento”, ossia un tatuaggio di noi, per noi, che potremmo smettere di essere tali da un giorno all’altro o ancora prima che possa raggiungere il dormitorio.
Ciò che provo nel momento in cui questa realizzazione mi rimbomba nella testa è qualcosa di indescrivibile. È come se ogni terminazione nervosa nel mio corpo avesse smesso di funzionare a dovere nell’esatto momento in cui il pensiero mi è balenato nella mente. Smetto immediatamente di percepire il tocco delle sue dita, il calore della sua vicinanza. Sono abbastanza sicuro di essere impallidito, come se ogni goccia di sangue fosse defluita dal mio essere.
Non era così che doveva andare.
Non è così che può finire.

Per me sulla mano destra una cosa simile, ma come fosse un fulmine invece che un filo. Indelebile. – esordisco, dopo aver in qualche modo e inconsapevolmente elaborato le parole di Megan rivolte a chi di dovere dietro lo stand. La voce è quasi un sussurro basso, a malapena comprensibile. Non so come sia riuscito a parlare o a restare inchiodato alla vicenda senza dissociarmi nel mio autolesionismo mentale, ma sono ancora vivo e ancora al suo fianco. Ho ancora tempo e modo di risolvere e rimediare a qualsiasi che sia il problema tra di noi ed è quest’unico, minuscolo, barlume di lucidità a tenermi in piedi.
Resto con lei nel seguire le indicazioni degli elfi per la pratica dell’henné, ma un qualcosa cattura la mia attenzione. Ne vedo il luccichio sullo stand con la coda degli occhi.

Non dovrebbe fare male. – le rispondo, più per intuito che per vera conoscenza. Non ho la minima idea di come si svolga la cosa e, in un altro momento, so anche che mi avrebbe decisamente incuriosito.
Ho troppo dentro per potermi godere questo momento, per quel che vale.
Resto insieme a Megan, a stringerle la mano libera, per i primi istanti della pratica, ma una volta appurato che non si tratta di nulla di pericoloso o doloroso, le poso un bacio sul dorso delle dita e sciolgo la presa.

Torno subito. – le dico, senza spiegazioni, prima di riavvicinarmi allo stand principale de Il Focolare Domestico. Megan può vedermi, per cui non mi preoccupo di aggiungere dettagli.
Riferisco al commerciante di voler pagare per i due tatuaggi delebili di Megan e per il mio indelebile. In più, mi concedo di studiare l’oggetto sole/luna che ha colpito la mia attenzione qualche istante fa. Forse nel tentativo di continuare a smettere di arrovellarmi solo su pensieri e ipotesi negative, quell’oggetto mi infonde un senso di appagamento. Nel caso in cui Megan decidesse di continuare ad avere a che fare con me, potrebbe tornare utile.
Finiti gli acquisti - e ritirati gli oggetti precedentemente acquistati nel toccata e fuga con Alice - torno rapidamente da Megan. Le mostro la busta con gli articoli e riesco addirittura a distendere le labbra in una specie di sorriso.
Osservo la procedura su di lei e mi preparo, poi, a farla eseguire su di me.
Con un nuovo tatuaggio a decorare la mia pelle al chiaro di luna, accompagno Megan da Ars Arcana e ne approfitto per ritirare da Mister “So Dov’è Megan” gli articoli acquistati prima.
Mi avvicino a – quella che per il momento, almeno, è ancora – la mia ragazza.

Ci vediamo tra una decina di minuti all’ingresso del castello, ok? Sistemo lo stand di Sinister e ti accompagno in dormitorio. – le dico, posandole un bacio su una guancia. Il tocco è delicato, ma in qualche modo anche freddo, ben diverso da quello carico di speranzosa aspettativa dell’inizio della serata.
Quando raggiungo Sinister ho già fatto il giro inverso tra i vari stand per recuperare tutti gli acquisti effettuati qua e là. Viktor e Viki si trovano nell’esatta posizione in cui li abbiamo lasciati con Megan andando via qualche minuto fa: il boa è ancora poggiato sulla mano del suo padrone come se aspettasse, impaziente, che qualcun altro si incuriosisca all’idea di accarezzarlo.
Forse perché mi sento depresso e la cosa influisce sul modo di empatizzare con altri esseri viventi che potrebbero non passarsela tanto bene, ma la mia usuale indole egocentrica si fa da parte e l’istinto mi spinge ad accarezzare Viki per dargli un po’ di attenzione.

Siete stati bravi. Grazie. – dichiaro, spostandomi poi dietro lo stand per controllare i registri. Le vendite non sono andate male come pensassi, ma non riesco pienamente a gioirne.

Ho messo da parte quegli articoli, prima. Se non ti torna indispensabile venderli, li prenderei io. – spiego a Viktor, indicandogli il punto in cui ho posato i tre oggetti, di fianco alla mia giacca. L’uomo si limita ad annuirmi.
Segno il mio indirizzo sul registro per farmeli spedire a Londra, vista l’imminente partenza estiva, e controllo poi che il resto delle vendite sia stato registrato senza errori.

Per qualsiasi cosa, segna tutto e ci vediamo domani in negozio per parlarne. - concludo, prima di andare finalmente via.



Draven Enrik Shaw ∴ Prefetto Serpeverde, III° anno ∴ 16 anni

Menzioni: /
Interazioni: Megan, Elfi (Il Focolare Domestico)

Acquisti da Il Focolare Domestico: qui la prima parte dell’acquisto (crocicchio + talismano spirituale)
Nell’attuale post, Draven paga per i due tatuaggi delebili di Megan e uno per sé indelebile + chiave del cosmo

/--------------------------------------------------------/


Conti aggiornati per i seguenti acquisti effettuati da Magie Sinister:

• Camillo: Sabbia di sangue x2 (12 Galeoni)

• Niahndra: Sabbia di sangue x2 (12 Galeoni), Spilla crescente e calante (21 Galeoni)

• Edward: Cappa dell’oscura mimetizzazione (15 Galeoni)

• Joleene: Sabbia di sangue (6 Galeoni)

• Mireen: Cappa dell’oscura mimetizzazione (15 Galeoni), Sabbia di sangue (6 Galeoni), Spilla crescente e calante (21 Galeoni)

• Ayumo: Spilla crescente e calante (21 Galeoni)

• Daddy: Spilla Crescente e Calante (21 Galeoni)

• Casey: Spilla Crescente e Calante (21 Galeoni)

• Megan: Spilla crescente e calante (21 Galeoni), Cappa dell’oscura mimetizzazione (15 Galeoni), Sabbia di sangue (6 Galeoni)

EDIT
• Draven: Spilla crescente e calante (21 Galeoni), Sabbia di sangue (6 Galeoni)

• Alice: Spilla crescente e calante (21 Galeoni)

• Adeline: Sabbia di sangue (x3, 18 Galeoni), Cappa dell'oscura mimetizzazione (15 Galeoni)

• Camille: Cappa Dell'oscura Mimetizzazione (15 Galeoni), Sabbia Di Sangue (6 Galeoni)

• Helena: Sabbia di Sangue (6 Galeoni)

• Oliver: Sabbia di sangue (6 Galeoni), Spilla Crescente e Calante (21 Galeoni)

• Memory: Sabbia di sangue (6 Galeoni), Spilla Crescente e Calante (21 Galeoni)

NB: Se qualcosa non vi torna e/o ho dimenticato qualche acquisto per strada, scrivetemi un mp.
Per eventuali acquisti dell’ultimo secondo, editerò questo stesso post!

Draven è lieto di aver provato disagio anche a sto giro, è sempre un piacere anche per me. Alla prossima! :patpat:




Edited by Draven. - 27/9/2023, 23:57
 
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view post Posted on 21/9/2023, 20:40
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Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente. (William Shakespeare - Romeo e Giulietta)

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La Sacerdotessa e gli Aruspici terminano il rituale, un’esperienza piuttosto intensa per molti stasera – me inclusa. Ci incamminiamo lasciandoci alle spalle il misticismo che lo avvolge, la cenere ai piedi dell'Obelisco è l’unica traccia rimasta di esso. Ci accompagnano chiacchiere leggere, per una volta ci possiamo dedicare ad altro che non siano le solite responsabilità che incombono su di noi come una scure. Il silenzio cala soltanto quando il Preside e la sua Vice, la nostra cara Professoressa McLinder, prendono le redini dando il via all’immancabile discorso di fine anno. Sento la tensione crescere, ad ogni numero svelato da quest’ultima i nervi si tendono e il respiro si blocca e resto in apnea.
E la vittoria arriva come auspicato, non è una mera illusione, me ne rendo conto dalle emozioni che leggo sul volto di Thalia. Un boato di gioia si leva dalla folla, i concasati che subito saltano qua e là pronti a festeggiare. Mi ritrovo a prendere la mano della mia accompagnatrice, la trascino in mezzo a quell’allegra cacofonia. L’invito della Vice Preside lo prendo alla lettera, faccio in modo che più persone possibili ci seguano e vivano al massimo il momento: da Gwen, alle mie compagne di stanza, chiunque è il benvenuto. Non riesco a realizzare completamente, probabilmente ho un’espressione ebete e stranita stampata in faccia. Ancora confusa affianco Thalia sul palco e, contro ogni aspettativa, mi chiede di parlare. Ed è qui che la realtà mi risucchia con violenza, costringendomi a ritrovare la giusta concentrazione. Non so che dire con tutta onestà, anzi la verità è che ci sarebbero fin troppe cose e poco tempo disposto a contenerle. Annuisco e, dopo aver ingoiato la leggera ansia che inevitabilmente mi assale, schiarisco la voce e improvviso un discorso che spero possa essere d’incoraggiamento per gli altri Tassorosso.
«Siate fieri di voi, ragazzi e ragazze!» esordisco a gran voce, in modo da sovrastare i vari suoni che hanno invaso la cupola «Se siamo, ancora una volta, arrivati fin qui è merito di tutti voi, nessuno escluso!» indico uno ad uno coloro che sono saliti assieme a noi «Persino di Breendbergh!» una risata bassa fa da sottofondo all’affermazione. Non so dove sia finito, invano provo ad individuarlo in mezzo alla gente radunata qua sotto per congratularmi «Per citare la nostra Vice Preside: chi l’avrebbe mai detto, eh!?» sono palesemente ironica, lui certamente sa che – nel bene e nel male – lo stimo in qualche modo «Siamo una squadra, capace di raggiungere grandi risultati insieme sono sincera, c’è orgoglio nella mia voce mentre pronuncio quell’ultima parola, marcandola con decisione.
«D'altra parte siamo la Casa per cui il lavoro non è innaturale, sì o no?» così, forse, ci vedono dall’esterno, ma dietro si nasconde molto altro, l’ho imparato bene nel tempo trascorso ad Hogwarts «Ma questo non significa niente se manca l’unione e l’intesa tra i concasati, l'unica cosa che conta davvero, soprattutto nei momenti più difficili come l’inizio dell’ultimo semestre.» sono la mia seconda famiglia, ne abbiano combinate tante insieme: l’ultima il torneo di Quidditch, con aneddoti più o meno comici da raccontare «E penso che, se non fossimo così uniti, non saremmo qui oggi!» senza quel legame saremmo niente «Detto questo, ancora complimenti!» con la macina afferro uno dei manici della Coppa, lasciando l'altro a Thalia. Con la mano libera incoraggio un applauso, gli animi si riaccendono «E ora godetevi la festa, com’è giusto che sia!» a questo punto faccio cenno agli altri ad avvicinarsi, in modo da sollevare con noi l'ambito trofeo e scortarlo fino in Sala Comune. Reggo il suo peso e saggio il metallo qualche secondo con i polpastrelli, lasciandolo poi nelle loro fidate mani. Lascio che se la passino, che l’ammirino e se la godano fino in fondo. Appartiene soprattutto a loro, se lo meritano.
Finita la parte più dura – ovvero espormi in pubblico –, cerco lo sguardo di Thalia. Penso che la sua commozione mi abbia contagiata, sento gli occhi velarsi per un istante. Ma il tutto viene ricacciato indietro da un sorriso largo, sincero, che stuzzica le guance e mostra una certa nota di soddisfazione. Mi sento tirare l’avambraccio, uno dei più piccoli indica le scale dove sosta un gruppetto piuttosto rumoroso. Sono sul punto di trasferirsi a fare i bagordi altrove, uno di loro tiene tra le braccia qualche spuntino rubato al buffet. Gli osservo divertita, tornando poi sulla Caposcuola. Prima di andare ho qualche commissione da fare, mi attendono bancarelle pronte a farsi saccheggiare. Se lo desidera, la invito per quest’ultimo giro sulla via del ritorno da percorrere assieme. Poche tappe, questa è la tacita promessa che le faccio.


"Totalmente agli opposti./ Il giorno./ La notte./Hanno dimenticato che, di tanto in tanto, tra di loro c'è un'eclissi"

Fabrizio Caramagna


code by Camille


Interazioni: Thalia, Gwen, Mem, Helena e chiunque voglia tra i Tassini presenti :sballo:

Menzioni: Millo, Peverell e Atena :gattello:


GRANDI I NOSTRI BIMBIIIIIII :sballo: :<31: :<31:


Passando al tasto dolente, ovvero al portafoglio piangente:

Ars Arcana
- Ciondolo Freccia Del Giaguaro (14 G)

Magie Sinister
- Cappa Dell'oscura Mimetizzazione (15 G)
- Sabbia Di Sangue (6 G)
Tot: 21 G

Focolare Domestico
- Chiave Del Cosmo (12 G)

Zarathustra
- Velo Oscuro (18 G)




 
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view post Posted on 22/9/2023, 19:59
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No rain, No flowers

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Helena S. Whisperwind ◆ Tassorosso ~ I anno ~ 12 y.o. ~ Outfit
P
er la grazia di Merlino, Liam non sembra aver combinato guai. Anzi, si dimostra rilassato e addirittura affabile coi clienti, oltre che particolarmente gentile nel servirli. Faccio spallucce, probabilmente quell’incenso che si è fumato prima deve avergli dato un po’ di buonumore, e buon per lui. Magari più avanti, quando soffrirò di quello strano mal di vivere che caratterizza tutti i ragazzi e le ragazze dell’età di Liam, potrei chiedergli se posso favorire pure io, chissà che non possa tornare utile anche a me.

Megan e Draven arrivano insieme al banchetto. Saluto lei con un sorriso spontaneo e lui con uno un po’ più tirato, quasi imbarazzato. È come se il prefetto Serpeverde fosse perennemente infastidito per qualcosa e forse, riflettendoci, lo è davvero, anche solo per il fatto che qualcuno osi rivolgergli la parola.
Megan per un attimo mi osserva curiosa e non so se perché ho qualcosa di strano sulla faccia, se perché Draven le ha raccontato dei miei rocamboleschi acquisti da Magie Sinister o perché si chiede perché uno dei suoi concasati più promettenti [Edmund] è solito trascorrere la maggior parte del suo tempo più con me con con gli altri Corvi. Mi aspetto che dica qualcosa da un momento all’altro, ma dischiude le labbra per chiedere semplicemente di ritirare la merce più tardi e tirando un sospiro di sollievo annuisco con un gran sorriso. A cose fatte, saluto e li guardo andar via. Anche se lui è un tipo proprio strano, è bello che sia riuscito a trovare una persona con cui stare, e insieme sono davvero carini.

── · ──


Il mio tour dello shopping per gli stand presenti (sì, anche Zarathustra) si conclude, con un portamonete decisamente più leggero, non appena la voce del preside Peverell rimbomba nell’aria.
In quello stesso momento Memory e Gwen fanno capolino e insieme ci dirigiamo verso il palco. La professoressa McLinder è appena stata chiamata in causa (forse a sua insaputa?) e per fortuna facciamo giusto in tempo a raggiungere il palco per ascoltarla da vicino.
Non capisco cosa intende dire con la questione della Tenebra. Cos’è che si fa scuro, davvero? Cosa sta succedendo? E cosa c’entrano l’oscurità con gli asciugamani? Mi sento un po’ stupida perché qualcosa mi sfugge e resta lì dove è stato pronunciato. Guardo le mie concasate ma sembrano tutte molto prese dal discorso per poter iniziare un dibattito su quanto ho appena sentito e non ho del tutto colto. Whatever, magari glielo chiederò la prossima volta.
Si passa poi alla parte decisamente più interessante: il discorso per la premiazione della Coppa delle Case. Sento prima nominare Serpeverde e sogghigno nell’immaginare la delusione dei miei cugini antipatici; arriva poi il turno di Corvonero e un po’ mi spiace per Edmund - perché forse, se si è distratto dallo studio, è stato anche un po’ per colpa mia. Avremmo dovuto chiacchierare un po’ meno -, e poi… Grifondoro e… Tassorosso, con 1765 punti vincitrice della Coppa delle Case! Un tuffo al cuore mi porta a gridare vittoria insieme a tutti loro, pieni di gioia ed emozione.
Nel trambusto abbraccio la prima persona che mi capita a tiro -Memory- e senza nemmeno rendermene conto seguo Thalia, Camille e Gwen e in generale la massa dei miei concasati verso il palco, sulla cui sommità sventolano gloriosi festoni gialli e neri.
Le parole di Camille sono sincere, dirette, motivanti e non posso che concordare con lei mentre un enorme sorriso mi riempie il viso e mi fa tremare le gote.
Chi più, chi meno, tutti insieme abbiamo fatto un gran lavoro.
«Abbiamo vinto la Coppa! ABBIAMO VINTO LA COPPAAA!»
La Sala Comune ci attende. Spero per lei che sia pronta, perché a breve verrà ribaltata come un calzino.


Menzioni: Edmund, Atena, Ignotus
Interazioni: Megan, Draven, Tassine ♡ 🥳


Acquisti di Helena:
Il Focolare Domestico: Chiave del Cosmo (12 G)
Evviva lo Zufolo: Ukulele della Notte Cremisi (13 G)
Ars Arcana: Ciondolo Freccia del Giaguaro (14 G)
Magie Sinister: Sabbia di Sangue (6 G)
Zarathustra: - Penna Astronomica (9G) (6G) - Occhiali Felini (18G) (12G) - Velo Oscuro (18G) (12G) > tot. 45G 30G


Aggiornamento acquisti da Zarathustra: [incassi registrati]
Se ho scordato qualcuno, se qualcuno vuole comprare altro o se ci sono errori, scrivetemi per mp e aggiornerò questo post.
Per ogni acquirente, in omaggio un piccolo origami fatto a mano da Helenina. Grazie di cuore a tutti per la partecipazione! ❤️


🌕 Suguni:
• Occhiali Felini (18G)
• Coppa Lunare (21G)
• Velo Oscuro (18G)
tot. 57 G
+ origami: stella
🌕 Memory:
• Occhiali Felini (18G)
• Coppa Lunare (21G)
tot. 39 G
+ origami: sole
🌕 Adeline:
• Coppa Lunare (21G)
tot. 21 G
+ origami: boccetta per pozioni
🌕 Vivienne:
• Penna Astronomica (9G)
• Occhiali Felini (18G)
• Velo Oscuro (18G)
tot. 45 G
+ origami: scopa da quidditch
🌕 Casa Grifondoro:
• Velo Oscuro (18G)
tot. 18 G
🌕 Edward:
• Penna Astronomica (9G)
tot. 9 G
+ origami: corvo
🌕 Mireen:
• Penna Astronomica (9G)
• Occhiali Felini (18G)
• Coppa Lunare (21G)
• Velo Oscuro (18G)
tot. 66 G
+ origami: mandragora
🌕 Jolene:
• Penna Astronomica x2 (18G)
• Occhiali Felini (18G)
• Velo Oscuro (18G)
tot. 54 G
+ origami: rondine
🌕 Daddy:
• Penna Astronomica (9G)
• Coppa Lunare (21G)
• Velo Oscuro (18G)
tot. 48 G
+ origami: corvo
🌕 Ayumo:
• Penna Astronomica (9G)
tot. 9 G
+ origami: tasso
🌕 Camillo:
• Penna Astronomica (9G)
tot. 9 G
+ origami: tucano
🌕 Ariel:
• Occhiali Felini (18G)
tot. 18 G
+ origami: macchina fotografica
🌕 Niahndra:
• Occhiali Felini (18G)
tot. 18 G
+ origami: mazza da battitore
🌕 Megan:
• Penna Astronomica (9G)
• Occhiali Felini (18G)
• Velo Oscuro (18G)
tot. 45 G
+ origami: fiore di ciliegio
🌕 Draven:
• Penna Astronomica (9G)
• Velo Oscuro (18G)
tot. 27 G
+ origami: serpente
🌕 Camille:
• Velo Oscuro (18G)
tot. 18 G
+ origami: puffola pigmea
🌕 Helena:
• Penna Astronomica (9G) (6G)
• Occhiali Felini (18G) (12G)
• Velo Oscuro (18G) (12G)
tot. 45G 30G
🌕 Oliver:
• Penna Astronomica (9G)
• Coppa Lunare (21G)
tot. 30 G
+ origami: sirena
//


EDIT: aggiornato Oliver


Edited by Helena Whisper - 24/9/2023, 00:00
 
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view post Posted on 22/9/2023, 22:11
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entropia.

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w5Lpd6X
And deah came and said
Rivolgo alla sacerdotessa una smorfia sprezzante, il pugno stretto attorno all'amuleto oggetto della mia ira. Le sue parole suonano insensate alle mie orecchie. Non trasformi ciò che odi. Lo distruggi per impedirgli di intossicarti la vita.
Io non ho deciso di dare un nuovo ruolo a Grimilde dopo aver impunemente devastato ciò che rimaneva di me. Non le sto infliggendo una punizione, costringendola a rispondere a tutti i miei bisogni per darle l'illusoria speranza che un giorno potrei perdonarla. Non sono così crudele. Ho chiarito la mia posizione e strappato il pupazzo che la rappresentava nel mio teatro dei pupi in modo definitivo. Per lei, semplicemente, è finita.
Per questo aborrire la posizione della Alasdair, le volto le spalle con un movimento repentino —la gonna volteggia e fruscia, un campana di strati soffici che avrebbero voluto scatenarsi nelle danze— e abbandono quel che rimane dell'altare. Cosa me ne faccio di una Sacerdotessa piegata in due dalla perdita, incapace addirittura di tenere a bada i suoi aruspici?

w5Lpd6X
you have always been mine
Sparisco nella folla, un'abitudine che attenua illusoriamente il senso di solitudine. Aggancio la ciocca nera dietro l'orecchio. Sul mio viso capeggia quell'espressione rabbiosa che mi è valsa molti soprannomi, ma soprattutto la decisione di altrettanti compagni di tenersi alla larga da me. Il fatto è che quest'anno non sarei dovuta tornare a scuola. Non ero pronta, non lo sono nemmeno adesso. E gli irrisolti che non ho affrontato nei due anni precedenti hanno presentato un conto così salato che non sono certa di aver saputo pagare. Perfino al suo tramonto, l'anno appena trascorso sembra prendersi gioco di me con la pagliacciata cui ho ingenuamente deciso di partecipare.
Mi faccio spazio tra i corpi, a volte schivandoli, a volte colpendoli bruscamente. I miei piedi puntano il sentiero che mi porterà il più lontano possibile da questo cazzo di luogo e dai suoi occupanti. Neppure i banchi allestiti dai negozianti, che all'inizio avevano suscitato il mio sentito interesse, riescono a persuadermi a restare per una deviazione. Un solo minuto di più sarebbe insostenibile. Mi dico di poterlo annoverare tra gli ultimi eventi scolastici di merda cui mi sono ostinata a presenziare e prometto a me stessa, solenne, di non farmi più vedere a un ballo a Hogwarts finché sarò una studentessa.
Metto i vestiti al chiodo. Si fottano!

you won't ever be the same, my child


:zalve:
 
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view post Posted on 22/9/2023, 22:27
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Guardo Draven fare la propria scelta e abbozzo un sorriso nel momento in cui prova a tranquillizzarmi. Vorrei dirgli che, in verità, non ho paura che il tatuaggio faccia male; spero, invece, lo faccia in modo tale da anestetizzare i pensieri e concentrarmi sul dolore.
Lascia la mia mano e si allontana, non lo seguo con lo sguardo bensì mi concentro sul piccolo Elfo davanti a me. Con maestria la creatura punta in alto le piccole dita e tramite movimenti delicati da vita ad una danza eterea, quasi come suonasse la tastiera di un pianoforte chiama a sé polvere di stelle e fasci di luce. Rimango stupita, lì, immobile ad osservare come quei piccoli punti di materia celeste si posano sulla mia pelle e attraversano la lunga veste: mano, poi collo, petto e fianco.
Draven torna poco dopo, non mi accorgo della sua presenza fino a che il fruscio delle buste piene di acquisti mi porta a posare gli occhi su di lui.
«Grazie ma lo sai che non dovevi» dico, ancora ferma, mentre l’ultimo segno luminoso mi scalda il tratto di epidermide al di sotto delle veste.
«È molto bello» sorrido guardando le linee sulla pelle, poi faccio un passo indietro lasciando spazio a Draven. «È un po’ caldo ma non fa male e… Non ci sono aghi» quelle ultime sillabe le pronuncio a bassa voce, avvicinandomi appena al suo orecchio. Abbozzo un sorrisino e rimango in attesa concentrandomi ancora una volta sulle abilità dell’Elfo Domestico mentre crea una perfetta ragnatela di fulmini sulla mano di Draven.

Raggiungiamo l’Ars Arcana subito dopo, non c’è un vero e proprio scambio di parole tra di noi e sembra che, almeno per questa sera, io ci abbia fatto l’abitudine e adesso non ne avverta il peso.
«Okay» rispondo, poi poso lo sguardo su Timothy che con occhi severi mi scruta al di là dello stand.
«Che c’è?» chiedo accigliata.
«C’è che la tua amica non è mai arrivata ed ho dovuto gestire tutto da solo» mi rimprovera.
Scoppio a ridere e non rispondo, mi limito a superare il bancone e controllare il vecchio registro con le vendite dell’intera serata.
«Grazie per esserti occupato di tutto, lo farò presente a Lis. Era buono il cocktail?» chiedo, cercando di troncare una discussione sul nascere.
«Sì» risponde Timothy in tono austero mentre con un colpo di bacchetta chiude alcuni cassetti.
«Bene» ribatto io nascondendo l’irritazione che prude sotto le dita. So che non ho fatto il mio dovere ma non riesco a dispiacermene abbastanza adesso, anzi…
«Direi che possiamo chiudere tutto, la festa è finita» continuo inflessibile.
«Sì, sono passate poco fa due Tassorosso in visibilio per la coppa. Corvonero quest’anno niente, eh...» mi canzona ed io respiro profondamente.
«È un bell’incasso, ottimo. Lysander sarà contento ma tu un po’ meno se continui» lo sguardo rivolto sulla cassa saetta verso Timothy, minaccioso.
Lui sa che ho il potere di fargli perdere un bel gruzzolo di galeoni e allora finalmente tace rivolgendomi un sorriso sprezzante.
Negli ultimi minuti di tranquillità riesco a chiudere tutto e con un Reducio! rimpicciolisco la scatola contente la quantità di denaro incassata dall’Ars, la spedirò domani mattina a Lysander prima di partire per Londra.
Me ne vado da lì, rivolgo un saluto di circostanza a Timothy e percorro la fila di stand per ritirare tutti i miei acquisti. Prima di andare via faccio un salto al bancone del bar e gentilmente chiedo un altro bicchiere di Whisky che butto giù con un solo sorso. Lo stomaco è in fiamme, ho bisogno di un’ultima spinta. Mi aspetta un lungo tragitto fino alla Torre e Draven sarà già all’ingresso del castello; temo che la serata non sia finita qui.



© Esse | harrypotter.formucommunity.net


Megan chiude baracca e burattini e va via. Alla prossima e grazie per gli acquisti! :flower:
PS: parte degli acquisti è servita da me, l'altra metà da Jean che arriverà a breve. Se dovesse essermi sfuggito qualcosa mandate pure un mp. :gattello2:
___

Acquisti Confermati:

Lyvie
Anello dell'Eclissi | 32G
Totale: 32G + 1G mancia
Draven
Anello dell'Eclissi | 32G
Timpano Sacro | 16G
Adeline
Anello dell'Eclissi | 40G
Ciondolo del Giaguaro | 20G
Vivienne
Anello dell'Eclissi | 32G
Casata Grifondoro
Timpano Sacro | 16G
Edward
Anello dell'Eclissi | 32G
Mireen
Anello dell'Eclissi | 40G
Ciondolo del Giaguaro | 20G
Camille
Ciondolo del Giaguaro | 14G
Helena
Ciondolo del Giaguaro | 14G


Incassi registrati e Caveau aggiornato.
 
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view post Posted on 22/9/2023, 22:46
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Nemo me impune lacessit Nessuno mi aggredisce impunemente.

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Memory
macwood
Hufflepuff student — 12 y.o.
Scrutò ancora tra coloro che nella cenere ritrovavano i pezzi di sé.
Poi la vide e il corpo si mosse con una certezza indiscutibile.
Non sorrise, ma camminò dritta.
Il suono di due parole la raggiunse, ma ancora le servirono un paio di piccoli passi. Non le arrivò una gran voce, chiara e ferma. Anzi, la percepì sottile e lieve nel suo profondo rammarico. Addirittura interpretò, più che cogliere chiaramente, le parole vere e proprie; non ne era del tutto sicura. Tuttavia poco le importava, perché sul tono era certa di non potersi sbagliare.
Un paio di passi e fu vicina come desiderava.
La sua voce non si udì. Non subito.
Al contrario, la bocca rimase chiusa, mentre il volto spariva alla vista della giovane, appena Memory allargò le braccia e la avvolse con tutto il suo trasporto.
L'abbraccio stretto fuse le stoffe cangianti. Il rosso e il nero si sovrapposero; le balze delle gonne si mescolarono dando vita a un unico bianco macchiato delle due sfumature. Eccola la rappresentazione delle facce della Luna: immersa nella notte fonda; a volte luminosa; qualche volta insanguinata.
Memory strinse ancora per qualche secondo le palpebre, godendo del calore della sua ritrovata amica.
Aveva udito il suo dispiacere e poteva sentirlo davvero, palpabile attraverso ogni fibra delle sue membra.
Di rimando, il proprio corpo cercava di comunicare silenziosamente all'altra che non avrebbe dovuto dispiacersi di ciò che era; di non vergognarsene mai più. Né con lei, né con nessun altro.
Si staccò e le sorrise, trattenendola dalle spalle e scrutandola in volto.
Le sorrise come era stato naturale sempre, fino ad allora.
Hai mangiato qualcosa?
Perché non andiamo ad assaggiare il buffet?

Non si era per niente scusata. Non avrebbe ammesso a parole distinte la sua stupidità. L'aveva sentita nel petto, ma si era rifiutata di chiamarla per nome. Be' si, era una bambina e doveva ancora lavorarci. Adesso il meglio che pensò di fare fu di non assecondare la tristezza di Gwen. Era certa che avrebbero ripreso l'argomento e forse per allora avrebbe trovato le parole giuste per scusarsi senza apparire del tutto idiota, ma non in quel momento. Tutto ciò che voleva ora era che la sua amica sentisse che in lei non era cambiato niente e che per quella sera la tristezza era già stata più che abbastanza.
Una mano scivolò fino a quella di Gwen, annuì per rassicurarla e con lo sguardo le fece intendere che era tempo di riprendere a gironzolare.

• • Ultimi acquisti e altri incontri • •

C'era davvero un angolo dedicato a cibarie e bevande, ma per raggiungerlo furono di nuovo vicino ai banchetti ricchi di mercanzie.
Guarda, qui non ci siamo ancora passate
E trascinò quindi Gwen tra i colori e la leggerezza dello Zufolo
Si mise a giocherellare e chiese al commesso se era possibile provare qualche strumento. Queste le voglio! - esclamò quando sentì il suono prodotto dalle Maracas. Non si trattava solo del divertente tintinnio. Sembrava entrarle dentro e raggiungere la pancia, proprio il punto in cui le si aggrovigliava tutto nei momenti oscuri. Le agitò ancora una volta, traendone ancora piacere inconscio, riflettendo in silenzio e mostrando solo un sorriso distante, che le permettesse di tenere fuori in quell’istante tutto e tutti, lontani dalle sue arcane emozioni. Poco dopo le passò al commesso perchè le preparasse per lei, tornando ad un volto più aperto e disteso.
Gwen, guarda. Oh, questo non me lo posso perdere.
Per favore, devo assolutamente avere una copia di Half-Blood
Gli Hobgoblins con la loro musica sarebbero stati la colonna sonora delle volte in cui sarebbe ricaduta nei suoi errori. Lo sapeva che sarebbe finita altre mille mila volte in conflitto con la Memory ottusa, ebbene quella musica sarebbe stata il suo monito, sperava. Le avrebbe ricordato il percorso di quella lunga e intensa serata, fino a farle trovare la strada.
Si compiacque di aver ritrovato Gwen e di riguadagnare il tempo passato con lei. Finito a quello stand, le propose di raggiungere Helena, che aveva visto poco più in là. Perciò le si avvicinarono.
Presero a scambiarsi le prime impressioni sull’ambientazione, la musica, la volta cesellata. Hel e Mem sapevano essere concitate, quando si lasciavano prendere da tutte le cose che trovavano interessanti. Però non fecero in tempo a confrontarsi sui loro acquisti che videro arrivare il Preside, in tutta la sua solennità cadenzata. Memory si avvicinò all’orecchio di Hel per sussurrarle che non sarebbe mancato tempo di mostrare i loro nuovi oggettini una volta arrivate nella camera Tassorosso che condividevano.
Seguì con gli occhi l’avanzare volteggiante di porpora e poi le tre ragazze decisero di trovare un posto con una migliore visuale del palco.

• • DISCORSI E COMMIATO • •

Ascoltarono le parole del Preside e Memory ridacchiò tra sè, divertita come sempre dalle peculiarità di Peverell, conciso e frivolo all’apparenza, ma eloquente e centrato grattando un po’ quella allusiva vernice luccicosa.
Quando passò la parola alla professoressa McLinder, bagliori di ammirazione accesero le pupille della ragazzina. Era fiera dell’esuberanza curiosa e creativa della sua Capocasa. Ascoltarla la caricò e non poco. Tanto che nel momento in cui proclamò i Tassorosso vincitori della Coppa delle Case, la sua voce si perse insieme a tutti gli altri. Saltellò sul posto applaudendo, fino a che si girò da una parte incontrando Helena. Si ritrovarono ad esultare abbracciate e poi a seguire Thalia e Camille verso il palco. Fece attenzione a non perdere la sua Gwen, tra tutti i Tassini festanti che attorniavano Camille e che si accordavano alle sue parole, fieri e gioiosi.
Si trattenne con gli altri, passando di mano in mano la Coppa. Poi si divisero nuovamente in gruppetti e Memory si ritrovò a ballare tra la folla, sulla pista. Dei salti liberatori e poi via, in accordo con Gwen tornarono al Castello, nei sotterranei dove la festa sarebbe continuata.

Mentre andavano via, Memory si voltò una sola volta indietro. Un’ultima volta da sola con se stessa in quell’atmosfera inusuale. Osservò distante la cenere sollevarsi in pagliuzze leggere e si soffermò sull’immagine che riaffiorò alla mente: Laoise china e dolente. Era successo in un momento ormai lontano, ma la ragazzina aveva colto in un brivido l’eco straziante della sacerdotessa che scavava tra la cenere.

The moon will guide you through the night with her brightness, but she will always dwell in the darkness, in order to be seen.
© CODE BY SUGUNI

Interazioni con Gwen ed Hel (concordate)
Menzioni a Thalia, Camille, Atena, Peverell

Dallo stand di ”Evviva lo Zufolo”:
✔ MARACAS DEL RIVERBERO (18G)
✔ HALF-BLOOD degli Hobgoblins (7G)

Grazie davvero a Suguni e a chi ha condotto questo evento
Complimenti ai Tassini
 
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view post Posted on 23/9/2023, 10:39
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Jean Grey
17 anni - versione fantasma

Dal primo momento in cui era stato annunciato il ballo di fine anno, Jean aveva iniziato a sentire fitte allo stomaco. Regolari, fastidiose, ogni volta che le veniva il pensiero. Era abituata alle fitte, ma di norma erano di tutt'altro genere. Di eccitazione, il più delle volte. Quelle, invece, erano fitte di ansia. Da quando era arrivata a Hogwarts, non c'era stato ballo a cui avesse partecipato che non le avesse in qualche modo stravolto la vita. E Merlino solo sapeva quanto Jean avesse bisogno di tranquillità. Inizialmente aveva deciso che non ci avrebbe proprio messo piede, il giardino sarebbe stato off limits per lei fino all'anno successivo. Ma poi si era messo di mezzo il lavoro. L'Ars Arcana aveva deciso di allestire uno stand al ballo, e almeno per quello non si sarebbe tirata indietro. Anche perché se l'avesse fatto probabilmente Megan le avrebbe tolto il saluto almeno per una settimana. Si era quindi messa l'anima in pace e aveva accettato di presenziare al ballo, ma solo per la parte della serata in cui Megan non fosse stata disponibile a servire. Per il resto, non avrebbe interagito con nessuno, se non con la clientela e quel simpaticone di Timothy.
Arrivata la sera del ballo, presi i dovuti accordi con Megan riguardo la serata, Jean decise di passare tutto il tempo che poteva ritagliare prima dell'ora X per studiare, alla luce della lanterna del suo comodino. Il terzo anno non sarebbe stato facile, per niente, ne era consapevole e per la prima volta da anni trovava lo studio una valvola di sfogo dal resto dei pensieri che la assillavano costantemente. Dopo un po' chiuse il libro, indossò un paio di shorts neri, una canottiera rossa e un paio di sandaletti, si legò i capelli in uno chignon e si diresse verso il ballo, con il solo scopo di raggiungere la bancarella.
Non seppe dire quali divinità avessero deciso di assisterla, ma riuscì a non incrociare nessun viso noto nella strada fino al banco di Ars Arcana. Il ballo procedeva tranquillo, o almeno così le sembrava, non le interessava particolarmente seguire le vicissitudini degli studenti. Non quella sera, almeno. Aveva fatto voto di isolarsi dai drammi, e lo avrebbe rispettato a ogni costo. Arrivata allo stand, notò che Megan non c'era già più, doveva aver appena finito. Giusto in tempo. Salutò Timothy, ma questo parve non sentirla, o fingere di non sentirla. Il caos era effettivamente tanto, e il suo collega pareva indaffarato a servire i clienti. Jean notò con piacere, osservando la cassa, che ben più di una persona aveva già fatto acquisti. Lo sapeva, era certa che l'accurata selezione di articoli messa a disposizione per quel ballo avrebbe avuto successo.
Continuando a pregare nella buona sorte che l'aveva assistita fino a quel momento, entrò ufficialmente in servizio. Svariate persone si avvicinarono, studenti e adulti, qualcuno solo per guardare, altri per aprire effettivamente il portamonete. Qualche faccia nota, alcuni volti appena conosciuti. L'atmosfera era più gradevole di quanto Jean avesse preventivato. *Ma quindi è così che ci si sente a partecipare a una festa senza drammi? Forse dovrei farlo più spesso.* Servì i clienti alternandosi con Timothy, che a questo punto non poteva non averla vista, anhe se sembrava far di tutto per farla sentire invisibile. Non che gliene importasse, in effetti.
Dopo un lasso di tempo non meglio identificato, Jean stabilì che il suo turno era finito. Avrebbe lasciato le ultime cose a Timothy, ma comunque si premurò di lasciare la postazione in ordine e annotare regolarmente ogni vendita nel registro, segnando il suo nome di fianco a ogni acquisto da lei gestito. Si chiese se aspettare Megan o meno, ma chissà dov'era in quel momento, forse tra le braccia di Draven in qualche angolo sperduto del giardino, o più probabilmente a bere whisky. Le avrebbe chiesto più tardi di raccontarle la sua serata. «Io vado!» disse al suo collega, per poi allontanarsi senza attendere una sua risposta. Nella strada fino alla sua camera assistette alla classica walk of shame di chi aveva esagerato durante la festa, ai pianti di chi probabilmente era stato scaricato dalla propria cotta, ai gridolini di chi aveva partecipato alla giornata più bella della sua vita. Un po', dovette ammetterlo, sentì la mancanza di tutto quello, e pensò tra sé che forse sarebbe stato divertente fare un salto, trovare i suoi amici e farsi una bevuta veloce. Ma decise di mantenere fede al suo voto, e tornò in camera senza voltarsi indietro. La prossima volta, magari.

__________________________________

Chiedo innanzitutto scusa per aver scritto il post più asettico della mia storia in questo forum, ma era il massimo che potevo fare in queste circostanze :flower:


Acquisti Ars Arcana:

Thalia
Anello delle Eclissi - 32G

Alice
Ciondolo Freccia del Giaguaro - 14G
Anello dell'Eclissi - 32G
Timpano Sacro - 16G

Megan
Ciondolo Freccia del Giaguaro - 14G
Anello dell'Eclissi - 32G
Timpano Sacro - 16G

Ayumo
Timpano Sacro - 16G

Daddy
Timpano Sacro - 20G
Anello delle Eclissi - 40G

Memory
Ciondolo Freccia del Giaguaro - 14G
Anello dell'Eclissi - 32G


Se dovessi aver dimenticato qualcuno o se non vi dovesse tornare qualcosa, mandatemi pure un MP.

Conti aggiornati, grazie mille per tutti gli acquisti!


 
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view post Posted on 23/9/2023, 19:57
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hEH9zxn
Divine violence
FexfCqi
Astra in sanguine
wZ2g6v3
Più di un'illusione si sveglia, fa tana come una falsa speranza; s'insinua lungo rughe e segmenti, pelle che tergiversa e consuma nella trappola di un finto sorriso. Il volto è una maschera. Diventa granitico, impossibile da decifrare. Le fossette, che curiosamente sono ricomparse sulle guance, si ritirano come l'alta marea — è un mondo che si confonde, un tremito di mente e di cuore. Perfino i pensieri si rincorrono, e procedono, e stridono gli uni verso gli altri. Dov'è che sia finito, dov'è che tornerò per davvero. C'è un'ombra, direttamente dal passato, che mi s'avvinghia come una bestia. La sento sviscerare ogni mia tensione, giocarvi e intrecciarvi ogni sospiro. Ha denti aguzzi, d'infamia. Vorrei credere sia un momento, vorrei rassicurare perfino me stesso. Respira, m'impongo. Respira, Oliver. Eppure, il cielo è un refolo gelido che non mi lascia più scampo. Mi devasta, forse più di quanto abbia mai immaginato. La gola è in fiamme, gli occhi s'annebbiano all'infinita notte — stelle, queste, che ho apprezzato soltanto per poco. Non so bene dove sia, non più. I miei ultimi racconti — in frammenti, in visioni veritiere — si trasfigurano in vertigini consapevoli. E giro, giro a mia volta. Mi sembra di perdere ogni riferimento, di non ricordare neanche più chi sia. Il mio volto va alla ricerca, rapida e dolorosa — chi mi è stato accanto fino ad ora, chi si è inserito in rituale. Perfino la Sacerdotessa scompare all'orizzonte, un lampo di fuoco che né fenice né maledizione potranno riportarmi. Mi accorgo — dopo un tempo che non riesco a definire, che sia un secondo, un minuto, un'intera vita — d'avere le mani macchiate di sangue, un rivolo brillante che bagna più dita e scorre verso il palmo della destra; la corona di spine, in testimonianza, è consunta: il legno è spezzato in più punti, vestigia di violenza. Sono stato io, credo di sì. Non ne sono più così sicuro. Ho come l'impressione che tale simbolo non voglia lasciarmi andare, che la corona sia destinata a perseguitarmi per sempre. In effetti... è un istinto frenetico, quasi famelico, che mi spinge a tirarla via, a sottrarla al Rituale già in atto. Quali che siano le conseguenze, non m'importa. Sono in piedi, la corona stretta al petto. Mi graffia la pelle del torace, mi punge fortemente. La pressione cui la costringo è disumana, continuo a reciderne alcuni tratti. Sono lontano, come uno spettro. Come sia scappato, come mi sia ritirato dal momento... non lo afferro, non ora. Ho solo bisogno di ritrovarmi, di cullare il battito atipico del cuore; ho bisogno di nascondermi — perfino a me — finché non ristabilisco una parvenza di controllo; ovunque, è una giostra di figuranti, voci che si sovrappongono, festeggiamenti e calici che tintinnano tra di loro. Com'è, allora, che io mi perda tutto? Ho creduto di farcela davvero, questa sera. Di poter liberarmi dell'impronta che mi insegue, di divenire io stesso salvezza necessaria. Ho creduto di fare un passo avanti, invero... indietreggio, sotto il peso di una cornice nefasta che la corona di spine rappresenta tuttora per me. Alla fine non sono pronto, non come avrei voluto nel profondo. Quando mi nominano Re del Ballo, mi sembra di essere vittima del tempo più infido: è un cerchio, questo, che non può chiudersi per me. Sono stato Re delle Spine, con questa corona; e torno ad esserlo, dopo anni, con la stessa... benché consumata. Allora, io ti sfido. Chiunque tu sia, ovunque tu sia. Io ti sfido. Indosso il passato, lo rincorro: un legno che è diventato sangue e distruzione, che continua a malincuore ad esserlo. Vesto la corona di nuovo in testa, in modo scomposto; finché cerco Alice, come chiede la tradizione di feste così gioiose. Non ragiono, allungo la mano verso il vuoto di fronte a me; ballare, ballare, ballare, non ho più smesso da allora. Ma è una danza che non ha ritmo, non più, non per me. Mi risveglio, circondato da acquisti che ho strappato via durante la serata; un salto, un altro, un saluto ad uno stand come ad un altro, in momenti che non riesco a ricordare né ripercorrere. Ho la testa che scoppia, la bocca asciutta. Mi addormento, sul ciglio del mio letto, tuttora vestito come al ballo. Non ho salutato nessuno, non ho cercato più nessuno. Né Camille, né Mary, nessuno. Mi sembra di essere altri, di aver rinnegato perfino per stesso. Ho soltanto modo di allungare la mano, di accorgermi che Penny non sia tornato. Forse, mi dico, neanche lui vorrà più farlo. L'illusione che si avvicini, per sistemarmi una coperta, è l'unico omaggio che la notte mi concede.
OutfitOliver

Grazie per la proroga, aggiorno presto gli acquisti di Zufolo e concludo con i miei. Chiedo perdono per non essere riuscito ad andare avanti: è stato un ballo meraviglioso, complimenti ai Tassini! ♥

Acquisti Zufolo
■ Bongo dell'Eclissi 10G
■ Maracas del Riverbero 18G
■ Half-Blood 7G
Totale: 35 Galeoni

Acquisti Ars Arcana
■ Timpano sacro 16G
Totale: 16 Galeoni

Acquisti Vestiti&Vestiti
■ Mantello Rahu 45G
Totale: 45 Galeoni

Acquisti Magie Sinister
■ Sabbia di sangue 6G
■ Spilla Crescente e Calante 21G
Totale: 27 Galeoni

Acquisti Il Focolare Domestico
■ Crocicchio 10G
■ Chiave del Cosmo 12G
■ Talismano spirituale 7G
Totale: 29 Galeoni

Acquisti Zarathustra
■ Penna astronomica 9G
■ Coppa Lunare 21G
Totale: 30 Galeoni


Edit Aggiornamento Zufolo
Aiden Weiss
Corno dei Lupi Celesti | 16G
Bongo dell’Eclissi | 10G
Maracas del Riverbero | 18G
Totale: 44 Galeoni

Niahndra Alistine
Corno dei Lupi Celesti | 16G
Totale: 16 Galeoni

Adeline Walker
Corno dei Lupi Celesti | 16G
Totale: 16 Galeoni

Vivienne L. Pierce
Maracas del riverbero | 18G
Totale: 18 Galeoni

Casata Grifondoro
Corno dei Lupi Celesti | 16G
Totale: 16 Galeoni

Edward Newgate
Maracas del riverbero | 18 Galeoni
Totale: 18 Galeoni

Jolene White
Maracas del riverbero | 18 Galeoni
Totale: 18 Galeoni

Mireen Fiachran
Corno dei Lupi Celesti | 16G
Bongo dell'Eclissi | 10G
Maracas del riverbero | 18G
Totale: 44 Galeoni

Ayumo Vanille
Corno dei Lupi Celesti | 16G
Maracas del riverbero | 18G
Ukulele della Notte Cremisi | 13G
Half-Blood, The Hobgoblins | 7 G
Totale: 54 Galeoni

Casey Bell
Corno dei Lupi Celesti | 16G
Maracas del riverbero | 18G
Half-Blood, The Hobgoblins | 7 G
Totale: 41 Galeoni

Daddy Toobl
Corno dei Lupi Celesti | 16G
Bongo dell'Eclissi | 10G
Maracas del riverbero | 18G
Ukulele della notte Cremisi | 13G
Half-Blood, The Hobgoblins | 7 G
Totale: 64 Galeoni

Draven Shaw
Corno dei Lupi Celesti | 16G
Maracas del riverbero | 18G
Ukulele della notte Cremisi | 13G
Half-Blood, The Hobgoblins | 7 G
Totale: 54 Galeoni

Helena Whisperwind
Ukulele della notte Cremisi | 13G
Totale: 13 Galeoni

Memory MacWood
Maracas del riverbero | 18G
Half-Blood, The Hobgoblins | 7 G
Totale: 25 Galeoni




Edited by Oliver Brior - 30/9/2023, 18:14
 
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view post Posted on 29/9/2023, 13:49
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Ocean eyes.

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AVVISO

Il topic è stato riaperto per poter permettere ai negozianti di chiudere le vendite.

Quest’ultime dovranno essere effettuate, con un post conclusivo, entro e non oltre il 6 Ottobre 2023 ore 23:59.


L’amministrazione



 
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view post Posted on 2/10/2023, 15:11
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369ngk5
alice wagner
talismano spirituale • 7 galeoni
scettro lunare • 8 galeoni
spesa totale • 15 galeoni
draven shaw
crocicchio • 10 galeoni
talismano spirituale • 7 galeoni
henné magico x2 • 10 galeoni
henné magico (ind.) • 7 galeoni
chiave del cosmo • 12 galeoni
spesa totale • 46 galeoni
camillo breendbergh
chiave del cosmo • 12 galeoni
henné magico (ind.) • 7 galeoni
spesa totale • 19 galeoni
Se c'era un articolo che stava andando a ruba (con tutta la gioia del cuore di Estia), quello era senz'ombra di dubbio il talismano spirituale. C'era un ché di incantevole nel modo in cui ogni cliente indagava il materiale a disposizione — colori, pietre, fiori essiccati e incastonature arcobaleno. Estia aveva l'impressione che scegliessero un sentiero, o forse che desiderassero — l'uno dopo l'altro — catturare segreti che soltanto natura e magia avrebbero potuto svelare in armonia. Non metteva mai fretta, lei. Anzi, apprezzava osservarne le pause, le carezze che talvolta un mago o una strega offrivano alle pietre. Se poi c'era bisogno di una mano, che fosse stato un consiglio oppure uno spunto più fantasioso, Estia era pronta. Tra le tante combinazioni che aveva già adocchiato, quella di Alice le sembrò incisiva, oltre che mistica. Il sandalo, legno di resistenza e di cambiamento per eccellenza, sposava l'enigma dell'ametista. Estia avrebbe immaginato una zanna di lupo oppure, perché no, una chela di fiammagranchio in comunione, e invece... «Lacrime di ghiro, signorina sceglie con cuore sincero!» Sorprese anche lei, in quell'amuleto percepiva un'affinità vera e propria. Passò poi ad altri clienti, salutando con gesti affettuosi e sorrisoni luminosi. Il Ballo dell'Eclissi aveva già conquistato tanti, lei per prima. Andò in estasi, infatti, ai numerosi acquisti del Prefetto Serpeverde (Draven), una tappa seguita da un'altra verso fine serata. Estia poté confezionare ogni articolo — dal talismano spirituale al crocicchio intagliato seduta stante — con maestria e gentilezza, confermando di poter ritirare anche dopo. I tatuaggi — simboli, scritte, ogni possibilità continuò ad essere aperta — le chiesero più attenzione, ancor più perché voleva fare bella figura tanto con il Prefetto che con la Caposcuola Corvonero. La spesa, benché ingente, lasciò tanti manufatti di valore, e una sfilza di candele profumate che Estia aggiunse come omaggio.
«Candele aiutano mente e cuore con magia.» Cosa volesse intendere non divenne chiarissimo, perché già Arrie la chiamava a gran voce. Passò un po' prima di ritrovarsi con la richiesta forse più bizzarra di sempre (e non includeva solo la serata). Camillo aveva una verve tutta propria che Estia aveva sempre ammirato, e sì, anche un po' invidiato: ricordava le ordinazioni più strampalate da parte del Tassino e, oramai affezionata, sentiva di voler fare sempre di più pur di accontentare l'amico (gli piaceva quella parola, amico). Alla fine acconsentì.
«Brucerà lingua, ma farà figurone» commentò in riferimento al tatuaggio sulla lingua; lavorò poco dopo con l'henné magico e un set di pennelli che, curiosamente, altro non facevano che solleticare la pelle. Soltanto verso la fine si sentì il profumo pastoso dell'inchiostro, con una stilla più dolorosa e pungente lungo la lingua; per tutta risposta, Estia regalò una caramella all'anice stellato (mica per caso!) a Camillo, con un sorrisetto tutto per lui.
«Da oggi darà bacio stellare, smack!»


LhKDd9D
gwen nieranth
crocicchio • 10 galeoni
spesa totale • 10 galeoni
memory macwood
crocicchio • 10 galeoni
chiave del cosmo • 12 galeoni
talismano spirituale • 7 galeoni
spesa totale • 29 galeoni
adeline walker
chiave del cosmo • 12 galeoni
talismano spirituale • 7 galeoni
spesa totale • 19 galeoni
Le statuette di cristallo volteggiavano da un punto all'altro del banchetto di Estia, talvolta così velocemente da somigliare a stelle comete. C'era il presentimento che fossero state stregate più del dovuto, perché capitava che alcune colpissero clienti, sfrecciassero sulle teste dei passanti oppure prendessero la fuga verso i giardini. Arrie ridacchiava più del solito, e questo continuò a far impensierire Estia per tutto il tempo. Prima che fossero compromesse ulteriormente, afferrò l'ultima triade di statuette che aveva intagliato, pronte per l'acquisto di Gwen. Inserì tutto in una confezione color turchese, con un nastrino argenteo in superficie; di per sé non era un regalo, non le era stato chiesto nulla del genere, però conosceva la Tassina e voleva aggiungerle un tocco di classe personale. Accadde lo stesso con Memory, una delle prime a portare via con sé una coppia di Chiavi del Cosmo. Lasciò che fosse proprio lei a sceglierla, qualora avesse voluto. In esposizione, infatti, le chiavi bronzee erano tutte sospese in volo, e somigliavano moltissimo a vere e proprie fate iridescenti. Ringraziò anche lei, omaggiando entrambe le Tassine di una scorta di finte gemme di quarzo, in sfumature rosate.
«Pietre magiche per un po' di pace e relax» commentò, strizzando l'occhio destro. Arrivò il turno, dopo altri clienti, della Docente di Pozioni (Adeline). Estia trovò bizzarro, ma in modo molto simpatico, il modo in cui le parve di essere stata interpellata: lei o lui? Si affrettò a fare le presentazioni, con Camillo di mezzo tutto poteva accadere.
«Io sono Estia, piacere tutto tutto mio.» Conosceva la Professoressa, ebbe quasi voglia di dirle di essere proprio lei a preparare le scorte mancanti di erbe e fiori secchi per le lezioni di pozioni, giorno dopo giorno. Invece recuperò un mazzolino di nontiscordardimé, di un azzurro più lucente del cielo, con cui decorò la confezione per l'altra. Via di sorriso, pronta al prossimo.


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niahndra alistine
crocicchio • 10 galeoni
scettro lunare • 8 galeoni
chiave del cosmo • 12 galeoni
talismano spirituale • 7 galeoni
henné magico (ind.) • 7 galeoni
spesa totale • 44 galeoni
vivienne pierce
scettro lunare • 8 galeoni
spesa totale • 8 galeoni
jolene white
chiave del cosmo • 12 galeoni
talismano spirituale • 7 galeoni
+ 10 galeoni offerta
spesa totale • 29 galeoni
«Ha dei capelli tanto belli.» Gli occhioni di Estia indugiarono più a lungo del solito sulle ciocche di Niahndra, appena la Tassina liberò la parte del collo dove aveva chiesto il tatuaggio all'henné magico. Che fosse stato un segno premonitore o meno (Estia non sapeva della scelta dell'altra al rituale del ballo), il suo commento era tutto spontaneo. Con gentilezza, allora, si adoperò per imprimere il simbolo voluto dalla studentessa: la puntura leggera dei pennelli sfumò via in un battito di ciglia, favorita dalla carezza delle manine di Estia per rimuovere l'henné in eccesso dalla pelle; il timbro dell'inchiostro — un profumo greve, e tuttavia vivace — si liberò poco dopo in uno sbuffo che ricordò un gioco d'ombra. Aveva realizzato già molti tatuaggi, indelebili e temporanei; quello riuscì a conquistarla moltissimo, tanto da trattenersi un secondo in più finché Arrie non pretese l'attenzione.
«Non toccare tatuaggio per primi minuti, meglio asciugare.» Con l'ultimo consiglio e gli altri articoli, Estia salutò poi con cortesia... prima di essere colpita in piena faccia da un fascio luminosissimo. Lo scettro lunare di Vivienne, infatti, partì alla ribalta di spontanea iniziativa, forse a mostrarsi più vispo e interessante di quanto comunicasse l'etichetta associata. Estia cominciò a brillare come un fuoco fatuo, trovò tutto divertente. Ogni spostamento lasciava dietro di sé una scia splendente, un po' come una creatura d'altri mondi.
«Prova su Preside, signorina!» Il commento, naturalmente, giunse da Arrie (già pronto a sbellicarsi all'immagine del povero Peverell fulminato). L'arrivo di Jolene trovò Estia in fase sbiadita (letteralmente, non perché fosse triste). Per fortuna l'effetto luminoso andava scemando, poté salutare l'amica con tutto l'affetto che provava: cominciò a riempirla di candele, pietre colorate e fiori profumati ancor prima che la Docente completasse l'ordine. Con l'offerta così generosa, poi, Estia sentì il cuore farsi grande.
«Jolene incanta davvero Hogwarts!» Oh sì, aveva letto anche lei l'intervista dell'altra. E poi, le voleva bene. Le confezioni degli articoli, curiosamente, recavano tante decorazioni.


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mireen fiachran
crocicchio • 10 galeoni
scettro lunare • 8 galeoni
chiave del cosmo • 12 galeoni
henné magico • 5 galeoni
henné magico (ind.) • 7 galeoni
talismano spirituale • 7 galeoni
spesa totale • 49 galeoni
ayumo vanille
scettro lunare • 8 galeoni
chiave del cosmo • 12 galeoni
henné magico (ind.) • 7 galeoni
+ 5 galeoni offerta
spesa totale • 32 galeoni
casey bell
crocicchio x2 • 20 galeoni
chiave del cosmo • 12 galeoni
henné magico (ind.) • 7 galeoni
spesa totale • 39 galeoni
«Altre boccette di henné magico, Arrie!» Il sospiro che si sollevò dalla bocca di Estia parve testimoniare tutta la frenesia del momento. Non si era mai sentita così emozionata, oltre che indaffarata: procedeva da un cliente all'altro, invitava i colleghi a fare del proprio meglio, sostituiva chi già impegnato altrove... insomma, tra intagli, decorazioni, tatuaggi e via discorrendo c'era soltanto l'imbarazzo della scelta. Quando vide Mìreen, la Docente di Erbologia di Hogwarts nonché stimata collaboratrice del Comitato, le si illuminarono i grandi occhioni. Mìreen era una delle persone che più aveva a cuore, complice il fatto che fosse stata tra le prime conoscenze di Estia. Così, per correttezza e per cortesia, si liberò di tutte le statuette di Ecate che stringeva tra le braccia, comparendo in uno schiocco di dita proprio di fronte l'Insegnante.
«Professoressa è bellissima stasera, vestito sta tanto bene» commentò, con sincerità. Impossibile, infatti, evitare di soppesare la maestria dei dettagli dell'outfit dell'altra: i colori, gli accostamenti, perfino i gioielli, tutto calzava perfettamente. Con un articolo dopo l'altro, Estia aggiunse una serie di coroncine di petali di rose (alcune essiccate, altre freschissime), invitando l'altra a farne uso a piacimento. Non mancò di ringraziare con affetto e con il rinnovo di un'ottima, felice serata. Alla volta di Ayumo, che Estia pure riconobbe e salutò dolcemente, il banchetto aveva preso una piega piuttosto misteriosa. Arrie combatteva, per l'appunto, con tre scettri lunari — uno gli colpiva le ginocchia, un altro tentava di abbattersi sulla testona, un altro ancora invece brillava minaccioso. Che fosse o meno opera di uno scherzo di qualcuno o, ancora, di un effetto magico manomesso, Estia trovò la scena molto bizzarra. Arrie, codardo, se la diede a gambe: un salto di materializzazione e via. Con gli articoli di Ayumo pronti e una serie di gemme colorate come regalo, Estia accolse di buon grado l'offerta dell'altra per il Comitato. Si portò una mano al cuore e, inaspettatamente, cercò la spalla della Tassina per una carezza spontanea.
«Il tatuaggio guiderà signorina come una luce amica.» Le perle di saggezza di Estia, tutto sommato, custodivano segreti inesplorati. Aveva già tre statuette di Ecate tra le mani (o, per meglio dire, attaccate come funamboli alle pieghe del vestito colorato che indossava), quando Casey chiese alcuni articoli. Non poté fare a meno di sorridere, con un trasporto che apprezzava di continuo e che, si disse, avrebbe regalato alla serata una memoria preziosa. Le triadi di cristallo stregato, il tatuaggio all'henné e le chiavi del cosmo, tutto era pronto: scatolette color caffè, con ghirigori e arabeschi in decorazione luminosa sulla stessa carta.
«C'è anche candela al salice e narciso, porta ispirazione.» Inconsapevole di tutto, Estia desiderò soltanto fare una gentilezza: il profumo, in ogni caso, era delizioso.


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daddy toobl
crocicchio • 10 galeoni
scettro lunare • 8 galeoni
chiave del cosmo • 12 galeoni
henné magico (ind.) • 7 galeoni
talismano spirituale • 7 galeoni
spesa totale • 44 galeoni
ariel vinstav
henné magico (ind.) • 7 galeoni
spesa totale • 7 galeoni
megan m. haven
scettro lunare • 8 galeoni
spesa totale • 8 galeoni
C'era stato un ragazzo, uno studente al primo anno, che aveva ben pensato di chiedere un tatuaggio all'henné magico in forma di dragone. Non uno piccolino, niente affatto. Il dragone risaliva, per volontà dell'altro, lungo l'intero avambraccio destro, per poi prolungare la testona con artigli e zanne attorno al collo; l'aroma dell'henné magico era tanto forte, per l'utilizzo abbandonante cui era stato impiegato, che Estia si ritrovò ad arricciare il naso per molto, molto tempo. L'arrivo di Daddy, Docente di Difesa alle Arti Oscure, trovò Estia leggermente in imbarazzo. Si costrinse a sollevare le mani, come colta sul fatto. Aveva l'espressione impaurita e gli occhioni spalancati sul volto dell'altro.
«Non voleva tatuare dragone così grande!» Alla fine, però, non aveva colpa. Né Daddy, poveretto, aveva mai fatto notare nulla al riguardo; il borbottio di Estia si consumò rapidamente, attirando a sé un articolo dopo l'altro dietro ordinazione.
Impiegò tutta l'attenzione e la cura del mondo per il tatuaggio all'henné che Daddy aveva richiesto, quasi come a giustificare di essere brava in quello che faceva. Alla fine, comparve un lavoro veramente splendente: in tutti i sensi, ecco. Confezionò tutto con pietre e candele colorate di contorno, finché tornò alle prese dei pennelli con l'arrivo di Ariel, Vice-Redattrice del Profeta. Il tatuaggio che l'altra desiderava aveva un ché di sensazionale, sicuramente con un significato interessante. Estia, tuttavia, chiese di ripetere più di una volta (era una lingua che non le apparteneva), finché l'indicazione divenne chiarissima.
«Mio amico parla anche goblinese, ma questo è più bello» commentò, un po' incuriosita. Altre pietre colorate e tante spille di luna e di sole. Con Megan, che avrebbe poi rivisto per il tatuaggio, lasciò tempo per la scelta dello scettro lunare che più preferiva: se l'effetto di per sé era identico, le decorazioni invece incontravano il gusto più disparato. Alla fine, infatti, Estia avvolse l'articolo in una splendente carta, sulla quale costellazioni e pianeti brillavano in modo spettacolare; vi inserì anche pietre di luna come omaggio, prima di ringraziare.


HiKizpu
camille donovan
chiave del cosmo • 12 galeoni
spesa totale • 12 galeoni
helena whisperwind
chiave del cosmo • 12 galeoni
spesa totale • 12 galeoni
oliver brior
crocicchio • 10 galeoni
chiave del cosmo • 12 galeoni
talismano spirituale • 7 galeoni
spesa totale • 29 galeoni
«Ovunque nel mondo e nel cosmo!» La voce contenta di Estia si indirizzò proprio a Camille, adocchiandola alle prese con le chiavi del cosmo. Tutte a mezz'aria per magia, brillavano dalle venature del bronzo e dell'argento che tanto ricordavano i raggi solari e lunari; Estia era sempre più commossa, ancor più quando qualche cliente faceva complimenti per i suoi articoli. C'era duro lavoro dietro ogni realizzazione, tutto fatto da lei e dagli altri Elfi Domestici che collaboravano al negozietto. Camille, tra molti, lo sapeva bene, conosceva le attività del Comitato in prima linea. Forse per questo, e di certo per l'affetto che provava verso la Tassina, si impegnò affinché le chiavi ricevessero la confezione più bella in esposizione: inserì la coppia, infatti, in un sacchetto di stoffa color notte, con uno sbuffo di stelle e di polvere lunare in decorazione, vi aggiunse poi un fermacarte in legno intagliato come una luna piena. Via d'occhiolino di ringraziamento, con saluti pieni di dolcezza. Le sembrò significativo, allora, che la cliente successiva (Helana), chiedesse a sua volta una coppia.
«Ho visto articoli di vostro negozio, la Penna Astronomica è wooo» vi aggiunse un'espressione affascinata, concludendo poi con una scatoletta ricamata di stelle e fiori colorati in superficie. Lo stesso per Oliver poco dopo, che salutò con affetto prima di dedicarsi agli articoli. Ne prese uno dopo l'altro, sistemò poi il talismano spirituale con una catenina e passò tutto con troppe gemme scintillanti in omaggio. Estia avrebbe custodito un ricordo meraviglioso dell'intera serata.
 
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view post Posted on 4/10/2023, 08:35
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Anche quell'anno volgeva al termine, non aveva grandi aspettative per quel ballo se non quella, ormai certezza, che avrebbe lavorato per il buon vecchio Mr. Elegant. Ancora un anno e avrebbe potuto smettere di fare quel lavoro, o almeno così sperava, se avesse finito i suoi studi avrebbe dovuto concentrarsi su una futura carriera magica, e quella del commesso, per quanto gli avesse permesso di arrivare fino a quel punto non era certo nella lista.
Forse era meglio non concentrarsi troppo sulla sua lista di possibili carriere, almeno non in una sera in cui avrebbe dovuto essere pronto al contatto umano e ad una cordialità che non era nelle sue corde, figuriamoci se fosse sprofondanto nei suoi pensieri.
Dopo essersi preparato scese verso il luogo in cui si sarebbe tenuto il ballo di fine anno, arrivò prima per sitemare lo stand, e a dispetto di ciò che acacdde l'anno prima non fece nulla se non rimanere ancorato al suo stand ed allo sgabelo in cui era seduto mentre serviva il cliente di turno.
Sembrò una lunga serata, sebbene lui non ebbe molta percezione del tempo.
Continuava nel suo lavoro servendo cliente dopo cliente, l'apatia del momento era così forte che a stendo sentiva il suo corpo presente a se stesso. Quando venne annunciata la casata vincitrice azzardò uno sguardo verso il centro di tutto ma distolse lo sguardo più disinteressato che altro.
Infine la serata giunse a termine e dopo aver preso ciò che doveva, sia mai che machi un solo galeone a Mr. Elegant, con le mani in tasca tornò verso il castello.







Grazie a tutti per i vostri aquisti e perdonate il ritardo. Ci siamo comunque arrivati al dunque. Tutto aggiornato per quanto di mia competenza, se vi fossero errori o dimenticanze chiedete pure a Mr. Elegant

 
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