A Sky Full Of Stars, Colloquio Mar Vand Gundestrup

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view post Posted on 11/10/2023, 12:45
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Il Fato

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Era un giorno come gli altri. Freddo si, ma come gli altri.
Solo per Mar Vand Gunderstrup si poteva considerare un giorno diverso, importante, di quelli che ti lascia con il fiato sospeso, fino al grande esito.
L'uomo, dotato di precise istruzioni su come raggiungere il castello, sapeva bene che, una volta superata l'entrata principale situata di fronte a Hogsmeade, avrebbe avuto due opzioni: percorrere a piedi il sentiero sterrato che conduceva alla corte esterna o optare per una delle comode carrozze trainate dai Thestral.
Tuttavia, queste decisioni erano marginali per il candidato professore, il quale, una volta varcata la soglia per accedere all'interno della scuola, sapeva che doveva svoltare a sinistra all'inizio della prima rampa di scale. Da lì, avrebbe proseguito lungo un corridoio stretto, le cui pareti di pietra fredda gli permettevano di affacciarsi su uno dei cortili interni.
Alla fine di quel percorso avrebbe trovato un targa dorata, lucente. Dietro la porta lo aspettava Lucille Darmont, la segretaria scolastica.
Cosa aveva architettato per lui?




Bene direi che possiamo iniziare. Ti è stato inviato un gufo con le indicazioni per arrivare al tuo incontro. Da ora gestisci tu le tue sorti!
Buona fortuna
 
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view post Posted on 24/10/2023, 22:09
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Non era esattamente un giorno come gli altri. Un giorno freddo, ma Morvan ci aveva fatto l'abitudine in giro per il mondo, un giorno iniziato molto presto quella mattina, quasi all'alba, un giorno pieno di speranza. Il suo ritorno in quei luoghi dopo tanti anni sembrava come se fosse invece la prima volta da ragazzo.
Decise di arrivare al castello a piedi percorrendo il sentiero sterrato che conduceva alla corte esterna. Aveva voglia di una intensa passeggiata nella natura. La strada la ricordava bene nonostante gli anni passati e sapeva bene dove portava, ma questa volta la destinazione era assai diversa. Lo sognava da ragazzo... ma mai Morvan avrebbe pensato che poteva essere chiamato, dopo aver spedito la sua domanda, per un colloquio per una cattedra alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
Terminato il cammino, eccolo li, davanti al suo naso, l'immensità del castello che aveva frequentato e vissuto da giovane studente e adesso, forse, protagonista di una nuova avventura.
"Ciao..." sussurrò con un lieve sorriso Morvan, quasi come voler dolcemente risalutare quelle torri e quelle mura così antiche che non vedeva da anni. Due vecchi amici che si ritrovano dopo tanto tempo.... Dopotutto, ogni strega o mago che passa da Hogwarts ne rimane intrinsecamente legato.
Una volta varcata la soglia per accedere all'interno della scuola, sapeva che doveva svoltare a sinistra all'inizio della prima rampa di scale. Da li dritto in un corridoio stretto. Alla fine di quel percorso una targa dorata, lucente. Dietro la porta lo aspettava Lucille Darmont, la segretaria scolastica.
Piccolo schiarimento di voce. Via la polvere dalle maniche della tunica. Una toccatina al proprio amulato al collo, così, per buon auspicio e via, con decisione, a bussare alla grande porta.
TOC TOC TOC ed entrò subito deciso.


 
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view post Posted on 25/10/2023, 08:21
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Lucille Darmont era una persona che non mandava a dirle.
Alta un metro e mezzo, leggermente in carne e abbastanza vecchia, era la tipica persona che non sapeva tenersi nessun pensiero in bocca, anche se questo poteva risultare malefico.
Infatti, quando l’uomo entrò dopo aver bussato, non tardò a dire con aria scocciata:

-Non è più consuetudine aspettare un “Prego si accomodi”?-

Borbottando fra se e se, la segretaria, ben seduta dietro la sua scrivania, fece cenno all’uomo di sedersi davanti a lei, su di una sedia che aveva la forma insolita di una scala.
Attendendo la presa posizione, non appena questo riuscì ad orientarsi la donna disse:

-Immagino sia qui per la Cattedra di Astronomia. La prego, si presenti e mi esponga quanto ha fatto in questi anni.-

Un sorriso malefico apparve sul volto della donna, nel cui ufficio si poteva notare che tutta la sua oggettistica aveva la forma di una scala e tutto si avvicinava a lei con riverenza.
Sulle scale, c’era chi scendeva e chi saliva da queste, Mar Vand, dove sarebbe finito?



 
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view post Posted on 25/10/2023, 14:02
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Morvan aveva immaginato che si sarebbe trovato davanti una donna senza troppi peli sulla lingua, decisa e a primo impatto forse non particolarmente affabile. Dopotutto era la segretaria di Hogwarts, mica un dipendente qualunque. Per questo la prima impattante risposta della donna alla sua entrata destò in Morvan più che imbarazzo un piccolo senso di ammirazione. Meglio essere decisi e senza fronzoli in questi casi, pensava Morvan, dopotutto le stelle mica chiedono il permesso a nessuno di brillare ogni notte.
Il mago astronomo fece un delicato inchino e a capo basso azzardò un piccolo sorriso compiaciuto. Rialzato il viso levò delicatamente il cappuccio dalla testa con tutte e due le mani e avanzando fiero e deciso, sapendo forse di provocarla ulteriormente, disse alla segretaria:

"Mrs Darmont! Che piacere incontrarla! Mi scuso per l'entrata forse prorompente ma per una certa esperienza orientale troppi convenevoli risultano privi di un utile fine."

Morvan osservò incuriosito la sedia di fronte alla scrivania della donna, un'insolita scala. Con un movimento valoce scostò il suo mantello bianco e saliti due gradini si mise comodamente a sedere con il corpo e il capo dritto e composto di fronte il suo interlocutore.
Morvan puntò dritto e deciso lo sguardo malefico della donna, occhi aperti e ben focalizzati.

"Sono Mar Vand Gundestrup. Morvan per chiunque non ricordi questi altisonanti nomi celtici. Come ha ben immaginato, o meglio come ben sa, ho fatto domanda per la cattedra di Astronomia. Ho studiato astronomia in tutto il mondo sin dai primi anni dopo aver studiato qui"

Con un elegante e piccolo cenno della mano fece volare lentamente una pergamena sulla scrivania proprio tra le mani della donna. Elencati, tipo curriculum, vi erano anno dopo anno tutti i suoi lavori, i suoi studi, i suoi viaggi e le sue pubblicazioni.

"Conservo ricordi bellissimi di Hogwarts" disse guardandosi intorno e osservando tutte le strane scale mentre continuava a parlare: "Devo tutto a questa scuola e ai suoi insegnamenti. Niente di tutto ciò che può leggere, qualora ne abbia desiderio, su quella pergamena sarebbe stato possibile senza i sacrifici e le passioni vissuti qui: i miei viaggi dalla mia amata Irlanda per tutta l'Eruopa, alla mia seconda patria del Medioriente, fino alle vette più alte dell'Asia... Il punto più alto della Terra, il punto più basso del cielo... Laddove le stelle non sono solo materia irraggiungibile. Ci vuole magia vera per comprenderle..."

Con lo sguardo Morvan si perse un attimo in un apparente vuoto...

"Non mi aspetto che lei possa capire cosa vuol dire parlare di stelle oltre le semplici e ormai conosciute storiche leggi scientifiche... parlare di stelle significa andare oltre se si ha il cuore di proiettarsi verso l'alto... Una magia aldilà delle nostre bacchette..."

Poi si riprese e sorridendo fissò di nuovo lo sguardo impassibile della segretaria:

"Ho studiato in accademie magiche, monasteri segreti nel deserto e sulle vette più alte dell'estremo oriente, con stregoni ed eremiti dediti e devoti all'arte dell'astronomia, non solo intesa come scienza, ma come arte, religione, cultura per comprendere al meglio il nostro mondo. Una cultura che, per quel che mi riguarda, non deve rimanere relegata alle impenetrate vette dell'Est, ma va condivisa con i giovani più riguardevoli che hanno il desiderio e la voglia di avvicinarsi a queste creature del cielo... perchè di vere creature si tratta, creature magiche al pari di un ippogrifo, di un drago o di un folletto...
Per questo sono qui signora Darmont, per questo ci voglio provare! Dedicare tutto ciò che sono, tutto ciò che ho potuto imparere, studiare, approfondire e scoprire alle giovani streghe e i giovani maghi che si apprestano a scoprire la magia...e poi chissa? Magari alcuni di loro vorrano scoprire che cosa hanno da raccontare le stelle a noi quaggiù..."


Si rese conto di essere stato forse un po' troppo poetico, ma cosa poteva farci? Le stelle non erano solo il suo studio, ma ciò che ha dato forma alla sua stessa vita. Non si aspettava certo di essere compreso, ancora meno da una donna rigida come quella che aveva di fronte. Sorridendo tornò a essere deciso e ironico...

"Vuole sapere altro signora Darmont...!?"



 
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view post Posted on 6/11/2023, 08:22
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L’inchino di Morvan risultò per lei un ottimo modo per scusarsi.
Andava bene avere un’infarinatura di cultura orientale, un po’ meno schiaffarla in faccia al prossimo.
Con finto sorriso, seguì quanto gli venne detto dall’uomo e le esperienze che aveva vissuto.
Era chiaro che tanto di quello che aveva visto, molti occhi non sarebbero mai riusciti a vederlo, ma a lei interessava il giusto dato che l’obiettivo era insegnare agli studenti.
Sorridendo soddisfatta, prese la sua piuma e segnò un paio di dati direttamente sulla pergamena che magicamente apparì sulla scrivania.
Non fece cenno di quello che aveva scritto e nemmeno spiegò a Morvan cosa avesse fatto; a lui doveva interessare solo proseguire quell’incontro.

-Bene, bene.
Mi dica un’attimo, come pensa di invogliare gli studenti a seguire la sua materia? Come sa la sua materia è facoltativa dal terzo anno, come pensa di portare gli studenti al suo corso? Ha qualche idea in mente?-


Attese.
Mancava poco e Morvan avrebbe soddisfatto le sue richieste.
Avrebbe permesso a lei di essere più vicina alla risposta, a quei chiarimenti che erano necessari per stabilire se fosse degno o meno di ricevere quell’importante ruolo scolastico.



 
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view post Posted on 9/11/2023, 19:41
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Quella domanda della signora segretaria fece perdere Morvan tra vari ricordi passati, prossimi e remoti... Morvan era li per appassioanre i giovani maghi e le giovani streghe e non certo per esaminarli facendo l'austero docente di una materia distante e incomprensibile. E' difficile, certo, ma non si può insegnare senza trasmettere passione e amore, in piena libertà. Morvan non pretendeva certo di trattenere a se tutti gli studenti del castello, ma di appassionarli, di intrigarli, aprirgli gli occhi e il cuore verso ciò che va oltre la conoscenza del mondo. Il resto sarebbe venuto da se...
Allora strinse energicamente il ciondolo scintillante che portava al collo, un particolare amuleto magico da cui non si era mai separato da quando aveva lasciato da giovane la sua amata patria irlandese, e sembrò quasi che quello che stava per dire non venisse solo dalla sua bocca ma da ben altre anime e altri cuori insieme a lui:


-Le stelle brillano per essere ammirate e seguite. Ogni stella è un racconto da ascoltare e vivere. Quanta gente, babbana o magica, rimane con lo sguardo chino sulla terra senza guardare in cielo...? Eppure gli astri, lassù, sono sempre li a guardarci, fisso, costantemente, senza stancarsi, senza arrendersi, sempre, ancora e ancora... Basta aprire il cuore per comprenderle -

Sembrò come se si fosse ripreso e guardo meglio la segretaria davanti a se.

Vede Mrs Darmont agli studenti va aperto il cuore, non sono conenitori da riempire e chiudere, ma vanno aperti e fatti esplodere di passione. L'Astronomia non è una materia da studiare su vecchi volumi o tomi impolverati. Certo, all'inizio è importante capire come funziona questo cielo che si muove sopra le nostre teste ed è importante comprenderne le caratteristiche, ma l'astronomia va oltre queste regole ed è questo che io farò capire ai miei studenti. Siamo maghi, il nostro mondo magico va oltre la fisica babbana chini su formule matematiche. L'astronomia non è e non sarà mai una materia da approfondire nelle fredde e pietrose mura di un castello, l'astronomia è la fuori, è nel cielo, è nella natura stessa di ciò che ci circonda.

Morvan si chinò lievemente ma con convizione in avanti, fissando negli occhi la segretaria come a volerne cercare anche più attentamente lo sguardo...

Io non rimarrò chiuso nella mia aula con chi vorrà scoprire l'arte delle stelle! Uscirò da questo castello, porterò con me gli studenti all'aperto, di giorno e soprattutto di notte, sotto il cielo, verso il lago, sulle colline e sui monti, nella foresta, aspetteremo la luna nuova, e da li osserveremo, condivderemo, impareremo e approfondiremo una materia che va oltre le formule magiche, non prevede certo sventolii di bacchette in aria, ma prevede la curiosità di andare oltre tutto questo. La magia più grande spesso è quella che ci circonda. Solo comprendendo questa potremo eseguire le più straordinarie formule magiche con cui sventolare le nostre bacchette.

Ritornò composto dritto

Lascerò agli studenti scoprire tutto questo, insieme, lo condivideranno tra loro stessi e io con loro. Non sono qui solo per esaminare le loro conoscenze ma vivere un'esperienza coi miei studenti. Imparare è esprimere e scoprire se stessi. L'Astronomia offre questa scoperta infinita. Per me questa è la vera amgia.

Lasciò il ciondolo che tenne stretto in mano tutto il tempo, e rimase composto, con la schiena e il capo ben dritto e il volto rilassato e sereno.
Attendeva la prossima domanda senza batter ciglio.




 
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view post Posted on 20/11/2023, 08:34
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La risposta di Morvan venne presa con gioia dalla Darmont.
Questo dettaglio lo si potè percepire dall’insoluta curvatura che avevano preso le sue labbra e che dava spazio a delle rughe fino a poco prima celate.
L’essere favore di lezioni movimentate per gli studenti, la voglia di spostarsi oltre le mura del castello, facevano ben sperare la signora, convincendola di aver trovato un buon candidato.
Prendendo la mappa stellare dal cassetto destro della sua scrivania, stendendola su di essa, disse:

-Direi che non ho nulla da aggiungere sulle domande personali, si è rilevata una persona più che affidabile. Passiamo alla parte pratica.-

Indicando un gruppo di stelle, proseguì:

Mi saprebbe dire di che stelle stiamo parlando? Fanno parte di una costellazione? Hanno degli influssi magici su noi maghi?

Rimase in silenzio. Morvan era molto vicino alla conclusione del suo colloquio. Un paio di mosse giuste e avrebbe portato a compimento i suoi doveri.





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view post Posted on 27/11/2023, 02:01
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Morvan nemmeno si chinò a osservare la mappa stesa sulla scrivania della signora segretaria. Sorrise e gli si illuminarono gli occhi. Il suo volto si fece dolce e ben sicuro:

-Il grande carro... le sette stelle più luminose nella costellazione dell'Orsa Maggiore.-

Si mise comodamente a braccia conserte e proseguì

E' un asterismo. Molti pensano sia una costellazione ma in realtà il grande carro è una parte della più grande costellazione dell'Orsa Maggiore del nostro emisfero boreale.

Alzò lo sguardo verso la segretaria intenta ad ascoltarlo con attenzione e mettendosi simpaticamente a ridere disse:

Lo sa che il popolo Tuareg del deserto del Sarah non la chiama Orsa maggiore, perchè non sanno cosa sia un orso? Lo chiamano grande cammello... ahahaha! E di conseguenza, l'orsa minore è il piccolo cammello, il cucciolo che è legato a un palo (la stella polare) intorno al quale gira senza fermarsi mai...
Nel mio paese d'origine invece è il grande aratro...


D'un tratto si fece più serio

E' una delle costellazioni più importanti del nostro cielo e per questo una delle più storiche e affascinanti, quasi come la famigerata cintura di Orione, che unisce generazioni di esseri umani nella storia. Tutti alzando lo sguardo la riconoscono. E' l'unica costellazione che chiunque riesce a riconoscere e trovare nel cielo senza sapere di stelle. Rappresenta la storia stessa dell'astronomia. Citata da numerosi poeti babbani della storia, come Omero, Shakespeare, Leopardi, D'Annunzio, dipinta da Van Gogh... Come può non affascinare tutti, maghi o babbani?

D'improvviso si chinò in avanti e punto con decisione il suo dito su una stelle della mappa

Vede questa stella? Mizar! La mia preferita! Il nome di una principessa araba. Ad occhio nudo ci pare una singola stella, ma in realtà, con un semplice telescopio possiamo osservare che sono due stelle, che ruotano una intorno all'altra, un sistema doppio. Non è affascinante? Una stella che, gelosa, nasconde a noi la sua compagna...

Sorrise di nuovo e poi proseguì:

Ma forse lei sa perchè è così importante... Le due stelle frontali Dubhe e Merak ci aiutano ad individuare la vicina stella polare, forse la stella più importante del cielo...

Guardò per qualche istante la signora segretaria poi sereno disse:

Forse sto parlando un po' troppo... Potrei stare a ciarlare per giorni interi di quelle stelle che mi sta mostrando sulla mappa... potrei narrarle storie raccontatemi da loro stesse che nemmeno immagina o forse non mi crederebbe nemmeno... Francamente preferisco tenerle segrete per poterle raccontare con gioia quanto prima ai miei studenti...


Rimase in silenzio. Accennò un sorriso orgoglioso, sapendo di aver fatto un affermazione forse troppo spavalda dando quasi per scontato di poter raccontare quanto prima le sue storie agli studenti. Ma dopotutto non era certo li in quell'ufficio per farsi una chiacchierata appassionata sulle stelle con una segretaria. Era li perchè Morvan non vedeva l'ora di poter insegnare e appassionare decine e decine di giovani streghe e maghi.





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view post Posted on 1/12/2023, 09:20
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-Perfetto, semplicemente perfetto!-

Disse la Darmont osservando con attenzione quanto gli venne spiegato da Morvan.
A lei era sempre piaciuto parlar di stelle e dei suoi spostamenti, quasi quanto osservarle.
Certo lì la magia era ben altra, riuscire a vedere quei punti luce con un cannocchiale rendeva il tutto magico. Intenso.
Seguì il discorso dell’uomo fino alla fine, ma rimase impassibile.
Si era scordato di parte della sua domanda ed era importante che si esponesse al riguardo.

-È stato in grado di spiegarmi tutto, anche di raccontarmi degli aneddoti che non conoscevo, ma..-

A quel punto fu proprio la piuma della signora ad alzarsi e punzecchiare la carta astronomica.

-Non mi ha parlato degli influssi magici che hanno queste stelle su noi maghi.
Il discorso che mi ha fatto è stato sicuramente pieno, ma simile a quello che potrebbe fare un professore babbano.
Queste stelle possono influire sulle nostre capacità magiche? Vi sono storie o leggende che ci narrano come i loro fasci di luce possano condizionare il nostro quotidiano?-


All’effettivo aveva avuto dimostrazione della conoscenza, ma dove era finita la magia? Poteva dare a lei ulteriori informazioni della connessione stelle e magia?
Il colloquio stava per giungere al termine, bastava poco per arrivare alla chiusura di quella chiacchierata.


 
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view post Posted on 5/12/2023, 00:23
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Morvan si rese conto che si era fatto prendere dalla foga di raccontare tutte quelle cose magnifiche sulle storiche stelle che la signora Darmont gli aveva posto davanti gli occhi, dimenticandosi dello specifico della richiesta... Ma in realtà il mago astronomo non se ne era veramente dimenticato... Per un attimo a Morvan balenò per la testa il domandare deciso "Ma come? Non è già questa pura magia?" Ma si rendeva ben conto che ad occhi e orecchie esterne solo quello non poteva bastare. Morvan sapeva bene che quello che stava per spiegare poteva non essere compreso, dopotutto solo lui ha ascoltato per anni le parole stesse delle stelle, e ancora oggi le sue notti sono dedicate al delicato ascolto dei racconti e dei canti delle sue amate "sorelle stelle". Quella è la magia vera. Fece un grande e profondissimo respiro, quasi a prendere coraggio, e disse:

Le stelle sono tra le più affascinanti, potenti e misteriose fonti della magia. Il detto babbano "siamo fatti della materia di cui sono fatte le stelle", o i più poetici dicono anche "dei sogni"... non è legata a una semplicistica concezione scientifica o poetica/filosofica... C'è realtà profonda in questa frase. Le stelle hanno plasmato l'universo, e l'universo, noi lo sappiamo bene, non è fatto solo di leggi fisiche e di materia... L'universo va ben oltre l'occhio e la comprensione mentale dell'uomo. L'universo contiene il mistero, contiene la luce più potente e l'oscurità più profonda. Nell'universo risiede la magia che si racconta da secoli e millenni, fino all'alba dei tempi. Le stelle sono la fonte prima della magia. Le stelle ci parlano, ci cantano racconti di incommensurabile magia. Sta a noi imparare ad ascoltarle. Solo noi maghi possiamo farlo. I nostri poteri derivano da loro, sono plasmati dal loro potere. E si badi che non è astrologia, quella orrenda parola... Ma comunque si, le stelle e gli astri hanno un'influenza nella nostra vita e nella nostra magia, sta a noi saperla cogliere. La maggior parte delle stelle hanno nomi arabi, alcune celtici, i territori dei più antichi maghi della Terra... Sono le stelle a nutrire tutte le creature magiche di questa nostra Terra e non solo della nostra... Il problema che noi maghi spesso lo ignoriamo completamente. Non ci rendiamo conto del potere delle stelle...

Fissò dritto negli occhi la segretaria davanti a lui e disse con decisione e serietà...

Per questo motivo sono qui signora Darmont!!

Poi lentamente abbassò lo sguardo di nuovo verso la mappa, riprendendo stretto nella mano il ciondolo che aveva al collo. Il suo sguardo si fece un po' più cupo, e continuò:

Nello specifico lei mi chiede di queste stelle che formano il grande carro...

Rimase in silenzio per qualche istante, poi continuò

I loro racconti sono tra i più antichi di tutto l'universo conosciuto e sconosciuto. Viaggiano anni luce nella storia... nessuno tra i maghi astronomi più potenti di questo mondo ne hanno mai capito il vero intrinseco significato. Secondo alcuni la magia primordiale deriverebbe proprio da esse. Non per niente le popolazioni più antiche come gli Egizi e i Babilonesi, grandi popoli di maghi e stregoni, facevano risiedere tra di esse le loro divinità più sacre e magiche, come anche nella Cintura di Orione.
Alcune di queste stelle infondono magia oscura... Si! Anche le stelle sono alcune di magia buona e altre di magia oscura. Alcor, ad esempio, è una stella di magia oscura. E la sua vita è legata a Mizar, la sua stella gemella, la cui magia è buona. E' il sistema binario di cui le parlavo prima. Due stelle che vivono insieme, una oscura e l'altra luminosa nella loro magia.


Lentamente lasciò scivolare il ciondolo dalle mani che fino a quel momento aveva tenuto stretto e con forza.

Non sto qui a raccontarle quelle storie signora Darmont, tanto non le comprenderebbe. Ci ho scritto un libro intero su queste storie ma non di tutte... Alcune sono troppo incomprensibili o pericolose per essere lette o ascoltate.

Poi si chinò lievemente in avanti, quasi come a voler rivelare una confidenza...

Le stelle, mia cara signora Darmont, ci illuminano e ci guardano ininterrottamente da milioni di anni perchè sono il principio e il culmine della nostra magia. Il loro muoversi lentamente nei millenni tra le galassie, tra i segni dello zodiaco, le nebulose e gli immensi buchi neri, lungo le pieghe della storia e del tempo, è il cardine che da energia ai nostri poteri. Noi assorbiamo il loro potere. Alcuni maghi ne assorbono quello oscuro e malvagio. Altri quello puro e luminoso. Se tutti comprendessimo ciò che esse ci dicono ininterrottamente da tutta la storia della realtà, comprenderemmo un pochino meglio questa nostra magia.

Poi tornò dritto. Si fermò un attimo e sorrise sarcastico...

E' molto complesso come argomento signora Darmont, dovrei parlarle anche delle stelle cadenti e le loro profezie magiche, dovrei parlarle dei buchi neri che ci consentono di poter viaggiare nel tempo, dovrei parlare della Luna dove risiede il nucleo della magia terrestre, dovrei parlarle dei pianeti del sistema solare che focalizzano questa energia, dovrei parlarle della materia oscura le cui equazioni magiche ancora non comprendiamo ma ho il vano timore che lei non ha tutto questo tempo da dedicare a un povero stregone astronomo che farfuglia di antiche magie arcane, dico bene...?

A quel punto rimase fermo e immobile a osservare la signora Darmont.


 
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view post Posted on 12/12/2023, 09:23
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La risposta a quella domanda non soddisfò a pieno Lucille.
Avrebbe preferito qualcosa di maggiormente specifico, inerente le stelle da lei proposte, ma riuscì a capire la complessità della domanda che aveva posto e quindi accettò quella risposta.
Al contrario, con il monologo di Morvan, aveva notato la passione e forza d’animo dell’uomo che aveva di fronte e questo la conquistò.
Rimase alcuni secondi con la piuma tra le mani, poi osservandolo disse:

-Il tempo è galantuomo, ma anche traditore; quando serve che ti stia accanto è già bello che andato.-

I famelici occhi della donna si mossero in direzione del curriculum dell’aspirante professore, mentre la mano sinistra si avvolgeva alla bocca in una posa pensierosa.
A cosa stava pensando? Voleva fare un’ulteriore domanda?
Passarono alcuni secondi, che risultarono lunghi come ore, ma alla fine dei quali la segretaria sorrise.

-Credo che la sua passione per la materia sia inimitabile e per questo mi sento di dirle che da oggi è il nuovo docente di Astronomia! Complimenti!-

Avvicinando la mano che poco prima era stata sul suo volto all’uomo attese che gliela stringesse per proseguire con le chiacchiere.

-Da domani inizierà la carriera con questi magnifici studenti!
A breve la farò mettere in contatto con il preside cosi che questo possa darle una mano con i primi passi da docente.

Per quanto riguarda il suo alloggio a breve verrà contattato dai dipendenti scolastici per dirle in che zona del castello si trovi.

Grazie ancora per la chiacchierata. È stato un piacere.-


Sorrise.
A quel punto Lucille avrebbe atteso la risposta, dopodiché ,uscito l’ospite, sarebbe tornata alle sue faccende.
Aveva ancora tanto da fare e lei lo sapeva.




Ottimo Morvan! Da oggi sei Docente di Astronomia!
Mi complimento con te, specialmente perché abbiamo trattato argomenti complessi!
A breve riceverai un mp da un membro del corpo docente per muovere i tuoi primi passi nella scuola.
Ti chiedo cortesemente di rispondere a breve alla role cosi da chiuderla e di aggiornare le tue statistiche come da regolamento!

Un Saluto e buon lavoro!
 
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view post Posted on 20/12/2023, 01:26
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Alle parole della segretaria Morvan si alzò lentamente e solennemente in piedi con eleganza e senza scomporsi seppur con una grande emozione dentro che evidentemente brillava negli occhi.
Sorrise elegantemente e allungò deciso la sua mano tirandosi un po' la lunga manica della sua tunica bianca per stringere calorosamente quella della segretaria che finalmente anche lei sorrideva.
Si ricompose le vesti mentre ascoltava attentamente le ultime parole e le istruzioni della signora Darmont. Ascoltava la sua voce, ma in testa, con emozione e dolce commozzione, aveva già davanti i volti e gli sguardi giovani e luminosi dei tanti ragazzi a cui gli era stato dato l'enorme privilegio di poter insegnare e raccontare delle sua amate stelle e dell'infinito dell'universo.
Strinse con energica forza il suo amulato vicino al cuore. Quando la segretaria smise di parlare Morvan riuscì a dire con fermezza e fierezza:

-Sono incredibilmente onorato signora Darmont! Il privilegio immenso che mi state dando di poter insegnare a questi ragazzi in scuola leggendaria penso che solo le stella potranno raccontarlo davvero.-

Poi si chinò un poco verso la donna e con una certa dolcezza disse:

Si ricordi signora Darmont, il tempo non è una concezione mentale, è qualcosa di magico che si muove tra le stelle, nell'universo.

Si fermò un istante

Il tempo è magia! Si ricordi che le ho detto poco fa... Le stelle sono illuminate per ognuno di noi!

Poi si tirò su e sorrise

Il piacere è stato tutto a mio! A presto signora Darmont!

Si girò delicatamente e con passo deciso andò via verso la sua nuova strada.


 
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