Like the last summer breeze, Privata

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view post Posted on 24/10/2023, 18:07
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You can own the Earth and still, all you'll own is Earth until You can paint with all the colors of the wind

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Sono le quattro del pomeriggio, le lezioni sono quasi finite per alcuni, mentre per altri si tratta davvero delle ultime ore di costrizione prima dell'abbondante cena alla propria tavolata e il relax serale nelle sale comuni. Il mio passo risuona nel corridoio del primo piano, sono di passaggio, in realtà dovrei fare un salto in biblioteca per farmi dare degli appunti da Draven, ma la voglia di varcare la soglia di quel posto ammuffito è davvero molto poca. L'aria settembrina inizia a farsi sentire dagli spifferi di vento freddo che ogni tanto entrano dalle finestre. Ho visto molti già ricoprirsi con maglioni e sciarpe, mentre per me questo meteo è assolutamente perfetto.Come una seconda estate, ma meno calda. Infatti indosso solamente la camicia, le maniche tirate su fino a mezzo braccio, la cravatta legata al collo e la spilla di prefetto che sbrilluccica sulla destra. Sotto, la gonna dell'uniforme con ancora i calzettoni estivi. I capelli rossi sono ormai lunghi fino a metà schiena, li tengo sciolti con una sola treccina di fianco alla tempia destra che mi impedisce alle ciocche di cadere sul viso e che discende poi nella chioma sulle spalle. Ho il viso abbrustolito dal sole e le lentiggini sul naso e sulle guance decisamente più marcate. Siamo tornati da circa una settimana e si sono già accumulate così tante cose da fare che mi sembra impossibile riuscire a gestire tutto senza impazzire, se già penso ai disordini in sala grande di qualche giorno fa, annaspo. Alcune cose mi hanno dato da riflettere, il mio ruolo in fondo è di responsabilità costante e se dovessi essere più seria nel farlo? Ricordo anni addietro quando mi fu comunicato per la prima volta di essere diventata prefetto e il discorso che mi fece Casey sul rimanere me stessa. Sono sempre stata fedele a quel giuramento silenzioso e non sono mai cambiata, nemmeno nelle situazioni più difficili. Semplicemente sono fatta così, non mi va di fare il controllore senza alcuna macchia che si erge al di sopra della massa, io stessa non saprei prendermi sul serio. Sono difettosa, dispettosa, capricciosa, irriverente e dotata di una buona dose di sarcasmo. Solo che come tanti altri anche io ho solo diciassette anni e con quei miei anni sulle spalle devo tenere in giudizio sia chi li supera, sia chi è ancora qualche caselletta indietro. Non è facile. Mentre sono immersa in questi ragionamento profondi e degni di nota mi par di notare due ragazzini un po' troppo sbeffardi, parlottare con aria tracotante.

Ah e quindi vorresti passare di qui ah? Per andare dove principessina?

Lo sai che da qui non si passa senza pagare pegno... o forse no, primina? Non te l'hanno detto i tuoi compagni?
Ptf giusto perché hai un faccino carino posso farti un po' di sconto, ma due galeoni sono due galeoni.
Forza smolla il malloppo, non vorrai forse rovinarti la tua preziosa divisa o... cos'è che tieni in mano? Degli appunti?

Scoppiano in grosse risate facendo quasi da muro ed impedendomi di puntare lo sguardo sulla povera ragazzina a cui si stanno rivolgendo. Che dire, a sto giro gli è andata decisamente male. Mi avvicino per capire meglio di cosa si tratta, di fronte a me un Tasso e una Serpe, direi su per giù del secondo o terzo anno, li riconosco benissimo.

Jackman e Reynolds sempre voi due. Cos'è pensate di creare un fondo atto a comprarvi un neurone con i soldi estorti?
A-Alice, ehm p-prefetto Wagner noi volevamo solo....

Li occhieggio malissimamente facendo qualche passo in avanti e inquadrando finalmente lo sguardo della biondina da loro puntata. È una piccola Grifondoro e la cosa mi scalda il cuore. Ritorno sui due deficienti, questo non dovevano farlo, non dovevano proprio farlo.

Se vi rivedo fare una cosa del genere vi posso assicurare un intero anno di sfighe. E ora scusatevi immediatamente. Forza
.


Grace_fully
 
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view post Posted on 25/10/2023, 21:50
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Princess.

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La vita all'interno del castello si era rivelata migliore di ciò che Lyra immaginasse. Le lezioni erano incredibilmente interessanti, anche se la quantità di compiti era assurda: pergamene su pergamene da scrivere, sui più disparati argomenti. Non che se ne lamentasse, anzi. Era sempre tra le prime a consegnarle, le piaceva mostrare di conoscere gli argomenti trattati a lezione e, per questo motivo, aveva già studiato gran parte dei libri di testo. Questo, probabilmente, la faceva risultare antipatica a molti compagni, ma non le interessava. Aveva gli altri grifondoro con sé, non aveva bisogno di persone appartenenti ad altre case che erano tutti antipatici.
L'ultima lezione del giorno era finalmente terminata e, guardando l'orologio che portava sempre al polso destro, notò l'orario. Non erano neanche le quattro, aveva abbastanza tempo per tornare in camera, lasciare i libri e fare una doccia veloce, prima di scendere in sala comune per la cena. L'unica nota negativa dell'essere una grifondoro era la collocazione della loro sala comune: il quantitativo di gradini da scalare era davvero assurdo: erano in una delle torri del castello, si ripromise di contarne il numero, prima o poi.
Era talmente assorta nei suoi pensieri che, per poco, non si scontrava con altri due ragazzi. Ad occhio e croce dovevano essere più grandi di lei e, dal colore delle loro uniformi capì che erano tassorosso e serpeverde. I tassi non dovevano essere quelli gentili? si chiese perché, dalla posizione che assunsero i due ragazzi, capì che stavano per darle filo da torcere. Le si piazzarono davanti e, cercando di non sembrare intimidita dalle due figure, sollevò il mento e si strinse libri e appunti al petto.
« Per favore, spostatevi. »
Cercò di parlare con voce alta e decisa perché, ne era certa, se non lo avesse fatto l'avrebbero derisa. Non che ciò servì, perché, senza esitare, i due scoppiarono in una fragorosa risata e, scambiandosi uno sguardo, fecero un passo verso la ragazza che, istintivamente, arretrò.
« Ah e quindi vorresti passare di qui ah? Per andare dove principessina? »
Detestava quel soprannome ma, il modo in cui il ragazzo lo disse, come a volerla schernire e deridere, glielo fece detestare ancora di più. Fece per rispondere ma l'altro ragazzo fu più veloce di lei, interrompendola prima che lei potesse controbattere.
« Lo sai che da qui non si passa senza pagare pegno... o forse no, primina? Non te l'hanno detto i tuoi compagni? »
« Ptf giusto perché hai un faccino carino posso farti un po' di sconto, ma due galeoni sono due galeoni. »
« Forza smolla il malloppo, non vorrai forse rovinarti la tua preziosa divisa o... cos'è che tieni in mano? Degli appunti? »
Con la coda dell'occhio notò un movimento alle spalle dei due ragazzi e, allungandosi leggermente, vide una cascata di capelli rossi che, dalla voce, appartenevano decisamente al suo prefetto, Alice. Tirò un sospiro di sollievo e rilassò la postura, ora era al sicuro dai due compagni di scuola. Sollevò gli angoli della bocca alle parole della ragazza e ancora di più quando i due si voltarono nuovamente verso di lei, con una perfetta espressione da cani bastonati. Si grattarono la nuca con la mano e, abbassando lo sguardo, fecero ciò che gli fu intimato, ovvero si scusarono con lei. Non erano decisamente delle scuse sincere ma, in fin dei conti, Lyra sapeva che non lo sarebbero mai state. Annuì alle loro parole ma non li degnò di risposta, non ne meritavano.
Lasciò la sua posizione e raggiunse Alice, rimanendole accanto e, come se fossero sincronizzati, ii tre ragazzini sollevarono lo sguardo verso di lei, attendendo il permesso di potersi allontanare.
Lyra Grace Wilkins [ sheet ] • Oh, I'm a mess right now.
[ code by psiche ]
 
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view post Posted on 6/11/2023, 21:42
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Scemo e più scemo si rendono conto di aver fatto una gran figuraccia e si scusano con la coda tra le gambe, io intanto mi segno mentalmente i loro nomi. Questo atteggiamento non mi piace per niente, soprattutto con i primini. Ci mancano degli stupidi bulletti a rendere il primo anno ad Hogwarts ancora più difficile, già ci si perde duemila volte al giorno e si fa fatica a stare lontano da casa, ci mancano solo quelle bestiole a finire il quadretto. Tiro gli occhi al cielo, ignorando quelle scuse poco sincere e li mando via con un gesto della mano.

Che vi serva da lezione, la prossima volta che vi becco subirete una copiosa perdita di punti.

Mi volto ora verso Lyra, il mio tono è più dolce e tranquillo e lo sguardo si posa sul suo visino piccino. Le sorrido con fare amichevole. I primini mi hanno sempre fatto una certa tenerezza e soprattutto i Grifondoro. Tendo a difenderli a spada tratta, come una mamma chioccia. Non so il senso di protezione mi viene istantaneo e non se ne va finché non sono certa che siano al sicuro. Ovviamente la cosa funziona anche al contrario, quando fanno qualche stronzata sono la prima a fargli le peggiori ramanzine. Insomma il ruolo di prefetto sembra avermi cambiato in parte anche se poi alla fine sono la prima a buttarmi nelle battaglie a palle di neve in cortile.

Noi due ci siamo già viste vero? Lyra giusto? Credo tu sappia già il mio nome. In ogni caso, Alice Wagner qui per servirvi!

Mi perdo in un teatrale inchino, scoppiando a ridere il secondo dopo. Chiaramente l'ho esagerato appositamente, sono un po' una buffona, mi piace veder ridere gli altri e metterli di buon umore, illumina la giornata anche a me.

Comuuuunque, per qualsiasi cosa ricordati che puoi sempre venire da me, non esitare mai okay? E sì ti perderei altre duemila volte, ma vai tranquilla è successo a tutti. E' il modo migliore per imparare.
 
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