Cawdor Castle, Castelli Stregati, Halloween

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 31/10/2023, 18:10
Avatar

Il Fato

Group:
Master
Posts:
9,193

Status:


[Thunder and lightning; three witches enter.]

When shall we three meet again —
In thunder, lightning, or in rain?

r6BKkUU
G9YDlF2
Cawdor Castle
e58ngWw
Q4ss6kR
T
ATTO PRIMO
re Streghe avanzano, l'una dietro l'altra. Hanno i volti bendati, stoffe d'ombra sugli occhi spenti. Quasi si muovono tutte in contemporanea, il passo assuefatto alla notte. Né una parola, né un sospiro. Hanno corpi nudi, d'imbarazzo vergine — pelle cascante, in tessitura di rughe. I piedi, scorticati in più punti, sfidano il brivido del pavimento marmoreo. Né un sussulto, né una protesta. I capelli, onde di pece, filano di basso, lungo le spalle e giù verso le gambe: vesti, queste, che invocano pudicizia. Non c'è osservatore, non c'è presenza ultima. Il vento è solitario, sferra l'assalto alle vetrate d'intorno. Spalanca porte, annienta i confini dell'avida stregoneria. Porta via sfere di luce, fiammelle di luna, stelle e costellazioni in dissolvenza; spegne le braci del camino, l'unico tepore in stanza.
Ora. Ora è il vento che comanda. C'è un cerchio flebile, di candele sospinte. La cera è fredda, s'impasta alla litania di voci che infine risorgono, e pregano, e gridano, gridano, gridano.
«Avvicinatevi, Sorelle.» È lei, l'ultima della stirpe. Ha una figura invidiabile, a dispetto dell'eternità che governa. Lei, che è già morta. Lei, che è Vita. Ha le mani avvinghiate alla lama d'argento, una affilata. Ha l'impugnatura di legno, ricorda una bacchetta. Giunge in inchino, come in assoluzione. Finché il Vento risponde, e imperversa. Cresce in tormenta, all'appello è un nugolo demoniaco. Le porte d'inferno ballano la danza finale, e il Capretto bela. Ha occhi grandi, pozze dorate, e corna come fuso dell'arcolaio.
«Stigma diabolicum» è l'esordio. Non esista, neanche una volta: la Fattucchiera macina la distanza, abbraccia il Capretto. Dolce, dolce creatura — sussurra in carezza. Finché lo copre con i capelli propri, mantello di nubi e di terra segreta. La lama è un lampo, il sangue sgorga in modo copioso; l'ultimo respiro, prima che il Vento si ritiri. Ora. Ora ha paura. Perché il Cerchio è completo, il Rituale comincia.
«Nunc suspirat, sanguis noctis.» Abbandona la Bestia, lei che è sacrilega. Intorno, come ninfe, le Ancelle oscure formano un cerchio, e danzano, danzano tra loro. Si concedono uniformemente alla magia. Carne diventa cenere, resta un teschio. Dalle orbite vuote spunta una spirale, un'altra. Il Serpente è tra loro.
«Arrivano.»
Lei, Contessa di Cawdor.
«Arrivano, Sorelle.»
Lei, Megera Suprema.


31 Ottobre
Hogwarts
Il volto di Viktor Haunt — anemico, benché sotto riflettori dei fotografi — vi spunta dall'ultima copia del Profeta, fresca di stampa. Pare farsi minuto, un'ombra che la magia anima in carta ed inchiostro. Stringe a sé Oggetti Infestati del Regno Unito, l'ultimo volume a tema che ha annunciato al mondo magico. Appassionati dell'Occulto, in fila, tempestano le biblioteche del paese: il Ghirigoro ha già finito le copie ordinate, con seguito di proteste e ripicche dei lettori. Lui, Spettrologo di fama internazionale, è solitario. Lo si nota dalla timidezza con cui si presta alle interviste (necessarie, certamente). Poche, pochissime stampe ritraggono il volto di Haunt, sono più i libri a parlare per lui. Non è un mistero, non per chi abita i confini notturni. Raramente partecipa ad eventi mondani, né cerimonie pubbliche né premi da ritirare. E lui sì che ne ha vinti molti. Viktor Haunt è un ricercatore, un autentico accademico. Predilige i luoghi battuti dalla Morte, cerca la compagnia dei Fantasmi e di chi, come vita nuova, girovaga l'eterna terra. Non è lui che organizza le lotterie a tema, è tutta opera della Casa Editrice. L'anno scorso, tra i premi in palio, vi era la visita di uno dei Castelli Stregati del Regno Unito — una visita che lui, lui, avrebbe dovuto guidare. Viktor Haunt non l'ha mai saputo. Fino ad oggi.
Gentile Miss Pierce,
è con estremo, profondo rammarico che scopro di essere terribilmente in ritardo. Invoco il Suo perdono e Le comunico di ritrovarci presso il Castello di Cawdor il prossimo 31 Ottobre. Alle sei pomeridiane Cerbero vi attenderà ai Cancelli di Hogwarts per portarvi a destinazione.

Portate un'ampolla di sangue.
No, non il vostro.

In aeternum,
Viktor Haunt


Il 7 è un numero connesso alla stregoneria, è risaputo. Il biglietto — forse abbandonato, dopo un anno di silenzio — si anima freneticamente, trovando via di fuga fino ad apparire in bella vista. Cerca te, Vivienne. Tu, che hai vinto la visita al Castello di Cawdor. Il rettangolo di pergamena è insistente: brilla, sparisce, ricompare. Compie di tutto, pur d'essere letto. In firma, l'inconfondibile calligrafia di Viktor Haunt. Non c'è molto, di per sé. Poche indicazioni, un appuntamento, un nome. Chiunque sia, Cerbero vi attende. Il 31 Ottobre, sei in punto, il cielo si offusca di nubi temporalesche. Non piove ancora, benché i lampi stridano in alto. Fuori Hogwarts, sotto il severo cipiglio del Custode, è ferma una carrozza color della notte; è in legno, rivestita in rifiniture diafane, con uno stemma argenteo sul tetto che ritrae una freccia, soltanto una freccia. Si muove in lungo e in largo, sospinta dall'aria. La porta della carrozza è chiusa, oscurata da tende di velluto nero. Avanti, una coppia di Thestral — corpi spettrali, d'infido incanto. Voi, Viaggiatrici, potrete vederli? Le ali scheletriche sono in fermento.
In attesa c'è soltanto... lui, un Cane. Ha la pelliccia color carbone, occhi di fuoco; orecchie a punta, coda sottilissima, e zampe robuste. Ha gli occhi verso il Castello di Hogwarts, e pazienta.

[...] Fair is foul, and foul is fair.
Hover through the fog and filthy air.

Macbeth, Act I



Benvenute alla Quest cumulabile, premio del biglietto di Vivienne alla Lotteria dei Castelli Stregati dello scorso anno. Vivienne, avevi la possibilità di invitare una persona, a te la scelta circa come. Vi invito a postare statistiche e inventario plausibile. La nostra destinazione è il Castello Cawdor, vi riporto il trafiletto del biglietto e resto a disposizione per ogni domanda.
Buon divertimento... e buona fortuna! Avete 3 proroghe e 3 assenze a testa.

Prossima scadenza: 13 Novembre, 23.59

Cawdor Castle Sorge nell’omonima città, nella vicina Inverness, in Scozia. È costruito attorno una casatorre, nel XV secolo, ospitando clan rivali nel corso del tempo: i Calder, i Campbell, infine i Cawdor. Tuttora è abitato e governato dalla Contessa Cawdor, una strega che in molti definiscono curiosamente come “la più potente megera della storia magica”, forse per aver indetto e realizzato il Congresso delle Megere da moltissimi anni. In effetti, tale castello si collega alla famosa opera “Macbeth” di Shakespeare – la leggenda narra che l’autore, in visita alla residenza, abbia assistito ad una seduta di stregoneria dell’allora circolo delle Megere e che, di conseguenza, abbia carpito e utilizzato i loro segreti nella scena d’apertura del libro. Ad oggi il Castello è infestato da numerose megere, tutte morte in circostanze sospette (ospiti e compagne sinistre della Contessa Cawdor). Famoso, inoltre, lo spettro di una principessa senza mani: innamoratasi del figlio del capo nemico della propria famiglia, si narra sia stata rinchiusa dal padre per l’insulto ricevuto; in un tentativo di fuga, le vengono tagliate le mani fino a morire dissanguata.

 
Web  Top
view post Posted on 13/11/2023, 15:36
Avatar

Sometimes I can feel my bones straining under the weight of all the lives I'm not living.

Group:
Studente sotto Esame
Posts:
10,831

Status:



99b1165bcdc4b1c279d03fd8e6dd62bb
Niahndra Alistine
18 anni • STUDENTESSA DI TASSOROSSO AL V ANNO

Statistiche
■ PS 329
■ PC 237
■ PM 251
■ EXP 78.5


Vocazioni
■ Banshee
■ Occlumante apprendista


Incantesimi
■ Iniziali [click]
■ Appresi: I, II, III, IV classe (proibiti esclusi)
■ fattoriam, colossum, repsi genitum, flagrate, salus dono, nebula demitto, expecto patronum, stupeficium, heolo benedici, cave inimicum, deprimo, plutonis


Inventario
■ Bacchetta magica
■ Outfit x
■ Amuleto greco
■ Cintura di Skuld
■ Stivali di Tyr
■ Sacchetta medievale che contiene:
■ "Spiriti e Spettri del Mondo Magico" di Viktor Haunt
■ Avversaspecchio
■ Clessidra incantata
■ Occhiali felini
■ Portamonete
I
l cielo plumbeo prometteva tempesta, tra nembi minacciosi e guizzi di luce repentina. Una minaccia a vuoto, pura anticipazione, dal momento che neanche una goccia d'acqua era caduta in tutta la giornata; e forse era proprio quella tensione inespressa a far caricare Niahndra di un'energia nervosa.
Aveva continuato a lanciare occhiate furtive alle ampie vetrate, la voce del professore ridotta ad un mormorio di sottofondo fatta eccezione per qualche parola che attirava la sua attenzione qui e là. Avrebbe preso un voto pessimo su quegli argomenti di storia, già lo sapeva; in sua difesa, dubitava che qualcuno l'avrebbe mai interrogata sullo Statuto Internazionale di Segretezza nella vita reale: alla fine, tutto si riduceva ad un "non farti beccare dai babbani", no? E, poi, non aveva intenzione di proseguire con storia dopo i GUFO. Peverell se ne sarebbe fatto una ragione; anzi, magari l'avrebbe pure ringraziata di non infliggergli più compiti mediocri e poco ispirati. Win-win.

Un altro bagliore nel cielo, istantanea di metà pomeriggio.
Niahndra afflosciò le spalle. Non era soltanto il meteo a tenerla sul chi va là, quanto piuttosto l'appuntamento che aveva di lì a poco con Vivienne Pierce. Non aveva la minima idea di come si fosse cacciata in quella situazione, era successo tutto tanto in fretta quanto in maniera inaspettata da provocarle un colpo di frusta. Nessuna brutta parola poteva essere detta sul prefetto grifondoro —almeno per la conoscenza superficiale che ne aveva lei— ed era genuinamente riconoscente per l'opportunità che le era stata offerta, ma l'idea le provocava comunque una certa ansia. Non era fatta per gli appuntamenti spontanei, poco strutturati e con persone con le quali non aveva familiarità.
Per non parlare poi della possibilità di incontrare Viktor Haunt! Il pensiero era sufficiente a farle girare la testa. Era la ricetta perfetta per il disastro.
*La solita melodrammatica, dicci di più.*
Detto molto semplicemente, si vergognava. E si vergognava della propria vergogna. Poi si arrabbiava. Poi si frustrava. Poi pensava a scuse da accampare per tirare il pacco. Poi si ammoniva, perché non si sarebbe persa un'occasione del genere per nulla al mondo. Allora, quel malcelato entusiasmo, quella curiosità quasi morbosa, prendeva il sopravvento e imprimeva al suo cuore un battito tachicardico tutto nuovo.
Il libro —che poi somigliava più ad un manuale enciclopedico— di Haunt le aveva fatto compagnia nei lunghi pomeriggi davanti al camino o in biblioteca, tra una lezione e l'altra. La presenza dei fantasmi ad Hogwarts era ormai routine e non si sorprendeva neanche più, ma l'idea di poter vedere anche solo di sfuggita qualche altro spettro o spirito sotto la guida dello spettrologo ed occultista aveva il suo perché.
Dopo la lezione pomeridiana di pozioni, Niahndra era corsa di nuovo in camera per scambiare la propria divisa scolastica con vestiti più casual e adatti all'occasione; il vero motivo, tuttavia, era stato prendere il libro "Spiriti e Spettri del Mondo Magico" e infilarlo in saccoccia. Non lo avrebbe tirato fuori per nessun motivo —che imbarazzo sarebbe stato mostrarlo di fronte all'autore— ma la rassicurava l'idea di averlo con sé. "Oggetti infestati del Regno Unito" compariva già nella sua wishlist natalizia, visto che la speranza di riceverlo in regalo da Sam per il suo compleanno era sfumata insieme alle copie saccheggiate dal Ghirigoro. Si era addirittura iscritta ad una lotteria nella speranza di vincerlo.
*Mmh, stalkerish fangirl alert.*
*More like 'sento presenze strane e vorrei capirne di più prima di farmi dare della pazza da tutti'.*

Ah, sì; quello in effetti suonava proprio meglio.
Niahndra scosse il capo per liberarlo da quei pensieri e agganciò la sacchetta medievale ai passanti in cui correva già la cintura. Infilò la mano dentro e si rese conto di non averla svuotata dall'ultima volta che l'aveva usata; riconobbe la sagoma di un paio di occhiali e la clessidra che aveva trovato nell'ufficio di Gazza. Decise di sopportare il 'peso' in più e, dopo essersi assicurata di avere con sé anche il portamonete, raggiunse il portone d'ingresso dove aveva appuntamento con Vivienne con uno o due minuti d'anticipo.
Adocchiava ancora il cielo, scuro come un cattivo presagio.
«Speriamo che non piova o finiamo sballottate nel nulla». Un commento asettico e preparato a tavolino da servire come convenevole all'altra ragazza, non appena si fosse avvicinata. Poi l'espressione di Niah si sarebbe addolcita un po', assumendo sfumature più genuine. «Grazie ancora per l'invito».
Era probabilmente la milionesima volta che lo ripeteva.
Le era sembrata strana l'offerta del prefetto? Assolutamente sì.
Si sentiva come se avesse rubato il posto a qualcun altro di più meritevole? Bingo.
Eppure, adesso che era in ballo, non aveva intenzione di smettere di ballare.
La presenza dei Thestral non fece nulla per rilassare i suoi nervi, men che meno il curioso cane dagli occhi di brace che aspettava immobile davanti alla carrozza. Niahndra non era certa dei dettagli dell'incontro, ma una parte di lei —per quanto interdetta— avrebbe ringraziato per un viaggio senza estranei.



Dettaglio effetto oggetti
Cintura di Skuld: Capace di mutare nel colore e nell'elasticità, permette di essere usata come una corda per scalare pareti o legare oggetti/persone.

Stivaly di Tyr: Per una volta in quest sarà possibile attivarli per compiere uno sprint Permetteranno di correre per brevi distanze in minor tempo.

Sacchetta medievale: Comoda sacca in cuoio e pelle conciata, presenta robuste cuciture e due piccole cinghie sul davanti che assicurano la chiusura. Agganciabile alla cinta tramite due passanti posti sul retro. All'interno è stato praticato un Incantesimo Estensivo Irriconoscibile (max 5 oggetti di medie dimensioni).

Avversaspecchio: Uno dei primi prototipi che nacquero a Londra nel periodo in cui Jack Lo Squartatore seminava il terrore. Piccino e compatto, sta in una mano: in ottone laccato o intarsiato, per uomini e donne, lo specchio rifletterà delle ombre che si faranno sempre più distinte man a mano che eventuali pericoli e/o nemici si avvicinano al proprietario dello specchio. Decorazione Floreale. [+3PS]

Clessidra incantata: Riporta la situazione al turno precedente, usabile una sola volta in quest.

Occhiali felini: Ispirati alla capacità visiva dei gatti, questi speciali occhiali creati da esperte mani artigiane hanno delle lenti incantate che permettono una visione notturna nitida e precisa quasi quanto quella diurna. All'attivazione, semplicemente sbattendo per tre* volte le palpebre, sarà possibile sperimentarne gli effetti per 3 turni in Quest e/o Eventi.
 
Top
view post Posted on 13/11/2023, 23:59
Avatar

Group:
Prefetto Grifondoro
Posts:
1,779

Status:



99b1165bcdc4b1c279d03fd8e6dd62bb
ViviennePierce
15 anni • STUDENTESSA DI GRIFONDORO AL II ANNO

A
veva deciso di partecipare alla lotteria senza neanche guardare i premi, semplicemente le pareva una cosa divertente da fare. Poi non ci aveva più ripensato, e niente era successo, quindi Viv se n’era semplicemente dimenticata. Fino al giorno in cui vide il suo biglietto appoggiato sul suo comodino. Era abbastanza sicura che fino al giorno prima non fosse stato lì, ma ignorò il fatto: sapeva di essere distratta e poteva essere che si fosse dimenticata di averlo spostato. Poi la mattina dopo se lo ritrovò appoggiato sul viso. Quella sì che non poteva essere una coincidenza. A quel punto gli diede un’occhiata più approfondita, e fu in quell’occasione che si rese conto dell’apparizione di un messaggio. Una visita al castello? Aveva vinto e era quello il premio? Accolse la notizia con entusiasmo, dopotutto una vittoria di qualsiasi tipo va sempre celebrata.

L’aver trascurato le sua amicizie di sempre, le aveva dato l’occasione di dedicare tempo a quelle più “occasionali”, quelle in cui non era tenuta ad esserci sempre nel momento del bisogno, ma che poteva vivere in modo più leggero, passando del tempo insieme senza pretendere altro che un po’ di svago. Con Niahndra era andata proprio così. In una di queste occasioni Viv si era lasciata sfuggire la notizia di aver vinto la gita a Cadwor Castle. Nihandra si era mostrata interessata, così che Viv non aveva potuto far altro che invitarla a partecipare con così tanta insistenza, che alla fine l’altra aveva accettato.

La nota riguardante la fiala di sangue era piuttosto inusuale, ma Vivienne non si era preoccupata più di tanto: dopotutto avrebbero semplicemente visitato un castello, no? La verità era che la sua conoscenza di Viktor Haunt era piuttosto superficiale, ne aveva sentito parlare ad Hogwarts, ma neppure possedeva il suo libro. Sperò di riuscire a non far notare troppo la sua ignoranza, non voleva sembrare ignorante o disinteressata, era semplicemente grata di aver avuto l’opportunità di partecipare.
Dopo aver finito con gli impegni scolastici, Viv tornò in dormitorio a prepararsi. Scelse un abbigliamento comodo, jeans e maglione, indossati sotto una giacca impermeabile, il cielo prometteva tempesta, e su questo Vivienne non si sarebbe fatta trovare impreparata. Prese un piccolo zaino, in cui lanciò alla rinfusa alcuni cianfrunsaglie che incrociarono in suo sguardo in giro per il dormitorio, poi si lanciò versò l’ingresso.
“Speriamo infatti! Anche se è un meteo adatto alla giornata!” Non avendo ben chiaro come si sarebbe svolta la serata, Vivienne era piuttosto serena, non la inquietava il fatto di visitare un castello infestato durante la notte di Halloween. “Ah, forse non te l’avevo detto, ma mi è stato detto di portare queste, ne ho prese una per una.” Vivienne tirò fuori le ampolle di sangue, mostrandole alla Tassorosso. Il liquido era denso e scuro, non molto gradevole alla vista - infatti Viv vi posò lo sguardo solo per alcuni secondi.
Arrivate al punto di incontro trovarono una carrozza - di quelle che si trainavano da sole, o almeno dal punto di vista di Vivienne - e un cane che le osservava. La Grifondoro tirò fuori il biglietto per controllare che non ci fossero altre istruzioni. Evidentemente si trattava di aspettare che succedesse qualcosa.
Statistiche
■ PS 169
■ PC 93
■ PM 123
■ EXP 13


Vocazioni
■ Rettifono


Incantesimi

■ Appresi: I, II Classe (proibiti esclusi)


Inventario
■ Bacchetta magica
■ Pupazzetto mandragora
■ Matita lestorimedio
■ Macchina fotografica magica
■ Nanosticca
■ Cintura da samurai
■ Spettrocoli
■ Pochette
■ Bracciale “Snasi Fratelli”
■ Catena della notte
■ 2 fiale di sangue di Salamandra

 
Top
view post Posted on 19/11/2023, 15:31
Avatar

Il Fato

Group:
Master
Posts:
9,193

Status:


As whence the sun 'gins his reflection,
Shipwrecking storms and direful thunders break.

r6BKkUU
G9YDlF2
Cawdor Castle
e58ngWw
Q4ss6kR
I
ATTO PRIMO
l Custode di Hogwarts trasuda impazienza, lo si nota dall'espressione granitica ed infastidita del volto. Attende soltanto il passo che vi conduce oltre i confini scolastici, poi spinge con forza i cancelli. Potenti stregamenti s'inalberano lungo radici di ferro, il vento trema — per magia, così come per maltempo. C'è solo la carrozza, di fronte. Riverbera d'oscurità, l'assetto di legno tirato a lucido, in vernice d'inchiostro. Il mondo è in dissolvenza, giacché il cielo continua ad offuscarsi, attrae a sé banchi di nubi. Il vento, d'un tratto, si fa gelido: artiglia il corpo, si insinua sotto i vestiti e i lembi di pelle scoperta. C'è qualcosa, nell'aria: è un presagio, direbbe qualcuno. Oppure un moto d'avviso.
In lontananza, la Foresta Proibita raccoglie il respiro temporalesco; chiome di foglie già secche fomentano un mulinello che ricorda un dipinto d'incanto. Non c'è nessuno, tuttavia. Nessuno vi accoglie, oltre la carrozza. Gli stessi Thestral — alla guida, pronti — offrono l'impressione d'essere immobili, fissi nel momento; soltanto le pieghe del manto scheletrico solleticano la vita, dando conferma d'essere vivi, per chiunque a malincuore sia in grado di scorgere le loro figure.
Viktor Haunt, d'altro canto, è assente. La carrozza si spalanca, lo scricchiolio delle porte raggiunge i vostri convenevoli. Poco si nota, oltre l'ingresso: una tela di pece, un'illuminazione fioca. C'è una candela, una fiammella solitaria che rivela parte degli arredi interni. La carrozza è tappezzata di stoffa nera, di nuovo, con cuscinetti di tonalità cenere. Appena entrate, ve ne accorgete. È priva di grandi decorazioni, nessun fronzolo, ghirigoro o ricamo d'estasi. Eppure, è per voi. Non può essere altrimenti. Il Cane, difatti, ringhia. È un suono basso, d'oltremondo. Non è minaccioso, è più un abbaiare dimesso. Finalmente si sposta a sua volta, una macchia carbone che salta dritta dentro la carrozza. Quasi si consuma al buio. Il suo è un invito a seguirlo e, se non fosse subito chiaro, sarà pronto ad affacciarsi e ringhiare in breve.
«Shhh.» C'è qualcuno, all'interno. Più correttamente, qualcosa. Ha una voce semi-umana, molto gutturale. Cos'è che aspettate, voi? Entrate. Nessun timore, la carrozza vi accoglie con cortesia, pur atipica che sia. All'interno è ben più spaziosa, opera della magia. I divanetti rivestono le pareti di legno, intervallati da cuscinetti: tutto è in pelle nera, lucida. Il pavimento è di moquette, a mezz'aria vi è una candela sempiterna; la luce è flebile, in venature di blu e d'arancio, quasi ricorda un fuoco fatuo. Rende l'atmosfera lugubre, non c'è però pericolo. Il Cane è accucciato in un angolo, di basso. Si nota una targhetta argentea al collo, sul quale è segnato il nome: Erebo.
«Ca-li-giiine.» Qualcos'altro, tuttavia, vi richiama. Borbotta una serie di sillabe, con difficoltà. Ha la forma di un troll, minuto e bizzarro: occhi sporgenti come palle di cristallo, il corpo color verdastro, molto basso; ha unghie lunghissime, pari alle zanne che svela come denti. Pochi ciuffi sul capo, benché indossi curiosamente un berretto di stoffa marrone, stesso colore del panciotto che gli scivola ben oltre i piedi piatti. Non è il massimo della bellezza, eppure tenta una sorta di inchino. Ripete il nome, Cali. Calig. Alla fine, vi riesce. Caligine. Batte le mani, come ad applaudirsi da solo. Si accomoda accanto alla bestiolina, grattandogli le orecchie. Poco dopo, la carrozza si chiude, i vetri svelano la tempesta di fuori; non è il tempo migliore per viaggiare, i Thestral sono esperti. Oltre il Cane e il Ghoul (l'avete riconosciuto?), non c'è altri. Il volo prende via con uno scossone, segno che la carrozza stia lasciando terra. Sui divanetti liberi vi è una bottiglia e due calici di vetro, il liquido della bevanda ha uno strano colore rosso sangue, vi è un occhio di rospo che galleggia in superficie.
Accanto, una pergamena:

Buon viaggio, servitevi pure.
A presto, Viktor Haunt.


[...] No more that Thane of Cawdor shall deceive
Our bosom interest. Go pronounce his present death.

Macbeth, Act I



Prossima scadenza: 27 Novembre, 23.59

 
Web  Top
view post Posted on 27/11/2023, 23:28
Avatar

Group:
Prefetto Grifondoro
Posts:
1,779

Status:



99b1165bcdc4b1c279d03fd8e6dd62bb
ViviennePierce
15 anni • STUDENTESSA DI GRIFONDORO AL II ANNO

I
l freddo sembrava aumentare ad ogni passo. Vivienne si strinse nell’ impermeabile sperando che la visita si concentrasse più sull’interno del castello che sull’esterno, almeno sarebbero stati al sicuro dalla tempesta che sembrava star arrivando.

A parte il cane e la carrozza, non c’era nessuno ad aspettarle. Per Vivienne, l’apertura improvvisa della porta di quest’ultima, era un chiaro segnale che dovevano entrare dentro. Eppure, la Grifondoro esitò. Era tutto più cupo e misterioso di quello che si era aspettata: non sarebbe stata semplicemente una visita guidata? Perché mettere quella carrozza sinistra? E il cane? Tra l’altro, l’apertura della porta sembrò risvegliarlo: iniziò a ringhiare verso di loro, prima di dirigersi dentro alla carrozza. Sembrava che le stesse chiamando, invitandole ad entrare. « Dobbiamo andare anche noi, vero? » Viv provò a cogliere qualche particolare dell’interno, ma la luce fioca non aiutava. Però riuscì chiaramente a sentire un’altra voce che invitava il cane a stare zitto. Non era veramente una voce, piuttosto un suono bizzarro che le fece accapponare la pelle. Ora sì che era curiosa! Così continuò a ritmo sostenuto a camminare verso la carrozza. Ogni tanto dimenticava che tutto era possibile nel mondo magico, quindi si stupì quando constatò che gli interni erano molto più grande di come apparissero da fuori. Comunque era tutto troppo triste e spoglio per i suoi gusti, tutto quel nero era inquietante per Vivienne. Ma ben presto l’arredamento passò in secondo piano, precisamente nel momento in cui la Grifondoro incrociò lo sguardo di quello che sembrava… non riuscì a trovare qualcosa a cui associarlo. Di riflesso fece un passo indietro, prima di riuscire a mettere la fuoco la creatura. Realizzò che doveva essere stata lei ad emettere il suono che aveva sentito, ma anche questa informazione non le diede nessun aiuto sul capire che cosa potesse essere. Cominciò ad emettere nuovi nuovi, a fatica stava cercando di dire qualcosa. Caligine? Fu molto soddisfatto di essere riuscito a pronunciare quella parola. « Caligine? » Nel dirlo ad alta voce, realizzò che aveva tutta l’aria di essere un nome, forse il suo nome. « Ti chiami così? Io sono Vivienne. » Cercò di combattere contro il disgusto che non ci metteva molto a prendere il sopravvento con una creatura del genere; dopotutto, nonostante Viv non avesse idea di cosa fosse, sembrava gentile. « Ma tu sai cosa sia? » Sussurrò verso Niahndra. Cercò di essere il più silenziosa possibile: non voleva che sentisse e magari si sentisse offeso dalle sue parole.

Al vedere la creatura accomodarsi, Viv si rese conto di essere ancora in piedi. Si sedette giusto in tempo prima di sentire uno scossone: si stavano muovendo. « Stiamo volando? » Non che avesse particolari problemi a volare, ma con la tempesta in arrivo forse non era il modo più prudente di viaggiare. Immaginò che Viktor Haunt avesse tutto sotto controllo (anche se non era lì). Non c’era molto da fare all’interno di quella carrozza, quindi Viv, guardandosi intorno, non ci mise molto ad individuare la bottiglia e i bicchieri adagiati cui divanetti. Lesse il messaggio prima di passarlo a Niahndra. « Hey guarda, credo sia per noi. Ehm… tu lo vuoi? » Il colore del liquido contenuto nella bottiglia non sembrava molto invitante. Vivienne se la rigirò tra le mani alla ricerca di qualche etichetta che le desse qualche informazione in più; in realtà non era molto sicura di voler provare quella bevanda.


Statistiche
■ PS 169
■ PC 93
■ PM 123
■ EXP 13


Vocazioni
■ Rettifono


Incantesimi

■ Appresi: I, II Classe (proibiti esclusi)


Inventario
■ Bacchetta magica
■ Pupazzetto mandragora
■ Matita lestorimedio
■ Macchina fotografica magica
■ Nanosticca
■ Cintura da samurai
■ Spettrocoli
■ Pochette
■ Bracciale “Snasi Fratelli”
■ Catena della notte

 
Top
view post Posted on 8/12/2023, 18:42
Avatar

Il Fato

Group:
Master
Posts:
9,193

Status:


Into the air; and what seem'd corporal melted
As breath into the wind. Would they had stay'd!

r6BKkUU
G9YDlF2
Cawdor Castle
e58ngWw
Q4ss6kR
H
ATTO PRIMO
ogsmeade è una cartolina, un dedalo di strade, negozietti e tetti a spiovente che i più — come voi — trovano caratteristico, oltremodo familiare. Il Villaggio si cela presto alla curiosità, lo ricopre un drappo funebre di vento, pioggia e nubi. In volo, la Carozza si mescola al drappello d'ombre, una tra tante. Trainata dai Thestral, s'accosta al respiro d'inverno: il profilo delle ali scheletriche brilla in successione, una costante di un viaggio altrimenti offuscato dal temporale in arrivo. Non si vede molto, d'altronde. Perfino Hogwarts, gigante di pietra e magia, è d'un tratto fagocitata; il mondo è in trappola, il tramonto è un miraggio d'arancio già plumbeo, un grigiore che dissolve il cielo per intero. Oltre i finestrini, il Vento artiglia vetro, legno ed ossa dei viandanti, finché scivola come artigli gelidi verso spiragli sottilissimi; le temperature calano in modo vertiginoso, perfino Erebo — di basso, accucciato — si raccoglie su di sé. Chiude gli occhi di fiamma, somigliante ad un braciere oramai in cenere. Ben presto prende sonno, un batuffolo tanto oscuro da allinearsi alle vestigia di meteo e carrozza. Eppure, Caligine è sveglio. Non dorme, non si allontana; drizza le orecchie, come a comprendere il commento poco cortese che tu, Vivienne, hai appena sussurrato. Cosa, difatti, è una parola giusta. Cos'è Caligine?
Il randagio, ora, si porta le gambette tozze al panciotto. Allunga le dita verso un cuscinetto di velluto, che poi stringe a sé come una barriera tra lui e voi. Non ha paura, ma non è il massimo di bellezza e di compagnia. Volge gli occhi verso di voi, passa dall'una all'altra quasi con insistenza; c'è da domandarsi se per tutto il viaggio o meno. Mani d'ombra, dall'esterno, rendono tutto opaco, poco visibile. La tenue fiammella della candela a mezz'aria, infatti, poco illumina; linee di luce e di pece s'allungano tutto intorno, come una pièce di burattini e figuranti d'orrore. Tutto è naturale: la tempesta, il capriccio dei cieli scozzesi. Caligine, alla fine, s'accoccola al cuscino e cade lungo disteso sulla panca di fronte per riposarsi: è soltanto un orco e già vi ha abbandonato. Siete difatti sole, almeno per ora.
Più procedete, più la tempesta riverbera intorno. Fa freddo, non avete coperte. Solo cuscini, tanti, troppi in giro, e una candela stregata in luce. Un tuono guida la carrozza, un lampo scheletrico che percuote gli interni. Nel battito di ciglia che segue, vi s'imprime l'immagine di un volto.
Sui vetri, ovunque, l'identità di un viso di bambino. Scompare, fulmineo. E voi, Streghe, l'avete colto?

[...] And oftentimes, to win us to our harm,
The instruments of darkness tell us truths.

Macbeth, Act I



Dal prossimo giro si entra nel vivo dell'avventura.
Prossima scadenza: 16 Dicembre, 23.59

Niahndra Alistine
Punti Salute: 329/329
Punti Corpo: 237/237
Punti Mana: 251/251

Proroghe: 0/3
Assenze: 1/3
Vivienne Pierce
Punti Salute: 169/169
Punti Corpo: 93/93
Punti Mana: 123/123

Proroghe: 0/3
Assenze: 0/3

 
Web  Top
view post Posted on 15/12/2023, 14:31
Avatar

Sometimes I can feel my bones straining under the weight of all the lives I'm not living.

Group:
Studente sotto Esame
Posts:
10,831

Status:



99b1165bcdc4b1c279d03fd8e6dd62bb
Niahndra Alistine
18 anni • STUDENTESSA DI TASSOROSSO AL V ANNO

Statistiche
■ PS 329
■ PC 237
■ PM 251
■ EXP 78.5


Vocazioni
■ Banshee
■ Occlumante apprendista


Incantesimi
■ Iniziali [click]
■ Appresi: I, II, III, IV classe (proibiti esclusi)
■ fattoriam, colossum, repsi genitum, flagrate, salus dono, nebula demitto, expecto patronum, stupeficium, heolo benedici, cave inimicum, deprimo, plutonis


Inventario
■ Bacchetta magica
■ Outfit x
■ Amuleto greco
■ Cintura di Skuld
■ Stivali di Tyr
■ Sacchetta medievale che contiene:
■ "Spiriti e Spettri del Mondo Magico" di Viktor Haunt
■ Avversaspecchio
■ Clessidra incantata
■ Occhiali felini
■ Portamonete
«È
sangue!?»
La domanda le sfuggì di bocca prima ancora che Niahndra potesse rendersene conto, più per la sorpresa che per il ribrezzo. Avrebbe voluto chiedere a cosa diamine potessero servire le due ampolle, ma poi decise che la risposta avrebbe potuto rovinarle il viaggio e preferì non rischiare.
Tra lo sguardo torvo di Gazza e il maltempo, la pelle di Niahndra si punterellò di brividi e pelle d'oca. Sarebbe stato così semplice lasciarsi suggestionare da quel buio denso e materiale, dal vento stridente e malevolo, dall'incombere del temporale e, soprattutto, da quella promessa indefinita di qualcosa che deve accadere.
*Merlino, speriamo regga.*
Lo stridio dei cardini non fece niente per tranquillizzarla, ma Niahndra si sforzò di interrompere la stasi in cui verteva per pura forza di volontà.
«Mi sa proprio di sì». Fu la risposta rassegnata che dette a Vivienne.
Incitate dai versi sommessi del cane, le due ragazze s'avvicinarono alla carrozza. Gli occhi dovettero abituarsi all'oscurità, l'ombra che si fondeva con la tappezzeria d'interno. Niahndra sospettava che, anche senza incanti di disillusione, non sarebbero stati che un punto d'inchiostro nel cielo, camuffato dalla notte.
Una nuova voce la colse si sorpresa, esortandola a spostare lo sguardo sulla creatura che occupava una delle poltroncine all'interno. Alla luce della flebile fiamma fu possibile notarne le fattezze grezze che lo facevano assomigliare ad un incrocio uscito male tra un orco ed un troll. Il profilo affilato di zanne e unghie la fece esitare e trattenere il respiro mentre aspettava che il rantolo intellegibile diventasse una parola. Ci pensò Vivienne a decifrarlo.
*Oh, è un nome*, realizzò prima di presentarsi a sua volta.
Solo quando fu abbastanza certa che non corressero pericoli, Niahndra espirò piano. Non era in grado di identificare a dovere la creatura (e infatti scosse la testa quando Vivienne glielo chiese), ma immaginava che non sarebbe stata una gran pubblicità per Viktor Hunt se i suoi ospiti fossero finiti in un brutto incidente aereo, no? Più probabilmente, la creatura fungeva da valletto incaricato a scortarli. In fin dei conti, si stavano dirigendo verso un castello!
Prese posto proprio mentre la carrozza si alzava da terra, la sua figura sprofondata nei cuscinetti. Non aveva necessariamente paura delle altezze (almeno non quando era saldamente ancorata alla sua firebolt), ma lo stomaco faceva comunque salti strani. Si era quasi stabilizzata quando Vivienne le mostrò la bottiglia e i calici: l'occhio in ammollo le dette il colpo di grazia.
Scambiò un'occhiata inorridita con la bionda.
«Onestamente? No».
Zero diplomazia, zero tatto. Poi si ravvide e, voltandosi verso Caligine, gli rimbalzò la medesima domanda. «Gradisce un sorso?»
Sperava di dissipare quel velo di imbarazzo calato come scure all'interno del mezzo di trasporto, ma la creatura si limitò a fissarle con insistenza finché non cadde addormentato sui sedili di fronte a loro. Il cane fece lo stesso, ma Niahndra dubitava che sarebbe riuscita a chiudere occhio con quel temporale e con la frenesia che sentiva divampare.
«Fa un cazzo di freddo», brontolò stizzita. Si stava abbracciando da sola, avvolta nell'impermeabile che indossava, ma non era abbastanza. Fece per estrarre la bacchetta dalla tasca con l'idea di eseguire un Fuocondro, ma a metà del movimento un fulmine illuminò a giorno la carrozza. Tra un barbaglio e l'altro, le fattezze di un volto infantile.
Con il bastone magico ancora a mezz'aria, Niahndra aprì e richiuse gli occhi un paio di volte, poi si voltò verso la compagna.
«Me lo sono immaginato o l'hai visto anche tu?»
Stava succedendo roba strana. Anche per i criteri del Mondo Magico.



Chiedo ancora scusa al master e a Vivienne per l'assenza al turno scorso :cry2:

Dettaglio effetto oggetti

Cintura di Skuld: Capace di mutare nel colore e nell'elasticità, permette di essere usata come una corda per scalare pareti o legare oggetti/persone.

Stivaly di Tyr: Per una volta in quest sarà possibile attivarli per compiere uno sprint Permetteranno di correre per brevi distanze in minor tempo.

Sacchetta medievale: Comoda sacca in cuoio e pelle conciata, presenta robuste cuciture e due piccole cinghie sul davanti che assicurano la chiusura. Agganciabile alla cinta tramite due passanti posti sul retro. All'interno è stato praticato un Incantesimo Estensivo Irriconoscibile (max 5 oggetti di medie dimensioni).

Avversaspecchio: Uno dei primi prototipi che nacquero a Londra nel periodo in cui Jack Lo Squartatore seminava il terrore. Piccino e compatto, sta in una mano: in ottone laccato o intarsiato, per uomini e donne, lo specchio rifletterà delle ombre che si faranno sempre più distinte man a mano che eventuali pericoli e/o nemici si avvicinano al proprietario dello specchio. Decorazione Floreale. [+3PS]

Clessidra incantata: Riporta la situazione al turno precedente, usabile una sola volta in quest.

Occhiali felini: Ispirati alla capacità visiva dei gatti, questi speciali occhiali creati da esperte mani artigiane hanno delle lenti incantate che permettono una visione notturna nitida e precisa quasi quanto quella diurna. All'attivazione, semplicemente sbattendo per tre* volte le palpebre, sarà possibile sperimentarne gli effetti per 3 turni in Quest e/o Eventi.
 
Top
view post Posted on 20/12/2023, 15:07
Avatar

Group:
Prefetto Grifondoro
Posts:
1,779

Status:



99b1165bcdc4b1c279d03fd8e6dd62bb
ViviennePierce
15 anni • STUDENTESSA DI GRIFONDORO AL II ANNO

F
orse avrebbe dovuto dar più spiegazioni sulla fiala di sangue e non sventolargliela in faccia senza preavviso. « Ehm si, di Salamandra, la vendono da Misurino. » Cercò di minimizzare. Visto che Niahndra non chiese altre informazioni, Viv non disse altro; la verità è che lei stessa ne voleva sapere il meno possibile.

Realizzò ben presto che non avrebbe avuto più informazioni sulla creatura, ma Viv non si preoccupò; sembrava abbastanza innocua da non essere considerata una minaccia. Anzi, ora era il cane quello più inquietante, che fissava insistentemente le due ragazze, Quando se ne accorse, Viv scostò lo sguardo; era più una tipa da gatti. Caligine, invece, ben presto si addormentò, rendendo la sua presenza quasi inutile, almeno per il momento.

Non c'era molto da fare in quella carrozza: tra il buio e il maltempo era impossibile riuscire a vedere qualcosa dal finestrino e, a parte l'inquietante bottoglia e una marea di cuscini, non c'era nessun tipo di passatempo. « E sembra che stia aumentando. Speriamo che nel castello non sia così. » Man mano che si muovevano Viv sentì il freddo aumentare, così si strinse nel suo impermeabile, anche se non cambiò molto la situazione. Provò a sbirciare nuovamente fuori dal finestrino, per cercare qualche punto di riferimento che le permettesse di capire quanto mancasse per arrivare. Il tentativo fu utile solo a permetterle di realizzare che il tempo stava peggiorando: niente le avrebbe salvate da un bel temporale. E infatti un lampo squarciò il cielo e l'interno della carrozza, insieme a lui Vivienne scorse la figura di un bambino stamparsi sulla sua retina. Sussultò dalla sorpresa. Cos'era stato? « Non lo hai immaginato » Non ci fu bisogno di dire a cosa si stesse riferendo, era piuttosto ovvio. Il fatto che non fosse stata l'unica a vederlo doveva essere confortante, ma non eliminava il fatto che non avesse idea del perchè lo avessero visto. Forse faceva parte dell'intrattenimento dellla gita? Vivienne cercò di autoconvincersi della cosa, intanto era solamente felice di non essere sola.


Statistiche
■ PS 169
■ PC 93
■ PM 123
■ EXP 13


Vocazioni
■ Rettifono


Incantesimi

■ Appresi: I, II Classe (proibiti esclusi)


Inventario
■ Bacchetta magica
■ Pupazzetto mandragora
■ Matita lestorimedio
■ Macchina fotografica magica
■ Nanosticca
■ Cintura da samurai
■ Spettrocoli
■ Pochette
■ Bracciale “Snasi Fratelli”
■ Catena della notte



Grazie al Master per la proroga <3
 
Top
view post Posted on 11/1/2024, 15:00
Avatar

Il Fato

Group:
Master
Posts:
9,193

Status:


Is execution done on Cawdor?
Are not Those in commission yet return'd?

r6BKkUU
G9YDlF2
Cawdor Castle
e58ngWw
Q4ss6kR
I
ATTO PRIMO
l viaggio procede senza battute di arresto, tutto volge all'agitazione del cielo. A malincuore, Vivienne, il meteo non risponde al tuo appello in promessa: il temporale è in tensione, pulsa come una ferita purpurea. Artiglia la Carrozza, in preda, con un mantello color carbone; ben presto la flebile luce della candela a mezz'aria non vale nulla, l'abitacolo versa in buio. Se non fosse per i lampi, i tuoni e i capitomboli oltre le vetrate, avreste l'impressione d'essere tra gli abissi, in modo indistinto. Caligine, oramai, sonnecchia. Alla tua domanda, Niahndra, ha risposto appena con un grugnito scontroso. No, non gradisce da bere. Ad onor del vero, non gradisce nulla. Pari all'Orco, con voi, c'è il Segugio — il Cane è sveglio, d'un tratto. Gli occhietti fiammeggianti indagano le pareti, come alla ricerca di una presenza segreta. Volge l'attenzione in alto, al finestrino, là dove è apparso poco prima il vessillo fantasma. Quasi si trattiene, un ringhio sottile che abbandona le fauci; poi scivola in dormiveglia, distrattamente. La coda gli si attorciglia attorno, le zampette si stringono. Si acciambella e vi lascia in solitaria. Non è granché come vincita alla lotteria, potreste pensare. Un cielo violento, un tamburo di pioggia, saette e accadimenti che potrebbero essere parto o meno di suggestioni. O cos'altro. In verità, è soltanto il preambolo. Le nubi trattengono il lamento delle Megere che voi, Sorelle, incontrerete.
Non c'è molto altro da fare, è vero. Magari un brindisi? Non è il caso, la bottiglia presenta un liquido con occhietti sospetti, letteralmente. Potrebbe apparire come una pièce tetrale, affatto riuscita. Scoprirete presto, tuttavia, che di Viktor Haunt non vi sia lo zampino. Lui ha soltanto programmato la visita al Castello di Cawdor, nulla di più. Arcani maggiori, in silenzio, vi governano.
Finalmente, la Carrozza comincia a perdere quota. Volontariamente, i Thestral discendono in volo, s'avvicinano alle coste scozzesi. Quant'è lunga la strada tra Hogwarts e Cawdor? Benché il temporale persista, il tramonto tentenna — sciocco superstite. Le ultime pennellate di fiamma vi regalano uno scorcio che neanche la pioggia può mescolare via: il fiume Ness, oltre le vetrate, vi saluta con un tripudio di cascate, d'onde tremanti. Poco oltre l'acqua si fa scurissima, come inchiostro; è intervallata da una scogliera, un perimetro di salici piangenti e pietre marine. Questo, Streghe, è il Moray Firth, che risponde all'abbraccio e all'incontro. Finché per voi, pochi istanti dopo, la destinazione diventa ufficiale. I Thestral nitriscono, vestigia d'invisibilità. Si ancorano al suolo con uno scatto secco, un tonfo deciso ma leggero; vi scuote appena, dandovi certezza di essere arrivate. Caligine è già sveglio, forse non ha mai dormito. Spalanca la porta della Carrozza con un impatto violento, affatto necessario, delle spalle. Anche se siete in movimento verso i metri restanti, Caligine salta via, un tuffo buffo. Lo vedete rotolare poco oltre, un macigno verdastro. Subito dopo, Erebo spicca il balzo a sua volta, una macchia nera oltre un fazzoletto di terra. Non temete, non dovrete fare lo stesso. Basta pazientare poco, affinché la Carrozza si fermi del tutto. Al sicuro, potete scendere. La pioggia è sottile, aghi pungenti e gelidi: il temporale è affievolito, qui ed ora. Il punto, però, è dove vi troviate. Di fronte, altro non c'è che un manto erboso: è un giardinetto velato dalla sera, illuminato a stento da lampioni di passaggio su una strada d'acciottolato. Abeti, querce, chiome d'arancio, giallo e sabbia, il perfetto paesaggio d'Autunno. E poi? Cos'è che resta? Eppure, le foglie brillano. In modo sospetto, per di più. Catturano i riverberi di fiamme autentiche, scintille di blu e di verde come onde di un lago; è una luce più forte, che né luna né stelle — coperte dalle nubi — potrebbero offrire.
«Saaangue. Per eeentrare.» La voce di Caligine, che vi raggiunge, è un graffio tuttavia ben distinto; indica alle vostre spalle, oltre la Carrozza. Dietro di voi, difatti, tutto cambia. Il Castello di Cawdor spicca lontano, sullo sfondo: un'imponente struttura di tufo e colonne, un gigante di roccia in torre. Il giardino che lo circonda è splendido, pur alle intemperie del tempo e della notte; è vestito di ortensie colorate, di cardi blu e di cespugli di astri d'indaco. Basta affacciarvi di poco oltre l'abitacolo, girarvi soltanto, per cogliere tutto d'insieme.
Il punto, però, è la luce.
Abbagliante, feroce, fastidiosa — è un'esplosione. I confini del Castello di Cawdor, infatti, bruciano. Fiamme violente, tinte d'oltremarino e smeraldo, s'innalzano come roghi di streghe lungo il territorio, estendendosi per molti, moltissimi metri. C'è un... incendio, in corso? Eppure, le fiamme non sono rosse, né arancio. Né calde. Non c'è nulla, del fuoco reale. Questa è opera della stregoneria, è evidente. Caligine si taglia il polso con un coltellino da manico, che prende dal panciotto. Il sangue zampilla, scurissimo, oltre le colonne di fuoco, e l'Orco passa tranquillamente. Lo vedete dall'altra parte della barricata, un'ombra che presto è affiancata da un'altra. La voce che si alza oltre vi raggiunge con tutta pace.
«Care ragazze, benvenute.» Le fiamme disperdono le sillabe, eppure si afferra il senso; è un uomo che parla, e non lascia troppa confusione. «Tempismo perfetto, o forse no. Il Castello di Cawdor ospita la Congrega delle Megere, stasera. Occorre un sacrificio di sangue, prego, fate in fretta.» Sacrificio di sangue. Erebo saltella via, d'un tratto mutato in ombra tra le altre. E per voi? Cosa capiterebbe, diversamente? La risposta è quanto mai tempestiva. Vi passa un pipistrello, sulle teste. S'imbatte nella barricata di fiamme, e muore.
Bruciato, completamente.

[...] As one that had been studied in his death
To throw away the dearest thing he owed

Macbeth, Act I



Prossima scadenza: 20 Gennaio, 23.59

Niahndra Alistine
Punti Salute: 329/329
Punti Corpo: 237/237
Punti Mana: 251/251

Proroghe: 0/3
Assenze: 1/3
Vivienne Pierce
Punti Salute: 169/169
Punti Corpo: 93/93
Punti Mana: 123/123

Proroghe: 1/3
Assenze: 0/3

 
Web  Top
view post Posted on 19/1/2024, 16:50
Avatar

Sometimes I can feel my bones straining under the weight of all the lives I'm not living.

Group:
Studente sotto Esame
Posts:
10,831

Status:



99b1165bcdc4b1c279d03fd8e6dd62bb
Niahndra Alistine
18 anni • STUDENTESSA DI TASSOROSSO AL V ANNO

Statistiche
■ PS 329
■ PC 237
■ PM 251
■ EXP 78.5


Vocazioni
■ Banshee
■ Occlumante apprendista


Incantesimi
■ Iniziali [click]
■ Appresi: I, II, III, IV classe (proibiti esclusi)
■ fattoriam, colossum, repsi genitum, flagrate, salus dono, nebula demitto, expecto patronum, stupeficium, heolo benedici, cave inimicum, deprimo, plutonis


Inventario
■ Bacchetta magica
■ Outfit x
■ Amuleto greco
■ Cintura di Skuld
■ Stivali di Tyr
■ Sacchetta medievale che contiene:
■ "Spiriti e Spettri del Mondo Magico" di Viktor Haunt
■ Avversaspecchio
■ Clessidra incantata
■ Occhiali felini
■ Portamonete
L
a conferma che anche Vivienne avesse colto quello strano fenomeno non rassicurò Niahndra come avrebbe creduto. Almeno, si disse cercando il lato positivo, non era una delle stranezze tutte particolari che avevano a che fare con lei nello specifico; era un bene, perché quando c'erano di mezzo quelle di solito ci scappava il morto.
La tempesta peggiorò e tanto bastò a distrarla dal freddo pungente. Qualsiasi tentativo di rilassarsi e passare il tempo venne sovrascritto da quel bisogno morboso di tenere sotto controllo il cielo, come se così potesse prepararsi a qualsiasi cosa sarebbe successa. Perché qualcosa sarebbe successa; era una di quelle notti. Come a confermare quel pensiero, all'improvviso l'abitacolo finì immerso nelle tenebre, con la candela inutile tra i guizzi e i capricci del maltempo.
Anche il cane era nervoso e la ragazza non lo biasimava, anzi, si sarebbe volentieri unita al ringhio sommesso che gli rotolò fuori dalle fauci mentre i fari rossastri che aveva al posto degli occhi puntavano al finestrino e poi sparivano col chiudersi delle palpebre.
Okay, basta, era troppo. Aveva bisogno almeno di un conforto. La mano che era andata a recuperare la bacchetta si mosse, punta del legno indirizzata verso l'alto —*Caeruleus...*— e roteata in senso orario —*Tintinnabulum...*— per un singolo giro. Terminato il movimento, pronunciò mentalmente l'ultima parte della formula: *Flammo*. Niahndra fece attenzione ad usare la pronuncia classica di "caeruleus", col dittongo "ae" che somigliava più ad una "e" allungata. Con gli occhi della mente visualizzò le fiammelle azzurrine che avrebbero potuto illuminare diffusamente l'ambiente interno e offrire almeno un debole tepore.
«Qualcuno sa quanto manca ancora?», s'arrischiò a domandare a voce bassa. Un quesito generico, avrebbe accettato risposte da chiunque a quel punto. Non voleva passare per lagnosa o difficile, ma non vedeva genuinamente l'ora di rimettere piede a terra.
Non aveva di quanto tempo fosse passato dalla sua domanda al momento in cui, finalmente, sentirono la carrozza inclinarsi e abbassarsi di quota. Cercò di camuffare un sospiro di sollievo nell'accorgersi che il panorama tornava visibile, almeno un poco. Accolse con gioia il tonfo che segnalava l'atterraggio, la gratitudine ingoiata in fretta non appena vide la creatura in piedi, in procinto di buttarsi mentre la carrozza ancora viaggiava.
«Aspet—».
S'alzò dal sedile mentre il cane si lanciava, poi si voltò verso Vivienne a braccia allargate come a chiederle "ma perché?".
«Nessuno si era mai buttato da una carrozza in movimento pur di non stare in mia compagnia». Lo disse ironicamente, ma c'era una punta di incredulità mista a vaga soddisfazione per quel nuovo record personale.
Quando fu il momento di scendere, Niahndra cedette galantemente il passo alla compagna invitandola con un braccio ad aprire le danze. Era Vivienne dopotutto la protagonista di quell'avventura, lei si limitava ad accompagnarla. Quindi, la seguì fuori e si prese un attimo per sgranchire le gambe e coprire la testa col cappuccio dell'impermeabile. La pioggia cadeva fitta fitta sebbene non vi fosse più traccia del tremendo temporale che li aveva accompagnati durante tutto il tragitto lasciandole un senso di nausea e vertigine fastidioso.
Alistine ebbe a malapena il tempo di registrare la distesa di verde e marrone e ambrato, e i riflessi luminosi, prima che Caligine le raggiungesse di nuovo. Sangue, per entrare. Doveva aver a che fare con le fiale che le aveva mostrato Vivienne prima di mettersi in viaggio. La strega provò a concentrarsi sul punto che Caligine stava indicando loro, l'imponente e magnifico castello, ma era difficile tenere gli occhi spalancati per via della luce feroce che pareva voler far concorrenza al tramonto. Solo che...la luce era stranamente fredda e...verdastra?
*Scenico.* Niahndra indietreggiò istintivamente d'un passo alla vista della distesa di fuoco che pareva circondare proprio il maniero in cui, fortuna fortuna, sarebbero dovute entrare.
«Per Merlino». Sottovoce, i polmoni svuotati d'ossigeno quando Caligine si ferì il polso e le superò oltre quella barriera in fiamme. Poi lo ripeté, quando qualcosa rimase intrappolato tra le fiamme e venne arrostito completamente.
Megere e sacrifici di sangue. Dove diamine erano finite?
Lanciò a Vivienne un'occhiata significativa.
«Spero che basti quello che hai portato tu».



Dettaglio effetto oggetti
Cintura di Skuld: Capace di mutare nel colore e nell'elasticità, permette di essere usata come una corda per scalare pareti o legare oggetti/persone.

Stivali di Tyr: Per una volta in quest sarà possibile attivarli per compiere uno sprint Permetteranno di correre per brevi distanze in minor tempo.

Sacchetta medievale: Comoda sacca in cuoio e pelle conciata, presenta robuste cuciture e due piccole cinghie sul davanti che assicurano la chiusura. Agganciabile alla cinta tramite due passanti posti sul retro. All'interno è stato praticato un Incantesimo Estensivo Irriconoscibile (max 5 oggetti di medie dimensioni).

Avversaspecchio: Uno dei primi prototipi che nacquero a Londra nel periodo in cui Jack Lo Squartatore seminava il terrore. Piccino e compatto, sta in una mano: in ottone laccato o intarsiato, per uomini e donne, lo specchio rifletterà delle ombre che si faranno sempre più distinte man a mano che eventuali pericoli e/o nemici si avvicinano al proprietario dello specchio. Decorazione Floreale. [+3PS]

Clessidra incantata: Riporta la situazione al turno precedente, usabile una sola volta in quest.

Occhiali felini: Ispirati alla capacità visiva dei gatti, questi speciali occhiali creati da esperte mani artigiane hanno delle lenti incantate che permettono una visione notturna nitida e precisa quasi quanto quella diurna. All'attivazione, semplicemente sbattendo per tre* volte le palpebre, sarà possibile sperimentarne gli effetti per 3 turni in Quest e/o Eventi.
 
Top
view post Posted on 20/1/2024, 22:22
Avatar

Group:
Prefetto Grifondoro
Posts:
1,779

Status:



99b1165bcdc4b1c279d03fd8e6dd62bb
ViviennePierce
15 anni • STUDENTESSA DI GRIFONDORO AL II ANNO

O
gni minuto che passava era sempre più felice di non essersi imbarcata in quella situazione da sola, la verità è che più che un premio, sembrava una punizione: la tempesta non accennava a diminuire, ogni minuto che passava il buio conquistava l’abitacolo, rendendolo sempre più freddo e inospitale. Anche quello faceva parte dell’experience? Non vedeva l’ora di incontrare Gaunt, almeno avrebbero avuto una guida e si sarebbe sentita più sicura. L’idea di illuminarsi con la magia era semplice, eppure a lei non era venuta in mente, fortunatamente ci pensò Niahndra. Non che ci fosse molto da vedere: fondamentalmente quella carrozza era una scatola nera. « Speriamo presto. » Si lasciò sfuggire, anche se abbastanza sicura che la domanda non riguardasse lei, che non sapeva assolutamente dove stessero andando. Magari Caligine avrebbe risposto, vedendole entrambe piuttosto impazienti.

Riconobbe subito il momento in cui la carrozza cambiò direzione e iniziò ad abbassare la quota, lo stomaco si rivoltava in modo inconfondibile. Nonostante quella brutta sensazione, si sentì piuttosto sollevata: evidentemente stavano per arrivare. Provò a sbirciare fuori dal finestrino, forse avrebbe potuto vedere il castello! Sfortunatamente, non riuscì a vedere nulla di particolare, magari era dall’altra parte. Non passò molto tempo dall’inizio della discesa, che finalmente la carrozza toccò terra. In quel momento realizzò che forse Caligine ed il cane erano più nervose di loro, visto che si lanciarono fuori con la carrozza ancora in movimento. «No!! » Nessuna delle due esclamazioni riuscì a fermare le creature. Scosse la testa in risposta a Niahndra; la carrozza stava rallentando, si sarebbe fermata presto; perché saltare? « Forse ai loro occhi, siamo noi i mostri? » Sorrise alla battuta della compagna. Finì di parlare nel momento in cui la carrozza si fermò definitivamente. Ecco, non ci sarebbe stato da aspettare così tanto.

Uscì prima lei, e così si accorse che stava continuando a piovere, ma almeno fulmini e saette non c’erano più. Caligine nel frattempo le aveva raggiunte e parole curiose uscirono dalla sua bocca: sacrificio di sangue? Cosa significava? Guardò verso il punto indicato dalla creatura e vide le fiamme. Alte e brillanti, illuminavano la zona intorno a loro. Ma erano di colori non tipici, ad indicare che non era fuoco di quello vero. Anche il fatto che la pioggia non lo scalfisse particolarmente era un indicatore che la magia poteva c’entrare qualcosa. Si avvicinò alle fiamme giusto in tempo per vedere Caligine tagliarsi il polso. Appena Vivienne realizzò il gesto, distolse lo sguardo, il sangue non le piaceva per niente. Per un attimo era stata contenta di avere intorno a sè un po’ di luce, se ne pentì subito dopo. La sua mano sinistra andò subito ad abbracciare il polso destro, come se quel taglio lo avesse avuto lei. Probabilmente, se avesse voluto proseguire, lo avrebbe avuto davvero. Stava per aprire bocca per chiedere a Niahndra cosa ne pensasse ma fu, fortunatamente, anticipata. Alle sue parole, Viv tirò un respiro di sollievo, aveva dimenticato completamente che loro avevano del sangue! Estrasse le fiale dalla borsa, stava per passarne una a Niahndra, quando l’immagine del pipistrello bruciato si impresse nella sua retina. Non riuscì a trattenere un piccolo urlo. Questo cambiava le cose, se il sangue di salamandra non avesse funzionato? « Io non voglio finire arrostita! » Doveva essere un suo pensiero, ma le uscì ad alta voce. Così, per una volta si ricordò di essere prudente e decise di interrogare la voce dall’altra parte, visto che sembrava saperne qualcosa più di loro su quel posto. « Ehm… mi scusi. Ma il sangue deve essere per forza il nostro? »

Statistiche
■ PS 169
■ PC 93
■ PM 123
■ EXP 13


Vocazioni
■ Rettifono


Incantesimi

■ Appresi: I, II Classe (proibiti esclusi)


Inventario
■ Bacchetta magica
■ Pupazzetto mandragora
■ Matita lestorimedio
■ Macchina fotografica magica
■ Nanosticca
■ Cintura da samurai
■ Spettrocoli
■ Pochette
■ Bracciale “Snasi Fratelli”
■ Catena della notte

 
Top
view post Posted on 21/1/2024, 11:49
Avatar

Il Fato

Group:
Master
Posts:
9,193

Status:


The raven himself is hoarse
That croaks the fatal entrance of Duncan
Under my battlements. Come, you spirits

r6BKkUU
G9YDlF2
Cawdor Castle
e58ngWw
Q4ss6kR
I
ATTO PRIMO
Oltre le fiamme di smeraldo, le Sorelle Fatali vi osservano. I loro occhi — spenti, dai capillari di sangue — squarciano il chiaroscuro della notte e del loro stesso maleficio; vi scrutano, in presagio, mentre ticchettano dita aguzze lungo la muta di una serpe. Dietro di loro, il Calderone è già pronto. Il gorgoglio, l'effluvio della magia, tutto è in attesa. Spariscono, l'attimo dopo. Tutte, una dopo l'altra, fagocitate dalle ombre. Vi riporta al mondo una voce più gentile, più vicina. A nulla valgono le vostre domande di poco prima, Caligine non è un maestro delle conversazioni, e Erebo... è un Cane d'Inferno, pur atipico nelle sue gesta docili. Sono tutti già lontani da voi, raggiungono la figura che si cela dietro la barriera di fiamme. Non c'è spazio per tentennare, non più. Il tempo delle scelte è rapido, si consuma in un battito di ciglia. Il fuoco non scotta, benché pericoloso. Anche le tue fiammelle oltremarino guizzano via, Niahndra. Ti recano dimestichezza verso la tana notturna, e poi spariscono. Nulla di più che un assaggio, un aiuto veloce. Voi, Streghe, avete bisogno soltanto del sangue.
«Avanti, care ragazze. Il sangue che avete con voi basta, le fiamme sono innocue e invisibili ai più.» Viktor Haunt torna a parlarvi, oramai è evidente che vi stia attendendo. Si muove dietro la barricata luminescente, con lui scorgete ombre più minute — un cane, un orco. Sono tutti e tre dietro le fiamme. Vi basterà poco, difatti, per passarvi attraverso. Gocce vermiglie, di salamandra, sanciranno il pegno. E, volenti o meno, Viktor Haunt insisterà affinché procediate in fretta. Così, scoprite il tepore delle fiamme. Quasi è una carezza sulla pelle, giacché riverberano come lingue d'alga tutto intorno.
«Finalmente! Benvenute al Castello di Cawdor, è un piacere accogliervi qui.» Lui, in carne ed ossa. Il viaggio è stato difficoltoso, ma... è Viktor Haunt! Quanti farebbero i salti mortali per essere al vostro posto? Viktor Haunt è uno stregone tutto sommato... curioso. Mingherlino, più spigoloso del solito (le fotografie quasi non rendono), ha il corpo asciutto e sottilissimo che quasi ricorda una silhouette, forse uno spettro a sua volta. Eppure, incarna il mistero, è un fascino tutto proprio che difficilmente potrebbe essere spiegato altrimenti. Ha guance incavate, fossette pronunciate, zigomi in risalto; il volto è delicato, ha la carnagione diafana di una creatura notturna. Tinte d'inchiostro gli dipingono armonia: i capelli folti, in boccoli di nero; le sopracciglia come due rondini, le ciglia in dolcezza marcata; e occhi come pozze oscure, benché brillanti. Veste di nero, interamente. Porta un lunghissimo mantello di stoffa scura, alamari d'argento tutto intorno, che copre perfino gli stivaletti neri; pantaloni, maglione, tutto delle tonalità dell'erebo. C'è soltanto una nota di colore, in lui: la sciarpa verde petrolio al collo, sulla quale si nota una vistosa macchina fotografica. Ha poi una borsa a tracolla, di pelle nera.
Bella gonfia, come una valigia. Quasi è più giovane del previsto. Erebo gli trotterella attorno, Caligine gli stringe invece una manina come un accompagnatore. Di certo è un quadretto atipico, eppure Viktor Haunt infonde sicurezza. In qualche modo, dietro le borse sotto gli occhi e i tratti appena sinistri, si nasconde un ragazzetto in cerca d'avventura. Vi allunga una mano. Se la stringete, vi accorgerete di come il contatto sia gelido. Il sorriso è sincero, denti candidi. Risulta pacato, come se la barriera di fiamme davanti a sé fosse all'ordine del giorno
«Effetti mirabolanti delle Megere, nulla di preoccupante. Le fiamme evitano ogni intruso per tutta la notte, noi siamo gli unici che potremo accedere su invito della Congrega. Dunque, se permettete.» Infila le mani in tasca, prima destra, poi sinistra. Rapidamente estrae una coppia di... occhiali, ecco. Sono interamente argentei, molto più grandi del solito. Le lenti sono oscure, completamente.
«Questi vi serviranno per gli Spettri di entità superiore. Se siamo fortunati, potremo imbatterci in uno o più. Allora, prima di iniziare.» Torna a voi, molto affabile. «C'è qualche domanda? E, soprattutto: come sta il buon Frate Grasso?»
Così, come se fosse un amico di vecchia data.

[...] That my keen knife see not the wound it makes,
Nor heaven peep through the blanket of the dark

Macbeth, Act I



Prossima scadenza: 31 Gennaio, 23.59

Niahndra Alistine
Punti Salute: 329/329
Punti Corpo: 237/237
Punti Mana: 251/251

Proroghe: 0/3
Assenze: 1/3
Vivienne Pierce
Punti Salute: 169/169
Punti Corpo: 93/93
Punti Mana: 123/123

Proroghe: 1/3
Assenze: 0/3

 
Web  Top
view post Posted on 31/1/2024, 14:20
Avatar

Sometimes I can feel my bones straining under the weight of all the lives I'm not living.

Group:
Studente sotto Esame
Posts:
10,831

Status:



99b1165bcdc4b1c279d03fd8e6dd62bb
Niahndra Alistine
18 anni • STUDENTESSA DI TASSOROSSO AL V ANNO

Statistiche
■ PS 329
■ PC 237
■ PM 251
■ EXP 78.5


Vocazioni
■ Banshee
■ Occlumante apprendista


Incantesimi
■ Iniziali [click]
■ Appresi: I, II, III, IV classe (proibiti esclusi)
■ fattoriam, colossum, repsi genitum, flagrate, salus dono, nebula demitto, expecto patronum, stupeficium, heolo benedici, cave inimicum, deprimo, plutonis


Inventario
■ Bacchetta magica
■ Outfit x
■ Amuleto greco
■ Cintura di Skuld
■ Stivali di Tyr
■ Sacchetta medievale che contiene:
■ "Spiriti e Spettri del Mondo Magico" di Viktor Haunt
■ Avversaspecchio
■ Clessidra incantata
■ Occhiali felini
■ Portamonete
N
emmeno Niahndra voleva finire arrostita e, onestamente, la sensazione di essere osservata da oltre quel muro infuocato non faceva niente per alleviare la tensione che provava. Anche il suo incantesimo di luce si era affievolito dopo aver portato a termine il proprio dovere.
Il loro ospite tornò a parlare e, colta la sua impazienza, Niahndra deglutì i rimasugli di preoccupazione che le rimanevano per poi volgere un'occhiata rassicurante a Vivienne. Annuì un paio di volte con la testa come a dirle che era convinta e tese una mano perché l'altra le passasse una delle fiale che aveva portato.
Con un gesto scattoso —più per impedirsi di avere ripensamenti che altro— ne versò il contenuto nelle fiamme verdastre e lasciò che queste la inglobassero mentre attraversava a testa bassa. La prima cosa di cui si assicurò dall'altra parte fu che anche Vivienne avesse oltrepassato la barriera indenne; la seconda fu la sagoma smunta del più grande spettrologo contemporaneo del mondo magico.
Niahndra ebbe bisogno di un istante per bere tutt'insieme quella figura scura e spigolosa, in piedi davanti a lei sottile e allampanato come una ferita. Era proprio Viktor Haunt!
Faceva così strano incontrarlo di persona! Se lo sarebbe immaginato più...solido, ma per il resto pareva proprio il tipo di persona che passa la sua vita rintanato al chiuso a svelare misteri invisibili agli occhi. E lei aveva il suo libro in saccoccia. Cosa diavolo le era passato per la testa quando aveva deciso di portarselo dietro? All'improvviso fu certa che il mago potesse sentirne la presenza e si sentì morire d'imbarazzo.
Ritrovò la voce dopo Vivienne e si sforzò di recuperare anche le buone maniere. «È un piacere fare la sua conoscenza, signor Hunt». Rabbrividì un po' nauseata dalle sue stesse parole, ma tentò di nasconderlo mentre gli stringeva la mano. Anche la sua era fredda, dopo il viaggio d'inferno che avevano passato. In realtà stava ancora rabbrividendo, il tepore delle fiamme smeraldine già un lontano ricordo. Si chiese perché la Congrega avesse sentito il bisogno di bloccare con tali misure l'accesso al castello e si chiese anche se abitassero abitualmente il castello; forse era un'informazione che avrebbe già dovuto possedere, ma non era sicura di ricordare niente in merito. In fondo, era lì per saperne di più sui misteri di Cawdor Castle e andare a caccia di spiriti.
Rimase sorpresa quando la loro guida presentò a lei e Vivienne un paio di occhiali dalle lenti scure. Per un attimo pensò che fossero simili a quelli che possedeva lei e che aiutavano a vedere al buio, ma quando Haunt spiegò il loro reale scopo si dette della scema. Sembrava così ovvio adesso che dovessero avere a che fare con gli spettri. Li accettò di buon grado, incerta su quando fosse appropriato iniziare a indossarli: Haunt non pareva avere i suoi addosso.
La domanda sul Frate Grasso attirò la sua attenzione, però. Era il fantasma della sua casata e dopo tanti anni ad Hogwarts aveva imparato ad apprezzarne lo spirito (*ah ah ah*) bonario.
«È entusiasta perché quest'anno Tassorosso ha guadagnato frotte di primini».
Non aggiunse altro, incerta sull'entità dell'interesse di Haunt. Temeva che fosse più una domanda di circostanza, nonostante qualcosa nel modo in cui si era espresso sembrasse suggerire una certa familiarità. Conseguenze del mestiere, suppose.
«Che genere di spiriti ospita il castello?». Si azzardò a chiedere infine.



Dettaglio effetto oggetti
Cintura di Skuld: Capace di mutare nel colore e nell'elasticità, permette di essere usata come una corda per scalare pareti o legare oggetti/persone.

Stivali di Tyr: Per una volta in quest sarà possibile attivarli per compiere uno sprint Permetteranno di correre per brevi distanze in minor tempo.

Sacchetta medievale: Comoda sacca in cuoio e pelle conciata, presenta robuste cuciture e due piccole cinghie sul davanti che assicurano la chiusura. Agganciabile alla cinta tramite due passanti posti sul retro. All'interno è stato praticato un Incantesimo Estensivo Irriconoscibile (max 5 oggetti di medie dimensioni).

Avversaspecchio: Uno dei primi prototipi che nacquero a Londra nel periodo in cui Jack Lo Squartatore seminava il terrore. Piccino e compatto, sta in una mano: in ottone laccato o intarsiato, per uomini e donne, lo specchio rifletterà delle ombre che si faranno sempre più distinte man a mano che eventuali pericoli e/o nemici si avvicinano al proprietario dello specchio. Decorazione Floreale. [+3PS]

Clessidra incantata: Riporta la situazione al turno precedente, usabile una sola volta in quest.

Occhiali felini: Ispirati alla capacità visiva dei gatti, questi speciali occhiali creati da esperte mani artigiane hanno delle lenti incantate che permettono una visione notturna nitida e precisa quasi quanto quella diurna. All'attivazione, semplicemente sbattendo per tre* volte le palpebre, sarà possibile sperimentarne gli effetti per 3 turni in Quest e/o Eventi.
 
Top
view post Posted on 31/1/2024, 23:35
Avatar

Group:
Prefetto Grifondoro
Posts:
1,779

Status:



99b1165bcdc4b1c279d03fd8e6dd62bb
ViviennePierce
15 anni • STUDENTESSA DI GRIFONDORO AL II ANNO

I
l pensiero di dover attraversare le fiamme non la metteva molto a suo agio: bella l’avventura, ma sinceramente non voleva finire arrostita. D’altra parte, non voleva neanche passare per fifona. Il fatto che Niahndra nutrisse i suoi stessi dubbi fu abbastanza rassicurante, tanto che si vergognò meno a chiedere alla voce dall’altra parte come dovevano fare per passare in modo sicuro. Non aveva idea di chi si nascondesse dietro alla fiamme, ma c’era buona probabilità che fosse proprio Viktor Haunt, quindi Vivienne non dubitò un attimo delle sue parole. Le mani corsero alla borsa, e scavarono fino a sentire un contatto con il vetro delle fiale, ne passò una a Niahndra. Il sangue era ancora disgustoso come quando l’aveva visto per la prima volta. «Lo versiamo e poi passiamo, giusto? » Sussurrò in direzione della compagna. Nel momento in cui vide un suo cenno di assenso, stappò la boccetta. Trattenne il fiato - non voleva sapere se quel liquido avesse un qualsiasi odore - e lo versò tra le fiamme. Neanche perse tempo a respirare, e si buttò direttamente tra le fiamme. Il contatto con il fuoco non fu come si era aspettata, di calore non c’era nulla, sembrò più una specie di solletico. Si accorse di non essere arrostita finché non si accorse che la voce di prima era diventata una vera figura. L’uomo che si ritrovò davanti aveva un aspetto insolito. L’aspetto longilineo e spigoloso le fece pensare ad un uomo di azione, ad una persona che non passa tempo sul divano ma che è sempre in movimento, sempre in tensione.
La verità era che sapeva il minimo indispensabile di Viktor Haunt e la sua faccia non era tra quelle informazioni. Ma doveva essere lui, per forza. Fortunatamente Niahandra la tolse dall’impiccio, confermando la sua ipotesi mentre gli stringeva la mano. Vivienne fece lo stesso subito dopo. « È un piacere conoscerla, grazie per l’opportunità. » Apprezzò molto il fatto che spiegasse loro il motivo delle fiamme, dopotutto quella avrebbe dovuto essere una visita guidata! Stava partendo tutto nel verso giusto. Così, quando lui chiese se c’erano domande, Vivienne non esitò con la sua. « Ma… le Megere vivono qui o ci sono solo oggi? » Evidentemente non sarebbero stati i soli nel castello, e Vivienne era curiosa di saperne di più su di loro. Intanto prese in mano gli occhiali che Haunt aveva tirato fuori. Spettri di entità superiore? Che cosa significava? Sarebbe stato pericoloso? In realtà il pensiero non la preoccupò molto, dopotutto ormai erano con l’esperto. Invece e vennero in mente i suoi Spettrocoli; chissà se funzionavano allo stesso modo o non erano abbastanza potenti. Ma, soprattutto, chissà se avrebbero potuto tenerseli!


Statistiche
■ PS 169
■ PC 93
■ PM 123
■ EXP 13


Vocazioni
■ Rettifono


Incantesimi

■ Appresi: I, II Classe (proibiti esclusi)


Inventario
■ Bacchetta magica
■ Pupazzetto mandragora
■ Matita lestorimedio
■ Macchina fotografica magica
■ Nanosticca
■ Cintura da samurai
■ Spettrocoli
■ Pochette
■ Bracciale “Snasi Fratelli”
■ Catena della notte

 
Top
view post Posted on 7/4/2024, 12:07
Avatar

Il Fato

Group:
Master
Posts:
9,193

Status:


Their candles are all out. Take thee that too.
A heavy summons lies like lead upon me,
And yet I would not sleep: merciful powers

r6BKkUU
G9YDlF2
Cawdor Castle
e58ngWw
Q4ss6kR
II
ATTO SECONDO
Fiamme spente, prive di calore, e gocce di pioggia stridenti come spine; vetri opachi, spettri in cerchio d'attesa, e profondi misteri in dissolvenza. Cawdor Castle vi accoglie in questo modo, un miraggio nascente della più antica Caccia alla Streghe. Scoprite presto di essere al sicuro, d'altronde Viktor Haunt è con voi. Per il momento, il vostro è un ritrovo semplice, frutto di convenevoli e di battute di circostanza. Haunt non è maestro della conversazione, il suo è un mondo di tenebra e spiritualità; eppure è cortese, e curiosamente vi offre un aneddoto dopo l'altro. Il richiamo al Frate Grasso è soltanto l'esordio, il giovane Spettrologo è lieto di scoprire altro. Ti rivolge un sorriso leggero, Niahndra. Quasi ha un'espressione impaziente, come a voler saperne di più.
«I Fantasmi di Hogwarts sono tra le presenze più affascinanti del mondo magico, credetemi. Più tardi vi racconterò di un curioso accadimento di trasmigrazione dell'anima: il Frate Grasso ha pensato per dieci giorni di essere oramai tornato in vita.» Sì, non è molto chiaro. Forse non lo è neanche per Haunt, un po' perduto tra vecchi ricordi. Si gira, indicandovi indirettamente di procedere verso l'ingresso del Castello. Il profilo è una bestia di roccia dormiente, investita dalle avvisaglie d'acqua piovana sempre più pressante. Viktor Haunt, però, non corre. Muove appena la mano come ad attirare attenzione, e la pioggia gli scivola addosso senza troppi grattacapi. Stringe l'altra alle dita grassottelle del Ghoul, un quadretto delizioso.
«Ottima domanda, Niahndra.» Ti accorgi di come il tuo nome, sulla sua bocca, diventi mellifluo. Ha uno stile singolare, una flessione di terre lontane. Arrivate presto sotto un pergolato naturale, un intreccio di ramificazioni di alberi di agrifoglio: forse riconoscete le foglie a punta di stelle, leggermente pungenti, benché non vi siano né bacche né gemme vermiglie. D'altronde, la fioritura è fuori stagione, e la rete d'alberi è scheletrica ma copre a sufficienza.
«Cawdor Castle è una miniera d'oro per ogni Spettrologo. Pullula di entità di ogni genere, perlopiù spiriti che possiamo tenere a bada e che non compromettono le visite turistiche dei Babbani. Almeno, non sempre.» Vi sorride, un lampo impertinente tra gli occhi d'inchiostro.
«Il Castello è aperto per ogni turismo, l'unica eccezione è nelle fasi delle riunioni della Congrega delle Megere. Dovete sapere, infatti, che Cawdor Castle sia un luogo antichissimo, risale alla fine del Quattordicesimo Secolo e si è protratto con la realizzazione ultima fino al secolo successivo. Ricordate questi due nomi: i Calder, vecchi baroni e nobili scozzesi, il cui nome è cambiato foneticamente in Cawdor. E i Campbell, un altro ramo dell'antica nobiltà britannica, che si è intrecciato strettamente con i Cawdor. Ecco, il nostro tour non scende troppo nei dettagli storici, ci occuperemo più dell'assetto mistico e spettrale del posto. Ma...» Viktor Haunt fa una pausa, velocissima; ha un modo di parlare quasi cantilenante, ricorda un racconto di campeggio attorno al fuoco. Lascia un attimo di tensione, forse voluta, forse conseguente alle parole. Poggia la mano sul tronco di uno degli alberi che vi sono vicini.
«Si narra che il primo Thane di Cawdor, o "barone" che dir si voglia, sia stato proprio William I di Scozia. Secondo la leggenda, William ha sognato di caricare alcune borse d'oro su un asino e di riposarsi dal viaggio alla Valle di Allt Dearg, non troppo distante geograficamente da dove siamo noi. In questo punto, dove William si è riposato, c'era un albero di agrifoglio. E, si sa, l'agrifoglio è simbolo di buono auspicio per i Babbani, così come simbolo d'antico misticismo per noi maghi e streghe. L'albero sarebbe stato il punto d'esordio per i Cadwor, per la fondazione del Castello. Nel tempo ci sono stati vari matrimoni, alcuni di convenienza, altri si dice per vero amore. In ogni caso, il Clan Cawdor si è imparentato con il Clan Campbell, famoso per la presenza di numerose Megere in famiglia. Oggi il Castello è di proprietà della Duchessa Lady Angelika Cawdor, matrigna di Colin Campbell, settimo barone. E mi direte: sì, ma gli spettri?»
No, non ha dimenticato la domanda. Viktor Haunt è stato a sua volta uno studente attratto dal velo d'ombra e segreto di una cornice simile. Non si perde in altre reminiscenze storiche, e solleva lo sguardo per un solo attimo verso i giardini in lontananza, prima di tornare a voi.
«Il primo a sostenere che tale fortezza fosse sede di spettri è stato proprio William Shakespeare.» In alto, un tuono spezza l'armonia della pioggia. Illumina il cielo come una cicatrice violetta, una luminescenza che porta con sé un boato feroce. Erebo si strofina alle tue gambe, Vivienne. Ha paura, è solo un cucciolo. Eppure, Viktor Haunt trattiene un cenno ridente: quasi sembra interpretare il tuono come effetto teatralmente in orario.
«Macbeth è la tragedia che lo scrittore sembra aver realizzato proprio dopo aver soggiornato in questo luogo. Tralascerò le infinite analogie tra la storia del protagonista, Re di Scozia, e i reali di Cawdor, ma vorrei sottolineare il richiamo alle tre Sorelle dell'opera. Si tratta di Megere, che continuano ad abitare e riunirsi in questo posto da secoli. Non credo saremo così fortunati, o sfortunati, da incontrare la Congrega: le loro riunioni sono protette e segrete, e forse solo Shakespeare stesso sembra avervi assistito. Con un pizzico di buono augurio, però, troveremo tante altre entità e gli occhiali vi aiuteranno. Ecco, avete avuto modo di leggere i miei libri? Conoscete la classificazione standard degli Spettri?»

[...] Art thou not, fatal vision, sensible
A dagger of the mind, a false creation

Macbeth, Act II



Chiedo profondamente perdono per il ritardo. Questo intervento è più prolisso del solito per la cornice storica necessaria, dal prossimo entreremo già più nel vivo dell'azione.

Prossima scadenza: 15 Aprile, 23.59

Niahndra Alistine
Punti Salute: 329/329
Punti Corpo: 237/237
Punti Mana: 251/251

Proroghe: 0/3
Assenze: 1/3
Vivienne Pierce
Punti Salute: 169/169
Punti Corpo: 93/93
Punti Mana: 123/123

Proroghe: 1/3
Assenze: 0/3

 
Web  Top
20 replies since 31/10/2023, 18:10   464 views
  Share