ogsmeade, ore dieci del mattino. Capannelli di bambini vestiti a festa, carole natalizie lungo i cunicoli più disparati, fuochi fatui in raccolta di desideri in lungo e in largo. Cupcake stregati, fiocchi di glassa, topoghiacci in sacchetto. Passanti, visitatori, turisti — colori, voci,
vita. Il Sobborgo magico più amato e famoso dei territori britannici si manifesta, ancora una volta, come cartolina natalizia. Soffia un vento che punge la pelle, Dicembre porta con sé un velo di neve, è un mantello brillante che s'adagia alle chiome degli abeti e lungo i ciottoli delle stradine caratteristiche. Girovagano pupazzi di neve, uno dietro l'altro. Somigliano a vigilanti, occhietti di pietra che tutto scorgono; la magia anima anche loro, un colpo di bacchetta e via. Inverno, vecchio amico, è finalmente giunto. Freddo, gelido, di certo atteso. Eppure.
Eppure. Hogsmeade è famosa per i colpi di scena — talvolta nefasti, spesso fortunatamente gioiosi. Oltre il profilo del Castello di Hogwarts si propaga un ruggito, un rombo che fa tremare le montagne innevate. Il cielo, tuttavia, è terso: una tela d'azzurro cristallo. Non c'è temporale, non oggi. Potrebbe essere il rimbombo di un sortilegio malfunzionante, forse uno dei Fuochi Filibuster. Nel battito di ciglia che consuma l'attesa, i più trovano mille e più giustificazioni. Alcuni, curiosamente, suggeriscono possa essere il famigerato, sperato rientro del Grifone che una volta ha solcato i confini del Villaggio. In effetti...
Un'ombra taglia la visione d'insieme, oscura il sole. Diventa una diagonale, una ferita a cielo aperto — si allunga verso il Castello di Hogwarts, come magia primordiale. Maestoso, imponente,
straordinario — è un
Drago in carne ed ossa.
O meglio... un Drago di
ghiaccio. Sorvola la periferia, le ali catturano in estensione parte della Foresta Proibita. Il volo di rondini e fate è fuggitivo, creature impaurite alla vista del Drago. Ha il corpo interamente lucente, ricorda il vetro. Squame iridescenti, zanne più affilate, una coda sottilissima come spina luminosa. Emette un grido che riverbera ovunque, attira più attenzione. In alto, più in alto, arresta la Danza e compie un cerchio perfetto su di sé. Sembra un gioco d'artista, le fauci ora volte al Villaggio. I più sollevano barriere di protezione, corrono, chiedono riparo a Madama Rosmerta. Altri, però, attendono. Altri sorridono, consapevoli.
Il Drago di Ghiaccio s'innerva, la bocca è una voragine: rilascia un'onda d'urto, di fuoco che fuoco non è, proprio di basso. Le fiamme mutano in neve, una pioggia cristallina che scivola senza mai ferire. Basta un attimo, affinché la neve — solleticando il suolo — prenda vita a sua volta. E muta in forma, in dimensione, in struttura: è un soldato, è un tritone, è un unicorno. Poi è un dardo, un calderone, un gufo. Poi è un abete di ghiaccio, una casetta, una megera. Poi, poi, poi.
La neve è senziente. Ed è viva.
Aegon Hightower è un Cavaliere di Drago, letteralmente. Ha trentasette anni, Dragologo di professione, una carriera di successi e di rivincite personali alle spalle; ha capelli biondo cenere, occhi oltremarino, un'indole giusta ma cortese. Originario di Hogsmeade, lì dov'è cresciuto e ha seguito gli studi magici, Aegon Hightower spicca per un'incredibile padronanza delle
arti trasfigurative (oltre che per un estro creativo affatto indifferente). Lui, d'altronde, è l'autore dietro l'ultima, folle sorpresa che ha incantato gli abitanti di Hogsmeade. Il Drago di ghiaccio è solo una delle creazioni magiche che Aegon Hightower ha messo a punto, la neve stessa — ora mescolatasi al manto naturale — raccoglie stille della propria magia. Non abbiate paura, qualora le neve prenda forma sotto i vostri occhi! La neve è senziente, risponde ai vostri pensieri e desideri. Certo, è innocua: è magia giocosa, puro divertimento. Sebbene...
«Diciannove Dicembre alle cinque di pomeriggio, oltre la Stamberga Strillante.» Aegon Hightower parla al pubblico, in sella al proprio Drago di Ghiaccio. Colpo di
Sonorus, e la voce si disperde nitidamente.
«Vi aspetto alla Battaglia di Neve più epica della storia. Squadre, singoli soldati, non importa. La neve prenderà forma al vostro controllo, si batterà per voi contro ogni avversario. Soltanto un vincitore siederà al Trono di Spade. Nessuna guerra è così sanguinosa come una guerra tra Draghi di ghiaccio.»Vola via, e con lui l'Esercito di Neve. Il Drago, le Creature, le Forme senzienti che tutti hanno potuto ammirare; i bambini gridano d'estasi, con loro molti adulti. C'è chi segna la data in agenda, chi manda un gufo per avvisare gli amici. E c'è chi, ad Hogwarts, appella i Draghi alla battaglia.
19 Dicembre, 17 pm.
E tu, Combattente, prenderai parte?
