Ride, lo fa quando il dolore viene meno e lo sterno può scuotersi senza che ci siano picchi di dolore.
La memoria lentamente torna, le immagini sono meno offuscate, e le persone con cui si è rotolato nelle lenzuola cominciano ad avere un volto. Ce l'hanno perché Lex chiude gli occhi, assecondando le premure di Adeline, lasciandosi cullare come un ragazzino.
Non si è mai capito se lui sia un ragazzino che indossa i panni di un adulto, se sia nel cuore un eterno Peter Pan, o viceversa.
Ma ridere è bello a tutte le età, e lo è ancora di più quando non è da solo - e quindi quando non sembra un folle che si sposta agli angoli di casa. Ma ora è fermo, e nell'esserlo, riapre gli occhi. La magia di un dolore che sa svanire con l'arrivo dei ricordi e delle mani magiche di Adeline.
Riapre gli occhi, la guarda reagire alla sua richiesta. In fondo, il temporale è orribile, e Lex ricorda bene perché. Però che riesce a dirlo, l'immagine è solo quella di un bambino intimorito in camera sua, stretto tra le lenzuola. Il cielo e la grande finestra della stanza, illuminati dai lampi. Ogni lampo, raggiunto dal suo immediato tuono, spacca in due il suo cuore.
Non è diverso da quello che accadrà tra poche ore, peccato che non ci sia nessun bambino, solo un adulto a confrontarsi male con la paura.
— Dici che esistono davvero modi di mangiarli senza formaggio? La gente che problemi ha? le grida dal salone, mentre riesce a rimettersi seduto trai cuscini come un perfetto indiano. Respirare assume un senso tutto nuovo senza costole compresse in posizioni improponibili.
Allunga le mani per aiutare Ada con la coperta, che quella donna ha quattro braccia senza saperlo! La accomoda sulle ginocchia lasciando spazio all'amica di accoccolarsi, compresa la piccola nicchia riservata alla scodella di nachos.
— Per fortuna che noi non glielo direm- ha paura dei tuoni. In genere Lex dovrebbe esserne colpito, insomma non è il solo no? Sono in due, ed anche in questo sono...
uguali. Eppure un po' la voce gli muore in gola.
— Oh, a- anche io... da sempre.
Continua a guardarla anche quando finisce la frase, allarga un braccio per invitarla a farsi più vicino, a stringersi un po' come due peluches.
- potremmo optare per film altrettanto romantici. Lei che dalla grande città torna nel suo paesino natale – e riscopre il suo ex vicino di casa, ormai cresciuto e super wow - un grande classico, mhmh.-Certo, non fosse altro che gli occhi si fanno appena più lucidi. Lui che torna dal Perù dopo anni di distanza da quel suo amico che nel frattempo è diventato davvero wow, e-...
— Sì certo! roco, inizia a fare zapping tra fin troppe emittenti televisive e servizi di streaming.
— Credo ne abbiano appena fatti uscire un centinaio per noi inguaribili romantici però non riesci a scherzarci davvero. Vorresti che ti facessero ancora male le costole. Il cielo è plumbeo.
— Adsy... la chiama, pianino, come se volesse lasciarle un bacio trai capelli, quel segno d'affetto che non manca mai, perché il rancore per Lex non esiste, esiste altro.
— Grazie per prima ridacchia, ci prova ché sta pensando troppo alle trame di quegli stupidi film
— Le mie costole ti saranno eeeeeeternamente grate, sono un idiota a non ricordare niente. Vorrebbe darsi dell'idiota per altre cose.
— E sappi che non ho alcuna paura di piangere con questi film certo, è proprio per quello, mh mh, sicurissimo Lex.