| Era intenta a controllare il suo respiro, concentrata sul suo battito e non sul ragazzo che stava inevitabilmente incrociando la sua strada. * venti..ventun..*. Non ebbe il tempo di aprire gli occhi, chiusi precedentemente per concentrarsi, qualcosa.. o meglio, qualcuno, la urtò con abbastanza forza da spostarla e farle perdere l'equilibrio. Sentì il gancio della borsa aprirsi, ed un peso lasciare il suo corpo, il freddo pavimento in pietra l'accolse poco delicatamente. Quando aprì gli occhi, pochi istanti dopo, ciò che vide confermò la sua ipotesi, qualcuno l'aveva urtata ed ora la sua borsa era a terra accanto a lei, aperta.. e con il libro di storia fuoriuscito per metà. Amber allungò la mano per chiudere la tracolla e reinserire il libro al suo interno, ovviamente con l'intento di defilarsi prima che altri studenti la vedessero a terra, ma una macchia nera di inchiostro iniziò ad espandersi, colorando la borsa.. in cui c'erano ancora i suoi appunti! La boccetta con l'inchiostro nero si era ovviamente rotta al suo interno, probabilmente l'impatto era stato sufficiente, d'altra parte.. quando mai gliene andava bene una? Tentò di estrarre un rotolo di pergamena, senza sporcarsi, ma non lo tirò fuori del tutto dalla borsa, perchè per metà era nero. Il suo battito accelerò nuovamente, era nervosa.. i suoi appunti erano persi e tutto perchè qualcuno non aveva avuto la decenza di guardare dove stava mettendo i piedi. Si piegò sulle ginocchia, con le mani si diede la spinta sufficiente a risalire in piedi, pronta a chiudere la borsa ed andare in Giardino, aveva bisogno di ancora più tempo, adesso. I suoi occhi chiari e la sua espressione adirata, si posarono sul ragazzo di cui ora scopriva i lineamenti.Capelli castani.. occhi castani.. anonimo, come molti nella scuola. E, per lei, senza un nome. Era indecisa.. voleva correre via e dimenticare quel momento imbarazzante, ed allo stesso tempo voleva che il ragazzo capisse il danno che aveva fatto. Per molti un incidente simile si sarebbe risolto con un " scusa, non ti avevo vista", e un " va bene tranquillo, non fa niente." Ma lei non era incline a seguire la logica di buonismo di massa, lei era gelosa delle sue cose, lei non amava il contatto fisico di nessun genere, ed essere urtata così dal nulla le ricordava solo quanto troppe cose fossero impossibili da controllare. Oltretutto era stata interrotta in un momento fondamentale, prevenire un suo attacco d'ansia era difficile.. ci provava e solo raramente ci riusciva, ma aveva appena scoperto che mutare il timore in rabbia calmava una parte della sua anima. Non era decisamente un buon segno. Non disse però nulla, attese di vedere cosa sarebbe uscito dalla bocca del ragazzo, sempre se avesse voluto dirle qualcosa. Poi, la tassina, avrebbe proseguito per la sua strada.
© Giuls ~ NON COPIARE. Vai tranquillo, il tempo non è un problema ^^ ( anzi, ti avviso da subito che io nel week end non ruolo mai ) non sapendo se Oliver gira con la spilla da prefetto nel week end, e non volendo dargli una precisa collocazione, sono andata volutamente sul vago descrivendolo. PS: la borsa di Amber è ancora a terra e aperta
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