Casella Posta Via Gufo

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view post Posted on 2/11/2020, 17:42
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Fatte finalmente le sue consegne a Duvet rimaneva soltanto l'ufficio del professor White come ultima tappa del suo turno, così da poter finalmente usurpare il trespolo di un rapace nella Guferia e appisolarcisi per almeno 2 ore.
Come sempre si era detto, Duvet era un gufo reale assolutamente atipico fra i suoi colleghi all'Ufficio postale di Hogsmeade: c'erano i gufi golosi, quelli più sulle sue e boriosi, ma anche i più affettuosi in cerca di contatto umano dopo le consegne; poi c'era Duvet che era narcolettico.
Non a caso il professor White potrebbe averlo visto volare già l'ora prima vicino alla sua finestra e scomparire sotto questa, apparentemente diretto altrove.
Invece no, era ancora lì. Solo che stava dormendo dentro una nicchia nella parete del castello.

Deo gratia l'Inghilterra era piena di guglie e intersezioni nei suoi edifici antichi o un gufo come lui avrebbe avuto non pochi problemi a trovare un punto dove crollare per un po'.

Ancora assonatissimo, praticamente in dormiveglia, Duvet si fece spazio nell'ufficio di Sirius dando qualche colpetto di capoccetta contro un pannello mobile della finestra, facendo il suo ingresso con un bubolare sommesso e confuso, di chi era ancora stordito dalla profonda pisolata portata a termine.
Una volta lasciato giornale e allegato, Duvet si sarebbe diretto verso la Guferia, non senza un poderoso sbadiglio ad annunciarne la partenza.


In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

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Gioco L'allegro Medimago (+1 Punto Corpo)
È un gioco che non ha età e che istruisce sulla struttura del corpo umano. La scatola contiene un piccolo scheletro giocattolo, una mini-bacchetta come bisturi e una serie di oggettini – un cuore, una costola di ricambio, un fegato, un cervello, alcuni arti, alcune dita, una lingua. Ad un colpetto sullo scheletro, questi si anima e comincia a strillare il suo male: il gioco consiste nell'interpretare il disagio dello scheletro e tagliare, operare e inserire il pezzo mancante con la mini bacchetta-bisturi. C'è il rischio che lo scheletro impazzisca e scappi in giro.


GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!



Sirius White
CITAZIONE (petrichor. @ 26/10/2020, 10:13) 
Era il febbraio del corrente anno quando Fiorenzo, il capo dei centauri stanziati nella Foresta Proibita, è stato dato ufficialmente per scomparso. La nostra Redazione da allora ha allacciato i propri contatti con il Ministero per potervi tenere aggiornati sulla situazione.
Purtroppo, oggi questo articolo vi giunge con notizie del tutto rassicuranti, cariche del sapore amaro lasciato dalla consapevolezza di stare assistendo alla nascita di un conflitto sanguinoso.

Difatti è di conflitto che è giusto parlare, oggi: la realtà della incomunicabilità fra la componente legislativa del Governo britannico magico, il Ministero della Magia di Camille Pompadour e la Comunità di Centauri del paese è allarmante.
I tentativi del Ministero di ritrovare Fiorenzo si sono confermati vani, accrescendo il dissenso da parte dei Centauri. La mancanza di un Capo diplomatico ha visto venire a mancare i filtri necessari per la causa dei così detti “ibridi”, rendendo inconcludenti i tentativi dei diplomatici addetti di riallacciare i rapporti con la comunità locale, ma più forte il desiderio dei Centauri di voler affermare la propria indipendenza a seguito del continuo espandersi dei territori abitabili nelle aree verdi del paese e al corrispondente decrescere delle zone in cui le famiglie di Centauri possono vivere e muoversi.

Non sappiamo se ad oggi un nuovo Leader sia stato eletto, ma è sempre più preoccupante ed evidente come la situazione sfugga oggi al controllo del Ministero.

Dopo gli avvistamenti di creature abbattute dalle frecce centauree all’interno della Foresta Proibita, notizie dal Castello di Hogwarts giungono a noi preoccupanti: al limitare della foresta la Capanna del Guardiacaccia è stata bersagliata la scorsa notte da una dozzina di dardi e la staccionata che ne delimita il perimetro divelta, membra di animali sono state sparse nella zona dell’orto delle zucche vicino (si annoverano fra i resti zampe di Acromantula e piume insanguinate di Ippogrifo) rendendo parte del raccolto di ottobre incoglibile, a causa delle proprietà tossiche di alcune delle viscere depositate lungo il terriccio.
Chiaro è come i Centauri siano agli sgoccioli nella loro pazienza e che azioni tanto efferate riconducibili a loro, corrispondano ad un avvertimento tanto quanto ad una critica alle mancanze del nostro sistema che avrebbe dovuto supportare i Centauri e il loro quieto vivere.

In tutto ciò, nuovamente innocente, la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts si ritrova bersaglio immobile della rabbia altrui.
Fin dove la rabbia di queste creature dovrà venire sentita e non ascoltata? E dove un sentimento tanto corrompente come l’odio e la frustrazione potranno portarli a muoversi? Cosa impedisce, del resto, un Centauro a marciare verso il Castello a corde tese?
Nulla, se non la speranza che una soluzione possa sedare gli animi prima che sia troppo tardi.

Ci chiediamo come potranno gli studenti dormire tranquilli nella consapevolezza che i confini del castello non sono più da considerarsi sicuri.
Cosa succede adesso all’interno della Foresta? Dov’è Fiorenzo, il diplomatico di cui i Centauri hanno bisogno? E soprattutto, cosa farà il Ministero a riguardo?

Purtroppo, a queste domande non possiamo darvi risposta, ma possiamo invitare Voi, Lettori, a farci sapere cosa ne pensate al riguardo, così da trasmettere la Voce di chi non vuole essere impotente
davanti allo svilupparsi delle faccende.

Ariel A. Vinstav

 
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view post Posted on 2/12/2020, 20:38
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Zorro, Zorro, Zorro. Ormai si parlava solo di lui in Redazione. Aveva combinato qualche guaio, aveva lisciato un po' le sue penne per una strega ed era diventato il protagonista assoluto della scena. Ma dei gufi che lavoravano per davvero nessuno diceva nulla? Perché Sikia - che a dispetto degli altri portava tre volte il suo peso - lavorava incessantemente dal mattino alla sera. Era la prima civetta a lasciare il nido e l'ultima a tornarci. Ma lei non si innamorava, non si invaghiva per gli umani, no signore. Consegnava le sue copie e tornava alla base per lavorare ancora. Certo, non aveva considerato il professor White.
Si era appena appoggiata sulla soglia della finestra semi-chiusa e lo aveva visto per la prima volta: oh quella folta chioma mora, oh quelle rughe intorno agli occhi verdi brillanti e misteriosi. Era forse quello l'amore che provava Zorro? Oh Sirius White, sei belliss-CRAAAAAAA. Il docente aveva appena lasciato l'ufficio e Sikia ebbe modo di entrare per lasciare la copia del Profeta. Ma sarebbe tornata, oh sì l'avrebbe fatto.


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CITAZIONE (Elizabeth Ashton @ 16/11/2020, 22:10) 

Schiopodi Sparacoda incendiano Belfast

Erano almeno diciannove, tutte adulte, le creature che due giorni fa hanno rischiato di devastare un intero quartiere di Belfast.
Le registrazioni delle richieste di soccorso alla polizia babbana hanno permesso di ricostruire con una certa precisione il susseguirsi degli eventi. Pare che l'attacco sia cominciato intorno alle 20 nei pressi del cimitero cittadino, probabilmente in Norbury Street, dove le numerose recinzioni in legno hanno contribuito al rapido propagarsi delle fiamme, abbia devastato Divis Drive e sia poi proseguito su Falls Road, per concludersi in un cantiere all'incrocio con Beechview Park. Il sito e le attrezzature, inutile dirlo, sono andate completamente distrutte, ma hanno offerto agli Schiopodi Sparacoda un'area di sfogo che li ha distolti dall'accanirsi sulle abitazioni. Senza dubbio, grazie alla fortuita presenza del cantiere affacciato sulla strada, molte vite si sono salvate: il conto finale è di sessantadue feriti, di cui tredici gravi, ma nessun morto.
Dai primi rilevamenti non risultano tracce di passaporte o camini illegali: è probabile, pertanto, che i pericolosi animali si trovassero già in loco, e non da breve tempo. Spostare diciannove Schiopodi adulti è un'operazione difficile, decisamente impossibile se si necessita di passare inosservati, e l'ipotesi più plausibile è che fossero nascosti da qualche parte nella zona fin da quando erano cuccioli, forse addirittura uova.
Un allevamento clandestino finito male, quindi, è la direzione in cui si muovono le indagini, in sinergia tra l'Ufficio per l'Uso Improprio delle Arti Magiche e l'Ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche. Già da ieri le Squadre Antimago stanno interrogando a tappeto tutti i volti noti del commercio irregolare di creature, cercando di ottenere, se non un nome, quantomeno qualche informazione utile. Parallelamente, si è conclusa solo da poche ore la cattura di tutti gli Schiopodi Sparacoda: le bestie, la cui già naturale ferocia è stata incrudelita dalla cattività in uno spazio sicuramente non adeguato, hanno dato del filo da torcere alla Squadra di Disinfestazione intervenuta nell'immediato, tanto che la Divisione ministeriale di riferimento ha ritenuto opportuno inviare sul posto anche alcuni Domatori. Come già accennato, sono state recuperate diciannove creature, una buona metà delle quali ferite in modo lieve, ora temporaneamente ospiti di una riserva in Donegal. Resta da scoprire se ve ne siano altre, nascoste o rimaste nel luogo dell'allevamento: a questo scopo l'intero quartiere sta venendo setacciato e al Ministero si discute se allargare le ricerche anche alle zone circostanti.
Meno coinvolto del previsto è stato invece il Dipartimento per le Catastrofi e gli Incidenti Magici, che ha sì dovuto sul momento obliviare qualche testimone, ma non ha poi avuto bisogno di inventare una storia di copertura: i media babbani hanno subito attribuito il devastante incendio a repubblicani irlandesi, ipotizzando un incidente durante la costruzione di uno o più ordigni esplosivi. Per chi tra i lettori non si intendesse di geopolitica babbana, è importante sapere che le contee irlandesi di Antrim e Down, sul cui confine si trova Belfast, insieme a Derry, Tyrone, Fermanagh e Armagh sono da ormai un secolo luogo e oggetto di un sanguinoso scontro tra repubblicani, che rivendicano l'indipendenza dal Regno Unito e l'annessione all'Irlanda, e lealisti, fedeli alla corona britannica. Ambo le fazioni non hanno mai lesinato energie e mezzi in difesa della propria causa e le armi non hanno mai smesso di avere un ruolo fondamentale nel conflitto.
Belfast, così come altre città, è suddivisa in zone di influenza e Falls Road è notoriamente un quartiere indipendentista. Gli investigatori babbani si sono mossi da subito in questa direzione, con perquisizioni e arresti cautelari e preventivi, e hanno richiesto l'intervento dell'esercito per prevenire eventuali disordini. Tutte misure, noi lo sappiamo, che ricadono su individui in verità innocenti.
Rimane da chiedersi quante e quali informazioni l'alta dirigenza della polizia britannica abbia ricevuto, e deciso di ignorare, su come sono andate davvero le cose. Quanto la direzione delle indagini babbane è stata casuale e quanto ispirata da precise ragioni politiche?
Quanto il nostro Ministero della Magia è consapevole della situazione che, a causa della sua indifferenza, grava ora su una grossa fetta della popolazione di Belfast?

Cosa sono gli Schiopodi Sparacoda?
Noti anche come Blast-Ended Skrewts e classificati come Bestie di categoria XXXX, sono un pericoloso incrocio tra una manticora e un fiammagranchio.
Appena usciti dall'uovo sono lunghi una ventina di centimetri e somigliano a strane aragoste senza testa, pallide e viscide, con le zampe distribuite lungo il corpo in modo insolito. Sono da subito in grado di sparare scintille dalla coda, con forza sufficiente a spingere il cucciolo in avanti anche di qualche decina di centimetri.
In poche settimane raggiungono la lunghezza di un metro abbondante e sviluppano la caratteristica corazza grigiastra, spessa e capace di respingere, facendoli rimbalzare, la maggior parte degli incantesimi; solo la parte inferiore del corpo, comunque molto difficile da raggiungere, ne è sprovvista. Assumono una forma più definita, con elementi che ricordano granchi e scorpioni, ma testa e occhi continuano a non essere riconoscibili. L'espulsione della coda avviene sotto forma di una vera e propria esplosione, con una capacità propulsiva di diversi metri; oltre a questo, i maschi sviluppano un pungiglione velenoso e le femmine hanno sulla pancia un organo che permette loro di succhiare il sangue. In questo stadio sono già molto aggressivi e devono essere tenuti separati, poiché tendono ad aggredirsi a vicenda.
Raggiungono l'età adulta, e la lunghezza media di tre metri, nel giro di qualche mese.

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view post Posted on 4/12/2020, 14:31
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LA MANGIAMORTE

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Nel mondo magico e in quello babbano, l’atmosfera natalizia si respirava a pieni polmoni, strada magiche e non erano illuminate a festa, allegri Babbi Natale animati rincorrevano con il loro “ohohohoh" i passanti che iniziavano a correre per portare a termine la loro lista di regali. Tuttavia c’era una persona che Natale lo festeggiava a modo suo, con un ghigno bieco sul volto come un moderno Grintch. Così, una volta recatasi all’ufficio postale di Hogmsede, affidò ad alcuni gufi alcune lettere e un presente da inviare a determinate persone. Alcune di loro le conosceva solo per sentito dire ma ricoprivano ruoli che l'infastidivano, altre ancora, erano una spina nel fianco che trovava particolarmente fastidiosi.

Quel giorno nell’ufficio di Sirius, una grossa civetta bianca come la neve che iniziava a imbiancare le colline circostanti il castello, fece capolino dalla finestra. Portava con se una busta, sul retro vi era scritto “auguri di buone feste” a cui al suo interno vi era un biglietto di Zonko che si sarebbe attaccato alle dita con una presa salda.
Rowena non avrebbe mai saputo se la cosa avesse funzionato e se l'uomo fosse caduto in trappola, tuttavia, il solo inviare quel biglietto, avrebbe reso la sua giornata molto più soddisfacente.






//biglietto mordi dita 3/6//

 
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view post Posted on 27/12/2020, 12:23
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Ufficio Professor White
«Herb, psst Cercò di chiamare la concasata in modo rapidissimo, la mano destra già si spostava avanti e indietro. Per tutta risposta, l'altra scambiò quel gesto come un semplice saluto e si limitò a fare lo stesso con un sorrisetto.
«No, Herb, hey Herb!» Il compagno di banco, lì alla Serra numero tre, sembrò piuttosto spazientito: Oliver non riuscì a capire cosa stesse borbottando, il frastuono che c'era tutto intorno era diventato ormai insopportabile. Quella sarebbe stata l'ultima lezione del giorno e dell'anno in corso, prima dell'arrivo delle festività, e per giunta Erbologia era una delle sue discipline preferite in assoluto. Mai avrebbe immaginato che potesse sfumare in un vero e proprio tormento, ma con la Starnutaria c'era da aspettarselo. Nei vasetti di terracotta lungo l'ampio tavolo al quale la classe si era sistemata, infatti, le piantine sembravano essersi animate tutte insieme, all'improvviso. Più gli studenti tentavano di inserirle adeguatamente nel terriccio predisposto, più starnutivano, ed era un etciù dopo l'altro - talvolta in suoni molto, molto striduli, al punto da aver spinto Oliver ad indossare alla svelta un paio di paraorecchie. Non poteva resistere a lungo, per fortuna la Starnutaria che gli era stata assegnata si era assuefatta al terreno sottostante, ondeggiava le foglioline più lucenti come sospinta da un soffio di vento; indirettamente, Oliver ne carezzò il fusto, le mani bene coperte dai guanti. Cercò subito dopo di attirare l'attenzione di Herbelia, e ignorando di tutto punto il ragazzo che gli era di lato, finalmente poté alzare la voce verso la concasata di diverse postazioni più lontana. «Herb, recupera tu erb-»
«Ah.» Ah. Alla fine, a malincuore, non riuscì neanche lui a contenersi. Si volse di scatto verso il compagno di tavolo, ignorando per un attimo l'amica. «Ah?»
«Voi Grifondoro non dovreste fumare erbe *Godric, fermami*
«Ti sei fumato il cervello, mi sa.» Si tolse un guanto dopo l'altro, lasciando la piantina nel vasetto di terracotta. Mancava pochissimo alla fine della lezione, e lui aveva appena concluso il rinvaso. Scoccò un'ultima occhiataccia verso l'altro studente, proseguendo oltre fino a raggiungere la fine del tavolo. Quando si trovò accanto alla concasata, le chiese più accuratamente di prendere gli appunti di erbologia, soltanto quello, e con un cenno veloce raggiunse così la Professoressa Fiachran. Lasciò la Starnutaria sulla cattedra, le sorrise e si congedò rapidamente, augurandole buone feste. Di lì a breve, stringendosi nel cappotto più pesante, Oliver uscì dalla serra per risalire a passo spedito verso il Castello di Hogwarts. Aveva ancora un po' di terra sotto le unghie, e avrebbe dovuto lavare i guanti da lavoro che aveva con sé, ma sapeva di non avere altro tempo. Prima che le ultime lezioni potessero concludersi ovunque, da un'aula all'altra, avrebbe dovuto raggiungere l'Ufficio del Professor White. Camminò sempre più velocemente fino ad imboccare la prima rampa di scale, e via di una seconda, e di una terza, e di altre in successione. Non si era fermato neanche una volta, e in effetti alla Torre d'Astronomia si accorse di avere il fiato corto. Non vide studenti nei dintorni, a riprova di come fosse in leggero anticipo; così guadagnò la breve distanza dalla porta di una stanza per lui tanto familiare, quando arrivò proprio di fronte si premurò di guardarsi ancora una volta attorno. In solitaria, recuperò un pacchetto dalla borsa a tracolla - somigliava ad una scatolina di cartone, con una pigna a mo' di fiocco in superficie, e tutto intorno un nastrino smeraldo. Vi poggiò accanto una pergamena già arrotolata e stretta da un filo della stessa tinta, lasciando infine tutto sulla soglia dell'ufficio. Ad un colpo di bacchetta, lo rese impercettibile a chiunque fosse stato di passaggio: soltanto Sirius White avrebbe potuto scovarlo, quel regalo era ancora una volta per lui. Con un sorriso e un sospiro affrettato, scagliò un Seocculto su di sé per ogni evenienza, e quasi invisibile come un Fantasma di Natale, passò via fino alla Sala Comune Grifondoro.

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Sirius White Mai in ritardo come quest'anno - e mai più difficile di quest'anno nella ricerca di un dono adatto. Buon Natale, Sir. Nel pacchetto troverai:
Amuleto Dorato (+1PC +1PM) – candido e puro, questo amuleto ha incastonata una perla in madreperla; preferibilmente per allineamenti tendenti al buono.
Gnomo di ceramica – direttamente dall'Abete Natalizio in Sala Comune Grifondoro, è una delle classiche, semplicissime decorazioni che si avvinghiano tra i suoi rametti; è uno gnomo in miniatura, di ceramica, molto colorato: è stato animato per magia per trotterellare e borbottare


Ci sono persone che lasciano il segno, prima o poi, almeno una volta in ogni vita. E ci sono persone, invece, che sono il segno, in una stessa vita. Nei voli pindarici di aforismi e di convenevoli, non posso ignorare che tu sia per me il segno di un tempo che non finisce, di un tempo che continua ad impreziosirsi giorno dopo giorno. Quello che rappresenti, Sir, è un vero e proprio punto fisso – in ogni momento, in ogni divenire. Perché tra tutti, io riuscirò sempre a Vederti. In un modo, e in tanti altri.
E per me non c'è dono più importante.

Passa il miglior Natale, Professor White. Quel piccolo furfante di gnomo è in terracotta e viene proprio dall'Abete della nostra Sala Comune. Un luogo che apparterrà sempre anche a te, e che continua a ricordarti. Presta attenzione, però. Potrebbe scappare via.

Con affetto,
Oliver
 
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view post Posted on 20/1/2021, 21:23
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Si era trattato di uno di quei giorni infausti in cui la stanchezza e l’avvilimento prendevano il sopravvento. Non sapeva come uscirne e come affrontare i sentimenti negativi che lo assalivano. Sirius White dopotutto era fatto così. Silenzioso, sulle sue, solerte negli uffici ma quando la malinconia la prendeva perdeva le forze e la volontà per fare qualsiasi altra cosa. Ben peggiore poi era il fatto che si stesse avvicinando il Natale. Amava la festività con ogni fibra del suo corpo ed era paradossale che proprio lui, quei sentimenti, la rovinassero. Ci aveva provato, si era sforzato ma deluso nell’ennesimo tentativo si era trascinato dalla sala grande ove aveva consumato il pasto della giornata con il solo desiderio di rintanarsi nel suo ufficio dove probabilmente avrebbe trascorso il resto della giornata. La sua fortuna consisteva almeno in questo: l’appropinquarsi del Natale e delle ferie studentesche aveva diradato le lezioni ai suoi alunni e dimezzato le esercitazioni di pozioni o al campo di Volo. Che meraviglia! Avrebbe potuto bere, lasciarsi andare e dimenticare senza pensare a nient’altro che alla sua vita e probabilmente ma questo solo nella fase iniziale della sua giornata agli innumerevoli espedienti che avrebbe potuto attuare per far fronte alla sua particolare forma di depressione. Se solo avesse immaginato cosa e quale percorso il destino gli aveva riservato probabilmente si sarebbe concesso tutt’altra serata. Ma la cosa affascinante stava proprio in questo. Non sapere, ignorare tutti i possibili risvolti e trovarsi di fronte alla sorpresa più grande.
Quando fu di fronte alla porta del suo ufficio il ritrovamento di un anonimo pacchetto sarebbe stato per lui la sorpresa più grande della giornata. Il foglietto che l’accompagnava oltre che il suo contenuto gli avrebbe scaldato il cuore così tanto da svoltare completamente la sua intera giornata e fargli dimenticare temporaneamente la sua malinconia. Oliver Brior si era dimostrato un amico fidato, una delle persone più importanti che avesse mai incontrato. Avrebbe stretto il pacchetto al cuore, varcato la soglia e aperto il pacchetto all’interno del suo ufficio, solo, ma ancora più vicino all’amico di quanto non fosse mai stato. Era davvero, davvero fortunato!



Scusami per il ritardo! Tempi pazzi. Grazie mille!!!!! :]
 
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view post Posted on 4/2/2021, 20:35
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Credeva di poter resistere per molto tempo ancora, ma l'età rendeva le consegne di lunga destinazione sempre più complicate; il problema, per Ametista, non era tanto il volo in sé, riguardava più il dolore che provava agli artigli. Quando si trattava di trasportare un paio di copie di giornale, in effetti, non era chissà quale cruccio; quando si aggiungevano dei pacchetti, invece, era letteralmente un pugno allo stomaco. Per fortuna quel giorno gli era andata bene, l'ultimo giornale era stretto al becco e nel chiarore delle prime luci del giorno - poco dopo l'alba, a ben vedere - il gufo poté raggiungere facilmente il Castello di Hogwarts. Aveva alcune destinazioni in lista, ma la più rapida apparve proprio quella del Professor White. Di lì a breve sorvolò i confini dei giardini, tanto estesi quanto ricchi di prede ghiotte. Più tardi si era ripromesso di fare un giro tra i sentieri che conducevano alla Foresta Proibita, tra l'altro non aveva ancora fatto colazione. Sgusciando in un arco di pietra, si accorse di come in volo ogni rimostranza, ogni tensione anche del proprio corpicino non gli dessero affatto problemi; era una sensazione che non avrebbe mai saputo spiegare, ma di certo era un piacere a tutto tondo. Poco dopo, comunque, arrivò alla finestra dell'ufficio di proprio interesse, e attento a non svegliare eventualmente il Docente nelle sue stanze, lasciò la posta semplicemente alla cassetta lì all'occorrenza. Un balzo veloce, e via verso i cieli più luminosi di quel giorno.


Per festeggiare Carnevale e San Valentino,
in allegato per tutti gli abbonati del Profeta:

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Sirius White

CITAZIONE (Unconsoled @ 10/12/2020, 15:38) 


Diverse sono state le nuove uscite che, quest'anno, hanno animato il panorama letterario magico. Anche a dicembre, le case editrici continuano a riservarci delle sorprese: per la fine del mese verrà aggiunto al catalogo di Bibliomagic il libro G.U.F.I., Grande Unico Folklore Internazionale dell'autore Dinari Amilia. Il volume, intorno a cui sta ruotando un'ampia campagna pubblicitaria, è senz'altro la degna conclusione di un anno culturalmente vivace, presentandosi fin da subito come un'opera unica nel panorama odierno.
Uno scritto d'altri tempi, potremmo dire, o, meglio ancora, uno scritto senza tempo: G.U.F.I. si propone come la più vasta e completa raccolta di miti, leggende e credenze popolari che, nel corso dei secoli, hanno testimoniato l'immenso fascino esercitato dagli omonimi rapaci. Tanto il mondo Magico quanto quello Babbano pullulano di storie e credenze. Specialmente nelle comunità non Magiche i gufi vengono spesso associati ad aspetti oscuri quali morte, malasorte, magia nera; senza andare molto lontano, una vecchia credenza scozzese vuole che guardare un nido di gufo porti malinconia per il resto della vita, ed udire il suo verso sia un cattivo presagio per ogni malato. Ciò potrebbe stupire una Strega o un Mago, dal momento che nei secoli abbiamo imparato a conoscere questi animali al punto da farne fedeli compagni ed aiutanti. Sembrerebbe, in realtà – ed è questo un aspetto esplorato anche da Amilia –, che siano stati proprio i Maghi a far circolare per la prima volta queste leggende di malasorte, al fine di scoraggiare i Babbani dall'intercettare messaggi ed artefatti affidati ai gufi messaggeri. Non mancano, ad ogni modo, esempi di civiltà che hanno saputo riconoscere e apprezzare la spiccata intelligenza dei volatili: l'antica Grecia voleva una civetta come simbolo di Atena, la dea della saggezza; tra alcune tribù native del Nord America lo stesso animale era considerato creatore della notte, simbolo di chiaroveggenza associato anche alle proiezioni astrali.
Nell'esplorare un immaginario così ricco e persistente, e nel constatare l'attuale collaborazione tra comunità Magica e gufi, Dinari Amilia non manca di interrogarsi sulle origini di tale legame. E lo fa nel suo modo prediletto, ovvero attraverso la leggenda. Sono diverse, infatti, le versioni che tentano di spiegare questo evento. Una delle più conosciute nel continente Europeo narra di un antichissimo villaggio composto da soli Maghi e Streghe: un popolo saggio, votato alla pace e alla virtù che, quando venne attaccato dalla belligerante popolazione confinante, si rifiutò di rispondere all'offesa con la violenza. Ogni abitante, invece, si tramutò in gufo e volò in libertà sopra alla testa dei nemici, diffondendosi nel resto del mondo Magico per accompagnarsi sempre a popoli o individui votati alla saggezza. Sembrerebbe infatti – e qui il mito si fonde alla realtà, in un intreccio che non è semplice sciogliere – che le comunità Magiche del nord Europa tenessero in grande considerazione le persone aventi per famiglio un gufo o una civetta, in virtù della capacità di questi animali di riconoscere i saggi e i magnanimi; parrebbe, addirittura, che fino al X secolo d.C. questo fosse uno dei criteri secondo cui scegliere una guida per l'intera comunità. Da qui il mito del Re Bugiardo, che salì al potere facendo credere a tutti di essere stato eletto da un bellissimo esemplare di barbagianni, quando in realtà si trattava solo della moglie Animagus.
Queste ed altre leggende riempiono le pagine del volume, accompagnandosi a meravigliose illustrazioni dal sapore onirico che, realizzate dallo stesso autore, arricchiscono enormemente l'esperienza di lettura. Lo stile della narrazione è quello tipico del racconto popolare tramandato per via orale: semplice ma coinvolgente, carico di un fascino arcaico che rimanda all'infanzia, ma anche a tempi così indietro nella storia da essere diventati essi stessi una leggenda. Una pagina dopo l'altra, Amilia ci accompagna attraverso i secoli e in ogni punto del globo, a riscoprire frammenti di civiltà che, in modi sempre diversi, hanno saputo riconoscere nei rapaci un'intelligenza unica, una natura a tutti gli effetti magica. Non possiamo fare a meno di stupirci, anche se, forse, nulla dovrebbe sembrarci poi così incredibile: non sono forse i gufi gli animali prediletti da Maghi e Streghe, tra i famigli più fedeli, gli aiutanti di cui non potremmo mai fare a meno?


Dinari Amilia nasce nello Yorkshire. Primo e unico Mago della sua stirpe, frequenta Hogwarts nella casata di Corvonero, dove si distingue per la sua spiccata intelligenza, resa ancor più vivace da una curiosità capace di spaziare dal folklore magico alla cura delle creature, dalla storia alle arti illustrative. Una volta conseguiti i M.A.G.O. intraprende una brillante carriera al Ministero della Magia, Regolazione e controllo delle creature magiche. Pochi anni dopo decide di abbandonare l'ufficio, dedicandosi ad una vita nomade per i cinque continenti: ricerca antiche leggende, storie e civiltà perdute o sfuggite all'occhio indagatore della modernità. Sono questi i decenni che, secondo quanto detto da Amilia stesso, gli permettono di portare alla luce le energie rimaste sopite nel suo animo. Una volta tornato in patria, non è più interessato ad una carriera al Ministero; lavora per diversi anni come impiegato alla stazione di posta di Hogsmeade, e poi come addetto alla cura dei gufi alla Gazzetta del Profeta. Al contempo comincia a pubblicare numerosi scritti di storia e folklore, mettendo a disposizione le sue conoscenze apprese sul campo. Tra i suoi testi più noti troviamo titoli quali Viaggio sulle vie del sogno e L'arte divinatoria di Delfi, entrambi impreziositi dalle sue famose illustrazioni. Attualmente la scrittura è la sua unica occupazione. G.U.F.I., come ha dichiarato, è una delle sue opere più ambiziose, “decisamente quella che aspettavo di scrivere da più tempo”.

 
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view post Posted on 2/3/2021, 16:43
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La vita di Occhi di Cristallo era avvolta nel mistero fin dalla nascita. I suoi genitori – una coppia di gufi reali, lui di origine francese, lei di origine britannica – avevano piume sull'ocra e sul nocciola così splendenti da sembrare in volo come raggi di sole di primo mattino. Erano meravigliosi, così legati l'uno all'altra da aver raggiunto le Nozze d'Artiglio da almeno dieci anni, e continuavano in quel modo ad attirare sospiri di cuori che sognavano un amore altrettanto intenso. Ad ogni modo, non era quello il punto: Occhi di Cristallo, ancora single tra l'altro, aveva un aspetto molto singolare. Le sue piume, soprattutto quelle che scendevano verso le zampe, risultavano invece di una tinta più rosea, quasi sul porpora, come se fosse stato intinto letteralmente in una pozza di tramonto; i suoi occhi, ad onor del vero quasi leggenda, erano altrettanto fuori dall'ordinario, di un azzurro così luminoso da ricordare il cristallo. Il nome che gli avevano affibbiato non gli apparteneva, perlomeno non dal primo momento. Si chiamava Flamenco. Proprio così, Flamenco – una vecchia, romantica storia dei suoi genitori e della prima volta in cui si erano beccati appassionatamente, sulle spiagge cristalline dell'Andalusia, sul sottofondo musicale di quella stessa danza. Occhi di Cristallo quasi gli piaceva di più, però. Gli concedeva un senso di... enigma, quasi di potere. Volgeva allora verso la Torre d'Astronomia, fino a raggiungere l'Ufficio del Professor White. Non impiegò troppo per lasciare la copia del giornale, per un attimo quasi sembrò tentato di mostrarsi all'insegnante. Chissà, forse l'avrebbe scambiato per un gufo di una trasfigurazione andata a male. Volò via prima di ritrovarsi in una situazione complicata.


GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici. Da oggi si aggiungono curiosi rebus disegnati dalle piume dei nostri migliori illustratori!
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!




Sirius White

CITAZIONE (*Derek @ 1/3/2021, 14:25) 
Happy Maple
La fattoria maledetta


Happy Maple è tra le più conosciute fattorie del mondo babbano, situata nel Devonshire, sulla penisola di Cornovaglia in Inghilterra. Negli anni ha dimostrato di essere una delle migliori del paese: premi vinti e ottimi prodotti sono stati i biglietti da visita esportati in tutta la nazione. L’ingresso alla fattoria è favorito da una strada ai quali lati sono posti degli alberi di mele uno a circa un metro e mezzo dall'altro, così da dare visione prospettica che immerge gli avventori nella natura ad ogni passo. La strada si estende per circa mezzo miglio e tra gli alberi è possibile ammirare i campi di grano da un lato ed i campi di alberi da frutta dall’altro. Inoltre un campo di olivi secolari, con i quali frutti si dà vita ad uno dei migliori oli dell’Inghilterra, troneggia in prossimità della casa, dotata di ben tre piani ove maestranze e proprietari vivono. Al contorno ci sono fienili e magazzini contenenti il raccolto e gli attrezzi del mestiere, alla destra del comprensorio trova vita l’orto pieno dei colori degli ortaggi di stagione, alla sinistra invece iniziano i recinti per il bestiame che trovano completamento dietro l’imponente casa, con stie ed aie piene di animali che concedono i loro prodotti. Il tutto sotto la stretta sorveglianza di Toby, un pastore del Caucaso, che da dieci anni mette in fuga volpi ed ogni altro genere di animali nocivi alla fattoria, ma che spesso si concede al gioco con i bambini in visita. Di recente, però, molte avversità si sono abbattute sulla fattoria felice - di nome e di fatto. Inizialmente la proprietaria non ha fatto caso agli infausti eventi che si abbattevano sulla fattoria, ma ben presto i piccoli incidenti domestici, come bollitori che saltavano in aria o attrezzi da lavoro che scomparivano, si sono trasformati in vere e proprie catastrofi, come se la fattoria fosse sotto una maledizione. I campi di grano andati a fuoco, gli alberi da frutto spogli nella stagione del raccolto ed animali che si ammalavano di rare malattie ad essi associati in non più di quattro casi in tutto il mondo.


Verity Maple, anziana proprietaria dell’omonima fattoria, ha immediatamente chiamato le autorità babbane che solerti hanno indagato sulla mole di sfortuna abbattutasi sulla fattoria del Devonshire, conosciuta in tutto il paese per la prelibatezza dei suoi prodotti agricoli e delle carni, meta di molte gite scolastiche al fine di avvicinare la giovane popolazione alla natura. Le autorità babbane hanno immediatamente pensato ad un sabotaggio da parte di altre fattorie concorrenti, la quale implicazione, seppur logica, non sembrava aver trovato riscontro nella realtà delle prove rinvenute. Anche i media locali si sono interessati alla situazione con servizi quasi giornalieri. “Non avevamo mai avuto un’annata così sfortunata” sono state le parole di una bracciante. Anche Verity era nell’occhio del ciclone, ma fino a quel momento non aveva voluto rilasciare dichiarazioni. Non avendo altre soluzioni, la proprietaria ha pensato che un malocchio fosse stato posto sulla sua fattoria da qualche fattucchiera. L’anziana donna non aveva idea di quanto vero potesse essere quanto affermasse tra lo sgomento di molti. Infatti Verity Maple non aveva mai creduto a certe cose, forse l’esasperazione l’aveva portata ad immaginare che qualcosa di soprannaturale stesse accadendo nella sua fattoria. Il Ministero della Magia non vede di buon occhio certe pratiche, ed è sempre attento quando determinate situazioni accadono. Lo Statuto per la Segretezza del Mondo Magico prevede infatti l’intervento del Ministero di competenza nel caso vi sia il dubbio che la magia sia stata usata ai danni dei babbani, pratica molto spesso usata per far loro dei dispetti. Per fortuna, non si hanno molte notizie di malocchi che creino ingenti danni ai babbani, ma seppur sporadici il Ministero ha deciso di indagare su quanto stesse accadendo alla fattoria. Infatti l’Ufficio per l’Uso Improprio della Magia si è immediatamente attivato, ma al suo arrivo ha scoperto che nessun malocchio o maledizione fosse stato eseguito ai danni della fattoria ad opera di maghi o streghe, nessuno oggetto dagli strani poteri era presente. Dopo attente, lunghe indagini, le autorità hanno però scoperto la causa di tanta sfortuna; cercando tra i recinti e le stie si sono immediatamente accorti della presenza di un ospite poco desiderato che l’anziana signora aveva di certo scambiato per qualcosa che non era. La presenza di un Nogtail nel recinto dei maiali.


Nogtail, un focus
Queste creature simili a dei piccoli maialini sono tipici delle zone rurali dell’Europa, Russia ed America, sono più facili da trovare in zone di campagna ove l’opportunità di scovare fattorie è maggiore. A differenza del comune maiale, i Nogtail hanno una peluria più folta e rigida, generalmente di colore scuro. La loro peculiarità è quella d’intrufolarsi nelle fattorie, accomodarsi nei recinti tra i maiali e farsi allattare da una scrofa, che di per sé non rappresenterebbe nessun pericolo. Il problema, però, è che queste bizzarre creature magiche portino con sé autentica sfortuna. Ad onor del vero più l’animale riesce a cibarsi indisturbato, più la sua maledizione ai danni della fattoria sarà grande ed inoltre duratura, almeno finché non viene scoperto e cacciato dalla fattoria, cosa che deve essere fatta immediatamente. La povera Verity Maple ha patito sulla sua pelle la prolungata esposizione alle maledizioni della creatura magica. Non è ben chiara l’origine di questa creatura, anche se molti credono sia nativa dell’Olanda, infatti il suo nome potrebbe derivare dalla loro lingua, ma il pensiero predominante è che essi siano stati creati con la magia, a favore di tale ipotesi sappiamo che molto spesso le creature magiche che somigliano in parte a creature babbane lo sono, come i Crup o i Kneazle. Ma solitamente essi sono animali da compagnia e non hanno molti poteri magici, per cui si pensa che qualcosa sia andato male nel processo che li ha resi magici, nulla di strano, tanti incidenti sono capitati negli esperimenti magici. Altra leggenda particolarmente interessante deriva addirittura dall’Antica Roma, dove i maiali neri erano tra i suini più prelibati e venivano allevanti in grande abbondanza, anche ad uso bellico data la nota caratteristica dei maiali di mangiare qualunque cosa sia a portata di fauci. Ancora oggi tra gli Appennini italiani si avvistano questi animali, famosi sono i maiali neri dei Nebrodi in Sicilia, un tempo parte dell’Impero Romano. Si pensa che questi animali siano stati importati in Inghilterra proprio dai Romani. La leggenda narra che, nel 1800, questi suini siano proliferati in Inghilterra senza alcun problema, ma una di essi, una scrofa, trovò infine rifugio nell’impianto fognario londinese di Hampstead. Sola e senza padrone, ma soprattutto gravida, essa fu aiutata indirettamente a portare avanti la sua gravidanza dagli scarti dei macellai ed altri esercenti della zona, era quindi abituata a mangiare la carne ed anche ossa. Infine ebbe modo di partorire dando vita ad una delle colonie di maiali neri più grandi che si trovasse in una città metropolitana. Ben presto questi divennero troppi per vivere nelle fognature e decisero di invadere le strade di Londra, ma essendo abituati a mangiare solo carne, assaltavano gli umani, alcuni vennero portati nelle fogne come riserva di cibo. La macabra leggenda si sparse immediatamente, nel 1859 ci furono i primi interessi giornalistici in materia, si riporta che grugniti intollerabili turbavano le notti dei londinesi. Si ritiene che i Nogtail siano loro discendenti, nati da alcune pozioni gettate nella fogna che li abbiano resi facile dimora di poteri magici. Pertanto, non appena il Ministero della Magia ebbe scoperto l’accaduto iniziò ad incrementare le voci della leggenda rendendola una storia macabra da raccontare, anche a reggerla con incantesimi di memoria su chiunque avesse avuto modo di incontrare uno di questi animali. Altro fatto interessante da sapere è che un Nogtail, per esser certi che non torni più nella fattoria da cui viene cacciato, deve essere respinto con dei cani dal pelo bianco. Per fortuna della nostra contadina, il Ministero della Magia alleva i destrieri dal candido pelo al solo scopo di cacciare queste creature. Per cui l’Ufficio per la Regolazione e Controllo delle Creature Magiche si è recato alla fattoria per cacciare il Nogtail, che dal Ministero viene classificato con XXX. Tutto è stato spiegato alla proprietaria della fattoria, ma dubitiamo che ricorderà qualcosa in quanto una squadra di Obliviatori ha fatto il suo intervento. Probabilmente penserà per molto tempo che sia stato un malocchio vero e proprio. Speriamo che presto Happy Maple possa tornare al suo usuale splendore.

Derek Hide


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PUjtOT9
Aveva un nome di gran lunga stravagante, e purtroppo era una colpa che dipendeva proprio da lui. Ne era consapevole, ormai, al punto da aver messo una pietra sopra all'intera situazione. Bezoar, così si chiamava in effetti, giungeva dalle terre straniere dei Monti Carpazi. Il suo vero nome aveva una cadenza musicale, tipica della Moldavia, ma quando era arrivato in Inghilterra per seguire la strada dei suoi sogni e diventare così postino della Redazione del Profeta, era stato fin da subito chiarissimo come per gli altri pronunciarlo sfumasse in un'impresa immane. Non andava bene, non per chi come lui risultava sempre impegnato in prima linea – consegne, spedizioni, viaggi in programma, tutto esigeva un sistema d'appello ben più rapido di quanto non potesse esserlo quello con il proprio nome d'origine. Era nato un po' per gioco, quell'epiteto: un mattino, per colazione, dal sacco di gustosissimi biscottini gufici era apparso quello che di primo acchito aveva scambiato come un ortaggio, uno di quelli sufficientemente bitorzoluti da passare per una patata, al massimo per un bubotubero. Al contrario, aveva poi scoperto, si trattava di un bezoar. L'aveva beccato una, due, tre volte, e ne era stato così deliziato da aver preteso di scovarne uno almeno ogni domenica, per tutte le settimane che era lì come postino. Da allora, complice la passione smisurata per il bezoar, tutti avevano cominciato a chiamarlo così. Per lui andava anche bene, quella parola aveva in sé musicalità tanto quanto la lingua delle sue terre. In arrivo all'Ufficio del Professor White, infatti, Bezoar arruffò le piume alla ricerca di un simile ingrediente tra le scorte dell'altro. D'altronde, lasciando la posta, il barbagianni sapeva già che tra tutti Sirius White potesse essere la persona perfetta per scovare un dono delizioso per lui. Non riuscì, quella volta, ma si ripromise di tornare presto. Se c'era qualcuno che poteva avere un bezoar, quello era il Docente di Pozioni di Hogwarts. Un versetto stridulo, a mo' di vero saluto, e già volava verso la prossima destinazione.


Buona Pasqua dalla Redazione della Gazzetta!
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SiBPQDE
Uovo Magipiuma (+1 Punto Corpo)
Opera artigianale del rinomato Chef Gautier, è un uovo di cioccolato al latte con un sottilissimo rivestimento interno di ganache al cacao e semi di fuoco; un pulviscolo di fleur de sel di Camargue sfuma in un gusto tanto vellutato quanto audace. È decorato in superficie da piume colorate in zucchero Muscovado e cristaux de lune célestine, ingrediente segreto della cucina francese (ricetta completa, pag. 7) – Contiene una sorpresa, un vivace giocattolino dalla forma di un uccello magico, in legno e dipinto a mano. Sistemato sulla spalla, infatti, attiva la sua magia.

NCh65oH
Può essere un Diricawl, che vi farà sparire in uno sbuffo e comparire ad un passo distante; un Fwooper, che vi permetterà di cambiare il colore di ogni oggetto sfiorato; un Augurey, che farà comparire un guizzo di pioggia poco più avanti; un Tuono Alato, che vi permetterà di riprodurre il suono dei lampi e dei tuoni ad ogni battito di mani; una Fenice, che farà spuntare scintille di fuoco e di cenere sotto i vostri piedi; un Occamy, che farà ingrandire parti del volto o delle mani per qualche attimo; effetti divertenti e tutti innocui, sempre attivi quando il giocattolino sarà sulla vostra spalla. Ogni uovo contiene un solo uccellino giocattolo. (Offgdr a vostra scelta). Che sia quello che più vi rappresenti? Scopritelo nel Quiz a tema! click


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Sirius White

CITAZIONE (Jane Read @ 14/3/2021, 12:29) 
MvEBcnr
“A volte mi sembra di essere ad un passo dal comprendere finalmente il tutto, dal sentire la vita scorrere sotto le mie mani per un istante prima di vederla scivolare via e tornare alla sua origine.”

Sfogliando i diari di Timotheos Enfichso sono tanti i passi degni di nota, pronti ad ispirare il lettore a non desistere mai nella corsa verso i propri obiettivi senza farsi abbattere dagli ostacoli, ma le parole appena citate probabilmente rappresentano in tutto e per tutto la vera essenza del mago reso famoso dalla creazione di un incantesimo che spicca per la sua importanza soprattutto tra le mura del San Mungo, il Cruoris Transfusio.
Ma quanto si conosce veramente della vita di quest'uomo che ne ha salvate migliaia?

YUpUL6V
Timotheos Enfichso nasce nell’isola di Kos, in Grecia nel 1875, figlio di un medimago greco e di un’ostetrica inglese, ma è destinato a trascorrere solo pochi anni della sua vita nella terra natia: a soli otto anni, infatti, Timotheos si ritrova a fuggire dal suo paese a causa di false accuse nei confronti dei genitori, i quali dedicano la propria vita all’aiuto dei più deboli e bisognosi e che proprio per questo finiscono nel mirino delle spie monarchiche del regno ellenico. La famiglia Enfichso trova rifugio nella fumosa Londra vittoriana, presso la famiglia d’origine della madre, e dopo alcuni mesi caotici e confusi riesce a sentirsi finalmente al sicuro: è così dunque che il padre apre un piccolo studio di medimagia nel quartiere dove si sono trasferiti mentre la madre fonda un gruppo di ostetriche al servizio della comunità magica. La passione dei genitori per il proprio lavoro e l’impegno nei confronti di tutti gli esseri umani senza alcuna distinzione sono ciò che Timotheos stesso definisce ”la mia ispirazione, il modello a cui continuo ad ambire senza sentirmi mai degno di raggiungerlo.”

Tutti però sappiamo che dietro grandi scoperte e grandi personaggi spesso si celano dolore e perdita ad alimentare il desiderio della conoscenza, e purtroppo il mago greco non riesce ad allontanare da sé questo cliché: a quindici anni Timotheos assiste alla tragica morte della madre, che dopo aver dato alla luce la seconda figlia, Athena, perde la vita a causa di un’emorragia. La vista del padre, il dottor Enfichso, incapace di salvare la moglie nonostante la sua grande conoscenza nel campo della medimagia, e la sensazione di impotenza che quel giorno macchia gli animi in modo indelebile, diventano la scintilla che accende l’animo di Timotheos e che illumina il suo primo passo nel sentiero della ricerca.

Conclusi gli studi ad Hogwarts, trascorsi tra i figli di Priscilla Corvonero, il giovane mago inizia il suo apprendistato al San Mungo, desideroso sì di seguire le orme del padre, ma non solo: al contempo, infatti, si iscrive anche alla facoltà di Medicina presso l’università babbana, con l’intento di ampliare il più possibile le sue conoscenze e integrare la medimagia alla controparte non magica. Ma Timotheos Enfichso non si limita a questo e nei pochi ritagli di tempo libero dallo studio e dal lavoro inizia una ricerca personale: la convinzione che la madre potesse essere salvata non l’ha mai abbandonato dal tragico giorno della sua scomparsa e nel suo animo inizia a germogliare sempre più rigoglioso un piccolo progetto, destinato a rendere il suo nome ancora acclamato ai giorni nostri.

Iniziano così, in un piccolo sgabuzzino del San Mungo, gli esperimenti del medimago Enfichso volti ad inventare un incantesimo che renda possibile il passaggio di sangue – o ”il fluire della vita” come Timotheos stesso lo definisce – tra due persone diverse: ci vorranno anni, quasi venti per la precisione, prima che il mago raggiunga il suo scopo e arrivi alla creazione del Cruoris Transfusio, tutti documentati con cura e devozione nelle pagine dei suoi diari personali.
Le fatiche di Timotheos Enfichso però non avranno una fine così immediata, perché nella comunità magica il suo incanto crea scompiglio e scalpore, soprattutto tra i medimaghi più anziani e conservatori: se tra i Babbani l’idea del passaggio di sangue da un individuo all’altro ormai è accettata e i migliori ricercatori si dedicano alla sua attuazione, nel mondo magico dilaga ancora una certa ritrosia nei confronti di alcune pratiche, e la trasfusione è una di queste.

Il Cruoris Transfusio è un incantesimo che permette quasi letteralmente al sangue di scorrere da un mago all’altro, un nastro rosso carminio che si srotola da un braccio per avvolgersi intorno a quello del malato, e ”ridonare la vita, come un rivolo d’acqua che scorrendo in un prato ormai secco permette ai fiori di germogliare di nuovo.”. Per i più impressionabili forse ancora oggi è un incanto troppo particolare, esponendo alla luce del sole la vista del sangue, ma ponendo qualche domanda qua e là al San Mungo o in un altro ospedale del mondo, chiunque, ogni medimago o infermiere con cui parlerete, vi saprà affermare con sicurezza che il Cruoris Transfusio sia fondamentale nella pratica medica e sicuramente dedicherà qualche minuto del suo tempo ad elogiare Timotheos Enfichso, il mago che l’ha ideato.

Vittorie, sconfitte, momenti di sconforto ma anche attimi di gioia, tutti annotati con precisione, un racconto che Timotheos ha narrato sicuramente con l’intento di dialogare con sé stesso ma che finalmente prende luce e viene condiviso con il mondo intero: è infatti un immenso onore poter annunciare che presto nelle librerie sarà disponibile la raccolta dei diari di Timotheos Enfichso, pubblicati per la prima volta in assoluto anche grazie alla gentile concessione da parte della famiglia del noto medimago, che dopo anni ha deciso di rendere finalmente pubblica la vita del mago per fargli ricevere il giusto riconoscimento dal Mondo Magico.

”Fino all’ultimo battito” non è una semplice raccolta di diari, è una storia di coraggio e passione, un’esortazione a non lasciarsi scoraggiare dalle sconfitte quotidiane e a continuare a camminare lungo l’impervio sentiero che ci condurrà, un domani, al vero scopo della nostra vita.
E noi siamo certi, cari lettori, che Timotheos Enfichso saprà aiutare chiunque di voi pensi di trovarsi in un momento difficile della propria vita perché ”alla fine dunque, ho trovato quel che cercavo, e rivivrei questo giorno altri mille giorni, se potessi.”

Informiamo i gentili lettori della Gazzetta del Profeta che "Fino all'ultimo battito" sarà da domani disponibile presso BiblioMagic: con l'occasione verrà presentata al pubblico anche la Collana Morgana Medica, la nuova raccolta di volumi a tema Medimagia che nei prossimi mesi vedrà ampliare il proprio catalogo con ulteriori titoli.
 
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view post Posted on 3/10/2021, 14:11
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Nessun posto è bello come casa – nella semplicità di una frase tanto comune, perfino a tratti un po' superficiale, Cincillao percepiva il senso di ogni nostalgia. Il mondo magico, nel Regno Unito, custodiva segreti, misteri e sorprese che apprezzava infinitamente, ma nulla sarebbe mai stato neanche lontanamente paragonabile alle meraviglie del paese natio. Otavalo, nelle Ande del Sud America, cesellava un incanto assolutamente ancestrale, la stessa infanzia di Cincillao – un gufo che prima era un cincillà, storia vera – si intrecciava ad un'indomita bellezza che soltanto una terra come l'Ecuador poteva trattenere. Mentre abbandonava gli uffici della Professoressa Fiachran, lì in alto sulla Torre d'Astronomia, quasi gli sembrava di scendere in picchiata verso le cime dei vulcani Imbabura, Cotacachi e Mojanda. Uno spettacolo che soltanto vivendo poteva essere pienamente compreso. Con il cuore stretto dalla morsa della distanza, complice un passato che non era stato facile, Cincillao raggiunse così le stanze del Professor White. Apprezzò molto la familiarità di un luogo così ben curato, concedendosi una pausa veloce mentre lasciava la posta sulla scrivania del Docente. Poco dopo già volava verso la prossima meta, il ricordo di Otavalo ben ancorato sotto tutte quelle piume, fin nell'animo.


Buon mese di Halloween dalla Redazione della Gazzetta!
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CITAZIONE (~ Lucas Scott @ 22/9/2021, 16:14) 

Tramonto d'estate: undicesima giornata di British and Irish Quidditch League

Con le partite disputate ieri nel Regno Unito si chiude un’estate decisamente infuocata di Quidditch.
La competizione sportiva sembra conquistare tutto (o quasi) contro tutti quelli che segnalavano un finale di stagione poco avvincente e dall’esito scontato. Perché oltre le statistiche, il valore delle rose, e le tradizioni di trofei conquistati sul campo, ogni scenario di fine giornata sembra lasciare possibili spiragli circa il piazzamento conclusivo di classifica.

Partita strana, a lungo dominata delle Prides, che hanno sicuramente messo in mostra un gioco e una intensità diametralmente opposta a quanto visto nelle ultime uscite. I Wanderers d’altro canto sono scesi in campo un po' molli e soprattutto nervosi, ancora di più quando sono arrivate le prime pluffe messe a segno da parte degli ospiti. Tuttavia, proprio quando il divario sembrava decretare un verdetto già scritto, ci pensa Suzy Whisp a capovolgerla con una presa fulminea del boccino d’oro. (100 – a 175 per i Wanderers.)

Passiamo a quella che probabilmente è la partita meno attesa della giornata, Falcons e Puddlemere si giocano poco o niente visto il percorso sotto tono di stagione. La squadra di casa si presenta con un atteggiamento tattico pesantemente rivisitato, quasi totalmente incentrato nella fase offensiva. Tuttavia anche la compagine inglese, in particolare nell’intensità dei tre cacciatori, cerca di rivisitare leggermente le carte in tavola. Alla fine riescono a spuntarla i Falmouth, grazie alla presa sicura del loro cercatore sulla minuscola sfera dorata. (200 – 75 per i Falcons)

Partita di alta classifica tra Arrows e Magpies, di certo una gara che ha suscitato moltissime emozioni per i tifosi accorsi numerosi allo stadio. Meglio le Frecce nella parte iniziale del match, che nonostante alcune assenze pesanti tra i titolari, riescono a creare numerose occasioni interessanti. La squadra ospite riesce a recuperare terreno soltanto nella parte conclusiva, dimostrando un pizzico d’intensità e di cattiveria agonistica. Ago della bilancia, come sempre, è il boccino d’oro che dopo un’ora di gioco circa finisce per terminare la propria corsa tra le mani di Lennox Campbell. (100 – 225 per i Magpies)
Le Wasps viste in questa giornata sembrano confermare quanto di buono fatto fin’ora. Va detto che l’avversario non era propriamente una montagna insormontabile da scalare, con un organico pensato e costruito male già in avvio di stagione. Come detto in precedenza, le Vespe riescono a lavorare bene attraverso i differenti reparti di gioco, producendo meccanismi pericolosi ed efficaci nell’andamento complessivo della gara. Purtroppo possono fare ben poco i Bats per contrastarli, una resa che lascia uno spiacevole amaro in bocca visto il grande distacco finale. (50 – 250 per i Wasps)

Il posticipo serale di fine giornata ci ha offerto l’avvincente sfida tra Catapults e Kestrels. Due squadre che alla vigilia di questa partita si trovano nella parte alta della classifica. Detto ciò l’equilibrio tra queste due formazioni si ferma qui. Infatti, gli Irlandesi verdi sembrano controllare i ritmi stessi della gara dal primo fino all’ultimo minuto. I Catapults hanno semplicemente subito le sortite offensive degli avversari non riuscendo mai seriamente ad impensierirli. Al termine del match troviamo un risultato più che giusto a fare da sfondo sul tabellone di gioco, un granitico (75 -300 per i Kestrels).

E’ stata una partita davvero emozionante tra Cannons e Harpies. Due squadre che non si sono risparmiate in quanto a ritmo e intensità. Per quanto riguarda la formazione ospite, in questa gara si è notato come il canovaccio tattico stia cambiando pelle nell’approccio di gioco. Se gli anni scorsi le Arpie verdi avevano come priorità quella di trovare la conclusione tramite il palleggio prolungato di pluffa, quest’anno abbiamo una squadra che va spesso in verticale. Si tratta di una caratteristica che può ulteriormente valorizzare le cacciatrici rapide a loro disposizione, Ginny Weasley su tutte. Anche nei Cannons vediamo qualcosa di diverso, in particolare nell’atteggiamento tattico difensivo piuttosto quadrato e solido. Il pareggio avrebbe rispecchiato di più quanto visto in campo, tuttavia l’esperienza della cercatrice irlandese Sally Hunter riesce ad incanalare una direzione ben precisa sul parziale conclusivo. (75 – 225 per le Harpies)

Riposano i Tornados.

Con le mani sul petto e la mente intrisa d’amore, anche se arrabbiata dopo una sconfitta inaspettata, invitiamo tutti gli appassionati sportivi a non fare neanche mezzo passo indietro e rimanere ancorati al proprio posto per seguire questo finale di campionato che rimane ancora in bilico.


Mettete alla prova la vostra intuizione da tifoso, con pronostici e quotazioni succose che potete trovare soltanto alla Bisca del Quiddicth. Vi aspettiamo numerosi.

UN CLICK DI BACCHETTA PER LE ISTRUZIONI

Wimbourne Wasps 86 punti
Holyhead Harpies 84 punti*
Montrose Magpies 80 punti*
Appleby Arrows 72 punti*
Kenmare Kestrels 69 punti*
Pride of Portree 64 punti
Wigtown Wanderers 64 punti*
Falmouth Falcons 64 punti*
Caerphilly Catapults 63 punti*
Tutshill Tornados 59 punti*
Chudley Cannons 59 punti*
Puddlemere United 55 punti*
Ballycastle Bats 48 punti*

 
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view post Posted on 9/11/2021, 22:47
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La festa di Halloween era stata un vero sballo! Gin era riuscita a rubare recuperare degli ingredienti speciali da un’anziana pozionista a cui consegnava il Profeta ogni mese. Un pizzico di là, una spolverata di qua, e i cocktail che aveva creato sarebbero rimasti nella storia, ne era certa. Tragico invece era stato il ritorno al lavoro il giorno dopo, corollato da un arrivo in perfetto ritardo di quasi un’ora, che aveva comportato una bella ammonizione ma soprattutto quella che definiva in tutto e per tutto come una tremenda punizione. Consegne ad Hogwarts. Gin detestava le consegne a scuola perché anni prima aveva lavorato proprio come gufo postino al castello e a volte ancora si sognava di notte gli schiamazzi fastidiosi degli studenti, gli incontri clandestini in guferia che sembravano avere il solo scopo di disturbare il suo sonno e quello dei suoi amici, i predatori della Foresta Proibita che a volte facevano sparire qualche collega… Non appena ne aveva avuto l’occasione si era licenziata e aveva fatto domanda di lavoro in Redazione: fare consegne del resto le piaceva, e rispolverava così un’antica tradizione di famiglia dato che suo nonno aveva lavorato per anni alla Gazzetta come gufo postino. La nausea aveva iniziato a crescere a mano a mano che il profilo del castello compariva sempre più nitido nel suo campo visivo, ma cercò di non scoraggiarsi. Fortunatamente aveva solo una consegna da effettuare – come aveva guardato rabbrividita i suoi colleghi trasportare anche dieci copie del giornale! – e conoscendo bene la scuola aveva individuato senza problemi l’ufficio del Professor White. Che strano, eppure ricordava di aver già sentito quel nome… era forse il docente di pozioni? Improvvisamente allietata dai possibili preziosi bottini che le consegne future avrebbero potuto fornire, accelerò e fece cadere con precisione millimetrica il quotidiano sulla scrivania del mago. Non sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe portato la Gazzetta a Sirius White, ne era sicura.


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Sirius White
Ci sono scherzi e scherzi.
Nel mondo della goliardia si sa che più si pensa in grande più lo scherzo risulta sorprendente. Dalle caccabombe gettate nelle aule per evitare determinati compiti in classe, ai fuochi d’artificio atti a celebrare l’abbandono della cattedra di determinati professori, a piccoli ma efficacissimi topi finti, un classico che non perde mai il suo fascino; ci sono però dei limiti entro i quali si passa da una divertente burla ad un vero e proprio ricatto. O quello che a tutti gli effetti sembra esserne uno.
Da un paio di settimane a questa parte infatti, forse in occasione del mese che vede protagonista la festa più paurosa tra tutte, sono state mandate delle lettere dall’intento minatorio al nostro amatissimo Custode, il signor Argus Gazza. Il contenuto delle suddette lettere non è altro che una poco velata minaccia al braccio destro dell’uomo, l’amatissima Mrs Purr, regina della notte e fonte inesauribile delle maledizioni di tutti gli studenti. I toni degli scritti sono decisamente duri, pregni di odio e rancore tutti indirizzati verso il caro Argus e le sue punizioni passate, risultate decisamente irritanti.
Ora, sappiamo perfettamente che il Preside Peverell non ha mai acconsentito a nessun tipo di castigo proposto dall’uomo, nonostante i vari tentativi da lui mossi per validare l’efficacia e quoto “che la tortura medievale potrebbe avere su quei maledetti ragazzini.“ Eppure riuscire ad evitare la tortura non aveva impedito al Custode di starsene con le mani in mano. Gazza infatti ha saputo diffondere un certo tipo di terrore, soprattutto tra gli studenti del primo anno ed è innegabile che parte di questo patrimonio sia stato portato avanti anche dalla stessa Mrs Purr. Chi può dire senza nessuna paura di non cambiare strada immediatamente appena incrociato lo sguardo di uno dei due?

Le lettere tuttavia oltre che rabbia e rancore pare contengano addirittura del sangue animale, utilizzato proprio per dar voce alle parole dell’autore, ancora purtroppo anonimo e che reclama essere proprio il sangue prelevato dal felino stesso. Un crimine osceno, se di questo dovesse trattarsi.
Ma non è solo sangue quello che è stato ritrovato da Gazza ogni martedì sera. Nelle buste, infatti, due per ora ricevute con cadenza settimanale, è possibile trovare anche peli e addirittura altri tipi di budella interne. Ora, se dovesse davvero trattarsi di uno scherzo è chiaro che questo non sia di buon gusto, né tantomeno divertente. L’autore è invitato a trovare idee che facciano ridere, piuttosto che metter su questo teatrino dell’orrore. Ad aggiungersi al clima di terrore c’è la scomparsa della gatta, avvenuta proprio qualche giorno fa. Inutile dire la reazione di Gazza al fattaccio, le mura di Hogwarts sono completamente tappezzate da volantini che chiedono al misterioso e presunto omicida di farsi avanti. Inoltre il comportamento dell’uomo sembra essere ancora più arcigno e risentito, basta passare per il corridoio del piano terra per ritrovarsi ricoperti di insulti ed essere obbligati a pulire ogni singola mattonella del suo ufficio. Senza contare il tormento che l’uomo stia dando ad ogni singolo membro del corpo docente. Si narra che alcuni professori siano stati svegliati nel cuore della notte e costretti a somministrargli un paio di tisane calmati per evitare di farlo andare fuori di testa.

Ma la vera domanda è, che fine ha fatto Mrs Purr? Perché sembra essere sparita da giorni senza lasciare nessuna traccia? Sarà stato il folle autore delle lettere a rapirla, la prossima lettera conterrà parti del cadavere del povero gatto? O è tutto un piano messo su per manipolare il custode? Poco altro ci è dato sapere in questo possibile-presunto omicidio, se non che si tratti di un caso di scherzo macabro ed inquietante.

Alice Wagner,
Eco di Hogwarts


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Edited by Il Gufo Espresso - 10/11/2021, 19:40
 
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La penultima consegna per Karkaroff, dopodiché finalmente avrebbe fatto rientro presso la Capitale Inglese. Non avrebbe potuto negare di essere stato deliziato dalla tappa presso il Castello di Hogwarts, quei luoghi restavano indelebili perfino nelle sue memorie d'un tempo. Quando era un gufo postino alle prime esperienze, infatti, spesso capitava di sorvolare i giardini, i corridoi e le stanze della residenza magica: di tanto in tanto s'imbatteva in studenti poco divertenti, pronti a colpirlo con sortilegi fuori dall'ordinario; altre volte scopriva una gentilezza, da parte degli stessi alunni, che non avrebbe mai potuto immaginare. Con il trascorrere degli anni, ad ogni modo, il suo piumaggio s'era reso simile ad un'armatura, quasi ad una vera e propria corazza: schivava chiunque con l'abilità del volo, unica e originale per chi denotava eleganza e prestigio come lui. Anche quel mattino, di buon'ora, Karkaroff s'allontanava rapidamente da un gruppetto di Grifondoro allo sbaraglio: li vedeva tutti insieme presso la Capanna del Guardiacaccia, a rincorrere uno Snaso poveretto. Lezione o meno che fosse, non era quella la sua destinazione. Pochi attimi dopo era all'ufficio del Professor White, consegnando la posta del giorno e facendo dietrofront il più rapidamente possibile.


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Sirius White



CITAZIONE (Jane Read @ 3/12/2021, 21:26) 
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La tensione si avverte nell’aria da giorni: mormorii concitati guizzano tra i corridoi, durante le pause svariati nomi vengono sussurrati da un orecchio all’altro mentre gli occhi brillano di speranza. La magia stessa sembra prendere vita e aleggiare tra le persone, anch’essa consapevole della portata dell’evento in arrivo. Ci troviamo nei quartieri magici di Ginevra, in Svizzera, presso la sede della Federazione Internazionale Medimaghi e Infermieri e ci uniamo alla piccola folla in fremente attesa fuori dall’edificio principale davanti ad un piccolo palco allestito appositamente per un annuncio speciale. Il sorriso che illumina lo sguardo di Linnette Chapman è presente sul volto di ognuno dei maghi e delle streghe presenti, e l’emozione che le fa tremare impercettibilmente le mani è la medesima che ci stringe il petto. Finalmente, dopo cinque lunghi anni, stiamo per scoprire il vincitore della ventesima edizione del Premio Agatha & Zacharias Chapman.

Istituito nel 1925 da Benedict Chapman, figlio della coppia di medimaghi a cui è dedicato, questo premio è considerato uno dei riconoscimenti più importanti a livello mondiale nel campo della Medimagia: impegno, dedizione e passione per il proprio lavoro sono le basi per poter aspirare ad entrare nella lista dei candidati, ma solo chi riesce ad andare oltre queste qualità e a distinguersi tra gli altri può davvero ambire alla vittoria. Assegnato ogni cinque anni con una cerimonia di premiazione che ad ogni evento cambia la sua cornice, l’ultima strega ad averlo vinto è stata Emiliya Golubev, infermiera di San Pietroburgo che si è distinta per il ruolo cruciale nella gestione della recente epidemia di vaiolo di drago che ha colpito la Siberia.
Chi avrà saputo distinguersi in questi cinque lunghi anni? Chi, tra i professionisti della salute magica in ogni angolo del globo, sarà riuscito a superare i propri limiti e a brillare? Il mormorio eccitato improvvisamente scompare non appena Linnette si avvicina al leggio ed estrae un cartoncino argentato da una busta che regge in mano. Il silenzio scende tra la folla e l’attesa sembra finalmente essere giunta al suo termine.

« Ciò che siamo portati a credere alle base dei riconoscimenti quando vengono assegnati spesso sono prove di forza fisica, di abilità, di ingegno e di studio: ma sappiamo tutti che non possiamo limitarci a questo. Quando il mio bisnonno volle istituire un premio dedicato ai suoi genitori, puntava a molto di più: non gli interessavano i casi più eclatanti, quelli che avevano creato più meraviglia e stupore. Voleva che venisse riconosciuta la giusta importanza anche a coloro che nascosti sotto la propria umiltà sapevano distinguersi senza brillare, agendo nell’ombra e spesso portando più sollievo ai pazienti di quanto nomi più importanti dei loro erano in grado di fare. » Le parole della strega rimarcano quello che i Chapman da anni cercano di far risplendere: la gentilezza, l’umiltà, l’agire per il bene di qualcuno senza ricercare la gloria… quanti professionisti conoscete che si comportano esattamente in questo modo quando lavorano? Purtroppo, meno di quanti vorremmo, eppure è proprio grazie a questo premio che la speranza cancella le nostre opinioni disfattiste e i nostri cuori possono riempirsi di fiducia nel prossimo.

« Ogni cinque anni alla Fondazione Chapman giungono centinaia di candidature da tutto il mondo: dedichiamo mesi interi ad esaminarle con attenzione, e infine stiliamo una rosa finale di cinque candidati. » Il cartoncino argentato che regge tra le mani trema come mosso da una volata di vento mentre abbassa lo sguardo, ma la voce di Linnette rimane sicura nonostante l’evidente emozione che prova. « Avevamo già annunciato i candidati della ventesima edizione, ma vogliamo ricordarli ancora una volta: Mei Zhou, dalla città di Wenzhou in Cina; Samuel González, dalla città colombiana di Santa Marta. Edoardo Bianchini, da Roma, Italia. Garrett Richardson, dalla gallese Fowey. E infine, ma non meno importanti degli altri, Dayita e Jalaja Sharma, da Nuova Delhi, in India. Questi sei professionisti sono stati scelti tra le centinaia di candidati perché rispecchiavano in pieno quella luce che i miei antenati hanno cercato di far brillare durante la loro carriera: la stessa luce che il mio bisnonno ha voluto cercare e mostrare al mondo lustro dopo lustro. Sono sicura che se fosse qui con noi alzerebbe il calice di vino con cui era solito festeggiare, e applaudirebbe a lungo per ognuno delle streghe e dei maghi che sono in questa lista. Ed è quello che io stessa vi invito a fare ora. » Un caloroso e sentito applauso spezza il silenzio che è sceso tra la folla radunata davanti alla sede della F.I.M.I., ma l’ansia ormai è alle stelle: tutti vogliono conoscere il nome di chi abbia brillato più degli altri. « E’ con immenso piacere che posso finalmente annunciarlo. Il vincitore del premio Agatha e Zacharias Chapman, colui che ha saputo mostrare il vero scopo della Medimagia ai giorni nostri, è… il medimago Garrett Richardson, per la sua operazione su un Maride in collaborazione con un'equipe mista di essere umani e creature magiche!»

La delegazione inglese alle nostre spalle esplode in un boato di gioia talmente entusiasta che le Piume Prendiappunti dei nostri vicini si bloccano a mezz’aria per poi nascondersi spaventate nelle tasche dei loro proprietari. Ma come non unirsi alla loro felicità? Per la seconda volta in quasi cento anni il Premio Agatha e Zacharias Chapman torna finalmente nel Regno Unito ed è grazie a Garrett Richardson, al suo estro, alla sua lungimiranza e ad un pizzico di audacia. Medimago originario del Galles, regione dove tutt’ora vive ed esercita la sua professione di Medimago in un ospedale di Newport, fin dagli inizi della sua carriera ha dimostrato di possedere un talento speciale per la chirurgia magica e gli interventi più difficili. Formatosi sotto la guida di Charles Daport al San Mungo, ha in breve tempo preso il posto del suo mentore come direttore del reparto di chirurgia per alcuni anni prima di lasciare la caotica capitale magica e ritornare nella terra natia. Ed è proprio in Galles che Richardson ha incontrato il Maride Levi: appartenente alla comunità di Inverness, il Maride è stato trovato dal Medimago durante una gita in barca nei pressi delle coste del parco Seawall di Newport. Ferito e confuso, decisamente troppo lontano dal suo luogo d’origine, Levi si è trovato in un disperato bisogno d’aiuto: notato da Richardson a causa della scia di sangue che macchiava la superficie marina, è parso fin dal primo istante come la situazione fosse drammatica. Profonde ferite solcavano il volto e le braccia del Maride, la coda quasi recisa a metà. Allertato immediatamente il più esperto Magizoologo del Galles, il Medimago ha provveduto a trasferire temporaneamente il Maride nel centro per la salvaguardia delle creature magiche marine di Newport. Da lì in poche ore Garrett Richardson ha mostrato di essere molto più di un semplice chirurgo: la comunità dei Maridi della zona, infatti, venuta a conoscenza della situazione ha sferrato una serie di attacchi lungo la costa ritenendo che il Maride Levi fosse stato catturato ed è stato proprio Richardson, con l’aiuto di un interprete, a spiegare la situazione. Non deve essere stato facile convincere la comunità dei Maridi – diffidenti per natura nei confronti degli esseri umani – circa la veridicità dell’offerta di aiuto, ma il mago ci è riuscito e ha permesso che la situazione trovasse una soluzione. Contrattata la presenza di guaritori maridesi nell’equipe chirurgica, in breve tempo è stata allestita una sala operatoria subacquea per rendere possibile il trattamento migliore per il Maride Levi, dato che queste creature magiche non possono stare fuori dall’acqua per più di qualche minuto. Poi, nonostante la consapevolezza dei tempi ristretti, ha programmato e delineato l’intervento dirigendo un’equipe mista di Maridi e Medimaghi: i cinque, aiutati da due interpreti, hanno trascorso sott’acqua tre ore e mezza, gli esseri umani agevolati semplicemente da un incantesimo Testabolla e null’altro – le tute subacquee sarebbero state troppo d’intralcio. Ad oggi il Maride Levi è in fase di convalescenza, anche a causa di più interventi che sono stati necessari in seguito per riportare la coda al suo stato originale. Per questo ancora non si è ricongiunto con la sua comunità ad Inverness e sta trascorrendo un periodo di recupero sulla terraferma in vasche apposite e seguito con dedizione e attenzione da una straordinaria equipe mista. Una nuova pagina della storia della Medimagia è stata vergata con passione e dedizione, e siamo onorati di poter condividere la cittadinanza di un uomo tanto straordinario quanto Garrett Richarson.

« Congratulazioni a tutti, davvero! » l’entusiasmo si ferma per qualche istante mentre Linnette Chapman riprende parola, e speriamo ardentemente che una seconda sorpresa stia per essere svelata. « Come da accordi presi segretamente in precedenza con la sezione inglese della F.I.M.I., ho l’onore di poter annunciare anche la sede della cerimonia di premiazione. Siete dunque tutti invitati presso l’Ospedale San Mungo di Londra, la prima settimana di dicembre, ad un evento unico del suo genere. Mi hanno informato che ci saranno ospiti di calibro internazionale, la giusta atmosfera di festa e tutto sarà organizzato nei minimi dettagli. L’evento ovviamente sarà aperto al pubblico. »

E quindi, cari lettrici e lettori, non possiamo che invitarvi ufficialmente alla cerimonia di consegna del Premio Agatha & Zacharias Chapman: vi aspettiamo per festeggiare presso l’ospedale San Mungo Bonham il giorno 4 dicembre. Come già anticipato saranno presenti ospiti famosi a livello internazionale e sarà possibile scambiare qualche parola in loro compagnia, ci saranno inoltre attività particolari per farvi conoscere meglio il mondo della medimagia, un ricco buffet e non solo… per scoprire tutti i dettagli, non vi resterà che attraversare i cancelli del giardino dell’ospedale a partire dalle 17.30 in punto.

 
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view post Posted on 27/12/2021, 12:51
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Ufficio Professor White
Nel corso degli anni aveva percorso i corridoi dei piani superiori del Castello di Hogwarts così tante volte da averne perso il conto: ronde da Caposcuola, scappatelle notturne, qualche appuntamento romantico – il fascino delle regole violate non aveva confronto, l'aveva scoperto sulla propria pelle fin dall'inizio. Scioccamente, infatti, aveva cominciato a credere di essere un esperto di quei confini, e così lasciava tuttora al passo fidato il compito di inseguirne la destinazione più accurata. Una svolta qui, un angolo lì, l'Ufficio del Professor White non era poi chissà quanto distante dalla propria Sala Comune, e per lungo andare Oliver aveva immaginato di ritrovarsi l'oramai navigato Docente di nuovo seduto su una delle vecchie, rattoppate poltrone davanti ai caminetti sempiterni. Avrebbe volentieri fatto i salti mortali per una partita a scacchi con Sirius White; proseguendo sulla sinistra, imboccò infine quello che a conti fatti avrebbe dovuto rappresentare l'ultimo tratto di proprio interesse. Il gridolino beffardo di Pix, il Poltergeist di Hogwarts, gli anticipò tuttavia un brivido lungo le braccia; volse indietro ancor prima di avere certezza circa quale ennesima malefatta fosse stata organizzata. La mano destra, come in déjù-vu, scivolò fino al petto, lì dove da alcuni mesi non c'era più la Spilla da Caposcuola. Un po'... egoisticamente, forse, pensò di non intromettersi più. Provò dispiacere ad invertire il passo. Di lì a breve poté accorgersi di quanto il Castello fosse orgoglioso – le scale cambiarono di continuo, le armature si frapposero in più punti per intonare carole natalizie, perfino un nugolo di Fate svolazzò così fastidiosamente attorno da spingere Oliver a cercare un'altra strada. Hai creduto di conoscermi, bamboccio – sentiva la derisione scivolare lungo le mura, di certo più fantasiosa di quanto effettivamente non fosse. Arrivò di fronte l'ufficio dell'amico con più ritardo del solito, e senza attirare altre furiose vendette tutto intorno, si preoccupò di lasciare soltanto un paio di pacchetti di fronte la porta. Avvolti entrambi in semplice carta, svelavano in superficie rametti di cespuglio farfallino (#8) – recisi delicatamente proprio dalla talea che aveva in camerata; il profumo fresco e pungente delle foglie sempreverdi s'addolciva delicatamente con i bastoncini di zucchero, tutti stretti in una cordicina di tela. C'era poi una brocca in vetro, l'unica priva di carta, soltanto un fiocco dorato di lato: un pesciolino rosseggiante nuotava in ogni direzione, mutando talvolta in un maestoso, brillante fiore di ninfea. Non amava vedere gli altri aprire i regali ricevuti, s'era assicurato tuttavia che Sirius fosse rientrato. Bussò in fretta: un colpetto, un altro, e scappò via... dritto verso un'armatura apparsa all'improvviso. Così trattenne un'imprecazione vera e propria, guizzando di lato fino a sparire all'orizzonte. Mai, mai credere di conoscere completamente il Castello di Hogwarts. Una lezione, quella, che aveva imparato a proprie spese.

Buon Natale, Sir *fru Nel pacchetto troverai:
Pesce Ninfea – per magia ha origine da un petalo di ninfea, fiore d'acqua, il cui colore sarà lo stesso di quello del pesciolino (rosso-arancio). La loro trasfigurazione dura per tutta la vita, cambiando di tanto in tanto da petali in pesci e viceversa. Sembra che ammirarne il nuoto, nella loro trasformazione d'incanto, permetta di raggiungere una maggiore serenità personale. I pesci ninfea non hanno bisogno di molte cure, prediligono soprattutto erbe acquatiche sminuzzate come cibo.
Vodka del Grinch – nome esteso Vodka del Paese-Senza-Natale del Grinch, bottiglia unica, mai stappata e non più in commercio, arriva direttamente dalla Testa di Porco; ha la capacità di sciogliere la lingua, ovvero vi farà sbrodolare una delle vostre preoccupazioni molto più facilmente del normale; da usare con cautela.
Folletto di ceramica – come da tradizione, direttamente dall'Abete Natalizio in Sala Comune Grifondoro, è un folletto in miniatura, di ceramica e dipinto a mano: è animato dalla magia per trottare di qui e di lì.


Sei in ogni mia tradizione,
sei nel mio tempo.

Con affetto,
Oliver
 
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view post Posted on 7/3/2022, 18:49
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Ciuffolesto rientrava di gran lunga nella lista dei gufetti più amati, benvoluti e apprezzati della Redazione del Profeta. Sempre in giro dalla mattina alla sera, una consegna dopo l'altra tra gli artigli, rappresentava la gioia di chiunque – giornalisti, colleghi postini, perfino topolini (perché era vegano, s'intendeva). Non faceva del male a nessuno, proprio nessuno: perfino la dieta che aveva considerato, infatti, consisteva esclusivamente in biscottini, crocchette e di tanto in tanto zollette di zucchero di cui andava matto. Per di più, e qui giocava un aiuto un po' magico, il suo aspetto metteva immediata allegria – aveva un ciuffetto bello vistoso, una piuma più lunga e scintillante delle altre. Più cercava di strapparla via, soprattutto perché spesso v'era ostacolo al volo, più quella cresceva, cresceva ancora, cresceva a dismisura. Una piuma sbarazzina, forse un incantesimo andato a male nel corso degli anni, qualcosa che di certo lui non ricordava per bene. Gli era stato affibbiato il nome di Ciuffolesto per quella ragione, e con il trascorrere degli anni l'aveva presa come una storia tutta per sé. In compagnia dei suoi migliori amichetti, tutti diretti com'erano verso il Castello di Hogwarts, alla fine Ciuffolesto salutò in un versetto stridulo e volò via verso i piani superiori – in alto, sempre più in alto fino a raggiungere la Torre Grifondoro. Cinque minuti dopo aveva consegnato tutto per il Docente di Pozioni e già aveva stretto amicizia con i quadri alle pareti, una chiacchierata qui e un'altra lì prima di tornare alla sede.


Per festeggiare la Festa di San Patrizio,
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Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!


Sirius White



CITAZIONE (petrichor. @ 8/1/2022, 18:10) 

UN'INCHIESTA DI ARIEL VINSTAV
CRONACA NERA
"Sventato un rituale oscuro ad Exeter!"
Il Cimitero di Exwick protagonista di attività necromantiche.



I
l Regno Unito è per tutti, maghi e non, uno dei paesi con la più alta tradizione sovrannaturale d'Europa.
Dal Concilio Spiritico del 1815 [1] ad oggi è stata registrata dalla Divisione Spiriti del Quarto Livello del Ministero un aumento di attività spirituale del 42% in tutto il territorio nazionale, causato presumibilmente da un crescendo parallelo di maghi oscuri impegnati nell'abuso e creazione di Spiriti per svolgere azioni illecite.
E' proprio di un caso del genere che oggi vi parleremo.
Nel Cimitero per Maghi Exwick di Exeter nella Contea del Devon, è stato segnalato alla Divisone Spiriti un movimento anomalo dei fantasmi locali nei pressi delle cappelle familiari ad ovest del perimetro nella notte fra il 31 Dicembre e l'1 Gennaio.


A segnalare il tutto alle autorità il coraggioso custode del cimitero, Rubrum Montgomery, in servizio al campo da ventidue anni. Un uomo dedito al dovere e dotato di un gran cuore che da due decadi si assicura che ogni lapide, cella e cripta sia tirata a lucido e che non manchi mai un fiore o un pensiero per chi riposa ad Exwick.
Nonostante non sappia fare uso di una bacchetta per difendersi, "Monty" ha dimostrato un valore umano e una prontezza d'animo superiore e ha cercato di allontanarsi senza venire notato e avvertire le autorità non appena compresa la gravità della situazione.
Ma cosa è accaduto di preciso?
E' sempre il nostro eroico custode a trovare un testimone oculare disposto a parlarci.
Robert Callum Blake (1891 - 1938), pozionista di Topsham, risiede da anni nella Cripta Blake ad Ovest del Cimitero ad una dozzina di metri dallo stagno di Exwick.
E' stato il fantasma a notare per primo movimenti anomali nelle tombe vicine e sempre lui ad avvertire Montgomery.
Un gruppo di sette ignoti, afferma il Signor Blake, aveva spezzato il sigillo di una cripta - il cui nome non verrà condiviso - e aveva sottratto da questa tre corpi ed era intenta a sfruttare il buio della notte per cercare di mettere in atto un rituale oscuro.
E' a quel punto che oltre al Signor Blake, altri nove fantasmi residenti hanno avvertito il problema e sono stati questi ad allarmare gli intrusi, tentando di spaventarli nell'avanzare iracondi verso di loro.

Il nostro testimone afferma con sicurezza di aver assistito ad un rituale di risveglio dei corpi successivamente confermato da un'equipe di Spettrologi.
Gli Inferi non sono che marionette nelle mani di maghi dall'etica spezzata, bambole animate dalla magia oscura e mosse per motivi spregevoli da chi non ha cuore di rispettare la morte e il corpo altrui
E' per merito del Custode e dei suoi compagni fantasmi se il gruppo ha deciso di darsi alla fuga, ormai consapevoli di essere stati scovati e quindi segnalati al Ministero.
Dei tre corpi sottratti dalle loro bare, però, solo due si sono presentati alla conta del Team della Divisione Spettri. E' quindi probabile che uno dei corpi sia stato sottratto e che la scelta dei campioni del rituale non fosse casuale.

Un'indagine è stata aperta dalla Divisione Spiriti e Spettri il 2 Gennaio in collaborazione con la Squadra Antimago e la Squadra Auror, sebbene in quest'ultimo caso non sia confermata la presenza di uomini di Voi-Sapete-Chi all'interno del gruppo di ricercati.
All'alba della seconda settimana dell'anno nuovo il caso è ancora aperto.
Il Cimitero di Exwick non è accessibile al pubblico per permettere agli uomini del Ministero di eseguire indagini più approfondite e impedire la contaminazione della scena del crimine.

La speranza in un lieto fine per ora non può che venire riposta nella mani dell'amministrazione pubblica.
La Redazione, che è stata informata solo recentemente dallo stesso Rubrum Montgomery, non si sottrarrà dal cercare di ottenere informazioni dal Ministero della Magia per potervi tenere informati sull'accaduto e approfitta di questo articolo per stringersi attorno alla famiglia la cui memoria è stata colpita per motivi sinistri e immorali.

A presto con novità sul caso,
Ariel A. Vinstav

[1] " Difatti, nel 1815, tra il Concilio Spiritico ed il Ministro, vennero concordate ben tre sottoclassi di Spiriti. Malgrado gli studiosi, nel corso del tempo, abbiamo ritenuto che le parole di Sir Cyrodil, più che esagerazione, fossero rappresentazione di un vero e proprio eufemismo, le sottoclassi continuano, ancora oggi, a sussistere." Spiriti e Spettri del Mondo Magico di Viktor Haunt, cap.1
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Camminava lentamente, alle prime ore del giorno: il coprifuoco era concluso da poco, ma era troppo presto per scorgere più di uno spettro di passaggio, il volto perfino più pallido con il chiarore del sole timido. Lungo il corridoio che s'inerpicava come tesoro all'interno della Torre Grifondoro, lui assaporava il silenzio ad occhi socchiusi, giocando ad acciuffare figure in ombra che di tanto in tanto correvano oltre. Il canto greve dei gufi e delle civette, di rientro dalle consegne mattutine della posta imminente: ne inseguì uno, spalancando lo sguardo e guizzandovi dietro come un folle, una corsa che lasciò il poveretto di stucco; ne vide la copia di giornale stretta stretta agli artigli, il capo che ruotava vertiginosamente a scovare chi fosse a confrontarsi al proprio volo. Non gli capitava da molto, di ridere in quel modo: alla fine, naturalmente, non poté arrivare al gufo, non ne aveva mai avuto intenzione; si divertì a salutarlo con un cenno della mano, come a dire che fossero tuttora in buoni rapporti: quando l'allocco sparì dietro una curva, il suono del suo bubolare gli giunse come una minaccia vera e propria. Nello slancio che aveva assecondato poco prima, s'accorse soltanto allora d'aver semplicemente accorciato la distanza fino alla propria destinazione: a pochi metri, in effetti, scorgeva la porta d'ufficio che più gli era familiare, in tutto il Castello di Hogwarts. Ne approfittò per riprendere respiro, sistemando l'intreccio di girasoli nel foglio di carta in cui erano avvolti e che sfumava, tanto come il maglione che vestiva, nella tempera vivida dell'ocra – un richiamo all'oro, quello, che gli piaceva immaginare come un collegamento. Non c'era compleanno in programma, non c'era alcuna festa in particolare, tuttavia Oliver stringeva un semplicissimo omaggio di fiori – non vi avrebbe mai rinunciato, i girasoli sarebbero stati una nota brillante sulla cattedra del Docente – e un pacchettino sottobraccio, a mo' di gufo postino a sua volta. Con l'annuncio dell'ultima sfida della Giornata del Duellante, il suo cuore aveva colto i nomi di Casey e di Sirius in primo piano, in modo prezioso: l'una Caposcuola, l'altro Docente, entrambi suoi amici. La schiena poggiata alla fredda parete, respirò l'aroma dei petali di girasole, e gli ricordò il profumo della terra e dell'estate, tanto che per un attimo trascinò memorie sopite appena. Sirius White, lo sapeva, rappresentava per lui molto, molto più di un amico: un mentore, una guida, un punto fisso nel tempo; il duello era un pretesto, un altro, per esprimere quella che sperava profondamente evidenziare come vicinanza: dopo il loro ultimo incontro, di mesi addietro, sentiva d'aver lasciato una miccia pronta ad esplodere, di nuovo. Anelava alla resa dei conti, nonostante ne fosse terribilmente impaurito: l'idea di privarsi dell'amicizia dell'altro lo devastava, e si ripeteva... non è colpa mia.
Eppure, quando poco dopo lasciò il proprio regalo alla soglia della porta – senza bussare, pur di non svegliare l'insegnante in anticipo –, non poté fare a meno di indugiarvi ancora: forse era stata un po' colpa sua, a violare il tempo, a metterlo alle strette, a svelarsi nel compimento delle fiamme. Scivolò via, come un'ombra: e l'orma del sorriso d'inizio mattina s'affievolì, rapida, fino a sparire.

***

Nel pacchetto troverai:
Chaporouge – bottiglia firmata dallo Chef Gautier; dalla forma di un berretto rosso, è a base di liquore nero di ribes e mirtilli, uva passa e goccia di Amortentia; ha un colore vermiglio e un gusto dolce-amaro, stimola la circolazione del sangue.
Poster – di semplice pergamena, di media grandezza: ritrae una fotografia di Sirius e Oliver sul Campo da Quidditch, in occasione di una vecchia partita; con bandiere, cappelli e sciarpe dei colori Grifondoro, felici e ridenti, è uno scatto animato che reca in basso la scritta Oltre le fiamme.
Cupcake – al gusto cioccolato e dalla forma di leone, sotto ognuno c'è una lettera scritta con glassa (i cupcake sono in ordine per formare la frase "Grif-d-oro Sem-pe", alcune lettere mancano).


Sei sempre stato l'orgoglio di Godric,
e sempre lo sarai per me.

(Non assicuro sui cupcake, opera di Penny & Co)

Tiferò anche per te,
Oliver
 
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