Maurizio Pisciottu vs Sirius White, Adulto vs Docente | Giornata del duellante

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view post Posted on 16/3/2021, 19:04
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La Giornata
del Duellante



Benvenuti, tra breve il duello avrà inizio e il mio compito è quello di arbitrarlo.
Vi prego di postare i punti statistica e gli incanti con i quali vi siete iscritti (N.B. il punteggio massimo per ciascuna categoria è di 300 perciò se eccedete riportate la cifra massima consentita).
Se vincete potrete avere fino a 4 punti statistica per ogni campo.
Se perdete potrete avere fino a 2 punti statistica per ogni campo.
La quantità precisa verrà scelta da me, alla fine, in base ai vostri meriti e demeriti.
Ogni utente ha a disposizione 72 ore per postare, pena la perdita del turno; alla terza assenza si incorre nell'esclusione dall'evento, con conseguente vittoria dell'avversario. Non ci saranno richiami, semplicemente se postate in ritardo la vostra azione non verrà considerata e il turno è ritenuto saltato. Sono concesse fino a 3 proroghe da 24 ore ciascuna a patto che queste vengano richieste prima dello scadere del proprio turno.
Per eseguire un incantesimo siete pregati di seguire le indicazioni che trovate in Descrizione Incanti nel Reparto Apprendimenti della Biblioteca.
Non si possono usare le Maledizioni senza perdono, incantesimi oscuri e incantesimi letali.

Consultate il regolamento dei duelli per tutte le regole, l'ambientazione, l'entità dei danni e le eccezioni d'uso.
Buon divertimento!

Iniziate!

 
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view post Posted on 21/3/2021, 12:38
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La Giornata
del Duellante



Erano trascorse ormai diverse settimane dalla sua prima vittoria alla congrega dei duellanti di Londra. L’adrenalina, le dichiarazioni alla stampa, gli articoli e la notorietà che ne erano seguiti gli avevano risollevato momentaneamente l’animo e di questo Sirius White era decisamente grato. L’annuncio della condanna di Raven di qualche tempo prima lo aveva fatto sprofondare nella mestizia più totale, non certo perché ritenesse fosse ingiusta ma perché sapeva, nel profondo, di dover meritare la stessa cosa. Non aveva mai preso parte a quei colpi di testa, agli omicidi e alle aggressioni aveva sempre posto il suo divieto assoluto ma come membro di quell’organizzazione non poteva che sentirsi come un complice. Il duello in quella sede, laddove si era consumata una delle azioni più indegne che Raven avesse mai fatto, aveva in qualche esorcizzato la sua colpa, allontanando i pensieri negativi e riportandolo sulla giusta strada. Nei tempi successivi aveva ripreso le lezioni, gli apprendimenti, fortificato il suo arsenale con tutta una nuova serie di incantesimi ma sempre con un unico ed indiscusso obiettivo: ritrovare la persona che era stato un tempo e che aveva abbandonato nel momento in cui aveva conosciuto Do. Voleva vincere non perché anelava al successo o alla notorietà ma per redimersi. Così quando la convocazione della nuova tornata era giunta alla sua scrivania un moto di eccitazione gli aveva percorso ogni fibra del corpo. Non conosceva ancora il suo sfidante ma poco gli interessava giacchè era pronto a dare il suo meglio ma questa volta senza limitazioni come aveva fatto con Nihandra. La sfida aperta, il duello magico meritava molto di più delle sue paure e preoccupazioni. La competizione era esattamente questo: crescita personale e maturazione. E lui non si sarebbe di certo tirato in piedi. Solo non immaginava che la persona che avrebbe avuto dinanzi nel corso di quel duello avrebbe potuto rivelargli molto di quanto non avrebbe voluto. Laddove una persona cercava di allontanarsi da un sentiero di perdizione, l’altra cercava, forse inconsapevole, di avvicinarcisi. Era ancora tutto celato nel libro del fato ma con quelle premesse probabilmente non tutto sarebbe andato come Sirius White desiderava. La fortuna della sua ignoranza tuttavia lo rendeva più felice di quanto non fosse mai stato. Per lui si trattava di un semplice duello e di una rivalsa personale nei confronti del suo passato e così sarebbe stato.
Calcando nuovamente la pedana che aveva lasciato qualche settimana prima, la bacchetta stretta nel pugno, attendeva speranzoso il suo sfidante, pronto a ingaggiare una lotta che si era ripromesso sarebbe stata una delle più belle della sua carriera.


Statistiche
PS 300 |
PC 300 |
PM 300 |

Incantesimi conosciuti :
Prima classe: Completa.
Seconda classe: Completa [incluso Orcolevitas/Monstrum]
Terza classe: Completa [incluso Iracundia e Fattoriam]
Quarta classe: Completa [incluso Circumflamma, Colossum e Repsi Genitum, Ignimenti, mucum ad nauseam, Napteria, AcquaEructo/Neptuno]
Quinta classe: Completa [incluso Claudo/Perclaudo, Plutonis, Stupeficium, Nebula Demitto, Vultus converto]
Sesta Classe : Completa [incluso Imperio, gli altri esclusi]
Settima Classe : Accendio/Ascendio, Confringo, Entomorphis, Magisterium, Mobilia Conformo, Occludo Magistre, Piertotum Locomotor, Protego Totalus, Retorqueo, Sectio Pereat, Tritonis

Incantesimi chiari.
Stupeficium
Scripto Confundo
Osrumpo
Repello
Rituale Difensivo
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view post Posted on 23/3/2021, 15:35
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Maurizio Pisciottu ☾ Werewolf
PS: 273 ☾ PC: 245 ☾ PM: 234 ☾ PE: 36

La notizia del secondo giro di duelli mi ha letteralmente colto alla sprovvista, mi sentivo ebbro di eccitazione per la prima vittoria e un nuovo scontro si palesa di fronte a me. Sirius White. Un nome mai sentito, ma dalle informazioni che ho cercato di ottenere è uno straordinario mago, professore nella scuola di Hogwarts e chi più ne ha più ne metta.
Quella notizia ha eliminato completamente l'eccitazione facendola diventare adrenalina, sempre crescente, sempre di più. Nella mia testa è automatico il pensiero che questa sia una sfida più grande più che per l'identità del mio avversario per un fatto molto più banale...anche lui ha vinto.
Non so cosa mi prende ogni volta che so di dover affrontare un duello ma semplicemente, non riesco a pensare ad altro! Mi coglie come un brivido nei momenti più disparati della giornata: mentre taglio la legna, mentre sono a lavoro, mentre mangio. Tutti quei piccoli momenti in cui mi sento già in battaglia, in cui sento già l'odore della magia entrarmi nelle narici, il sangue scorrere, il dolore nell'aria.
Dentro di me so già cosa è che sta accadendo, sto trattando il tutto come una prova di forza, sto testando i miei limiti giorno dopo giorno, duello dopo duello. Curioso il fatto che sia arrivata in contemporanea la notizia della condanna di Raven ora che so già che cosa sto per fare, ora che ne sto raccogliendo le ceneri.

Il giorno del duello sono teso come una corda di violino, come se un quartetto d'archi stesse narrando la mia ansia pronto ad esplodere come una batteria durante un concerto rock. Decido ancora una volta di dedicarmi molto di più alla comodità dei vestiti quanto alla bellezza di questi, così solita canottiera, tuta e scarpe da ginnastica giusto per agevolare possibili salti e movimenti, la bacchetta stretta nella mano sinistra, la fedele compagna che ha strappato la vittoria a Lucas Scott, pronta ancora una volta a mostrare come funzionano le cose in Italia. So let's dance, capish?
Code by N i e v e


Maurizio Pisciottu

PS273
PC245
PM234

Prima Classe:Tutta
Seconda Classe:Tutta
Terza Classe:Tutta tranne Fattoriam
Quarta Classe:Tutta tranne: Circumflamma, Colossum, Ignimenti, Mucum ad Nauseam, Napteria, Neptuno, Repsi Genitum
Quinta Classe: Tutta più Stupeficium (esclusi proibiti)
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view post Posted on 25/3/2021, 20:09
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«Signoraaa i galeoni! I GALEEOONII»Sinjur Lumi era diventato famoso nella scena duellantistica maltese per uno scontro serrato vinto con l’uso di un incantesimo inaspettato: omai messo alle strette, era riuscito a rovesciare le sorti del duello con un Macedonis; una pioggia di limoni aveva messo in fuga l’avversaria di Lumi, scopertasi solo successivamente allergica al frutto.
Così, col titolo di Campione dei Duelli di La Vela ottenuto per "fuga da limoni", Sinjur aveva vinto automaticamente la possibilità di presenziare come arbitro ad uno dei duelli della celebre Congrega dei Saggi Duellanti.

A Londra era stato assegnato alla guida dell'Arbitro Lewis, un'anziana strega sulla settantina che l'avrebbe assistito nei duelli della seconda manche.
Scortato dall'anziana donna, aveva raggiunto la Sala presso cui un nutrito numero di spettatori e ospiti dell'evento aveva preventivamente preso posto sugli spalti.
Sirius White era una figura nota alla stampa per il suo ruolo di spicco nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, mentre il suo sfidante Maurizio Pisciottu poteva vantare una carriera di Antimago che lo voleva agli occhi dei visitatori un valido utilizzatore di incantesimi da duello per mestiere.
Lo scontro, insomma, si prospettava essere non poco interessante.
Proprio perché conscio di ciò, Sinjur era teso e cercava di sfogare la tensione nell'orologio da taschino nella sua mano destra, aprendolo e chiudendolo ripetutamente.
Fra gli stucchi e i marmi della restaurata Congrega un brusio si levò tra i volti degli spettatori, non appena Sirius White e Maurizio Pisciottu fecero il loro ingresso nella Sala.
Qualche flash di camera fece capolino dagli spalti lasciando intuire la presenza della stampa della Gazzetta del Profeta.

Sinjur si raddrizzò il colletto della giacca prima di intascare con irruenza l'orologio nel pantalone e muoversi verso la pedana.
L'avrebbe risalita con passi pesanti fino a portarsi alla sua metà. Poi, con un cenno del capo per sfidante avrebbe fatto segno loro di avvicinarsi a lui.
«Sirius White e Maurizio Pisciottu per il duello della Giornata del Duellante.»
Parlo a voce alta con un'enfasi e una teatralità fuori posto, come se stesse leggendo un testo che non aveva ancora assimilato per bene. Non aiutava incespicasse le parole nell'usare l'inglese.
Fu a quel punto che Sinjur si sarebbe reso conto di non essere stato accompagnato dalla Signora Lewis, rimasta ancora indietro e col volto perso fra le pitture suggestive della Sala, totalmente ignara della necessità del suo intervento.
«Signora!» Tese la mano destra davanti al suo volto, schioccando nervosamente medio e pollice nel tentativo di riscuoterla, mentre le gote si facevano paonazze per l'imbarazzo.
«Signora i galeoni! I galeooni!» L'urlo portò qualche spettatore distratto a girarsi con un sussulto, lo stesso che la Signora Lewis si lasciò scappare nel tornare con i piedi per terra.
Mortificata, non proferì parola mentre allungava un galeone inglese all'arbitro, sporgendosi con un passo per accostarsi alla pedana.
«'Che quindi volevo dire?» Borbottò Sinjur in un inglese maccheronico, scoccando occhiate storte ai due contendenti.
Il Galeone lucido era mostrato ad entrambi, poggiato al centro del palmo che ora veniva frapposto tra i maghi.
«Mago o Drago?»
Testa o Croce?

2° Manche della Giornata del Duellante

Sirius White:
PS: 300/300
PC: 300/300
PM: 300/300
Proroghe: 2/3

Maurizio Pisciottu:
PS: 273/273
PC: 245/245
PM: 234/234
Proroghe: 2/3

Benvenuti al vostro duello!
Ricordo ad entrambi come per rendere quanto più celere la vicenda siate vincolati ad un countdown di 72 ore dall'ultimo post inviato.
Per Regolamento avete a disposizione 3 proroghe da 24 ore per la durata totale del duello, ma poiché avete mancato entrambi di postare dalle 72 ore del post di apertura, una di queste viene automaticamente rimossa ad entrambi.
Vi raccomando attenzione in questo senso, e non mi resta che augurarvi buona fortuna e in bocca al lupo.
Ma come disse il saggio: quando la vita vi da i limoni, fateci una limonata!

 
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view post Posted on 28/3/2021, 11:27
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La Giornata
del Duellante



La scena che si consumò davanti ai suoi occhi sarebbe stata degna dei migliori palcoscenici del mondo magico e se non fosse stato per naturale serietà della sua persona il docente quasi sicuramente avrebbe avuto difficoltà a trattenersi dal riderne. La singolarità dell’arbitro che era stato loro affidato strideva non poco con la solennità del momento e questo sbloccò il ricordo dell’incontro precedente. Personalità completamente diverse, questo era chiaro ma non aveva motivo di dubitare che il duello si sarebbe svolto con minore serietà del precedente. Erano ormai agli sgoccioli di quella fase di presentazioni e con il sopraggiungere del suo rivale l’arbitro ruppe allora ogni indugi.
Il momento della scelta era non meno delicato dei successivi. Per come era andato il duello con Nihandra, Sirius White non avrebbe mai più concesso agevolazioni o atti di cortesia. Era un duello quello e come tale andava trattato.
<< Vada per il Mago >>
disse spezzando per un attimo il brusio della sala. Si chiese se qualche amico fosse tra gli spettatori ma non si sarebbe voltato a guardare. In quel preciso momento, anzi da quel momento in poi ogni sua attenzione doveva essere concentrata sul duello. E su nient’altro. La scorsa volta aveva sfidato una studentessa che lo aveva messo decisamente alla prova. In questa occasione si ritrovava difronte un adulto count bagaglio di esperienze completamente diverso, ben più ricco del precedente e questo non poteva ignorarlo. Mentre attendeva la risposta del signor Pisciottu la mente si aprì al vasto campo delle possibilità. Aveva già un idea di come iniziare il duello ma se la sorte avesse voluto decretare un inizio diverso la scena avrebbe potuto mutare. Nulla al caso quella volta. Con tutte le forze, a colpi di incantesimi potenti e pericolosi. Fino alla fine.
Sirius era pronto.

Statistiche
PS 300 |
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view post Posted on 28/3/2021, 20:36
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Il momento perfetto...rovinato da una delle scene più belle di sempre, non ho nemmeno provato minimamente a nascondere le mie risate e, seppur inizialmente ho provato a conservare parte della mia dignità. alla fine mi sono ritrovato a ridere palesemente. Forse uno dei migliori momenti per smorzare i toni forse fin troppo seriosi dell'evento.
La parentesi divertente mi concede di perdere persino l'istante buono per la scelta sulla dea bendata, forse un caso, ma del resto anche lì capisco quanto poco peso abbia una scelta casuale su di un lancio casuale.
Fatico ancora a tenere le risate mentre provo a nominare l'altra faccia della moneta.
"Bwaha...Dr...Drago."
Asciugando persino una lacrima dal mio occhio volata via a suon di risate.
Forse con una possibilità di scelta avrei anche io scelto il Mago. Il Drago è una creatura fantastica, ma i mezzi di un solo uomo sono fantastici e in grado di abbattere le bestie più potenti, è sugli uomini che si fonda il mondo magico, sul loro estro, sulla loro capacità di costruire e, sopratutto, distruggere.
Perdo un po' la presa sulla bacchetta per le troppe risate e questa mi scivola un po' lungo il palmo della mano fino a che non la riesco a prendere bloccandola sull'ultima parte del palmo tra pollice e anulare. La riprendo saldamente tra le mani.
I più loschi potevano pensare che sto facendo i classici "mindgames"...e forse non avevano poi così torto, chi teme un avversario che non sa nemmeno tenere una bacchetta tra le mani?

 
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view post Posted on 29/3/2021, 20:11
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«Signoraaa i galeoni! I GALEEOONII»
La Signora Lewis sarebbe voluta essere ovunque tranne che in quella sala di duello.
Sotto lo sguardo ammonitore di Sinjur Lumi si accompagnava alle risate tenui che dagli spalti erano giunte alla pedana, sostenendo quella più forte di Maurizio Pisciottu, privato dell'epica serietà del momento assieme al suo contendente.
Sinjur era ancora paonazzo in volto quando portò la moneta fra le due mani.
Scosse le braccia, lasciando che il galeone vorticasse nello spazio tra i palmi in un gesto rozzo, ma efficace.
Il suono sordo del galeone che impattava ripetutamente con la pelle ruvida dell'arbitro fu il segnale per la sala di tornare alla calma e con questa, si sperava, anche i due contendenti.
Quando fermò le mani, ruotò i polsi per portare la mano sinistra distesa sulla gemella sotto lo sguardo dei due duellanti.
«Il simbolo che vedrete sulla faccia del Galeone decreterà il partecipante!»
Sebbene l'accento maltese modulasse la sua parlata, stavolta Sinjur sembrava aver incanalato finalmente la sicurezza e serietà adatte al suo ruolo, complice forse la silenziosa uscita di scena della Signora Lewis, seduta ora a qualche metro di distanza da lui.
A quel punto avrebbe sollevato la mano sinistra, rivelando ai partecipanti la moneta e su chi il Fato aveva deciso di puntare lo sguardo per il primo colpo.
Senza dire nulla per tenere alto l'effetto sorpresa e la suspance sugli spalti, Sinjur avrebbe mostrato il galeone ad entrambi e fatto cenno loro di prepararsi.
«Bacchette sollevate!»
La voce piena dell'arbitrò risuonò per la sala, forte e chiara.
Arretrò di qualche passo, abbandonando lentamente la pedana.
«Inchino.»
Raggiunse alla cieca la Signor Lewis.
Aspetto qualche secondo, spezzando il silenzio profondo solo per dichiarare ad alta voce:
«Che abbia inizio il duello!»

2° Manche della Giornata del Duellante
Sirius White:
PS: 300/300
PC: 300/300
PM: 300/300
Proroghe: 2/3

Maurizio Pisciottu:
PS: 273/273
PC: 245/245
PM: 234/234
Proroghe: 1/3

Il lancio della moneta viene gestito tramite tool Lancio Dado.
Al numero 1 corrisponde il Mago (Sirius) e al numero 2 corrisponde il Drago (Maurizio): a seconda del risultato verrà decretata la divisione delle turnazioni.
Il vincitore del tiro del Galeone avrà 72 ore di tempo da questo mio masteraggio per rispondere e il suo sfidante avrà a sua volta 72 ore di tempo per rispondere dal post del suo avversario.

Maurizio: avendo sforato nuovamente l'orario limite, ricevi una seconda penalità! Attenzione, mi raccomando!


Sala del Duello
La Sala è molto ampia, con alte finestre luminose e il soffitto a non meno di sei metri da terra. Vi sono molti oggetti e arredamenti...

Lista Oggetti Presenti
Un lungo tappeto, sulla pedana dove i due si sfidano;
Due armadi, uno con libri e un altro con coppe e trofei, addossati alle pareti laterali alla pedana;
Quattro armature, una per angolo
Otto torce, che oscillano nella sala;
Un enorme lampadario in ottone, con 36 candele, appeso al soffitto esattamente sopra il centro della pedana;
Due candelabri a tre braccia;
Una quindicina di quadri;
Arazzi e stendardi alle pareti;
Lunghe tende alle finestre;
Quattro statue gargoyle poste agli angoli della sala;
Due puff;
Due file da dieci sedie poco distanti dai due lati lunghi della pedana;
Un tavolo accostato al muro;
Quattro ganci appesi al soffito per appendervi gli stendardi.

Numero vincente: 1
  • 1d2
    1
  • Inviato il
    29/3/2021, 21:11
    Master Adepto
 
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view post Posted on 31/3/2021, 21:30
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La Giornata
del Duellante



Il docente osservò il galeone cadere sul palmo della mano dell’arbitro trattenendo il respiro. Non gli era mai capitato prima ma dall’ultima volta scorgeva in quella opportunità della prima mossa come un vantaggio a cui non si sentiva di rinunciare. Lo aveva fatto con Nihandra, forse credendo in un gesto di buona cortesia ma per tutto il duello non aveva fatto che pentirsene amaramente neanche da questo fosse dipeso l’esito dell’intero scontro. Quella mancanza gli era costato una serie di incidenti e di catastrofi per le quali aveva impegnato buona parte delle sue mosse successive per porvi rimedio. Non aveva ragione in quella occasione di credere che le cose si sarebbero svolte allo stesso modo, d'altronde ogni duello faceva testo a sé, ma l’esperienza funzionava purtroppo così. L’insegnamento più duro da digerire e una volta sensibilizzato era arduo recuperare la naturalezza di un tempo. Non il migliore dei modi per iniziare un duello ma quando la scelta del fato ricadde su di lui, il cuore parve accelerare e un abbozzo di sorriso gli comparve sul volto, impercettibile ma presente. Era così soddisfatto che tornò sereno come era stato prima della scelta della facce del galeone.
Faccia a faccia. Sirius e Maurizio si sarebbero salutati come l’etichetta imponeva, le bacchette alzate, l’inchino di cortesia ed erano pronti, nelle posizioni appropriate a dar via alle danze.
Per quella prima azione la sua mente aveva spaziato il suo magico arsenale alla ricerca di una fattura dagli effetti permanenti, qualcosa che attentasse alla sua salute del suo nemico per il tempo necessario a indebolirlo. un impedimento costante.
Un veleno?
Un costante senso di disattenzione?
Una fatica incipiente?
Non lo sapeva eppure rammentava molto bene quanto rapidità ed efficacia andassero a braccetto in una buona riuscita. Maurizio non sarebbe stato di certo fermo a guardare. A lui andava la prima mossa ma non era di certo la sola. Quel che poteva fare era dunque agire rapidamente e con violenza sperando che la sua azione impedisse o attenuasse negli effetti la controffensiva avversaria.
Aveva una strategia in mente e un piano per metterlo in azione. Doveva solo concentrare e ferire. E senza palesare le sue intenzioni se non quando fosse stato troppo tardi. C’era un incantesimo che amava particolarmente, lo stesso che lo aveva tirato fuori dai guai diversi volte, un cavallo di battaglia che si voleva il caso poteva rivelarsi difficile da individuare se non se ne conosceva la modalità di utilizzo.
Si concentrò su una fune e sui fili in fibra tessile che la componevano a avvolti a forma spirale. Ricercò nella sua mente una immagine ben chiara di modo che fosse vivida tanto da esser reale. Avrebbe dovuto essere robusta ma non troppo spessa o pesante da arrestarne la cosa. Si trattava pur sempre di un incantesimo evocativo, dettaglio che non doveva far l’errore di dimenticare. La parte mentale era tutto.
Quando fu certo di avere una immagine mentale ben composta e chiara in ogni sua parte puntò rapidamente la bacchetta verso l’avversario enunciando verbalmente la formula dell’incantesimo.
<< Incarceramus !!!! >>
E così tutto era iniziato.
Quale sarebbe stata la contromossa del suo avversario?

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Maurizio Pisciottu ☾ Werewolf
PS: 273 ☾ PC: 245 ☾ PM: 234 ☾ PE: 36

Do poco peso alla decisione della moneta, so per certo quanto poco questa possa influire nel corso di un duello, avere l'iniziativa è come scendere dal letto, se sbagli piede avrai una brutta giornata.
Eppure perdo ancora il lancio della moneta, l'unica cosa che riesco a pensare è che anche a Lucas fu data la possibilità del primo colpo, il risultato lo conosciamo tutti.
Rallento il mio respiro, il mio collo vibra e mi costringe a ondeggiare un attimo con la testa prima dell'inchino, è l'effetto della tensione di un duello che forse sto aspettando con molta più ansia di quella che sono riuscito a lasciar trasparire.
Mentre rimetto distanza tra me e il docente di Hogwarts sfoglio nella mia testa numerosi incanti con cui iniziare. La più giusta mi sembra essere un Protego. Seppur i miei riflessi sono sviluppati dalla mia "maledizione" sono conscio del fatto che un piccolo istante può mandare a gambe all'aria ogni mia tattica.
Stringo la bacchetta saldamente nella sinistra mentre vedo l'arbitro lasciare la pedana. È a questo punto che cambio improvvisamente idea. Difendersi non è mai stata un'opzione per Maurizio Pisciottu e non vedo perché concedere questo regalo a Sirius White. Quindi cambio incanto sotto lo spunto di un ricordo: il duello con Mìreen.
I maghi adulti sembrano avere dimenticato gli incanti più semplici e trovano molte più difficolta ad approcciarsi a questi che non agli incanti più potenti e complessi. Vediamo come se la caverà il prof.
All'urlo dell'arbitro il braccio si muove sapendo già cosa fare, come un automa con un solo compito registrato nel database. L'arto si ferma presto, non appena riesce a mirare verso la spaziosa fronte di Sirius, bella e pronta da colpire.
"Cefalèa!"
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Maurizio Pisciottu

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Io che ifnalmente riesco a postare senza far cavolatelle


FINALLY!
 
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view post Posted on 5/4/2021, 19:41
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Con Sinjur Lumi lontano dai riflettori, i due contendenti erano liberi di dare inizio al loro scontro.
Il pubblico trattenne il respiro, sporgendosi sulle loro sedie quando Sirius White, vincitore del sorteggio, ruppe il religioso silenzio in sala con la prima formula e movimento di richiamo.
I contendenti si mossero rapidi, enunciando incanti diversi nella natura e nell'uso.
Il Professore aprì le danze con un Incarceramus, un incanto di evocazione complesso, ma di grande spessore strategico: l'obiettivo era sottrarre al suo avversario la capacità di reazione fisica nell'offesa e nella difesa, intrappolandolo ai polsi e le caviglie.
Maurizio Pisciottu optò per un incanto destabilizzante più semplice nell’attuazione col tentativo di indebolire il suo avversario: il Cephalea era un incanto che nell'arsenale dei duellanti vantava una componente di focalizzazione ed esecuzione non troppo complessa e arzigogolata, come invece era l'evocazione scelta da Sirius.

La mente del pozionista elaborò le funi, la tempra robusta del loro tessuto e si augurò che la potenza della sua mente e la sua esperienza fossero quanto bastasse al suo catalizzatore per comprendere il da farsi.
La mancanza di una direttiva decisa, però, rese l'evocazione appena più lenta: come si sarebbe mossa nell'aria la fune per raggiungere il corpo di Maurizio e privarlo della libertà? Come i nodi di tessuto avrebbero stretto il corpo? Quanto erano lunghe le corde? Voleva lo portassero in ginocchio o voleva che le funi lo avvolgessero nell'impedirgli i movimenti?
Forse era stato ispirato da un'apparizione mistica che vedeva già l'irruente Pisciottu in ginocchio e inerme a muovere il desiderio di intrappolare e vincere del Signor White?
La resa fumosa di questi dettagli portò la magia a lasciare la bacchetta con un leggero — misero — scarto di secondo, diversamente dal fascio di luce bluastro che allo stendersi del braccio risalì il legno di fico e lasciò il punto da cui Maurizio enunciò il "Cèfalea": la fattura percorse con rapidità la pedana, schiarendo il carminio del tappeto durante il suo viaggio e concludendolo d'impatto contro la fronte di Sirius.
La luce si dissipò contro la sua pelle, disperdendosi in scintille che in un battito di ciglia scomparvero. Duratura non era la presenza scenica del Cephalea, ma la sua natura subdola e invisibile al contatto con la fronte del suo bersaglio: bastò attendere un secondo perché una fitta di dolore allertasse Sirius delle intenzioni di Maurizio. Costretto a chiudere gli occhi per un istante, li riaprì per accogliere una pulsazione anomala dei muscoli lungo l'arcata frontale del volto e nella zona delle tempie.
Il mal di testa, si sa, non andava preso alla leggera (-8 PS, -4 PC).
Il dolore sarebbe stato difficile da ignorare nella lunga durata, Sirius l'avrebbe potuto comprendere già da quel momento vista la sua esperienza nelle arti magiche e concentrarsi con un'emicrania di tale portata avrebbe rischiato di rendere lo scontro un'ulteriore sfida (-4 PM).
D'altra parte il Professore avrebbe potuto cantare almeno per un istante vittoria al riaprire gli occhi in quel misero lasso di tempo in cui il dolore aveva offuscato la sua vista. Le funi evocate avevano appena smesso di stringersi attorno al suo bersaglio, rendendo le movenze di Maurizio limitate.

Difatti, al momento del rilascio del Cephalea, Pisciottu avrebbe visto librarsi a mezz'aria verso di lui una coppia di cime di corda, spinte dalla magia rilasciata dalla bacchetta di Sirius. Come se vi fossero state mani invisibili a muoverle, le funi aggredirono il corpo del licantropo stringendosi una attorno ai suoi polsi e una alle sue caviglie. Quest'ultima nello strattonare il corpo di Maurizio lo portò a perdere l'equilibrio, costringendo il mago a rovinare sulle ginocchia.
Il dolore si diffuse rapido dalle caviglie alle gambe, dove di lì a poco sarebbero comparsi alcuni ematomi. I polsi vennero strattonati in contemporanea dalla prima fune, venendo chiusi dalla cima, ma scoprendosi a differenza di quelli alle caviglie più deboli nella loro capacità di trazione. (-18 PS, -4 PC)
Maurizio si trovò così in ginocchio sul tappeto con caviglie strette tra di loro da una cima incantata e con i polsi contro i fianchi col rischio che le mani vengano strette ulteriormente dalle corde e portate a forza contro la base della schiena, rendendo le possibilità future di Maurizio di reagire molto più complicate e pericolose.

Dagli spalti alcuni spettatori trattennero collettivamente il fiato, altri si lasciarono scappare un mormorio sorpreso, mentre Sinjur Lumi e la sua assistente rimanevano seri a osservare il resto della scena, al momento senza rivelare un'emozione precisa sui loro volti.

2° Manche della Giornata del Duellante
Sirius White:
PS: 292/300
PC: 296/300
PM: 296/300
Proroghe: 2/3

Maurizio Pisciottu:
PS: 255/273
PC: 241/245
PM: 234/234
Proroghe: 1/3


Sirius: il Cephalea perdurerà per 3 turni, sottraendo 4 PM ad ognuno di questi se non vi verrà posto rimedio! Verrà percepito come un dolore costante alla testa che risulterà d'ostacolo alla tua concentrazione.

Maurizio: l'Incarceramus di Sirius ha effetto, una fune stringe le tue caviglie di scatto portandoti a cadere in ginocchio sulla pedana. La stretta reagisce ai tuoi movimenti e seppur quella ai polsi risulti più lenta rispetto a quella alle caviglie, il graduale stringersi delle funi ti porterà a perdere di turno in turno PC.

Tutti: a scanso di equivoci, l'annebbiamento della vista di Sirius al diffondersi degli effetti del Cefalea avviene contemporaneamente allo stringersi delle funi attorno a Maurizio e il suo cadere in ginocchio; la descrizione è una "licenza poetica" per rendere la sequenza di duello dinamica e la resa degli incantesimi quanto più realistici per chi legge: quel "momento di buio" non fornisce quindi svantaggio a Sirius, né vantaggio a Maurizio che reagirà, infatti, dopo.

Turno a Maurizio

Sala del Duello
La Sala è molto ampia, con alte finestre luminose e il soffitto a non meno di sei metri da terra. Vi sono molti oggetti e arredamenti...

Lista Oggetti Presenti
Un lungo tappeto, sulla pedana dove i due si sfidano;
Due armadi, uno con libri e un altro con coppe e trofei, addossati alle pareti laterali alla pedana;
Quattro armature, una per angolo
Otto torce, che oscillano nella sala;
Un enorme lampadario in ottone, con 36 candele, appeso al soffitto esattamente sopra il centro della pedana;
Due candelabri a tre braccia;
Una quindicina di quadri;
Arazzi e stendardi alle pareti;
Lunghe tende alle finestre;
Quattro statue gargoyle poste agli angoli della sala;
Due puff;
Due file da dieci sedie poco distanti dai due lati lunghi della pedana;
Un tavolo accostato al muro;
Quattro ganci appesi al soffito per appendervi gli stendardi.
 
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Maurizio Pisciottu ☾ Werewolf
PS: 273 ☾ PC: 245 ☾ PM: 234 ☾ PE: 36

Sono soddisfatto? Non lo saprò se non tra qualche istante quando, col dolore alla testa, sirius proverà a colpirmi ancora più duramente di quanto non ha già fatto. Sono stato più lesto, è vero, la scelta dell'incanto mi ha aiutato, ma d'altro canto Sirius mi ha messo sotto scacco!
Iniziare un duello costringendomi in ginocchio è decisamente una splendida mossa e, come se non bastasse, sento le funi continuare a stringermi caviglie e polsi sempre più, come un pitone che si sta preparando a finire una preda.
Prima ancora di pensare al successivo incanto decido di opporre meno resistenza possibile prima di decidere. La formula che ha pronunciato il mio avversario e l'esperienza come Antimago mi permettono di calibrare le mie mosse sulla base degli effetti di questo incantesimo. So perfettamente cosa fa avendolo già subito e io non voglio ritrovarmi stritolato in una morsa terribile prima ancora di riuscire a incominciare sul serio questo duello.
Valuto alcune opzioni offensive, continuare a mirare alla testa non è una brutta idea, tutto quel dolore lo potrebbe far svenire per il troppo dolore eppure...
Un pensiero lesto, un pensiero da nulla che mi richiede solo qualche istante eppure sento i nodi ai polsi e alle caviglie ancora più stretti, ancora più vicini al resto del corpo, pronti a rendermi definitivamente un insaccato, per di più fermo in quella posizione resto troppo esposto e facile da colpire senza nessun fuoco di ritorno. Attaccare per ora è la via più facile per perdere il duello.
Ed allora capisco di giocarmela ancora sul più semplice dei controincantesimi che conosco, eppure noto come questa semplicità alla fine mi stia aiutando, movimenti tanto semplici e fatti talmente tante volte da essermi entrati nella memoria muscolare senza che io me ne sia nemmeno reso conto. Infatti mentre penso all'incanto il mio braccio sinistro è già pronto a indicare le corde come unico bersaglio. Nello stesso istante sono io invece a dare il comando definitivo.
"Finite Incantatem."
Ricominciamo questo duello.
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PS: 255/273
PC: 241/245
PM: 234/234
 
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La Giornata
del Duellante



Giungeva ancora una volta, molesto, violento e indesiderato come il ricordo di una esperienza già passata. Il docente di pozioni aveva già sperimentato gli effetti di quell' incantesimo e trovava singolare che esattamente come nell’esperienza precedente si fosse palesato agli esordi del duello. Si infrangeva contro la sua fronte nel momento esatto del lancio della sua offensiva e la cefalea esplodeva costringendolo nell’acuzie a socchiudere gli occhi, la mano non armata a cingere le tempie nel vano tentativo di contenerla. Nihandra continua a torturarlo dopotutto.
Il fato aveva sicuramente un pessimo senso dell’umorismo.
*Dannazione ! *
Avrebbe imprecato se ne avesse avuto la voglia e perso ogni decenza. Quelle fitte lancinanti, la pulsazione lungo l’arcata frontale e nella zona della tempia lo allertavano innescando il più primordiale degli stimoli: quello alla fuga. Il cefalea era incantesimo insidioso, strategico sotto molto punti di vista ma quella volta Sirius era preparato. Il suo sfidante poteva credere di averlo messo in seria difficoltà ma quel che Maurizio non sapeva o quantomeno ignorava era la collera che da quel gesto ne sarebbe scaturita.
Il docente riaprì gli occhi rivolgendo lo sguardo al responsabile di quel gesto. Lo avrebbe trovato lì, mentre la mano non dominante scendeva lungo il corpo e quella armata si muoveva verso il suo obiettivo, piegato sulle ginocchia.
Che fai chiedi scusa?
Odiava quella sensazione, lo annichiliva sapere di esserne tornato vittima ma l’esperienza l’avrebbe fatta padrone quella volta perché in duello, come aveva avuto modo di apprendere con Nihandra, ogni esitazione poteva divenir beffa.
Il suo corpo, la ragione, il dolore che costante si irradiava indebolendo la sua mente e la relativa concentrazione, imploravano di trovar immediato sollievo ma la rabbia, l’istinto, il desiderio di rivalsa gridavano a gran voce quell’atavico desiderio di vendetta. Avrebbe potuto concedersi del tempo, ricorrere ad un finite ed iniziare tutto dal principio ma aveva smesso di giocare sulla difensiva e dopo tutto quello che aveva sperimentato e passato un mal di testa sarebbe stato l’ultimo degli imprevisti a metterlo al tappeto.
In cuor suo sapeva di aver un arsenale ridotto in virtù dell’incantesimo appena subito ma sapeva anche molto bene che laddove la concentrazione fosse stata carente avrebbe potuto supplire la volontà e il desiderio di nuocere che erano da sempre stati elementi contraddistintivi degli incantesimi offensivi. Lo aveva appreso durante i suoi numerosi apprendimenti. Quante volte un incantesimo si era rivelato inefficace anche quando carico di tutta quella forza mentale ma sprovvisto della cosiddetta carica offensiva?
L’esperienza, sempre lei. E a lei si sarebbe affidato con tutta la sua volontà.
Forza, decisione, tutto il dolore confluiva in un’azione repentina rivolta solo verso il desiderio di restituire pan per focaccia e ripagare il torto subito. Probabilmente il suo incantesimo non avrebbe sortito un effetto completo per via degli effetti del cefalea cui era soggetto ma non gli importava. Desiderava solo vederlo scaraventato al suolo, vittima di una botta che avrebbe fatto in modo di ricordare cosa accadeva quando si sfidava il professor White.
Il polso eseguì una rapida rotazione di 360 gradi in senso antiorario e la bacchetta si ritrovò puntata al petto del suo obiettivo. Con potenza e decisione, la sicurezza non gli mancava, tutta l’energia magica di cui era capace richiamata all’azione, la pronuncia della formula magica a dare concretezza al suo inflessibile desiderio.
Vendetta.
<< Orbus!!! >>
La voce scoppiò sovrastando per un breve attimo il suo mal di testa, potente, decisa, forse aggiungendo ulteriore dolore alla sua povera mente ma il tempo dei finite incantatem era finito. Si sarebbe riposato e curato ma non era quello il momento.

Incantesimi conosciuti :
Prima classe: Completa.
Seconda classe: Completa [incluso Orcolevitas/Monstrum]
Terza classe: Completa [incluso Iracundia e Fattoriam]
Quarta classe: Completa [incluso Circumflamma, Colossum e Repsi Genitum, Ignimenti, mucum ad nauseam, Napteria, AcquaEructo/Neptuno]
Quinta classe: Completa [incluso Claudo/Perclaudo, Plutonis, Stupeficium, Nebula Demitto, Vultus converto]
Sesta Classe : Completa [incluso Imperio, gli altri esclusi]
Settima Classe : Accendio/Ascendio, Confringo, Entomorphis, Magisterium, Mobilia Conformo, Occludo Magistre, Piertotum Locomotor, Protego Totalus, Retorqueo, Sectio Pereat, Tritonis

Incantesimi chiari.
Stupeficium
Scripto Confundo
Osrumpo
Repello
Rituale Difensivo
Magisterium
Agens Patronus
Caricamento
Seuz Lampo
Diruptio
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«Signoraaa i danni! I DANNIII!»
Maurizio Pisciottu era per nomea un uomo d'azione.
Così il pubblico riteneva dovesse essere un Antimago: un uomo da prima linea, audace e impavido, abituato ad azioni leste e potenti.
Spesso i luoghi comuni volevano ricordare solo i gesti di forza, eleggendo questa alla rappresentazione della vittoria e la supremazia di un Ministero sempre a difesa dei cittadini.
Un uomo della legge, però, non era soltanto scintille e onde d'urto.
Essere un Antimago, significava anche saper giocare di strategia.

Dagli spalti si levarono reazioni contrastanti, mormorii soffusi che per fortuna non raggiunsero i duellanti sulla pedana.
C'era chi ritenesse una scelta pigra e codarda scegliere di occuparsi delle funi, anziché tentare di schiantare con forza il Docente.
Altri, invece, si premurarono di zittire i loro vicini di posto, riconoscendo nel Finite Incantatem una strategia saggia per riprendere il duello senza troppi intoppi.
Maurizio si ritrovò subito dopo l'enunciazione dell'incantesimo con caviglie e polsi liberi e una coppia di corde a far da decorazione al tappeto carminio su cui era inginocchiato.

Di Sirius White, invece, gli stereotipi avrebbero detto l'opposto di quanto del suo avversario si potesse presagire.
L'arte della pozionistica ritrova nella logica e la pazienza componenti essenziali per il successo; ci si sarebbe potuto aspettare un incanto strategico, o altresì un contro incanto a quell'emicrania che si poneva ad ostacolo ai suoi ragionamenti.
Sirius White, però, non era solo un pozionista, ma anche un uomo di polso, un Grifondoro di vecchia generazione armato di audacia e bollenti spiriti che non sempre potevano rimanere intrappolati nelle ampolle del suo laboratorio.
Le tempie pulsavano trasmettendo una spiacevole sensazione di dolore, vissuta come una foschia opprimente attorno ai suoi pensieri (-4 PM). Si affidò all'istinto, alla frustrazione del ricordo del duello con Niahndra.
Un gesto secco della bacchetta, trasudante la sua forza d'animo, creò una mano invisibile dietro la schiena di Maurizio.
Sirius non poteva considerasi al pieno delle sue facoltà, ma era armato di un desiderio bruciante di colpire e nuocere che sembrò essere abbastanza per riuscire nell'incantesimo.
Un suono secco, note dure e vibranti di percussione risalirono la pedana fino agli spalti quando di scatto la testa e il petto dell'Agente Pisciottu andarono a scontrarsi con il tappeto, travolti dalla spinta improvvisa che quella mano invisibile aveva posto al comando del suo creatore
La vista si appannò. Un dolore improvvisò risalì il centro del petto al momento dello scontro con la pedana, mozzando il fiato di Maurizio che avvertì subito dopo anche il sapore ferroso del sangue: l'impatto aveva lasciato un segno all'angolo destro del labbro inferiore, ora spaccato.
Il naso era arrossato e una pulsazione fastidiosa risalì il suo profilo per qualche secondo.
Un sottile e singolo rivolo di sangue scivolò dalla bocca, disperdendosi in parte nel tappeto al momento dello scontro e in parte nella barba quando la testa per il contraccolpo si risollevò. (-20 PS, -5 PC)
Se non fosse stato già in ginocchio, nel rovinare completamente al suolo avrebbe sicuramente rischiato di tornare a casa con più di una semplice ferita al volto.
Normalmente un colpo del genere avrebbe dovuto sortire effetti più devastanti su un uomo, ma Maurizio per sua fortuna o sfortuna aveva smesso da tempo di esserlo.
La coriaceità dei Licantropi li rendeva nemici resilienti, temibili e brutali.
L'adrenalina avrebbe attutito il dolore, seppur presente e vivido, rendendolo tollerabile.
Un predatore come lui non si sarebbe fermato alla prima ferita, era nella sua natura.

Sirius però non era un duellante qualunque, né un uomo che aveva trovato successo solo fra i fumi dei calderoni.
Il suo avversario era ancora in ginocchio davanti a lui, sebbene libero delle corde.
Avrebbe colto la palla al balzo per scatenare una nuova fattura su Maurizio o avrebbe cercato di far scemare l'emicrania?
Il duello era ancora all'inizio.

2° Manche della Giornata del Duellante
Sirius White:
PS: 292/300
PC: 296/300
PM: 292/300
Proroghe: 2/3

Maurizio Pisciottu:
PS: 235/273
PC: 236/245
PM: 234/234
Proroghe: 1/3


Sirius: il Cephalea perdurerà per altri 2 turni, sottraendo 4 PM ad ognuno di questi se non vi verrà posto rimedio! Verrà percepito come un dolore costante alla testa che risulterà d'ostacolo alla tua concentrazione.

Maurizio: Il Finite ha successo e ora sei libero! L'Orbus ti colpisce, ma riesci a reggerne le conseguenze evitando che questo ti renda incapace di agire per un turno. La tua Resistenza da Lincantropo (Bonus Magico di razza) e la concentrazione compromessa di Sirius ti hanno fatto perdere solo 20 PS. Hai dolore al petto e alla bocca. Sei ancora a terra in ginocchio.

Tutti: ///

Turno a Sirius

Sala del Duello
La Sala è molto ampia, con alte finestre luminose e il soffitto a non meno di sei metri da terra. Vi sono molti oggetti e arredamenti...

Lista Oggetti Presenti
Un lungo tappeto, sulla pedana dove i due si sfidano;
Due armadi, uno con libri e un altro con coppe e trofei, addossati alle pareti laterali alla pedana;
Quattro armature, una per angolo
Otto torce, che oscillano nella sala;
Un enorme lampadario in ottone, con 36 candele, appeso al soffitto esattamente sopra il centro della pedana;
Due candelabri a tre braccia;
Una quindicina di quadri;
Arazzi e stendardi alle pareti;
Lunghe tende alle finestre;
Quattro statue gargoyle poste agli angoli della sala;
Due puff;
Due file da dieci sedie poco distanti dai due lati lunghi della pedana;
Un tavolo accostato al muro;
Quattro ganci appesi al soffitto per appendervi gli stendardi.
Extra: due cime di corda ad un passo dietro Maurizio, ognuna è lunga mezzo metro.
 
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La Giornata
del Duellante



Il capo continuava a dolore eppure il professor White sapeva perfettamente di non potersi fermare. Indugio ed esitazione in battaglia potevano mostrarsi gesti scellerati oltre che deleteri. Così in un duello ufficiale e ancora di più per la lotta contro la proprio fine. Si era sforzato, apparentemente aveva vinto la propria cefalea lanciando un orbus non completamente formato ma efficace.
Era stata fortuna? Solo bravura? Forse una commistione delle due?
Non importava e perché mai prendersi il cruccio di una siffatta preoccupazione quando il suo sfidante sostava ancora in ginocchio, davanti a lui, gli strascichi della sua offensiva a scavarne gli effetti sul viso?
Era stata sorprendente la forza di Maurizio, ancora di più la sua, nonostante il dolore, nonostante il desiderio di voler vedere cessare quella sensazione gravativa che gli affliggeva la testa e il viso.
Le sue opzioni erano limitate ma stando alle corde che erano cadute ai piedi del suo sfidante sarebbe stato sciocco da parte sua credere di poter avere il tempo di rimediare alla scelta che aveva preso poc’anzi. Il docente di pozioni aveva scelto di attaccare più che rimediare agli effetti del Cefalhea e in un modo o nell’altro avrebbe pagato lo scotto di quella scelta ma era inutile tornarci sù.
Il dado era tratto.
Non c’era tempo e motivo per tornare sui suoi passi, con Maurizio libero le possibilità erano decisamente limitate.
Aveva già sperimentato quel dolore, lo aveva vissuto sulla proprio pelle. Sapeva come affrontarlo e con la sua esperienza in incantesimi, le sue conoscenze, sapeva anche perfettamente bene che i suoi effetti prima o poi sarebbero svanite, avrebbe finito per scemare, addolcirsi in intensità e carica offensiva. Era solo questione di pazienza e di attimi.
Fu una fitta improvvisa, quella sensazione di sfarfallio dinanzi agli occhi come quando si vedeva un bagliore repentino a dargli l’ispirazione. Aveva avuto nozione di alcune forme di cefalea che si presentavano esattamente in quel modo, una sorta di aura che precedeva le manifestazioni più acute e nocive. Ne aveva preparate di pozioni, un decotto avrebbe decisamente fatto al caso suo eppure non poteva.
Ma se…..
La bacchetta si mosse e ancora una volta in quella rapidità e tenacia parve mettere tutto se stesso.
Forse poteva davvero rendere pan per focaccia, restituire il debito, finanche evitare che Mauritio potesse agire indisturbato.
Dalla sua precedente azione erano trascorsi solo brevissimi attimi, i tempi di azione erano tutto e Sirius White sapeva di non poterli lasciare andare sprecati.
In cuor suo avrebbe sperato di poter fare di più. Conosceva incantesimi ben più potenti di quello che aveva avuto l’idea di utilizzare ma non era il tempo né il momento giusto.
Doveva avere solo pazienza.
La punta del legno di salice si ritrovò puntata direttamente al capo del suo bersaglio. La solita rabbia e il desiderio di offensiva lo avrebbe accompagnato ma sarebbe stato soprattutto il dolore, quei bagliori che ogni tanto lo accecavano, le fiaccole, le luci che entravano attraverso le finestre delle sale a guidare l'offensiva. La confusione, lo stordimento. Tutto quanto. Sarebbe stato in grado di trasferirlo in tutta la sua intensità alla controparte? Lo sperava. Doveva sforzarsi. Doveva provare. E se fosse stato sufficientemente abile da riuscire nel suo piano di azione probabilmente avrebbe preso anche tempo prezioso per poter decidere di annientare gli effetti del cefalea.
Un lancio di dadi, un mondo di possibilità ma i duelli erano proprio questo: ogni azione una scommessa. E lui doveva scommettere.
Non doveva dimenticarsi di aggiustare la mira se fosse stato necessario ma confidava nella rapidità d’azione e nella bontà della sua strategia per riuscire. Ogni esitazione, ogni dubbio doveva essere messo da parte a favore di volontà, desiderio di riuscire, voglia di rivalsa.
Condensò le motivazioni, raccolse fino all’ultimo grammo di dolore e cercò di restituirlo al suo nemico. Non aveva alcun desiderio di lasciarsi annientare. Non lo avrebbe permesso mai.
Il polso lievemente alzato accompagnò la pronuncia della sua offensiva. Lesta, sicura per quanto possibile. Inflessibile.
<< Lucis Ambitus !!! >>
La voce pur sempre tradiva il suo spiacevolissimo dolore.
La sua scommessa ancora una volta al centro del piatto.
E Maurizio dal canto suo cosa avrebbe fatto?

Incantesimi conosciuti :
Prima classe: Completa.
Seconda classe: Completa [incluso Orcolevitas/Monstrum]
Terza classe: Completa [incluso Iracundia e Fattoriam]
Quarta classe: Completa [incluso Circumflamma, Colossum e Repsi Genitum, Ignimenti, mucum ad nauseam, Napteria, AcquaEructo/Neptuno]
Quinta classe: Completa [incluso Claudo/Perclaudo, Plutonis, Stupeficium, Nebula Demitto, Vultus converto]
Sesta Classe : Completa [incluso Imperio, gli altri esclusi]
Settima Classe : Accendio/Ascendio, Confringo, Entomorphis, Magisterium, Mobilia Conformo, Occludo Magistre, Piertotum Locomotor, Protego Totalus, Retorqueo, Sectio Pereat, Tritonis

Incantesimi chiari.
Stupeficium
Scripto Confundo
Osrumpo
Repello
Rituale Difensivo
Magisterium
Agens Patronus
Caricamento
Seuz Lampo
Diruptio
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Maurizio Pisciottu ☾ Werewolf
PS: 273 ☾ PC: 245 ☾ PM: 234 ☾ PE: 36

Fear leads to panic
Panic leads to pain
Pain leads to anger
Anger leads to hate


E mi ritrovo a pensare al buon Danny Nedelko cantato da Joe Talbot mentre l'Orbus mi centra. Un pensiero rapido e istintivo mi attraversa la mente. Ho sempre avuto reazioni strane al dolore, reazioni disumane, prima ancora di venir toccato dalla maledizione del lupo. L'odore del sangue, il suo sapore ferroso in bocca... Sono sempre riuscito a trasformare le sensazioni di dolore in odio e rabbia, le ho lasciate montarmi dentro e trasformarsi in adrenalina pronta ad esplodere.
Quando mi sono ritrovato circondato da mafiosi mi sono fatto strada lasciando dietro di me una scia di sangue. Quando mi sono ritrovato circondato dai lupi non ho pensato nemmeno una seconda volta a quanto folle potesse essere l'idea di farmi saltare in aria pur di portare con me quanti più nemici nella tomba e, infine, quando mi sono ritrovato in un palazzo pronto a crollare con delle statue di cera sempre pronte a farmi fuori ho deciso di far saltare in aria l'intero palazzo.
Insomma, raramente le situazioni complesse mi hanno messo in difficoltà, ho sempre trovato la distruzione come la soluzione perfetta.
E anche questo sembra proprio il caso.
L'Orbus di Sirius torna a farmi sentire lo stesso sapore di ogni altra volta, un sapore che attiva la mia natura più primordiale e scalza quella umana quanto basta a infondere scelleratezza alle mie intenzioni. È come se dentro di me Sirius avesse inconsapevolmente acceso una miccia e, come è giusto che sia, tanto basterà affinché il mio braccio produca in automatico il movimento necessario ad utilizzare il mio incantesimo preferito.
Non provo nemmeno ad alzarmi, non serve. Il mio braccio punta automaticamente alle assi sotto i piedi della figura del docente.
A quel punto tendo i muscoli dello stesso, li sento forti e duri come dovessi scavarla a mani nude io stesso una voragine esattamente sotto di lui.
"Bombàrda!"
Deciso e glaciale è il mio tono ma ben scandito, l'accento posto sulla prima "a" come è giusto che sia e la formula pronunciata in sincrono al movimento richiesto. Come sempre tendo a scagliare questo incantesimo ad alta voce, voglio vedere gli occhi del mio avversario poco prima di esplodere, voglio vederli riempirsi della più naturale delle paure e poi... più nulla.
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PS: 235/273
PC: 236/245
PM: 234/234
 
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