| § 25 Anni § DOC. ERBOLOGIA § Sangue BANSHEE ஜ Scheda PGMìreen Fiachran 2° Giornata del DUELLANTE Il primo Duello era finito con la sua vittoria. Ci sperava, ma non l'avrebbe data certo scontata, soprattutto dopo che in più occasioni non era stata sicura su a chi stesse volgendo a favore lo scontro... eppure alla fine ce l'aveva fatta. A malincuore c'era una "persona", forse meglio definirla "presenza", che l'aveva aiutata, anzi ad un certo punto aveva letteralmente preso il controllo del suo corpo, portandola a lanciare incantesimi contro quella che ora era una sua studentessa, e che ugualmente lei non avrebbe avuto il coraggio di attaccare e ferire in quel modo. Quando venne a sapere che anche la sua prossima sfidante sarebbe stata un'altra studentessa, avrebbe voluto urlare frustrata. Non perchè li ritenesse "scarsi", anzi la sua precedente avversaria si era mostrata determinata e piena di sorprese, per come aveva cercato di sfruttare a suo vantaggio ambiente e situazione, ma il problema era proprio Mìreen... L'esser contro una ragazza più piccola, ancora così giovane, che lei come adulta avrebbe dovuto proteggere invece di Bombardarla, involontariamente la frenava. Come richiamata da quell'incertezza, da quei timori, una voce si insinuò nei suoi pensieri. Era della stessa persona che l'aveva portata alla vittoria la prima volta.
>> Sei troppo buona. Questa tua compassione ti porterà sempre alla sconfitta. Si tratta di un duello arbitrato, di cos'hai paura? Se le cose si faranno troppo pericolose interverranno affinchè nessuno si faccia male. <<
[ Lo so, ma ugualmente mi dispiace ferire e infierire su una mia studentessa...]
>> Non si vince giocando in difesa o limitandosi a perdere turni e tempo. Se non fossi intervenuta IO, avresti continuato ad incassare colpi contro la Lockhart e alla fine avrebbe vinto lei. <<
[ Mmm... ]
Aveva ragione e Mìreen lo sapeva bene. Se Muìryn non fosse intervenuta e avesse preso il controllo del suo corpo e della sua mente, decidendo per lei la strategia, per quanto cruenta, non sarebbe riuscita a sferrare gli attacchi che l'avevano poi portata a vincere. Avrebbe tanto voluto avere il suo coraggio, o era forse un termine diverso? Quale aggettivo poteva indicare quella determinazione nel voler raggiungere il proprio obiettivo? La vittoria prima di ogni cosa, arrivare ad infliggere tutto il dolore necessario, per quanto grande e profondo, per arrivare ad ottenere la tanto desiderata vincita. No, Mìreen era testarda e combattiva, ma non così competitiva da fregarsene del male altrui per una cosa così di poco conto come vincere un torneo di duellanti.
>> Lascia ancora a me il controllo. Lascia che duelli IO contro la tua nuova sfidante. Abbandona ogni paura o incertezza. <<
[ Te sei troppo... aggressiva! E se perdi il controllo? E' una mia studentessa!]
>> Io sono giusta! Sei te TROPPO buona in una semplice sfida ufficiale. Non potrei mai perdere il controllo, te l'ho detto: NON farei MAI niente di cui tu potresti pentirtene. Niente che possa farti soffrire. Fidati di me. <<
Prima di entrare nella sala dove avrebbe avuto inizio quel nuovo duello, Mìreen si fermò un attimo sulla soglia. I suoi occhi azzurri guardarono verso gli spalti. Suo fratello era là, trepidante di rivedere la sorella in azione. Quando la prima volta le era corso incontro per congratularsi della vittoria, non le era sembrato spaventato da quella improvvisa aggressività durante il combattimento, anzi sembrava... orgoglioso. Gli occhi che brillavano e la vedevano come una combattente, una guerriera capace di attaccare oltre che parare colpi. E ora era ancora lassù, in attesa che lei entrasse, a fare il tifo con un piccolo striscione incantato affinchè lievitasse sopra la sua testa e quella di alcuni suoi amici. No. Non lo avrebbe deluso. Muìryn aveva ragione: lei aveva quella "faccia tosta", quella volontà di vincere, la competitività necessaria in una sfida come quella, e probabilmente anche una buona dose di sadismo, che invece mancavano a Mìreen. Erano un'unica cosa, deboli se separate, ma una forza della natura se unite. I suoi occhi color del cielo si chiusero. Fece un profondo respiro e nella sua testa, risuonarono poche parole, prima di abbandonarsi a quella sensazione che già aveva provato e che, con sua vergogna, bramava ancora tanto intensamente:
[ Accetto... Facciamolo. ]
Senza farselo ripetere, prima che potesse cambiare idea, potè sentire il brivido di piacere che aveva attraversato Muìryn appena sentite quelle parole. Come un serpente che le strisciava sulla sua nuda pelle, un'improvvisa sensazione di gelo le attraversò il corpo, insinuandosi nel suo cuore. Gli arti sembravano di colpo distaccarsi da lei, mentre lasciava che un'altra mente, un'altra volontà ne prendessero il controllo. Avrebbe deciso per lei, avrebbe scelto gli incantesimi e tramite le conoscenze di Mìreen, li avrebbe lanciati, ben conscia dei loro effetti. Nessuna pietà, nessuna paura. Quando riaprì gli occhi, una strana sfumatura violetta aveva come contaminato quell'azzurro prima limpido, un'aggiunta di colore non suo, che li rendevano ancora più belli e particolari. Se gli occhi erano lo specchio dell'anima, in quel momento, in quella ragazza dai lunghi capelli neri e il fisico snello e atletico, ve n'era due, così diverse eppure così perfette insieme. L'una la complementare dell'altra. Un ghigno comparve sul volto della ragazza, mentre con un rapido gesto della bacchetta e un muto incanto, cambiava il colore dei capelli tinti, facendo comparire, subito dopo il nero naturale, un blu scuro che poi sfumava gradualmente fino all'azzurro originale. Senza perder altro tempo, entrò nell'arena, schiena dritta e sguardo fiero, un cenno di saluto agli spalti, in particolare verso Lyam, per poi salire sulla pedana, ogni movimento, la sua stessa aura mostrava sicurezza ed eccitazione per quel duello imminente.
<< Ciao, già mi conosci, ma non voglio che ciò possa trattenerti e bloccarti. Nessun brutto voto ti verrà dato quando ci rivedremo a lezione nelle serre, qualsiasi cosa succeda in questa sala. Buon duello, diamo il meglio di noi e soprattutto... DIVERTIAMOCI!>>
Un sorriso rassicurante e divertito incurvò all'insù le labbra della docente, consapevole di aver appena detto alla Signorina Rose che poteva "lanciargliene di santa ragione" senza conseguenze future. Per quanto quella fosse una situazione bizzarra, non avrebbe mai permesso a Muìryn di parlare per lei. Poteva anche sfogarsi duellando, ma era compito suo incoraggiare una giovane e promettente studentessa a dare il meglio di sè e a divertirsi senza paura di ripercussioni. Si era vestita come al primo duello, infondo si era trovata bene con quell'outfit, sportivo e comodo, benchè i pantaloncini un po' troppo corti per un pubblico così "attento"... Aveva dovuto portare i brandelli rimasti da una sarta magica esperta per riuscire a farseli riparare, ma alla fine il risultato era perfetto, anche se dubitava avrebbero retto un secondo duello. Mentre incrociava i capelli per legarli in una treccia, così da non darle fastidio durante il combattimento, osservava la sia avversaria e attendeva l'arrivo dell'arbitro. Chissà chi ci sarebbe stato in quell'occasione... la speranza di rivedere quello del duello d'allenamento suo e di Maurizio, non se n'era mai andata.
§ PS: 258/258 § PC: 203/203 § PM: 212/212
INCANTESIMI Conosciuti: _Fino alla QUINTA Classe COMPLETA (esclusi i Proibiti) _INCANTESIMI BONUS per "Squadra Antimago"
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