Casella Posta Via Gufo

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view post Posted on 3/10/2021, 13:50
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Mr Craft era un gufo reale di prestigio ineguagliabile. Uno di quei gufi che entrano in una guferia per attirare totale attenzione, uno di quei gufi che spalancano le ali senza timore del vento, dei cieli, delle intemperie dei giorni peggiori. Di portamento regale, il piumaggio deciso nelle tempere dell'ocra, del nocciola, dell'avorio, tutto in lui annunciava classe a pieno titolo. Era un postino della Gazzetta del Profeta da molti anni, uno di quelli che avevano fatto la storia tra consegne, spedizioni oltreconfine, compiti di spicco. Mr Craft poteva tranquillamente ritirarsi, gioire così di un'esperienza che aveva fatto la differenza, di certo lasciando il segno migliore fino a quel momento; era tuttavia anche un gufo estremamente volenteroso, al punto da dedicare giorno e notte ad una carriera – quella da messaggero per il Profeta – che da sempre aveva desiderato e realizzato nel migliore dei modi. Un po' a fatica, gli occhioni gialli a catturare i segreti dei cieli scozzesi, Mr Craft volava così verso l'Ufficio del Professor Toobl. Oh sì, l'aveva visto letteralmente crescere tra quelle mura: uno studente interessante, talvolta più dedito agli scherzi che alle pergamene da studio, e tuttavia sempre molto in prima linea. Il successo del Corvonero assumeva confini quasi personali per un gufo come lui, tanto da esserne contento come se fosse stato un merito tutto proprio. Lasciò la posta sulla scrivania del Docente, osservandosi intorno quanto bastava per promettersi di tornare ancora una volta. Con quella consapevolezza, Mr Craft spiccò nuovamente il volo. La sua, come quella di Daddy Toobl, era una vita che sapeva ancora sorprendere.


Buon mese di Halloween dalla Redazione della Gazzetta!
In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

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Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!


Daddy Toobl



CITAZIONE (~ Lucas Scott @ 22/9/2021, 16:14) 

Tramonto d'estate: undicesima giornata di British and Irish Quidditch League

Con le partite disputate ieri nel Regno Unito si chiude un’estate decisamente infuocata di Quidditch.
La competizione sportiva sembra conquistare tutto (o quasi) contro tutti quelli che segnalavano un finale di stagione poco avvincente e dall’esito scontato. Perché oltre le statistiche, il valore delle rose, e le tradizioni di trofei conquistati sul campo, ogni scenario di fine giornata sembra lasciare possibili spiragli circa il piazzamento conclusivo di classifica.

Partita strana, a lungo dominata delle Prides, che hanno sicuramente messo in mostra un gioco e una intensità diametralmente opposta a quanto visto nelle ultime uscite. I Wanderers d’altro canto sono scesi in campo un po' molli e soprattutto nervosi, ancora di più quando sono arrivate le prime pluffe messe a segno da parte degli ospiti. Tuttavia, proprio quando il divario sembrava decretare un verdetto già scritto, ci pensa Suzy Whisp a capovolgerla con una presa fulminea del boccino d’oro. (100 – a 175 per i Wanderers.)

Passiamo a quella che probabilmente è la partita meno attesa della giornata, Falcons e Puddlemere si giocano poco o niente visto il percorso sotto tono di stagione. La squadra di casa si presenta con un atteggiamento tattico pesantemente rivisitato, quasi totalmente incentrato nella fase offensiva. Tuttavia anche la compagine inglese, in particolare nell’intensità dei tre cacciatori, cerca di rivisitare leggermente le carte in tavola. Alla fine riescono a spuntarla i Falmouth, grazie alla presa sicura del loro cercatore sulla minuscola sfera dorata. (200 – 75 per i Falcons)

Partita di alta classifica tra Arrows e Magpies, di certo una gara che ha suscitato moltissime emozioni per i tifosi accorsi numerosi allo stadio. Meglio le Frecce nella parte iniziale del match, che nonostante alcune assenze pesanti tra i titolari, riescono a creare numerose occasioni interessanti. La squadra ospite riesce a recuperare terreno soltanto nella parte conclusiva, dimostrando un pizzico d’intensità e di cattiveria agonistica. Ago della bilancia, come sempre, è il boccino d’oro che dopo un’ora di gioco circa finisce per terminare la propria corsa tra le mani di Lennox Campbell. (100 – 225 per i Magpies)
Le Wasps viste in questa giornata sembrano confermare quanto di buono fatto fin’ora. Va detto che l’avversario non era propriamente una montagna insormontabile da scalare, con un organico pensato e costruito male già in avvio di stagione. Come detto in precedenza, le Vespe riescono a lavorare bene attraverso i differenti reparti di gioco, producendo meccanismi pericolosi ed efficaci nell’andamento complessivo della gara. Purtroppo possono fare ben poco i Bats per contrastarli, una resa che lascia uno spiacevole amaro in bocca visto il grande distacco finale. (50 – 250 per i Wasps)

Il posticipo serale di fine giornata ci ha offerto l’avvincente sfida tra Catapults e Kestrels. Due squadre che alla vigilia di questa partita si trovano nella parte alta della classifica. Detto ciò l’equilibrio tra queste due formazioni si ferma qui. Infatti, gli Irlandesi verdi sembrano controllare i ritmi stessi della gara dal primo fino all’ultimo minuto. I Catapults hanno semplicemente subito le sortite offensive degli avversari non riuscendo mai seriamente ad impensierirli. Al termine del match troviamo un risultato più che giusto a fare da sfondo sul tabellone di gioco, un granitico (75 -300 per i Kestrels).

E’ stata una partita davvero emozionante tra Cannons e Harpies. Due squadre che non si sono risparmiate in quanto a ritmo e intensità. Per quanto riguarda la formazione ospite, in questa gara si è notato come il canovaccio tattico stia cambiando pelle nell’approccio di gioco. Se gli anni scorsi le Arpie verdi avevano come priorità quella di trovare la conclusione tramite il palleggio prolungato di pluffa, quest’anno abbiamo una squadra che va spesso in verticale. Si tratta di una caratteristica che può ulteriormente valorizzare le cacciatrici rapide a loro disposizione, Ginny Weasley su tutte. Anche nei Cannons vediamo qualcosa di diverso, in particolare nell’atteggiamento tattico difensivo piuttosto quadrato e solido. Il pareggio avrebbe rispecchiato di più quanto visto in campo, tuttavia l’esperienza della cercatrice irlandese Sally Hunter riesce ad incanalare una direzione ben precisa sul parziale conclusivo. (75 – 225 per le Harpies)

Riposano i Tornados.

Con le mani sul petto e la mente intrisa d’amore, anche se arrabbiata dopo una sconfitta inaspettata, invitiamo tutti gli appassionati sportivi a non fare neanche mezzo passo indietro e rimanere ancorati al proprio posto per seguire questo finale di campionato che rimane ancora in bilico.


Mettete alla prova la vostra intuizione da tifoso, con pronostici e quotazioni succose che potete trovare soltanto alla Bisca del Quiddicth. Vi aspettiamo numerosi.

UN CLICK DI BACCHETTA PER LE ISTRUZIONI

Wimbourne Wasps 86 punti
Holyhead Harpies 84 punti*
Montrose Magpies 80 punti*
Appleby Arrows 72 punti*
Kenmare Kestrels 69 punti*
Pride of Portree 64 punti
Wigtown Wanderers 64 punti*
Falmouth Falcons 64 punti*
Caerphilly Catapults 63 punti*
Tutshill Tornados 59 punti*
Chudley Cannons 59 punti*
Puddlemere United 55 punti*
Ballycastle Bats 48 punti*

 
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view post Posted on 9/11/2021, 22:44
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Reginaldo era sicurissimo che ci fosse un errore nell’indirizzo di consegna: era certo, e non aveva nemmeno bevuto una Gufobirra quel giorno. O forse sì, la solo una. E va bene, due. Eppure, sapeva per certo che quel tale Daddy E. Toobl non riceveva il Profeta al secondo piano del castello bensì presso la torre di Divinazione. Che improvvisamente avessero spostato la Sala Comune Corvonero? Che strano… Si ripromise di chiederlo a Karl non appena si fossero incrociati al pub, perché quel barbagianni conosceva tutto di tutti e sicuramente sapeva se ci fossero stati traslochi particolari ad Hogwarts. Più si avvicinava alla scuola, più il suo sguardo annebbiato scendeva a controllare l’indirizzo. Ufficio Hogwarts, II piano. No, decisamente non poteva essere giusto, poteva davvero arrischiarsi a fare una consegna errata? Per togliersi ogni dubbio, si fermò ad Hogsmeade il tempo di una Gufobirra – in verità, altre due – e quando ripartì alla volta del castello puntò senza esitazioni alla torre di Divinazione. Forse aveva bevuto troppo, forse il suo istinto aveva deciso di funzionare, forse Merlino aveva deciso di salvare anche quel giorno la carriera del gufo, fatto sta che sbagliò traiettoria e quasi per magia consegnò la copia del quotidiano nel luogo giusto, nell’ufficio del docente al secondo piano.


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Daddy E. Toobl

L'orrore affiora tra le alghe
cGGXnaq5zgXwI0Una serie di tragici eventi ha scosso la contea del Devon. La ridente cittadina costiera di Brixham, nota per essere un polo portuale di spicco per la pesca dei Plimpi e per l'importazione e l'allevamento dei Ramora - pesce argenteo diffuso nell'Oceano Indiano - è stata testimone, la mattina del 9 ottobre, di un macabro ritrovamento. Alle prime luci dell'alba, di ritorno da una fruttuosa traversata durante la quale la ciurma aveva anche avvistato un banco di Ramora - secondo la tradizione, queste creature sono ritenute le protettrici dei naviganti e dei marinai e trovarne è un segno di buon auspicio - il peschereccio O lo peschi o scendi aveva appena raggiunto Elberry Cove quando, tra le alghe smeraldine il mago Jonathan Mayhew colse lunghe striature dorate intrecciate negli organismi acquatici. Affondò le mani nella schiuma delle onde, ma la sabbia si fermava tra le pieghe delle dita finché la mani raschiate dalla vita di mare, ghermirono qualcosa. Istintivamente, Jonathan cercò di trarlo a sé, allontanando il grumo di alghe che ostacolava i suoi movimenti, facendo così riemergere un cadavere intriso di un liquido verdastro e bilioso. Nelle iridi celesti come il cielo non brillava più la scintilla della vita che, secondo il referto dei medimaghi incaricati dell'autopsia, era stata spezzata da almeno cinque ore. Le alterazioni chimico-fisiche e quindi morfologiche del cadavere hanno lasciato poco margine di errore. Il corpo esanime è stato identificato come appartenente a Primrose Aíbell Dubois, giovane strega con sangue Veela, studentessa di Beauxbatons in vacanza a Brixham con la famiglia, in Francia ne era stata segnalata la scomparsa da circa un mese e tutti, nella celeberrima scuola di magia francese, attendevano con ansia il suo ritorno.
5zgXwI0«Attorno al cadavere giacevano una ventina di Plimpi morti. Per carità, non è strano trovarne vista la presenza di un fiume che sfocia nelle vicinanze del porto e ne fa confluire alcuni esemplari in mare, pur essendo generalmente creature d'acqua dolce, ma questo non ne giustifica la morte» asserisce Jonathan Mayhew in una recente intervista. Ha inoltre spiegato come i pesci fossero disposti intorno al corpo quasi come macabro rituale. Eppure nessuno ha visto nulla a Elberry Cove, ad eccezione di Edward Tompson, alchimista locale che per hobby si occupa dello studio dei Tadfoal - i cuccioli che si possono intravedere all'interno delle uova semi-trasparenti degli Ippocampi - assieme ad alcuni amici.
«Sapete, io e gli altri siamo soliti darci appuntamento una volta alla settimana presso il rudere della spiaggia. Confrontiamo le nostre scoperte, a volte perdendoci in chiacchiere fino a tarda notte. Erano circa le due quando mi sono assentato per fumare e non appena il mio sguardo si è posato sul mare, ho notato dei movimenti. L'illuminazione era quella che era, capite, le nubi coprivano perfino la luna e quando mi sono fatto luce con la bacchetta ho visto la criniera di un Kelpie affiorare dalle acque della riva! Sono sicuro, erano proprio giunchi di palude, tempo pochi secondi e la creatura si è inabissata e non è più riapparsa.» L'affermazione andrebbe presa con le pinze di un Chizpurfle, in quanto anche questo demone acquatico è solito dimorare nei laghi e nei fiumi e che di norma divora la sua preda, mago o babbano che sia, lasciandone risalire le viscere in superficie. Le sue naturali abitudini cozzerebbero col ritrovamento del corpo integro di Primrose Aíbell Dubois, ma l'ora dell'avvistamento coinciderebbe con quella stimata della morte della ragazza.
Inoltre, la testimonianza del signor Tompson si intreccerebbe con un altro ritrovamento avvenuto lo stesso giorno verso il tramonto.
5zgXwI0 Un'altra imbarcazione ha segnalato macabri ritrovamenti al largo di Brixham. Il peschereccio Acciofish aveva appena calato l'ancora quando la ciurma ha notato movimenti strani tra le acque. La rete appena immersa aveva subìto un forte strattone e, una volta riportata sull'imbarcazione, ha rivelato diversi pesci babbani, alcuni Plimpi smembrati e parti di un cadavere, stavolta di un locale. Il quarantenne Rycroft Spurnrose, guaritore dell'ospedale magico di Brixham, avrebbe dovuto trovarsi a lavoro a quell'ora, ma nessuno lo aveva visto nella struttura ospedaliera. Anche la moglie sostiene di non averlo trovato accanto a sé nel letto la mattina dell'1 ottobre e questo suggerirebbe che si sia allontanato dall'abitazione cercando di non svegliare la consorte. Nessun biglietto, nessuno dei suoi conoscenti sembrava doverlo incontrare, semplicemente da quando si è coricato a dormire non si hanno più avuto sue notizie fino al recupero fortuito dei suoi resti.
Che vi sia un nesso tra i due ritrovamenti? Cosa spiegherebbe il differente stato dei cadaveri, umani e di Plimpi? È davvero opera di un Kelpie o vi è qualcosa di più torbido sotto? Come si spiega la presenza di creature magiche d'acqua dolce in mare? Perché Primrose Aíbell Duboi mancava già da un mese ma è risultata deceduta solo da qualche ora dal ritrovamento? Qual'è stata la sua vita in questo lasso di tempo e perché era rimasta a Brixham?
Due misteri insoluti animano la cittadina magica, fino ad oggi meta tranquilla delle vacanze di molti maghi e streghe britannici; sino ad oggi era stato registrato un solo caso risalente a due secoli fa e tutt'oggi avvolto nell'ombra. Da allora Brixham era tornata ad essere un luogo tranquillo dove vivere, almeno fino ad oggi.
Una squadra di Antimago sta indagando sulla faccenda, interrogando la comunità locale scossa dai ritrovamenti e timorosa che possano avere un seguito. Invitiamo i lettori del Profeta a contattare le autorità preposte qualora possano fornire informazioni utili alla soluzione del caso.
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Edited by Il Gufo Espresso - 10/11/2021, 19:41
 
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view post Posted on 11/12/2021, 11:36
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Già che si trovava proprio al Castello di Hogwarts, l'impeccabile barbagiannetto di nome Karkaroff aveva manifestato assoluta disponibilità a portare più consegne agli abbonati che abitavano quel luogo. Di rientro dagli uffici superiori, un volo a destra e una giravolta a sinistra, poté infatti raggiungere facilmente le stanze private del Professor Toobl. Non ricordava quando fosse stata l'ultima volta, per lui, ad aver fatto tappa alla Scuola di Stregoneria, tuttavia di una cosa era sempre stato certo: nessun posto custodiva tante sorprese quanto quello. Aveva beccato un cupcake alle mandorle esattamente sull'elmo di un'armatura canticchiante, forse omaggio di uno studente distratto o forse un regalo da parte della stessa Hogwarts. Un po' come a dire: "Bentornato, vecchio mio. Ci sei mancato". Perché in effetti Karkaroff non sorvolava quei corridoi da tanto, tantissimo tempo. Ad ogni modo, già più deliziato dal proprio spuntino, consegnò la posta lì dove dovuto e a malincuore spiccò il volo lontano. Oltre una finestra in tufo, oltre una breccia sul cielo limpido di Dicembre.


Per festeggiare Natale e Capodanno,
in allegato per tutti gli abbonati del Profeta:

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CITAZIONE (Camille Donovan @ 2/11/2021, 17:31) 
Mollicci in Armature
Sotterranei di Hogwarts sotto assalto!

Grida di terrore percuotono le mura di Hogwarts. La causa, però, non sono le inquietanti decorazioni appese in occasione della festività di Halloween. Una serie di Mollicci si è nascosta all’interno delle armature poste lungo il corridoio dei sotterranei. Pochi giorni fa, durante quella che sembrava una tranquilla serata come tante altre, hanno deciso di saltare fuori all’improvviso, tormentando, anzi spaventando indistintamente studenti ed insegnanti. Molti di voi sapranno sicuramente che creature infide sono i Mollicci, magari li avete anche affrontati. Alcuni di voi, invece, si ritrovano per la prima volta faccia a faccia. Com’è finita questa strana battaglia? Ve lo racconto più avanti! Adesso, per coloro che non li conoscono, e che sicuramente dovranno ancora seguire la temuta lezione di Difesa Contro le Arti Oscure che li riguarda, vi fornisco di seguito alcune informazioni fondamentali.

Cosa sono i Mollicci?
I Mollicci possono essere semplicemente definiti come il nostro peggior incubo, letteralmente. Nessuno conosce il loro vero aspetto, si tratta di esseri mutaforma capaci di trasformarsi nelle nostre più profonde paure se ci compaiono davanti. Per questa loro caratteristica, il Ministero della Magia li ha classificati con una pericolosità pari a XXX. I Mollicci, come i Poltergeist, non sono e non sono mai stati vivi, vengono definiti infatti non-esseri. Si pensa siano generati dalle emozioni umane, come i Dissennatori, in particolare dalla “paura”, la più irrazionale e incontrollabile. Se ne nutrono e si accrescono grazie ad essa, diventando sempre più forti. È possibile cacciarli, ma torneranno comunque numerosi. Purtroppo, quando scoprono una sostanziosa fonte di cibo non sono disposti a cederla facilmente. Anche queste creature, però, hanno dei punti deboli: la luce e le risate. Si trovano solitamente nascosti in luoghi chiusi, bui ed umidi, come cantine, soffitte, vecchi bauli o armadi. Se non riescono a trovarli, si nascondono solitamente nelle zone ombreggiate dei boschi o negli angoli celati di vicoli cittadini. Per neutralizzarli si utilizzano le risate, che li rendono particolarmente deboli ed inoffensivi. Com’è possibile? Per provocare delle sane ed incontenibili risate, è necessario castare sul Molliccio l’Incanto “Riddikulus”. Così facendo, la creatura assumerà una sembianza comica che scatenerà l’ilarità di chi sta attorno. Più persone rideranno, più s’indebolirà e si vedrà costretto alla fuga. Il problema? Non è semplice, richiede molta concentrazione e non sempre si riesce a mantenere il sangue freddo di fronte alle proprie fobie. Possono arrivare a prendersela anche con i babbani. Alcuni si limitano ad emettere rumori molesti, magari scuotendo il baule dove si rintanano, oppure grattando sui pavimenti. In quest’ultimo caso vengono scambiati comunemente per dei roditori. Altri tendono invece a mettersi fin troppo in mostra.

Molliccio di Canterbury
I babbani credevano fosse un vecchio eremita pazzo e cannibale, in realtà si trattava di un Molliccio molto piccolo. Nessuno di loro ha mai avuto un incontro ravvicinato, molti parlavano di un’ombra slanciata e scheletrica che si aggirava tra gli alberi di un bosco poco distante dalla cittadina. Si narra che qualcuno l’abbia persino visto sorridere, se così si può dire. Metteva in mostra i denti, affilati come rasoi e appuntiti come spilli, che scintillavano nell’atto di riflettere i lattiginosi raggi lunari.

“The moon kissed blades on his demonic face - (Robinson Adrian, 1820)”


Pare che il molliccio avesse fatto leva su una delle paranoie ricorrenti degli abitanti. Tempo addietro, un lupo famelico uccise parecchi capi di bestiame di alcuni contadini della zona, cercando persino di aggredire coloro che volevano liberarsene. Infine lo uccisero, ma il ricordo delle sue fauci insanguinate perseguitò a lungo la gente di Canterbury. Di notte, inoltre, avvertivano una risata stridula e raccapricciante, come quella di un folle, provenire da una delle caverne. Tale effetto era dovuto al cozzare di alcune pietre, accidentale o meno, che, grazie all’eco regalato dalla struttura naturale, rimbombava ed ampliava il suo volume. Quando accadeva, i pensieri dei poveri abitanti si dirottavano verso macabre immagini. Nuove, innocenti vittime intrappolate nelle sue grinfie. Vittime con cui si divertiva prima di commettere l’omicidio.

“He laughed rudely in front of his victims - (Robinson Adrian, 1820)”


Adamina Jones, un’anziana ed arzilla strega, insospettita decise d’indagare. Una sera si fece coraggio e si recò alla grotta incriminata. Niente faceva pensare che qualcuno ci vivesse. Era tutto buio, nessun fuoco a regalare luce e calore. Adamina, con un colpo di bacchetta, illuminò l’ambiente. A quel punto, qualcosa sgattaiolò tra le ombre. Ancora più curiosa, aumentò la luminosità. Quello che si trovò davanti la lasciò di stucco. La figura di suo marito, un babbano burbero e profondamente contrario alla magia, le stava lanciando occhiate di disappunto. Quando le rivelò di essere una strega, l’uomo iniziò a odiarla, neanche la lunga malattia che lo attanagliò placò il suo animo. Peccato, però, che fosse deceduto da almeno un anno. Adamina capì quindi contro cosa stesse combattendo. La notte dopo tornò, portando con sé una cassa di legno. Il Molliccio attaccò di nuovo, ma lei lo respinse e lo indusse ad entrare nella cassa, che poi sigillò con una serie d’Incantesimi. Da allora nessuno sentì più parlare del “Cannibale di Canterbury”.

Il Molliccio della Vecchia Londra
Le sue tracce risalgono al XIX secolo. Si tramutava in un assassino e, furtivamente, si aggirava di notte per le strade secondarie di Londra. Probabilmente l’omicida in questione era Jack the Ripper ed il Molliccio, approfittando della paura che i cittadini provavano anche solo al sentirlo nominare, per un breve periodo si finse lui.

“Spotted Jack the Ripper again? At the moment still no victims - (The Daily Prophet, 1889)”


William Harrison, un giovane mago e dipendente del Ministero, nonché amante dei criceti, castando il Riddikulus lo trasformò in una di queste morbide creaturine. Una volta reso innocuo, lo rinchiuse in una solida scatola di legno.

L'Urlante Uomo Nero di Strathtully
Originario della Scozia, questo Molliccio si nutrì delle paure dei Babbani talmente a lungo da ingigantirsi. Assunse le sembianze di un'elefantesca ombra nera, su cui torreggiavano fiammeggianti occhi bianchi. I superstiziosi s’inventarono le teorie più strampalate.

“Two bright discs floated in the darkness. Is this what death looks like? - (Hughes Brendan, 1912)”


Aaliyah Dankworth, impiegata presso il Dipartimento Regolazione e Controllo delle Creature Magiche, nella divisione Esseri e Spiriti, venne incaricata di occuparsi del caso. Quando se lo trovò davanti, la prima cosa che la colpì furono proprio gli occhi grandi e luminosi, come due fari che fendono l’oscurità notturna. La fecero pensare a delle creature piccole e delicate che di solito, grazie alle loro protuberanze simili a lampadine, regalano il buonumore a grandi e piccini: le lucciole. Si figurò nella mente uno di questi coleotteri e castò il Riddikulus. L’incantesimo sortì il suo effetto ed il Molliccio, date le piccole dimensioni dovute alla sua nuova forma, venne catturato con un portafiammiferi.
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Da qualche giorno, alcune di queste creature infestano i sotterranei della Scuola di Hogwarts. Inizialmente si avvertivano solo dei cigolii sinistri, attribuiti alle antiche armature che necessitano continuamente di manutenzione. I cigolii sono diventati sempre più insistenti e fastidiosi, come se qualcuno dall’interno cercasse di animare le armature. Il Signor Gazza, incaricato di capire la causa, ha pensato si trattasse di uno dei pessimi scherzi di Pix, il molesto Poltergeist che si diverte a infastidire gli abitanti del Castello.

«L’ho beccato nello sgabuzzino ed interrogato a riguardo, ma il furfante ha negato. Come se non fosse capace di una cosa del genere quel disgraziato! Prima o poi lo do in pasto a Mrs. Purr! Ovviamente non gli ho creduto, ma l’unica cosa da fare era tenerlo d’occhio.» ha dichiarato il Custode.

Pix per una volta aveva detto la verità. Infatti, poche ore dopo l’interrogatorio, una studentessa della Casa Serpeverde ha avuto uno spiacevole incontro mentre tornava in Sala Comune.

«Avevo appena terminato di cenare e, dopo aver lasciato il tavolo in Sala Grande, mi sono diretta nei Sotterranei. Quando ho percorso l’ultimo gradino della scala a chiocciola mi hanno colpito subito dei rumori sospetti. Certo, si avvertivano da giorni, ma mai così forti. Sembrava che una delle armature fosse caduta a terra. Mi sono avvicinata per accertarmi che tutto fosse a posto quando, svoltato l’angolo, ho trovato davanti a me un…un…scusa, sono ancora scioccata…ho trovato di fronte a me un topo…era molto alto, raggiungeva quasi la mia statura e io…odio quelli esserini, mi terrorizzano…non sapevo che fare, così ho urlato». Al suo grido sono arrivati alcuni studenti che, come lei, stavano tornando alle proprie camerate, e anche parte del corpo docenti. La creatura, trovatasi di fronte così tante persone, ha iniziato ad assumere diversi aspetti, cercando di spaventare più sventurati possibili. Passò dai serpenti, ai ragni, ai pagliacci, fino ai cadaveri di amici e parenti dei presenti.

«Ho visto il corpo di mia sorella gemella. Lei era proprio accanto a me, le ho stretto forte la mano. Credevo di averla persa. Siamo legatissime. È vero quello che si dice a proposito dei gemelli, morirei se non l’avessi più al mio fianco.»

I Mollicci scavano nell’animo di chi fronteggiano, spesso si è consapevoli delle proprie paure, altre volte no. Essi, per quanto possibile, frugano senza permesso nel nostro subconscio per estorcere tali informazioni.

«Non sapevo di essere condizionato a tal punto dall’ansia di fallire! Quando, per disgrazia, ha incrociato il mio sguardo si è trasformato nel Preside Peverell. Ha iniziato ad inveire contro di me, diceva che sono un incapace e che voleva cacciarmi dalla scuola. Ho trattenuto a stento le lacrime. Anche se successivamente ho capito che non era reale, mi ha comunque segnato.»

Ciò che ci terrorizza, che ci blocca, che ci condiziona, come evidenziato da questo ragazzo, non sempre è qualcosa di fisico. Probabilmente le paure peggiori sono quelle che, inconsapevolmente, ci creiamo da soli attraverso le nostre paranoie. Esse diventano un ostacolo insormontabile se non si affrontano e i Mollicci, ma non solo, saranno in grado di ritorcerle contro di noi come armi micidiali. Purtroppo, non era l’unico Molliccio presente. Dalle restanti armature, richiamati dalle grida e dagli schiamazzi concitati, ne sono sbucati altri cinque.

«Quel figlio di Morgana si è materializzato alle mie spalle. Mi sono voltato, ritrovandomi in uno sgradito tête-à-tête con un cobra. Mi paralizzo quando ne vedo uno, ho avuto un’esperienza orribile da piccolo. Finii al San Mungo per il morso di quella bestiaccia, quasi ci lasciavo la pelle! Ho ancora i brividi…»

Dopo attimi di caos che sembravano ore, gli insegnanti e gli alunni più grandi hanno cominciato a respingerli. Grazie al repentino intervento, i Mollicci sono tornati a nascondersi nel “confortevole” involucro di metallo. Le armature, con i loro poco pacifici inquilini, sono state poi riposte sotto chiave nello sgabuzzino vicino all’Aula di Pozioni, in attesa di una squadra della divisione Esseri e Spiriti inviata dal Ministero che venisse a prenderli in custodia. La porta è stata costantemente sorvegliata dal Signor Gazza, ma non è bastato a contenere un astuto fuggitivo, che probabilmente ha approfittato di un colpo di sonno del suo carceriere. Il mattino dopo, mentre si consumava la consueta abbondante colazione in Sala Grande, dal portone principale, anticipata da un grido assordante, ha fatto irruzione una mummia. Sì, avete capito bene, una mummia! Ha iniziato a girovagare tra i tavoli seminando il panico e bende che, staccandosi dal corpo, sono finite ad avvolgere le succulente brioche di zucca e qualche salsiccia.

«Credo non toccherò mai più una brioche in vita mia! Una delle bende si è attorcigliata come un verme giallognolo attorno a quella che avevo davanti, mi ha fatto talmente impressione che ho lanciato il piatto in aria. So di aver reagito in maniera esagerata, ma è stato più forte di me!»

Anche questo Molliccio, come quello della sera precedente, a causa delle troppe persone presenti ha assunto molteplici forme. La peggiore? I pipistrelli, o meglio il pipistrello. Una creatura lunga circa 70 cm che vagava impazzita, sbattendo le sottili ali membranose e buttando a terra tutto ciò che trovava sul suo cammino. Non si sa a chi appartenesse tale fobia, la cosa certa è che i docenti hanno approfittato della sua taglia minuta per cacciarlo e rinchiuderlo dentro un vassoio porta vivande, anch’esso prontamente sigillato e messo in sicurezza nello sgabuzzino. Per quanto riguarda noi studenti, in via precauzionale ci è stato caldamente consigliato di accendere le nostre bacchette durante le passeggiate nelle zone ombreggiate del Castello e nelle ore più buie della giornata, magari utilizzando un Lumos. Inoltre, gli insegnanti si sono prodigati per farci esercitare con il Riddikulus. Eccessivo? Vi assicuro di no. Niente è abbastanza quando si tratta di combattere ciò che ci spaventa. Nel tardo pomeriggio è intervenuta la squadra di disinfestazione, che nel giro di qualche ora ha sgomberato i Sotterranei da questi esseri molesti. Durante la notte, però, sono stati avvertiti nuovamente strani rumori, come di graffi e oggetti che vengono trascinati. Può darsi che sia solo una suggestione dovuta ai traumi subiti. Oppure c’è altro dietro? Chi può dirlo?

Vostra,
Camille Donovan

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view post Posted on 11/3/2022, 09:09
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Finalmente era l’ultima delle sue consegne, uscì dalla sala comune Serpeverde per andare su al secondo piano dove avrebbe consegnato la copia al professor Toobl. Mentre percorreva i sotterranei svolazzando allegra tra gli studenti e disturbandoli di tanto in tanto. Ormai alle porte del piano dell’ingresso iniziò a muoversi più velocemente di quanto avesse mai fatto prima, ed imboccate le scale arrivò al secondo piano in men che non si dica. Ormai era una civetta esperta e sapeva che la porta dell’ufficio di un docente sarebbe stata chiusa, ma almeno una delle finestre era probabilmente aperta, per cui uscì da una finestra del secondo piano e continuando sempre dritto vide una delle finestre aperte dell’ufficio del professore, entrò lasciò la copia sulla scrivania ed uscendo tubò allegra ma stremata. Così si diresse fino alla guferia per il meritato riposo.


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Daddy Toobl

CITAZIONE (Helena Whisper @ 9/3/2022, 19:37) 
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Il Clan Hoxton torna a far parlare di sè. Dopo essere stati i protagonisti di svariate vicende riguardanti attività illecite, si sono di recente appropriati di alcune strutture circensi babbane nell'Oxfordshire e si sono esibiti, in particolare per un pubblico babbano, in spettacoli facenti largo uso di incantesimi e presenza scenica di creature magiche. Senza alcun genere di precauzione.

Ma chi sono i membri del Clan Hoxton?
Si tratta di un gruppo composto da maghi e babbani, da sempre immischiati in affari come bische clandestine, scommesse illegali sul Quidditch e altri sport magici e non, riciclaggio di denaro (magico e babbano) e intrattenimento di vario genere. Sono noti anche con il soprannome di "anti Robin Hood", poiché nonostante tutte le scelleratezze, in quasi 60 anni di attività non sono mai stati implicati in reati di furto, di alcun genere.
Non si tratta di un'unica vera famiglia: non è chiaro come uomini e donne entrino a far parte del gruppo, ciò che è certo però è che buona parte dei maghi e delle streghe del Clan sia estremamente dotata in incantesimi e arti magiche come la trasfigurazione, divinazione e pozionistica. Si dice che tra loro ci siano anche esperti metamorfomagi, elementalisti, legilimens o animagi, probabilmente scelti ed accolti in virtù delle loro abilità e vocazioni.
Tra alcuni dei loro ultimi misfatti ricorderete certamente lo scandalo dell'allevamento di Snasi, svariati scambi d'identità e alcuni fatti di cronaca riguardanti vendite al mercato nero di materiale pozionistico proibito.

Riguardo la recente vicenda che li ha visti protagonisti, pare che abbiano approfittato del periodo festivo del carnevale per prendere il posto di una famiglia circense e utilizzare le loro strutture per i loro spettacoli magici, vendendo biglietti a prezzi in costante aumento.

Come?
Le indagini sono in corso, ma alcune indiscrezioni ipotizzano un largo utilizzo di Amortentia per attrarre i babbani. Il prezzo dei biglietti triplicava quasi ogni giorno, ma gli affari non accennavano minimamente a rallentare: coloro che avevano già visto lo spettacolo ne erano diventati totalmente dipendenti, mentre chi ancora non l'aveva visto si faceva convincere dai mirabolanti racconti degli altri e non vedeva l'ora di prenderne parte. Una vera e propria macchina spilla soldi per qualsiasi persona non abituata alla magia.

Dopo alcune indagini e segnalazioni, il Ministero della Magia ha inviato alcuni funzionari per bloccare i membri del Clan Hoxton, porre fine agli spettacoli e restituire le strutture ai legittimi proprietari che al momento non risultano essere rintracciabili.

Da martedì mattina, a seguito del sequestro delle strutture, un gruppo composto da una cinquantina di babbani e qualche mago manifesta nei pressi del tendone, contro i sigilli posti dai funzionari del Ministero (ai loro occhi presentati come "Polizia Segreta Nazionale"). Brandiscono cartelli, qualcuno urla e qualcuno agita un pugno in aria al grido di "NO alla chiusura - SI agli spettacoli!"

Di seguito alcune interviste ai presenti:

1
Mary R., 36 anni, impiegata: «Ho assistito allo spettacolo pirotecnico più bello che io abbia mai visto! C'era qualcosa, una specie di marchingegno che faceva esplodere dei fuochi d'artificio senza alcun rumore, direttamente da dei bastoncini di legno che tenevano in mano gli artisti! Per non parlare dei ballerini, della musica, dei colori, delle maschere... mi sono sentita al Carnevale di Rio!"»

2
Benny T., 18 anni, studente: «C'erano delle donne vestite da sirene, meravigliose! Sembravano vere! Non so come facessero, ma non emergevano mai a prendere fiato e con le code spruzzavano il pubblico, ma non di acqua... insomma, non so come fosse possibile, ma poi gli schizzi della piscina diventavano coriandoli! Diavolo, erano bellissime! Se solo esistessero... è stata l'esperienza più bella della mia vita!»

3
Chantal P., 59 anni, pasticciera: «Faccio questo lavoro da anni e un po' mi vergogno a dire che qui ho assaggiato le frittelle più buone del mondo. Persino più buone delle mie. Ed erano pure in omaggio! Il prezzo del biglietto non era proprio economico ma avrei speso anche di più per quelle frittelle e quello spettacolo! C'erano maschere bellissime, stelle filanti ovunque ma soprattutto un incredibile profumo di frittelle. Mi sta tornando fame...»

4
Victor S., 69 anni, critico d'arte: «Il circo che c'era prima a malapena riusciva a staccare 5 biglietti a spettacolo. Tutto visto e rivisto, una totale assenza di originalità o di estro creativo. Le capre del mio vicino avrebbero sicuramente fatto di meglio, su questo non ho alcun dubbio. Ma questi ultimi artisti hanno dimostrato di non essere nature morte, anzi, la sinfonia di forme e colori si integrava perfettamente a quell'esperienza sconvolgente e vibrante, nonostante fosse figlia di un decadentismo figurativo incapace di creare atmosfere mistiche e... [...] Mi segue?»

4
Margot J., 27 anni, scenografa e attivista: «Ho apprezzato molto l'assenza degli animali nello spettacolo e il fatto che abbiano utilizzato robot artificiali per rappresentare delle creature come draghi, orchi ed elfi. Quando un artista ha fatto finta di frustare il robot dalle sembianze di un folletto, quello ha persino urlato come se sentisse davvero dolore! Mi è capitato di lavorare con dei trasformisti di fama internazionale, sa, di quelli che passano dietro un telo e si cambiano i vestiti... ma loro [gli Hoxton] riuscivano persino a cambiare i connotati e il colore dei capelli istantaneamente! Sublime! Non ho mai visto prima d'ora degli effetti speciali e dei trucchi di scena così realistici! »

5
Joseph W., 39 anni, macchinista: «Bello sto spettacolo. Bello davvero. C'era un qualche effetto che faceva salire i coriandoli verso l'alto anziché farli cadere in basso, sicuramente degli sbuffi d'aria, non so. Poi c'erano delle luci che sembravano volare, immagino delle proiezioni o giù di lì. Dei boss della tecnologia, eh? Ho anche avuto modo di conoscere uno dei tipi dello staff, siamo andati a bere insieme... poi non ricordo molto altro. Ma comunque si vede che è a posto! Perché hanno fatto chiudere il suo spettacolo? Uno lavora per tutta la vita, fa tanti sacrifici... e poi arrivano i potenti che gli strappano tutto di bocca. È una vergogna!"

Uno dei pochi maghi presenti alla manifestazione si dichiara sorpreso e non a conoscenza dell'illecito, per poi smaterializzarsi subito dopo.
Per aver violato lo Statuto di Segretezza della Confederazione Internazionale dei Maghi, i membri del Clan Hoxton implicati nella vicenda sono ora nelle mani del Wizengamot, mentre sono in corso indagini anche per scoprire se abbiano o meno fatto uso della Maledizione Imperius sui legittimi proprietari delle strutture. Un membro del Clan inoltre è risultato essere un Animagus non iscritto regolarmente al Registro degli Animagi; a seguito di un intenso diverbio con alcuni membri del Ministero, si è in primo luogo dichiarato innocente, ha poi aggredito i funzionari del Ministro con l'Incanto Densaugeo e dopo aver definito tutto "uno scherzo per far ridere la gente", si è smaterializzato e al momento risulta ancora a piede libero.

Ad Oxfordshire, l'unico evento del Carnevale in cui ogni scherzo non vale.

Helena Sayuri Whisperwind

 
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view post Posted on 10/2/2023, 10:32
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Gregor volava tra un piano e l'altro della Scuola di Hogwarts, più simile ad una pluffa lanciata a velocità supersonica in direzione degli anelli avversari - perdeva in continuazione la giusta strada, perché troppo concentrato a contemplare tutto ciò che accadeva nei stretti paraggi; lungo il tragitto verso il secondo piano, infatti, continuò a mancare più volte il giusto varco d'entrata.
Era un pennuto certamente sbadato, non poteva negarlo, tuttavia la destinazione che gli mancava cominciò a palesarsi una volta superato il sesto tentativo: in cinque minuti, Gregor attraversò l'ufficio di Daddy tra un bubolo stridulo e l'altro, sicuro che il Professore avrebbe certamente apprezzato un ingresso così rumoroso. Ad ogni modo non impiegò troppo per consegnare la posta, uno sguardo in giro e via verso il prossimo abbonato.


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Daddy E. Toobl
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Mr Gingerbread
La storia dell'omino di pan di zenzero fila via nel tempo, scivolando nelle pagine di fiabe della buonanotte e nelle voci segrete di famiglie riunite accanto al focolare. Al gusto di zenzero (di cui porta il nome), cannella, noce moscata e altre spezie, è ad oggi uno dei cookie più in voga sulle tavole di tutto il mondo di maghi, streghe e non solo. Caratteristica principale? L'aspetto da omino con braccia, gambe, perfino occhietti e bocca di glassa. Se non fosse per l'atmosfera mistica che lo avvolge, l'omino di pan di zenzero risulterebbe un biscotto esclusivamente simpatico, forse neanche troppo delizioso. Eppure, è comune ritrovarlo come simbolo magico, ancor più nel periodo natalizio.
Una tradizione che viaggia un po' ovunque.
Per gli abitanti di White Mermaid, però, l'omino di pan di zenzero è un cantante. Già, cari lettori, un vero e proprio cantante. Ricorderete il villaggio per la cronaca bizzarra della nostra giornalista Wilhemina Bishopfonte riguardo l'evento di beneficenza risoltosi in frittelle stregate e lanciate in lungo e in largo. Qualcosa di altrettanto sorprendente è accaduto poche settimane addietro: in occasione del Natale, la comunità magica di White Mermaid ha organizzato uno spettacolo di musica e danza presso Pearl Square, il centro cittadino. Esibizioni di artisti di strada, cantautori e ballerini hanno saputo deliziare l'intera serata in festa: il colpo di scena finale, tuttavia, ha ritrovato un autentico omino di pan di zenzero al centro del palcoscenico. Ingigantito magicamente, ha catturato l'attenzione degli spettatori – una trasfigurazione meravigliosamente complessa.
Accompagnato da strumenti a mezz'aria – chitarre, bassi, tamburi – si è esibito di fronte l'intera folla in musiche fuori dall'ordinario, suonando a sua volta la batteria. Un canto privo di voce... eppure tanto coinvolgente da aver lasciato il segno. «Adulti e bambini, spettri e sirene affacciatesi dalle coste... eravamo completamente affascinati, nessuno avrebbe potuto sfuggire all'incanto del momento» è la testimonianza variopinta di un cittadino.

Il fenomeno sfuma via come un prodigio magico, pochi giorni prima la notte di Natale. Nulla più di un coup de théâtre, tutto sommato. Ma l'omino di pan di zenzero torna presto alla ribalta: è la Vigilia di Capodanno, pochi giorni dopo l'evento musicale di White Mermaid. Presso il Teatro Magico di Diagon Alley, come da prassi, si discute la rosa di candidati del Fwooper d'Oro – il prestigioso premio musicale che si terrà entro fine mese. La commissione, guidata da Glenda Chittock e Celestina Warbeck, stila i finalisti in lizza: I Figli del Sole, The Hobgoblins, .shey tornano alla ribalta. Le musiche più amate dell'ultimo anno scintillano in promesse di vittoria, catturate dalle frequenze di Radio Strega Network. Ed è durante l'assemblea musicale, allora, che appare sul palcoscenico un omino di pan di zenzero – non più alto di un metro, seguito da strumenti stregati, alcuni tra le braccine di pasta. È facile immaginarlo come una burla, un incantesimo trasfigurativo del pubblico, forse degli stessi concorrenti. Ma l'omino è un portento: la musica, intessuta di magia, s'espande come una malìa. Intrappola i presenti, tessendovi la stessa meraviglia dello spettacolo di White Mermaid. È un'esibizione che nessuno tenta d'arrestare, e come potrebbero? La musica è psichedelica, travolge animo e cuore in modi atipici: è un battito che pulsa sotto pelle, intensificandosi con giri di corde di bassi e chitarre; è in crescendo, rapido, rapido, sempre più rapido: colpi selvaggi, in espansione. Uno stile unico, il new wave del mondo magico. Sembra d'essere in un concerto, nella frenesia di una musica che impone di ballare. La batteria è una costellazione di note seducenti. Quando la musica si dissolve, la platea è in estasi.
Chi è stato? Si cerca l'Incantatore, il musicista dietro la trasfigurazione. Sul palco, però, l'omino è scomparso, lasciando un soffio zuccherino che forma il suo nome... Mr Gingerbread.

L'intromissione al teatro del Fwooper d'Oro è un biglietto vincente. Come potrebbe non esserlo, se Glenda Chittock siede tra il pubblico? La nota presentatrice manda in onda la musica ascoltata: è un rischio anche per lei e per Radio Strega Network. Il pubblico, in ascolto, è in visibilio. Si cerca il nome del cantante, gli store musicali sono presi d'assalto. Nel giro di poche settimane, Mr Gingerbread è campione d'ascolti: un omino di pan di zenzero, appena incantato, scala le classifiche d'ogni frequenza. Ad onor di cronaca, il suo è un esperimento già conosciuto: I Figli del Sole, con le loro musiche tribali e mistiche; Blodwyn Bludd, con le sue litanie sinistre; e altri, senza alcun dubbio. Ma è di certo originale: quand'è stata l'ultima volta ad aver sentito un biscotto suonare la batteria? Gira già voce che Mr Gingerbread possa entrare tra i finalisti al Fwooper d'Oro, in via del tutto eccezionale; e c'è chi vi rema contro, adducendo il talento alla sola magia, a mo' di teatrino dei burattini. Chiunque ne stia tirando le fila, però, ha vinto questo primo round: Mr Gingerbread, infatti, rilascia oggi l'album d'esordio dal titolo Sugar Trophy.
Un titolo provocante, forse letterale, che s'addice alla musica narcotica dei cinque brani contenuti. In copertina svetta l'immagine dell'omino di pan di zenzero in dolce (per davvero) compagnia, in slitta natalizia. Il disco, curiosamente, è in vendita in box di biscotti di pan di zenzero: l'ultima sorpresa magica per movimentare gli strascichi delle festività? O semplicemente, come sostengono alcuni, il prosieguo di un gioco che confonde la mente?

Resta una domanda, ad ogni modo.
Mr Gingerbread, chi sei davvero?

Al prossimo Canto,
Oliver Brior


 
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4 replies since 3/10/2021, 13:50   79 views
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