Posta via Gufo di Rhaenys Saeros Belecthor, Arwen Antares V. Haryin

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view post Posted on 11/4/2020, 00:13
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Posta via Gufo
Rhaenys Saeros Belecthor

PostaArwen

Hogwarts aveva sempre avuto segreti. Alcuni si sussurravano piano, ancora, negli angoli vuoti dei corridoi, nelle pieghe ombrose e sicure dei baldacchini. Altri erano privi di memoria, melodie taciute, perdute, che non avevano più eco sugli stanchi marmi.
Hogwarts custodiva i suoi segreti. Prima che mutassero in leggenda, prima che diventassero grumi di racconti davanti al focolare, prima che scatenassero la fantasia degli eredi. Li faceva propri, li nutriva, perfino quando ormai latenti e vacui si inanellavano in futili trame d'archivio.
Arwen aveva donato più di un segreto ad Hogwarts. Non era stato un gesto ponderato, all'inizio: una bugia aveva richiamato un'altra bugia, e poi un giorno la menzogna era diventata più vera della realtà. I suoi segreti erano stati assimilati e assolti dal grande cuore di quella madre di pietra.
Ma non tutti i suoi segreti erano oscuri: alcuni erano quasi un vezzo, la rimanenza di un'indole schiva che si beava di uno stato di ostentata solitudine. Arwen era Rhaenys, ma difficilmente qualcuno avrebbe mai saputo qualcosa di lei. Persino il suo ufficio, dopo tanti anni, restava un mistero: dove dormiva? Dove studiava? Dove raccoglieva i suoi pensieri? Ogni tanto l'onda del dubbio si gonfiava tra gli studenti, per poi tornare placida a ricongiungersi con l'indifferenza.
Ciò nonostante, Rhaenys viveva davvero in una qualche parte del Castello, in uno dei suoi segreti: e se su una lettera fosse stato apposto come indirizzo "Ufficio della Professoressa Rhaenys Saeros Belecthor", il gufo postino avrebbe - come sempre - magicamente, incomprensibilmente saputo come recapitarla.

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©Ârwen
 
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view post Posted on 12/4/2020, 18:36
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Adotta un Drago
Un Gufo Postino consegna uno scrigno dorato con una pergamena arrotolata, stretta da uno spago scuro; ha lo stemma dell'Associazione Draghi Uniti per il Mondo, proviene dalle Coste delle Isole Ebridi, Scozia.


Adotta un Drago

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Nero delle Ebridi
Isole Ebridi
color nero
scaglie ruvide, creste
capre, mucche
uovo viola e verde
fiamme rosso scuro al VI mese
Rhaenys Saeros Belecthor

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Uno scrigno dorato con un uovo di cioccolato simile a quello originale di nero delle ebridi, è di colore viola e verde. La sorpresa che nasconde è una lampada magica come uovo in miniatura: di tanto in tanto, rilascia spirali di fumo e vapore che prendono la forma di un nero delle ebridi. (+1 Punto Mana)
uovo di cioccolato



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saluti dalle Isole Ebridi
La riserva di Nero delle Ebridi è incastonata come una conchiglia sulle coste delle Isole Ebridi, al largo occidentale della Scozia. Appartiene da generazioni lontane al Clan MacFusty: è protetta, occultata, potenziata da incanti e barriere magiche.


Gentile Rhaenys Saeros Belecthor,
È un estremo piacere poter scriverle a nome dell'associazione Draghi Uniti per il Mondo; il valore più prezioso di questo incontro si esprime con un riconoscimento ben più versatile: adottare un Uovo di Drago non significa soltanto sostenere le nostre fondazioni e le riserve di paese, ma anche entrare in stretto, profondo contatto con Creature mistiche, detentrici di un potere e di una magia universalmente singolare. Con la presente, Le confermiamo l'adozione di un Uovo di Nero delle Ebridi - troverà uno scrigno con un classico, tradizionale uovo di cioccolato, a tema pasquale, e una sorpresa altrettanto vivace al suo interno. Il mio nome è Dr. Evelyn MacFusty, ho dedicato tutta la mia vita - fin da bambina - allo studio delle Creature Magiche, specializzandomi nei Kelpie di Scozia e nei Draghi, ancor più negli esemplari di Nero delle Ebridi. La mia famiglia è il Clan MacFusty, famoso in tutto il mondo magico per la sua riserva sulle coste delle Isole Ebridi - un'eredità che ho fatto mia e che tuttora porto avanti nel migliore e più appassionato dei modi. Originaria a mia volta dell'arcipelago delle Isole Ebridi, sono una Dragologa da circa cinque anni e a mio tempo appartenevo alla Casata Serpeverde, alla Scuola di Hogwarts. La prego, mi parli del Castello: cosa sia cambiato, quanto sia ormai in corso, quali discipline ci siano ancora. Ho lasciato lì parte del mio cuore e i miei ricordi più preziosi brillano al desiderio di farvi, un giorno, vero ritorno; se il Professor Peverell è ancora dalle vostre parti, a lui il mio saluto più sincero - le lezioni di storia scozzese sono state utilissime nello studio folkloristico dei nostri territori. In ogni caso, digressione a sé, è con estremo piacere che posso ad oggi parlarle del Nero delle Ebridi. Un Drago originario dell'arcipelago delle Isole Ebridi, di cui porta il nome: il suo habitat è parte integrante della nostra Riserva, di cui sono ufficialmente e fortunatamente a capo, al largo quindi della costa occidentale scozzese. Un esemplare di questa specie di Draghi raggiunge un'estensione di circa nove metri, con un peso di più di due tonnellate: non di certo una salamandra, per così dire; è di un intenso, brillante color nero, al pari del petrolio e dell'inchiostro: screziato talvolta di tempre ramate, il Nero delle Ebridi ha scaglie ruvide, più ruvide della roccia, con una fila di creste basse e affilatissime lungo la schiena. Si stima che una delle sue scaglie riesca a recidere di netto un masso di roccia sedimentaria, un potere energico e una forza sovrannaturale che trovano conferma nelle fauci più irte e più pericolose. Ha una coda lunghissima, che termina con una punta a forma di freccia, altrettanto tagliente - è uno dei sistemi che il Nero delle Ebridi utilizza per tranciare di netto le sue prede, in una morte rapida e spesso indolore, per poi farne pasto quotidiano. Da capre, mucche, bovini e in generale mammiferi di media e grande taglia, è un abile predatore, e a dispetto della stazza e delle dimensioni imponenti, il suo volo è alto, leggiadro, elegante e fulmineo; possiede ali simili a quelle di un pipistrello, in effetti, in parte ristrette sul basso e con venature ben visibili anche da lunga distanza, di un nero ancor più scuro. L'indice caratteriale di un Nero delle Ebridi è di per sé aggressiva, con la specifica tuttavia di essere un Drago sufficientemente solitario: indisturbato, preferisce agire e cacciare autonomamente, e sono pochi, veramente sporadici i casi di contatto tra tali Creature e esseri umani. Da alcune testimonianze storiche e leggendarie, tuttavia, esiste un'idea ben condivisa dalla comunità magica, secondo la quale un Nero delle Ebridi abbia letteralmente rappresentato la nascita e le origini delle nostre Isole. Si ponga un riferimento al XII-XIII secolo, alle guerre scozzese-norvegesi: quando Edgar di Scozia, nostro antico sovrano, perse il controllo sui propri possedimenti, anche le Isole Ebridi di quel tempo passarono a Magnus III di Norvegia. Una sconfitta destinata a perdurare per molti anni, un prezzo grave da pagare, e di pari modo una sete di vendetta pronta ad esprimersi nel tempo, sempre più costantemente: le voci sul prosieguo della battaglia non concordano fin nei dettagli, ma la leggenda narra di come Edgar di Scozia - ormai sconfitto, abbattuto, esiliato - sia riuscito a tornare alla ribalta, ripristinando una vittoria data per impossibile. Il suo rientro nei vecchi territori ceduti, infatti, pare sia avvenuto esattamente sul dorso di un Drago: che sia stato o meno un Nero delle Ebridi, come qualsiasi abitante delle nostre Isole continuerà a confermare, è uno spunto forse fantasioso; che sia stato un Drago, come un Cavaliere dei migliori racconti, segue una certa verve artistica; forse si intendeva il potere ripristinato del Sovrano Scozzese come immenso, così imponente da apparire in tutto e per tutto al pari di un Drago. O forse, perché no, è da interpretare alla lettera. La storia parla da sé, in ogni caso: con l'ausilio prezioso di un Nero delle Ebridi, Re Edgar riuscì a riconquistare le terre perdute, ripristinando l'Arcipelago delle Ebridi, l'Isola di Man e tutta la Contea di Caithness. Il trattato di Perth, 1266, è ad oggi siglato con uno stemma che richiama la rifinitura stilistica di un Drago raccolto su se stesso, come sigillo e spirale di passato, presente e futuro. Una coincidenza, forse; una rivisitazione vera e propria, con ogni probabilità. Anche nei racconti più gettonati, ad oggi, la figura del Drago - e di pari modo quella di un Nero delle Ebridi, da lungo andare sulle nostre lande - si rinnova e ripristina con uno e più esempi: è la storia del Drago Arkaig, il Drago Tesoriere, rivestito di una corazza così nera da sembrare velo della notte - un richiamo, questo, al colore del nostro esemplare -, posto a guardia di una grotta negli abissi di un lago, là dove il tesoro di Luigi XIV si era perso nella navigazione da Francia a Scozia; è la storia ancora di Morag, il Drago Maldestro, a sua volta Custode dei possedimenti e delle ricchezze dei Re di Scozia, tuttavia autore e protagonista di più curiose, divertenti e bizzarre malefatte per la gioia dei bambini. Una storia che si ripete e che trova conferma, si rinnova e si esprime in una e più versatili forme. Perdura nel tempo una diceria ancor più preziosa: il giorno in cui l'ultimo esemplare di Drago Nero delle Ebridi abbandonerà le coste e i nostri territori, l'Isola sprofonderà interamente negli abissi, e sarà ricordo lontano, per sempre perduto. Questa è una minima parte della simbologia e della storia delle nostre Creature: mi dica quale ragione, quale desiderio, quale istinto abbia portato all'adozione proprio di un Nero delle Ebridi.

Nell'attesa di futuri aggiornamenti,
il gorgoglio degli abissi delle Isole Ebridi si bagna del bagliore delle fiamme scarlatte, al ruggito di un Drago in danza celeste.

Con affetto,
Dr. Evelyn MacFusty
Riserva di Nero delle Ebridi
Isole Ebridi, Scozia


 
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view post Posted on 1/5/2020, 10:27
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Un messaggio diretto, un monito altrettanto nitido: Ufficio della Professoressa Rhaenys S. Belecthor, lì tra le pareti di Hogwarts. Non sembrava difficile, perlomeno non lo era stato in principio, ma Padmilla continuava a volteggiare in lungo e in largo - ormai non c'era più gusto - da un piano all'altro del Castello. Non era sicura di aver capito dove fosse la sua vera, precisa destinazione, ma si era detta di fidarsi dell'istinto: la Scuola era tra le mete più gettonate della consegna del Profeta, non poteva poi essere così complicato. Invece, a malincuore avrebbe dovuto ammetterlo, lo era eccome. Alla fine si fermò sull'elmo argenteo di un'armatura, un battito di ali e via verso un attimo di pausa:, beccò sulla struttura, un po' per nervosismo e un po' per casualità, e quando un braccio di metallo si sollevò di scatto per catturarla e spingerla via, Padmilla squittì più di un topolino in pericolo. Spiccò il volo in modo non troppo elegante, e soltanto quando i battiti nel petto si fecero meno insistenti, si accorse di una porta con un nome ben più indicativo. L'aveva trovata. Lasciò tutto sull'uscio, prima o poi la Docente avrebbe dovuto trovare tutto. A quel punto, via dall'armatura, via dal corridoio, via da Hogwarts.



Da oggi il Profeta dedicherà le ultime pagine all'intrattenimento dei suoi lettori: si aggiungono infatti curiosi, frizzanti giochi enigmistici - cruciverba, labirinti, parole crociate - stampati a fine giornale. Provate ad indovinare, esercitate la mente. A fine mese verranno postate tutte le soluzioni.




Rhaenys S. Belecthor

CITAZIONE (danygel94 @ 16/4/2020, 14:28) 


Il nuovo ``generale inverno`` viene dal polo Nord?

<< ... Sono esseri senzienti, non stupidi. Non sono Troll, non sono mossi solamente da istinto e natura. Sono giganti e pretendono, come noi uomini, determinate cose per le loro tribù. Non sappiamo cosa, ma qualcosa tramano! >>

Queste le parole giunte franche e schiette fino agli uffici del quarto livello del ministero della magia inglese, ‘’regolazione e controllo delle creature magiche’’. Il dottor Spot, studioso di creature magiche, è tornato spaventato e perplesso da una spedizione al Polo Nord nata e approvata dal suo stesso paese (Inghilterra) per studiare e analizzare i comportamenti e abitudini dei pochi superstiti Giganti, esseri catalogati ‘’Senzienti’’ dalle nostre autorità, in cerca di risultati che si potessero ritenere soddisfacenti per allargare i loro diritti; Mr. Spot, al pari dei comuni animalisti fantastici, lotta da tempo per il riconoscimento di nuovi e giusti strumenti da poter presentare a quelle ``creature`` ma, di ritorno dal suo viaggio di ricerca, sembrava abbastanza scosso e preoccupato per alcuni comportamenti adottati dai suoi esaminati. Ne citiamo un esempio con le stesse parole del dottore:

<< Enormi ammassi di pelliccia, ossa di vari animali del posto erano accatastate fuori l’entrata del loro accampamento; inusuale per i giganti che non lasciano alla merce’ di altri esseri le proprie proprietà, da perfetti gelosi… che si stessero preparando a un trasloco? >>

Una volta riferito al dipartimento RCCM del ministero, si è negli ultimi giorni aperta un'indagine su tali perplessità portate in auge dal dottore che, insieme a una squadra di ricerca capeggiata da Mr. Morgan dell'ufficio già citato, son partiti in spedizione verso il polo più freddo del pianeta.
Ad aspettarli non hanno trovato solo neve, igloo e orsi polari, ma anche i protagonisti della storia: una rara tribù composta da 30 membri, giganti a tutti gli effetti con un’altezza di 23 piedi di media, capeggiati da un proprio leader, il Gurg Toromath, lontano discendente di Golgomath.

Prima di lasciarsi andare a complesse trattative in nome di una logica di sistema, mr. Morgan e il dct. Spot hanno dovuto fare i conti con il comitato di benvenuto, per così dire... insomma, di certo quelle creature non si aspettavano una visita da umani di un'altra parte del pianeta, né tanto meno sarebbero stati presi a simpatia scoprendo di esser stati ‘’spiati’’, da qui l'ingegno dello stesso Spot.
Per presentarsi alla comunità si è giocato di anticipo, munendosi di nervi saldi e coraggio; si son presentati all'entrata del proprio ``villaggio`` di ghiaccio e neve (un’enorme insenatura, fenditura di una calotta artica che si sviluppa nelle sue viscere, in profondità), venendo sin da subito squadrati per bene dai componenti messi a guardia dell'entrata ma, in un modo alquanto furbo nel suo essere stato poco perfezionato prima, si son fatti promotori di un possibile trattato per il riconoscimento di alcuni diritti e aiuti diretti a questi. Chiaramente le affermazioni del dottore erano basate su anni di studio nei loro riguardi e, se le sue ipotesi di intelligenza e organizzazione affidate ai giganti erano esatte, non sarebbe stato difficile arrivare a parlare con il Gurg Toromath, riuscendoci di fatto, segno che la collaborazione è sempre a portata di mano per ogni tipo di civiltà’, innata… basta chiederla o cercarla.

Riassumendo lunghe e complesse relazioni trascritte durante l'incontro con quello che si è rivelato essere un leader dei giganti abbastanza collaborativo e prudente (il che è quasi paradossale per natura) queste creature è vero che puntassero a destabilizzare il sistema in cui vivevano, andandosi sicuramente a inimicare paesi più vicini e, perché` no, anche babbani, ma in nome del riconoscimento di altre terre, dal momento che da quelle parti, cosa ben nota al resto del mondo, comincia a scarseggiare l'approvvigionamento e le calotte polari sono in continua modifica e perdita; quindi è chiaro che il problema alla base sia complesso e strutturato su più livelli. I nostri uffici, da quel punto di vista, si son fatti carico delle varie richieste portate avanti dal Gurg (richieste necessarie e giuste per la comunità di giganti in toto e precauzionali/fondamentali per lo statuto di segretezza) fra le quali: nuovi spazi di allocazione, protezione garantita dai maghi e possibili sfortunati babbani, mantenimento della riservatezza degli esseri da altri studiosi o ricercatori della comunità magica; infatti, è emerso dai discorsi fra le due fazioni, non sono stati immuni anche loro da vari bracconieri e scienziati in malafede: la pelle di gigante, di gran lunga più spessa, resistente e riflettente di quella di esseri umani o esseri simili, è usata tutt`oggi come merce o ingrediente (illegale) da parte di loschi artigiani o pozionisti per le sue proprietà difensive contro fatture o agenti climatici estremi, dunque da qui la loro richiesta di protezione e salvaguardia da altri esseri e creature.

Chiaramente la situazione non è facile da gestire e nemmeno da risolvere; troppe competenze e materie entrano in gioco, a partire dal fatto delle politiche internazionali: quali paesi sono o saranno coinvolti? Londra si è fatta promotrice ma non garante di possibili soluzioni. Dove allocare i Giganti? Come garantire i loro diritti e portare avanti le loro richieste? È chiaro e risaputo che tutto ciò chiederà del tempo e tanta diplomazia ma, attenzione, sarebbe meglio non gettar nel dimenticatoio la richiesta di aiuto di creature che ad ‘oggi rimangono pericolose ma consce del fatto di dover collaborare per non essere più considerati tali. Sarebbe bene che la comunità magica internazionale non sottovaluti o tratti con superficialità la faccenda, perché' se oggi un piccolo sintomo, un’impressione di uno scienziato poteva portare a ipotesi catastrofiche, domani non è detto che l'impressione non si trasformi in una minaccia reale che può portare a immani rivolte.

A voi, lettori del Profeta, l'invito di non tralasciare mai i piccoli fatti che vi riguardano. Affrontiamo le perplessità e le insoddisfazioni al loro nascere, mentre son cosa di poco conto, prima che diventino pesanti macigni e condanne di una vita.


di Issho Fuji-Tora.



CITAZIONE (Jolene White @ 7/4/2020, 14:12) 


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In questi giorni si è creato grande fermento nelle librerie Magiche di tutto il Regno Unito in occasione dell'uscita di La Strega abitata, il nuovo attesissimo romanzo di Aimee Jensen. L'autrice che fece scalpore con titoli alla stregua di I denti del Drago, Nemesi del Goblin e La Veela dai capelli strani torna dopo più di tre anni di inattività, e lo fa tra l'acclamazione entusiasta di critica e pubblico. Per avere un'idea della calda accoglienza che le è stata riservata basti ricordare il fermento che si è esteso all'intera Diagon Alley in occasione del firma-copie esclusivamente ospitato dalla libreria Il Ghirigoro. Era un pubblico eterogeneo quello attirato dalla Jensen, tra Maghi e Streghe di ogni età, Veela, qualche testa abbastanza alta da far pensare a Mezzi-Giganti e anche piccoli gruppi di Goblin con indosso l'uniforme della Gringotts Bank. Mentre attendevo a mia volta di poter incontrare l'autrice ho avuto perfino modo di scambiare un paio di parole con Manny, un Elfo a servizio di una prestigiosa famiglia Londinese. “Manny è qui per avere una firma per la sua signora”, mi ha confidato, “ma anche Manny è un grande ammiratore di Aimee Jensen, ha divorato tutti i suoi libri!”
Insomma, l'autrice ci mostra ancora una volta come una sapiente penna di larghe vedute possa parlare davvero a tutti. Combinando trame sempre originali ed intriganti a temi capaci di scuotere fin nel profondo, è arrivata a riscuotere un successo perfino più clamoroso del celeberrimo Gilderoy Allock, autore a cui il nome della Jensen rimane in parte legato anche oggi, a dieci anni dallo scandalo che la portò per la prima volta sotto agli occhi del grande pubblico. Sembra che i due avessero intrapreso una relazione che venne stroncata dopo breve tempo da un'aspra disputa incentrata su La Veela svelata, il romanzo a cui Allock stava lavorando. “La trama era una manipolazione maldestra della storia di mia nonna”, spiegò la scrittrice in un'intervista pubblicata su Ritratto del Mago Scrittore. “L'avevo raccontata ad Allock in via del tutto confidenziale e lui, senza dirmi niente, aveva deciso di spacciarla per una sua esperienza diretta. Quando l'ho scoperto ho visto rosso.” Il testo non venne mai concluso e, anzi, andò distrutto in circostanze ancora non del tutto chiare. Questo fece sì che non pochi dubitassero della parola della Jensen, la cui parziale natura di Veela, ereditata dalla sopracitata antenata, divenne presto il principale bersaglio delle accuse e delle calunnie di Allock e dei suoi sostenitori. Dipinta come un'Arpia, un essere manipolatore capace di incantare gli uomini per raggiungere i propri scopi, la donna risvegliò nell'opinione pubblica il timore del diverso, una diffidenza istintiva verso una natura poco conosciuta e percepita come pericolosa.
Tutto ciò fece riflettere la Jensen. Da quel momento la sua motivazione fu più forte che mai, e lo scandalo la fece maturare tanto come persona che come artista. Non avremmo parlato qui di questi fatti se non fosse per mostrare come l'esperienza personale abbia influito sugli scritti dell'autrice. Nel corso degli anni ha continuato a subire discriminazioni più o meno esplicite, tuttavia è stata in grado di sfruttare la sfavorevole immagine pubblica per denunciare la mentalità da cui nasceva. Ha vissuto sulla propria pelle gli effetti del timore di ciò che è diverso da noi, ed è in grado di parlarne con una forza che raramente abbiamo visto in altri romanzieri. I suoi scritti nascono da un vissuto autentico, da autentiche sofferenze provate in prima persona. È questo, probabilmente, che la rende tanto amata ad un pubblico vasto ed eterogeneo, che negli anni è riuscito a far sentire la propria voce ben al di sopra di quella di chi considera la Jensen una penna troppo scomoda.
Tutto ciò si riflette in La Strega abitata con un'intensità senza precedenti. Le vicende ruotano intorno ad Ellen, una giovane Strega all'apparenza troppo ingenua per intuire i segreti che le persone più care le nascondono da una vita. Prevedibile, mite, limitata nella sua visione superficiale di un mondo che le appare in bianco e nero, inizialmente Ellen sembra un personaggio monodimensionale e privo di interesse salvo poi, attraverso una trama scandita da rivelazioni impensate, mostrarsi in tutte le sue sfaccettature. Rompe così ogni schema, proprio come ha fatto Aimee nella sua vita. Attraverso la sua protagonista l'autrice prende in prestito lo sguardo del Mago medio, ci fa riconoscere come nostre le sue paure e poi, nel guidarci pagina dopo pagina, procede alla loro decostruzione in un'evoluzione che ci fa capire quanto quei timori fossero insensati, e quanta sofferenza causassero.
Se vi state chiedendo se vale la pena di acquistare La Strega abitata, la risposta è . In ogni caso, sia che abbiate apprezzato altre opere dell'autrice o che sia il vostro primo approccio; sia che vi interessiate ai temi proposti o ne siate completamente a digiuno. Aimee Jensen ha un autentico dono, ed è quello di saper modellare il linguaggio per adattarlo alla sua straordinaria percezione. Ogni parola della sua prosa è perfettamente curata, scelta con attenzione e collocata esattamente dove colpirà maggiormente. Una frase introduce la successiva con naturalezza invidiabile, trascinandoci in un mondo che riconosciamo come il nostro, ma messo a fuoco con una chiarezza fuori dal comune. Inevitabilmente, ne usciamo arricchiti – fin nel profondo, di una consapevolezza che oggi, più che mai, diventa imprescindibile.







Edited by Il Gufo Espresso - 4/5/2020, 12:00
 
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view post Posted on 2/6/2020, 19:35
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Nessuno gli aveva mai detto quale fosse stata la motivazione, tempo addietro, ad aver spinto i suoi genitori a chiamarlo Turbante. Non era un nome di famiglia, non di suo nonno, non di suo zio, non di suo cugino, non di un familiare di terzo, quarto, quinto grado. Non era neanche un nome da barbagianni, forse più da gufo, magari da civetta, ma non di certo da barbagianni. Con il senno di poi, aveva lasciato alla fantasia il compito di ricavarci una storia, apprezzava moltissimo quel genere di passione. Così aveva immaginato di chiamarsi Turbante perché le sue origini, quelle più lontane, si legavano in parte ad una famiglia di barbagianni reali, di Calcutta o Nuova Delhi. Magari quei suoi volatili così vecchiotti amavano davvero vestire e coprire le ali di turbante, e di tessuti pregiati, e di colori. Forse anche lui aveva avuto un turbante, o forse - ed era anche meglio, avrebbe dovuto ammetterlo - lui era nato proprio, esattamente, specificamente da un turbante. Un trucchetto da maghi, una trasfigurazione e via, era comparso al posto del tessuto. La sua storia cambiava di tanto in tanto, e spesso lo portava a distrarsi leggermente nelle sue consegne. Quando si ritrovò nei dintorni della sua ultima destinazione, per un attimo si fermò, sospeso a mezz'aria. Non ricordò quale fosse la sua meta e soltanto con una virata, e poi una riflessione e un'altra ancora, Turbante ripristinò l'efficienza di sempre. Di pi a breve, anche la Docente di Hogwarts avrebbe ricevuto la posta del giorno, e così anche lui sarebbe tornato a casa, ai suoi pensieri e alle sue fantasie di una notte d'Oriente.


Giochi enigmistici




Rhaenys S. Belecthor

CITAZIONE (~ Lucas Scott @ 16/5/2020, 11:42) 



Non è una comune materia di studio, ma addirittura maledetta? Si sono queste le voci di corridoio che sembrano gravitare intorno al ruolo di docente di Erbologia presso il Castello di Hogwarts. Non un cattedra qualsiasi quella appena citata, visto che dopo l’addio della professoressa e Capocasa Grifondoro Aquileia Goodheart, ricordata da molti per il suo grandissimo operato che le ha permesso di lasciare un segno indelebile all’interno della Scuola, l’insegnamento di questa materia è rimasto più che discontinuo. L’ultimo flop registrato risulta quello di Lilian Poppy Moore, che come tanti dei suoi predecessori è riuscita a rimanere al timone di questa cattedra per un lasso di tempo brevissimo. Diverse fantomatiche storie sembrano girare intorno a questo fatto così curioso, una meno probabile delle altre. Tralasciando i racconti troppo fantasiosi, siamo riusciti ad ottenere dei riscontri con alcune testimonianze scritte del passato, che ci hanno permesso di tracciare una linea ben definita riguardante la storia che vi stiamo per raccontare. Correva un anno remoto non ben precisato ad Hogwarts, quando una strega dal talento ingegnoso e molto sperimentalista riuscì ad aggiudicarsi la cattedra di Erbologia. Elizabeth Patel, nota per la sua grande empatia verso il mondo delle piante, riuscì attraverso un metodo di studio basato sulla passione e l’accuratezza della natura a suscitare un sentimento di totale entusiasmo tra le giovani menti del maniero. Prima del suo arrivo l’approccio a questa materia era da sempre stato piuttosto approssimativo, in quanto il paragone con le altre discipline di studio più pratiche era nettamente sfavorevole. Nonostante i tanti pareri ostici, la strega riuscì in poco tempo a colmare quel gap che nel corso degli anni precedenti aveva palesato false credenze negative riguardanti l’utilità nello studio delle piante. Nuovi esperimenti furono realizzati combinando l’arte manuale delle Pozioni con lo studio teorico dell’Erbologia, una fusione che riuscì a portare a galla molte novità che tutt’ora sono parte fondamentale nella vita di moltissime persone. Basti pensare a tutte le mescolanze magiche (infusi, elisir o antidoti) che richiedono la presenza di piante o di foglie nella base di preparazione. Tuttavia con il passare del tempo la sua estrosità nel compiere esperimenti si dimostrò fatale. Durante alcune prove tecniche qualche procedimento andò storto, causando un incendio di grandi dimensioni all’interno di tutte le serre adiacenti al Castello, mettendo fine alla vita di tantissime piante magiche e distruggendo un’intera ala del Maniero. Dopo i già tanti richiami da parte dell’allora Preside di Hogwarts per cercare di limitare quella sua vena di creatività fin troppo espansiva, la dolorosa via del licenziamento per la donna fu inevitabile. Elizabeth Patel non prese affatto bene questa decisione, consapevole di tutti gli sforzi fatti e degli sviluppi portati alla luce grazie ai suoi esperimenti innovativi con le piante. Prima di abbandonare il Castello si narra che la strega in preda ad un attacco d’ira furibondo abbia lanciato una maledizione potentissima su Hogwarts , affermando che dopo il suo addio alla cattedra di Erbologia, nessun altro docente venuto dopo di lei sarebbe mai riuscito a mantenere per troppo tempo l’insegnamento di quella materia. Ovviamente storie inerenti maledizioni del genere lasciano sempre il tempo che trovano. Altre motivazioni più plausibili e meno fantasiose possono giustificare la discontinuità che sembra circoscrivere da lungo tempo lo studio di questa disciplina didattica. Gli esempi da fare sono molteplici, tra i vari possiamo menzionare il fatto che il Castello di Hogwarts non potendo ospitare una grande quantità di piante magiche al proprio interno, costringa l’insegnamento dei docenti a virare quasi esclusivamente sui soliti argomenti, rendendo il loro lavoro monotono e poco entusiasmante con il passare dei mesi. Altre motivazioni possono implicare la preferenza da parte degli studenti nel cimentarsi in materie più pratiche, come DADA o Incantesimi, piuttosto che analizzare uno studio apparentemente meno importante come quello dell’Erbologia. Tante altre motivazioni potrebbero nascondersi dietro questo fatto così curioso, elencarle tutte all’interno di questo articolo sarebbe impossibile. Avendo però fornito questa serie di dettagli rilevanti, lasciamo a voi lettori l’arduo compito di scegliere quale tra le tante opzioni riportate sia quella più convincente. Nel frattempo con grande auspicio ci auguriamo che la cattedra di Erbologia possa ritrovare al più presto una nuova guida stabile, sperando che riesca a garantire l’insegnamento di questa materia in maniera duratura, mettendo la parola “fine” a questa maledizione.


CITAZIONE (Rowena Abyss @ 5/5/2020, 21:48) 


LA STORIA DEI TEMIBILI GUARDIANI DI AZKABAN

Oltre al fatto che siano creature classificate dal ministero della magia come pericolose e che facciano guardia ad Azkaban, dei dissennatori si sa poco e niente. Lunghi studi da parte di magizoologi hanno dimostrato che si moltiplicano un po’ come dei funghi, ma solo in ambienti dove vi sia cibo in abbondanza, per questo, vengono tenuti reclusi in un solo posto, ad Azkaban, che tra l’altro è proprio il posto dove hanno origine.
Ma facciamo un passo indietro. Il primo avvistamento di un dissennatore avvenne attorno il 1590, anni dopo la morte dello stregone Erkidiz, colui che aveva eretto la fortezza di Azkaban che la utilizzava come sua reggia. Oltre ad essere irraggiungibile e ben occultata era anche estremamente ben difesa, non solo dalle sottili figure con il nero mantello, ma anche da sortilegi avanzati di magia oscura che, per nostra fortuna, sono andati persi. I primi avventori che si recarono sull’isola descrissero il luogo come "la madre di tutti gli incubi" e le creature che lo popolavano "sembravano la cosa meno temibile”. Trovarono tracce sulla creazione della struttura, di preciso frammenti scritti dai temibili secondini: questi narravano di come alcuni sprovveduti marinari siano riusciti a raggiungere lo scoglio dopo il naufragio della loro barca, per poi essere sottoposti involontariamente ad incantesimi potenti che li trasformarono in una via di mezzo tra spettri e lethifold, bisognosi di consumare emozioni positive per tutto il resto della loro vita. Rimasero soli su quello scoglio per molto tempo e il loro numero stava lentamente calando, fino a che, nel 1718, Damocles Rowle, neo eletto ministro dell’epoca, decise che Azkaban fosse il luogo ideale dove poter tenere dei prigionieri e i dissennatori, secondini ideali che gli avrebbero fatto risparmiare risorse utili dato che non chiedevano uno stipendio.
Vi furono proteste da parte di tutta la comunità magica internazionale, la fama delle oscure creature le precedeva e i metodi fin troppo brutali con i quali seviziavano le loro vittime, strappando loro ogni secondo di gioia vissuta e ricordata, sembrava una punizione ben peggiore della morte. Ed è tuttora così.
Eppure vennero accettati, anche se per pochi anni, perché nessuno sembrava essere in grado di presentare delle alternative a riguardo. Fu Eldritch Diggoy, ministro della magia tra il 1733 e il 1747, fino a che il vaiolo del drago non se lo portò via, che decise a cercare una soluzione. Dopo una visita che i giornali dell’epoca ricordano con parole come “sconvolgente” e “terrificante” Diggory tentò d’instaurare un comitato per provare a destituire i dissennatori dal loro compito e cercare idee alternative. Tra queste, alcune furono decisamente bislacche: si era parlato di assumere dei giganti, solo che il loro pessimo temperamento non sembrava la miglior soluzione, altri ancora, avevano proposto la presenza di goblin per tentare di appianare le divergenze tra quest’ultimi e i maghi, ma la loro avidità poteva presentare una facile soluzione ai tentativi di evasione. Infine, prima di scegliere di provare ad assumere dei maghi capaci tramite l’utilizzo anche di un patto infrangibile, si era avvalorata l’ipotesi di avere degli elfi domestici a servizio di Azkaban ma si rivelarono creature alla fine in qualche modo troppo malleabili.
Quando oramai le cose sembravano fatte, il comitato si accorse dell'impossibilità di eliminare i Dissennatori in modo definitivo. Lasciare libero un numero cospicuo di loro, che durante gli anni di servizio avevano trovato “nutrimento” sufficiente a moltiplicarsi, voleva dire dare loro il permesso di vagare liberi nell’entroterra, con serie conseguenze sui maghi ma anche sui babbani, rischiando quindi di violare lo statuto di segretezza magico formulato da nemmeno cinquant’anni.
Il comitato decise quindi di rimandare una decisione a riguardo, fino ad abbandonare ogni tentativo di trovare un alternativa e con la morte di Diggory, infine, venne sciolto. I suoi successori cercarono sempre di trovare una soluzione a riguardo anche perché durante gli anni dell’ottocento, la comunità magica si trovò spaccata in due fazioni: chi sosteneva l’utilizzo delle oscure creature e chi no, trovandole non solo temibili, ma anche pericolose. Si sussurrava infatti che alcuni maghi oscuri, promettendo ai dissennatori di avere più vittime da consumare, potessero ottenere il loro controllo e rivoltarli contro il ministero e il mondo magico. Per fortuna nulla di tutto questo è ancora accaduto ma fino a quando? Prima o poi, giungeremo forse alla soluzione del problema ma l’amministrazione odierna, non sembra voler, o forse poter, fare nulla a riguardo.

Rowena Abyss

 
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Astrid allungò la zampa, lo sguardo che trasudava lo sdegno che provava. Come si permettevano di declassarla così?
Lei era una civetta bianca, elegante e molto bella, non un semplice gufo postino. Avrebbe dovuto occuparsi di corrispondenza importante, non delle stupide consegne di uno stupido quotidiano.
E invece per quel giorno era quello il compito ingrato che le era stato assegnato.
Per dimostrare la rabbia che provava, diede una forte beccata sulla mano della strega che le stava legando la copia del Profeta alla zampa: soddisfatta nel vedere il sangue scorrere, prese il volo ed uscì dalla guferia.
Oltre al danno la beffa, perché l’abbonato a cui doveva consegnare il giornale non era un mago facoltoso o una strega elegante di Londra: no, doveva arrivare fino ad Hogwarts.
Astrid volò leggera e veloce, senza far trasparire la rabbia nelle sue movenze. Voleva finire in fretta il suo lavoro e poi concedersi qualche ora di svago: non tornare in orario sarebbe stata solo una parte del suo piano di vendetta.
Una volta raggiunto il castello, individuò l’ufficio in cui doveva fare la consegna: delicata, fece scivolare la copia della Gazzetta sulla scrivania del docente abbonato, posandosi solo il tempo necessario per voltarsi e riprendere il volo.


In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

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Poster di Quidditch
Con l'ufficializzazione della Bisca del Quidditch, il Profeta invita i suoi abbonati a tentare la fortuna con le scommesse sul Campionato! In allegato si ritrova infatti un poster da parete - possibile da rimpicciolire o ingrandire con la magia -, con un facile incantesimo d'adesione incorporato. Passate la bacchetta magica sulla carta e vedrete comparire e animarsi lo stendardo ufficiale della vostra squadra di Quidditch del cuore. [Offgdr – info click]


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Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!



Rhaenys S. Belecthor
CITAZIONE (danygel94 @ 5/6/2020, 11:41) 


Il nuovo bando per i tirocini: come, quando e perché'?

Cosa succede quando il mondo magico rischia di esser scoperto o intercettato dal suo parallelo babbano? Come possono i nati babbani seriamente compromettere secoli e secoli di applicazione dello statuto di segretezza del mondo della magia? I problemi e le modalità sono molteplici e frequenti, per dirla tutta, nella nostra società; spesso e volentieri sono veri e propri incidenti che non sono prevedibili per una serie di infinite variabili che, sommate all'errore umano di maghi e streghe poco attenti/e portano a un serio rischio di caos generale. Da questa sensibile tematica di base, il Ministero si è sempre adoperato per mantenere alta l’attenzione del cittadino (tramite l’informazione) e i controlli da parte propria realizzando, negli anni, i dipartimenti e uffici appositamente dedicati a questo fattore.

Parliamo del terzo livello del ministero della magia: Dipartimento delle Catastrofi e degli Incidenti Magici che raggruppa in se’ tre specifiche diramazioni; infatti, può accadere che a intervenire e rimediare a usi incontrollati o effetti collaterali della magia venga chiamata in causa la `` Squadra cancellazione della magia accidentale`` che, nel caso in cui il problema sia esteso su più fronti arrivando dunque a minacciare la segretezza, può trovarsi a collaborare con un secondo ufficio dello stesso livello e altra squadra, quella degli ``Obliviatori``, impiegati ministeriali che sono abili a modificare le memorie dei babbani che si possono trovare ad assistere ad elementi magici. Trovandosi spesso a dover rimediare appunto a errori che si ripercuotono sul mondo babbano, il ministero ha dotato il terzo livello anche di un ultimo ufficio, il ``Comitato scuse ai babbani``, piccolo ma importantissimo nel dover trovare e costruire vere e proprie scuse, illazioni, per giustificare o dare senso logico a un incidente magico senza però tirar in campo la stessa magia, in modo tale da esser compresa e accettata dal Non-Mago.

Il lavoro è meno che semplice dato che spesso le competenze e deleghe trovano contrasti con altri uffici tra cavilli burocratici e azioni ritardate ma, nel rispetto delle norme, si è arrivati a stilare e seguire protocolli standard in base all'entità del possibile danno e possibili ripercussioni.

Da questo finale fattore, la volontà ultima del ministero di riaprire quello che la maggioranza della società vede come servizio utile: lo Stage per studenti all'interno di tali uffici.
Con le ultime circolari, si è deciso di incrementare non solo il personale d’ufficio (ai giorni attuali sempre più sotto pressione e saturo di lavoro) ma di affiancare a squadre scelte di impiegati ministeriali anche gli studenti della Scuola di Magia di Hogwarts. Il dipartimento offre difatti la possibilità di effettuare stage in uno dei tre ambiti con l’obiettivo ultimo di formare sul campo i giovani, così da poter favorire l’esperienza e il contatto con il mondo magico di tutti i giorni, il ministero e la sua applicazione della magia. Al pari di un lavoretto extra retribuito secondo norme vigenti, questa possibilità permetterà ai ragazzi di approcciarsi in un’ottica diversa alla vita di tutti i giorni e, perché no, aiutarli a focalizzare un percorso formativo post studi, quando la chiamata al mondo degli adulti sarà forte. La proposta, che non trova originale applicazione dato che in passato si è già spesso utilizzata anche se in forma meno potente, riparte inoltre grazie a un grande pressing da parte delle varie parti sociali coinvolte nella tutela dell’ambiente magico che come obiettivo si son poste la ripresa delle attività di stage dopo il periodo di stop.

Chiaramente l’offerta formativa verrà proposta a studenti che hanno avuto già accesso ad almeno il secondo anno di studi, per via della formazione di base alla magia propedeutica per la scelta dell’ambito lavorativo e, inoltre, per il settore Obliviatori verranno richieste aggiuntive abilità pregresse che potrete trovare nel bando ministeriale con tutte le specifiche del caso.
Tutto questo, incastonato nella totale responsabilità e volontà del ministero di voler portare avanti istruzione-formazione, è studiato con l’ottica di voler proporre e render partecipi le nuove generazioni all'interno delle istituzioni, facendogli toccare con mano il lavoro reale dell’apparato burocratico e la fatica dell’azione concitata del mestiere sul campo, un invito a tutti gli effetti per aiutarli a camminare tranquilli, informati e ben guidati secondo legge e conoscenza.
In ogni caso, i nostri lettori potranno trovare a fine articolo il bando ministeriale.

A voi lettori l’invito a non perdere mai le occasioni di formazione e esperienza che la vita può sottoporci nel suo scorrere.


di Issho Fujitora.



CITAZIONE (| Kei @ 9/6/2020, 17:10) 


In memoriam,
la Congrega dei Saggi Duellanti
Riapre la Sala dei Duelli nel Palazzo della Congrega dei Saggi Duellanti: l'inaugurazione verrà svolta attraverso l'evento "La Giornata del Duellante"!

"È passato un anno e mezzo da quando Raven Shinretsu scatenò anatemi dentro la Sala dei Duelli della Congrega dei Saggi Duellanti, seminando il caos e lasciando dietro di sé una cicatrice bruciante nella storia della Londra magica. “Il Rogo della Congrega”, così chiamato da alcuni storici, è ad oggi uno degli episodi cardine riportati dagli esperti di storia magica e politica contemporanea nel sostenere l'immagine di incompetenza e inaffidabilità del Ministero della Magia britannico.
Come non ricordare i soccorsi che hanno raggiunto in estremo ritardo la Londra Ovest e i miseri quattro agenti (due della Squadra Antimago e due del Quartiere Generale Auror) inviati sul luogo, seppur consapevoli dello stato in cui imperversava la Congrega?
Undici persone sono morte fra le fiamme oscure, undici le famiglie di maghi e babbani spezzate dalla smania di potere del terrorista solitario in fuga.
Ventiquattro babbani hanno ricevuto modifica e rimozione dei ricordi di quanto vissuto da vicino, due le squadre di Obliviatori e Spezzaincantesimi che successivamente alla fuga di Raven Shinretsu sono stati richiamati in ritardo dal Ministero per domare le fiamme assieme alla coraggiosa Lovisa “Jenna” Bjerg, Campionessa in visita dal Club dei Duellanti delle Americhe del Nord, prima dell’arrivo dei Medimaghi dal San Mungo e le forze di soccorso babbane chiamate dai testimoni oculari del clamoroso incendio diffusosi per il quartiere.

Il Rogo non è altro che l’ennesima testimonianza di un popolo costantemente messo a dura prova dall’ossessione del potere e l’amore per il caos dei Maghi Oscuri.
Ma come si suole dire “La Forza spesso non giunge dalla vittoria, ma dalla sconfitta”.
Temprato, consapevole della crudeltà che l’uomo può scatenare sui suoi simili, il Popolo inglese impara come migliorarsi per sostenere i colpi già ricevuti e prevenire quelli futuri.
Il Ministero della Magia ha stavolta avuto l’acutezza di selezionare assieme alla Congrega un gruppo di maghi addetti alla sicurezza dell’edificio e presenti durante lo svolgimento regolare dei duelli, così da assicurare che quanto accaduto non possa ripetersi più.

Al Palazzo della Congrega riapre la nuova Sala dei Duelli dove si era svolta la tragedia: là dove i Saggi avevano deciso di ambientare le sfide contro l’élite, i Campioni.

Qui si potranno osservare le effigi e i dipinti alle pareti creati per ricordare chi è caduto durante l’attacco; imponente è fra tutti il ritratto incantato di The Magician, il Campione in Carica che fino alla fine ha tenuto testa alla follia di Raven Shinretsu, rallentando le fiamme e cercando di portarlo alla Giustizia, permettendo a molti dei feriti di avere salva la vita, scappando dall'edificio pericolante.
The Magician, ricordiamo, è perito sotto gli incantesimi di quello che è diventato a tutti gli effetti “il ricercato numero uno”.
Specialmente a The Magician è dedicata la nuova sala, per ricordare ai duellanti come sulla pedana si celebrino i valori con cui il Campione aveva guadagnato il titolo: l’arguzia dei sensi, la scaltrezza della mente e la prontezza del mago.
Proprio per inaugurare la Sala dei Duelli e riportare in auge la competizione contro i Campioni ospiti e locali, la Congrega dei Saggi Duellanti è intenzionata a dedicare un’intera giornata al Duello Magico, aprendo il bando ad iscrizioni per la “La Giornata del Duellante” in cui i partecipanti selezionati potranno scontrarsi in un 1vs1, arbitrati da figure d’eccellenza e con la possibilità di ottenere un posto d’onore nella Sala dei Duelli!

Fra le grandi personalità presenti durante l’evento citiamo Claire Santos attuale Campionessa locale ad interim, Morcant Milligan, Campione del Torneo Duellanti di Hogwarts nel 1996 e Giudice d’eccellenza presso l’Ufficio per i Giochi e gli Sport Magici, Lillian Savagan, ex-cronista di Quidditch e presentatrice radiofonica per “Accio Scoop” e Seraphinus Bagley, Direttore della Gazzetta del Profeta.

Noi della Gazzetta del Profeta vi invitiamo a farvi ispirare dal valore e la tenacia di chi ha calcato la pedana della Congrega e accorrere per l’evento!
Fatevi smuovere dal desiderio di migliorarvi, dall'adrenalina della sfida e il dibattere degli incantesimi. Siate la novità in una Generazione di Duellanti che non ha desiderio di piegarsi alla furia di chi un tempo è riuscito a ferire per i propri scopi.

Siate fuoco, ma per riscaldare i vostri animi e tenervi sempre pronti a farlo con chi vi attornia. Tenete le bacchette pronte!

N.B. Durante la giornata la sicurezza sarà rafforzata per tenere sotto controllo l’edificio come meglio possibile!

di Ariel A. Vinstav"


codici by @hime
 
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view post Posted on 3/8/2020, 11:26
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Mancava poco per l'agognato rientro alle sedi della Gazzetta del Profeta, a quel punto riposare non sarebbe stato più un sogno tra tanti e la sua scorta di biscottini speziati attendeva sotto il suo trespolo, ben nascosta dallo sguardo avido degli altri coinquilini. Un'ultima consegna, e via verso la strada del ritorno. Il problema, per Comignolo, era esattamente il suo destinatario finale: non aveva idea di chi fosse Belechtor, non era mai stato nei suoi uffici e non ricordava neanche di averla mai vista in Sala Grande, quando consegnava la posta della domenica a Docenti e Studenti alla rinfusa. Gli era stato spiegato di dirigersi nei pressi della Guferia, ai piani alti del Castello di Hogwarts, e da lì ritrovare un'armatura; mai avrebbe creduto di riscontrare così tante difficoltà e in effetti impiegò ben venti minuti, girando in un lungo e in largo. Per un colpo di fortuna, poi, adocchiò una civetta simpaticissima - tra l'altro davvero molto carina - trasportata sull'avambraccio di uno studente. Le chiese in uno strillo acuto dove fosse Belechtor e quando la civetta gli comunicò il giusto percorso, la ringraziò con un ultimo verso e la promessa di rivedersi presto. Inseguì l'armatura come aveva ascoltato e di lì a breve fu alla porta dell'Insegnante. Lasciò la posta sull'uscio e volò via, del tutto libero.


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Rhaenys S. Belecthor

CITAZIONE (~ Lucas Scott @ 19/7/2020, 22:42) 



Trafalgar Square, una delle piazze più famose della Londra babbana, è stata vittima di un misterioso e macabro incidente scaturito dall’uso improprio della magia. Un’area dedicata al ricordo della storica battaglia di Trafalgar, risalente alle cosiddette guerre Napoleoniche, comprende un vasto perimetro cittadino al quale è possibile accedervi mediante i percorsi di tre strade principali che confluiscono al suo interno. Le strade sopra accennate sono attraversate ogni giorno da migliaia di residenti inglesi e non solo, tanti sono i turisti che mossi dalla curiosità di fotografare le statue che rappresentano i quattro leoni bronzei si recano in questo posto così attrattivo. Tuttavia, momenti di panico sono stati registrati nella giornata appena trascorsa, quando i felini si sono improvvisamente animati, generando un bel caos dinnanzi la presenza di svariati babbani. Un fuggire disordinato e precipitoso è scattato davanti la vista dei quattro austeri leoni, uno stato di allerta generale che ha spinto in poco tempo il Dipartimento delle Catastrofi e degli Incidenti Magici ad intervenire. All’arrivo sul posto dei ministeriali, tre dei carnivori sono stati prontamente immobilizzati e riportati al loro stato originale. Più complicato è stato scovare l’esatta collocazione dell’ultimo felino, ritrovato a distanza di qualche ora grazie alla segnalazione anonima di una signora anziana. Cheddar Gorge, la più grande gola esistente nello UK, è stata il luogo di tale ritrovamento bizzarro. Scavata più di un milione d’anni fa dall’acqua proveniente dai ghiacciai in scioglimento, questo posto rimane una delle meraviglie naturali più ricercate al mondo. Lo stesso tipo di curiosità che ha convinto l’audace leone a spingersi così lontano dalla piazza di Trafalgar Square, per ammirare lo spettacolare burrone che divide in due parti la campagna del Somerset. Un’enorme gola di 137 metri e lunga tre miglia, Cheddar Gorge offre uno sguardo sulla Gran Bretagna preistorica senza paragoni. Complicate teorie sembrano spiegare un comportamento così anomalo manifestato dall’animale: forse spinto dalle parole utilizzate dai tanti turisti che giornalmente era costretto ad ascoltare sotto forma di statua, il grosso carnivoro rivestito improvvisamente di vita propria, ha pensato bene di andare a curiosare quel luogo così particolare nella sua presunta immaginazione. Vicino ad un promontorio di notevole altezza è stata rinvenuta la figura del leone, accovacciato sulle zampe posteriori e intento ad osservare quella scena panoramica per lui senza precedenti. I maghi che sono intervenuti sul posto, dinnanzi ad un’immagine così toccante hanno preferito aspettare qualche minuto prima di adoperare la magia, lasciando al felino maggiore tempo per beneficiare di quello spettacolo naturale mozzafiato. Ancora una volta il mondo animale è riuscito a sorprendere la logica umana, smentendo i soliti pensieri ricorrenti riguardo un concetto di brutalità selvaggia. In molti già prefiguravano un attacco violento ad opera del Carnivoro nei confronti di qualche essere umano, spinti dal solito e sbagliato modo di ragionare comune. Il leone invece si è limitato a raggiungere quella terra tanto agognata quando si trovava sotto forma di statua, per concedersi una piccola distrazione che difficilmente riuscirà a dimenticare una volta tornato alla sua forma originale. La situazione sembra essere tornata alla normalità solo in tarda serata, quando le quattro statue raffiguranti i possenti leoni sono state ricollocate al loro esatto posto. Resta ignota invece, la presunta identità dei colpevoli di tali azioni, che attraverso l’uso di una particolare pozione hanno regalato vita propria ai quattro animali. Alcuni specialisti del settore hanno esaminato accuratamente delle fiale rinvenute sulla scena del crimine, uno scherzo goliardico sfuggito di mano a qualche balordo comune sembra essere l’opzione più plausibile. Un lavoro più complicato è stato riservato per gli uffici inerenti l’Applicazione della Legge sulla Magia, dove alcuni utenti ministeriali in collaborazione con le autorità locali non magiche, sono stati costretti ad individuare tutti i babbani che nel primo pomeriggio avevano assistito a tale trasformazione magica riversata sulle opere scolpite dei quattro felini. Un’azione radicale e necessaria che purtroppo è servita ancora una volta per preservare l’esistenza del nostro mondo magico ad occhi estranei.


CITAZIONE (Jolene White @ 17/7/2020, 16:14) 







Siamo ormai entrati in piena bella stagione: lo dimostrano le sere sempre più lunghe e dolci, le temperature gentili. La stessa Hogwarts ha da poco chiuso i battenti, sancendo così l'inizio delle vacanze per gli studenti e non solo. Che l'estate per voi significhi abbondanza di tempo libero o frenesia per viaggi e nuove avventure, non potrete perdere l'occasione di trascorrere qualche ora in compagnia dei libri qui proposti. Perfetti per la stagione per i motivi più diversi, sono letture che spaziano tra numerosi generi: dal romanzo al racconto breve, passando per la poesia ed una guida turistica unica nel suo genere. Leggete quindi fino alla fine, per scoprire quale faccia più al caso vostro!


Nata dal profondo affetto e dalla fascinazione che legano l'autrice alla capitale, Londra Magica si propone come una guida alla scoperta delle meraviglie della città. Si presta tanto alle Streghe e ai Maghi che non l'hanno mai visitata che, al contrario, a chi vi vive da anni e anni. È infatti il frutto di una ricerca minuziosa di dati storici, sociali e culturali, magnificamente filtrata dalla spiccata sensibilità della Velterson. «Ho passato l'infanzia e l'adolescenza a seguire mia nonna in giro per la città», ha spiegato l'autrice durante un incontro promozionale ospitato dal Ghirigoro. «Lei le chiamava gite e passeggiate, ma di fatto erano vagabondaggi all'interno dei suoi ricordi e della sua immaginazione. Aveva una storia per ogni angolo, per ogni costruzione apparentemente anonima, e io mi sono nutrita dei suoi racconti fino a vedere con i suoi occhi e i miei, insieme.»
Ci sono voluti diversi anni per raccogliere tutto il materiale necessario, ma infine, alle porte di quest'estate, le vecchie storie si sono intrecciate ai dati reali e hanno così dato vita alla prima opera della Velterson. Un grosso tomo fitto di fotografie, disegni, stampe risalenti ad ogni epoca, nonché di curiosità annotate a bordo pagina, quasi fosse un autentico diario di viaggio. Una miriade di racconti dai toni leggeri della favola spinge a visitare di persona i posti interessati, così da vedere con i propri occhi un gargoyle che secoli addietro veniva animato per trasportare la corrispondenza di due giovani Maghi innamorati, o la finestra che, incastonata in uno dei tanti palazzi di Mayfair, affaccia non su un elegante interno, bensì su un precipizio sotto al quale ruggisce l'Oceano Atlantico. Se volete viaggiare in luoghi e tempi meravigliosi senza spostarvi troppo lontano da casa, non avete che da lasciarvi trascinare da questa guida così singolare.


Rimanendo sulla scia dell'esplorazione di luoghi unici, questa raccolta di racconti vede come protagoniste alcune delle città europee più belle in assoluto. Venezia, Praga, Parigi e Budapest sono solo alcune delle tappe in cui verrete accompagnati dalla scrittura incantevole dell'autore. Macovei ha già dimostrato di essere uno scrittore di talento grazie alle numerose pubblicazioni alle sue spalle, sempre accolte con favore da critica e pubblico. In questo caso supera se stesso non solo nella prosa, ma nella concezione stessa della raccolta, che mescola egregiamente letteratura e musica. Il titolo non è certo un caso: il lettore sarà accompagnato in ogni racconto da una melodia diversa – una serie di notturni, per l'appunto, emessi per magia dalle pagine stesse. Le note del pianoforte si adatteranno al ritmo di lettura, variando velocità e volume a seconda delle scene, così da garantire l'atmosfera perfetta per ogni momento. Consiglio, a questo proposito, di stare attenti nello sfogliare il libro: scorrerlo troppo in fretta potrebbe portare ad una spiacevole sovrapposizione cacofonica. Attenzione soprattutto nelle biblioteche!
Oltre che dalla musica, i racconti sono legati dalla medesima atmosfera malinconica, pur senza negare sprazzi del sottile umorismo per cui l'autore è tanto apprezzato. Personaggi e vicende sono definiti nello spazio di poche pagine, facendo di questa una lettura perfetta per chi ha poco tempo libero sparso nel corso delle giornate. Per darvi un'idea di quanto i Notturni incantati possano affascinare e colpire, riporto di seguito un commento dell'autrice Aimee Jensen: «Prima di averli letti non avevo mai visto Venezia. Poi, quando qualche settimana fa ci sono stata per la prima volta, l'ho trovata anche più incantevole di come era descritta. Un unico dettaglio mi stonava: il silenzio. Sembrava davvero silenziosa, senza l'accompagnamento della musica».


Un'altra raccolta, ma questa volta di poesie: Highwoods fu uno scrittore estremamente affermato nella seconda metà del diciannovesimo secolo, purtroppo caduto nel dimenticatoio in epoca più recente. Dobbiamo ringraziare la casa editrice La Manticora per le ristampe di questo ultimo anno, grazie alle quali è stato possibile, per il grande pubblico, riscoprire un poeta dalla sensibilità così spiccata da non risentire affatto dei centocinquant'anni passati dalle sue prime pubblicazioni.
Questa raccolta, in particolare, nasce da una domanda che probabilmente molti di voi si saranno posti almeno una volta: che profumo ha l'Amortentia per me? Ebbene, per Highwoods profuma d'estate. Esplora il suo amore per la calda stagione attraverso sessantaquattro poesie dalla metrica variabile, tutte accomunate dalla stessa concretezza legata agli oggetti e alle esperienze di tutti i giorni. Dettagli apparentemente insignificanti – la tenda scostata di una finestra, un bicchiere abbandonato sul tavolo, l'inclinazione particolare dei raggi del sole al tramonto – diventano ponti per un'osservazione privilegiata, capace di portarci al di là della percezione sbiadita cui siamo abituati e farci intuire, per pochi fugaci istanti, verità che all'uomo non è dato conoscere. Semplicità e raffinatezza sono le caratteristiche essenziali del poeta, le cui parole, sempre ben soppesate e collocate con precisione magistrale, possono portarci momenti di autentica illuminazione.


Cambiamo completamente genere e atmosfere per assaporare l'ultima uscita di un'autrice che negli ultimi anni ha saputo raccogliere intorno a sé un pubblico tanto fedele quanto entusiasta. La Adems risulta una delle scrittrici più amate del momento, per quanto pubblichi sotto pseudonimo e intorno alla sua reale identità circolino ogni sorta di voci, ma nessuna certezza. C'è perfino chi sostiene che dietro alla sua figura si nasconda niente altri che Madama Piediburro, ma le congetture sono davvero troppe, necessiterebbero di un articolo a parte. Quel che è certo è che questi romanzi – dalle tinte fosche, pieni di azione e pensati ad arte per tenere col fiato sospeso fino all'ultima pagina – continuano a riscontrare un successo enorme. Se è vero che in estate si ha il tempo di lasciarsi catturare per dimenticarsi di se stessi e dei propri doveri, allora questo romanzo può fare al caso vostro.
Ma perché scegliere la Adems, invece di uno qualsiasi dei mille altri romanzieri del genere? È indiscusso che l'autrice abbia uno stile unico, basato su un principio semplice ma sorprendente: quello, cioè, di unire la spietatezza dei crimini più efferati, degli inseguimenti più mozzafiato, ad un linguaggio intriso di metafore e riferimenti culinari. Se vi sembra che paragoni arditi tra il colore del sangue e della marmellata di ciliegie siano risibili e di cattivo gusto, potreste ricredervi una volta immersi nella lettura. Ciò che apparentemente stona diventa per molti motivo di fascino, e non è detto che anche il più cinico dei lettori non si ritrovi, a libro completato, a tentare una delle tante e deliziose ricette sapientemente mescolate alla narrazione. La Adems, insomma, travalica le distinzioni di genere, e il risultato è curioso, bizzarro, e – almeno, stando alle vendite – sorprendentemente riuscito.


Questa non è che una brevissima panoramica delle ultime uscite letterarie: molti altri titoli meriterebbero la nostra attenzione, tuttavia questi sono quelli che potrebbero essere maggiormente apprezzati proprio in questa stagione. Le circostanze in cui si affronta una lettura influiscono sempre, in misura più o meno notevole, sull'esperienza che se ne fa; ciò non toglie che dei volumi validi possano essere apprezzati in qualsiasi momento, ma forse la giusta atmosfera aiuta ad immedesimarsi più a fondo, a lasciarsi trascinare dalle parole con maggiore trasporto.



 
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view post Posted on 3/9/2020, 23:07
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Calderotto
Calderotto, nel nome e nella forma, stava ultimando il giro di consegne con alcuni suoi colleghi postini quando raggiunse l'ufficio della Professoressa Belecthor. Imponente come pochi, perse una preziosa manciata di secondi per spintonare la finestrella per le consegne con il deretano piumato, prima di riuscire ad introdursi nell'ufficio a testa china, trasportando nella zampa destra un trittico di giornali.
Uno solo di questi avrebbe raggiunto lo scrittoio dell'Ufficio, facendolo ricadere dopo aver spezzato lo spago che lo teneva assicurato a lui.
In bella vista a pancia su spiccava il logo della Gazzetta del Profeta, fresca di stampa e pronta a venire spulciata dalla Docente di Alchimia.
Stanco, Duvet bubolò una lamentela, rimpiangendo la mancata opportunità di rubare un po' di uova e pancetta in Sala Grande al suo primo turno di consegne.
C'est la vie.


In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

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Box Bentornato ad Hogwarts (+2 Punti Salute)
Contiene un biglietto dorato con la scritta London to Hogwarts – Platform 9 3⁄4. Alle undici in punto, cambierà forma nel racconto Hogwarts Express: Storia e Memoria di Owen Harrington, guidatore del treno ai primi anni del Novecento; in aggiunta ci sarà un modellino giocattolo dell'Espresso di Hogwarts, incantato per sospendersi in volo, fischiare e mostrare in spirali di vapore il profilo della Scuola di Stregoneria e le indimenticabili montagne nei dintorni.



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Rhaenys S. Belecthor
CITAZIONE (Jane Read @ 26/8/2020, 10:29) 
7Il1KvM
Gioia e speranza al London Aquarium
LA NASCITA DI DUE IPPOCAMPI MERAVIGLIA IL MONDO MAGICO
Non siamo certi che tutti i visitatori presenti al London Aquarium lo scorso mercoledì pomeriggio abbiano appreso appieno la rarità dell’evento a cui hanno partecipato ma possiamo affermare con sicurezza che rimarrà indelebile nelle loro menti come uno dei ricordi più straordinari e meravigliosi della loro vita.

Non possono essere utilizzati altri aggettivi per descrivere il tanto lieto quanto rarissimo evento, la schiusa di due uova di Ippocampo: Patrick Bellamy, co-direttore dell’Acquario ed esperto di creature magiche acquatiche, era la rappresentazione della pura felicità durante la rassegna stampa dedicata all’avvenimento.
« E’ incredibile, davvero. Sono pochissimi i Maghi che hanno avuto la fortuna di prendere parte ad un evento così straordinario: era da 60 anni che un essere umano non vedeva delle uova di Ippocampo e la loro schiusa. »

Ma cosa ha reso questa nascita così speciale e motivo di tanto orgoglio?

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Gli Ippocampi sono creature acquatiche originarie della Grecia e creature abituali del Mar Mediterraneo ma verso l’inizio degli anni ’50 sono stati per la prima volta addomesticati al largo delle coste scozzesi dai Maridi del luogo: affascinanti ed eleganti, con testa e zampe anteriori cavalline e coda e zampe posteriori di pesce, purtroppo sono spesso stati oggetto di traffico illegale, soprattutto per le loro grosse uova semitrasparenti, famose come amuleti e talismani.
A causa di questa triste notorietà dal 1960 il Ministero della Magia li ha inseriti nell’elenco delle “Specie Protette e a Rischio di Estinzione” e ha aggiunto quattro esemplari tra gli ospiti dell’Acquario di Londra al fine di evitarne la scomparsa e nella speranza di poter permettere la sopravvivenza della specie.

A quasi 60 anni di distanza possiamo affermare con gioia che gli obiettivi sono stati raggiunti.
Cinque mesi fa, in una tiepida mattina di metà marzo, un comunicato stampa del gruppo di ricerca del Ministero ha informato il Mondo Magico circa la straordinaria scoperta della sera prima: nascosti nella foresta di alghe che decora la zona nord della vasca dedicata a queste creature, giacevano due delicate uova di Ippocampo.
Da quel momento il personale dell’Acquario si è prodigato con passione e impegno a proteggere le uova ma al tempo stesso a permettere ai visitatori di poter seguire l’evento con un’esperienza a 360°: la zona infatti è stata completamente rinnovata, con la creazione di un’area attrezzata di comodi divani e poltrone e completamente insonorizzata per evitare qualsiasi tipo di disturbo alle creature acquatiche.

Al tempo stesso un’altra stanza è stata aggiunta nei pressi della vasca, riservata a tutti i ricercatori che da varie parti del globo si sono mossi per poter seguire questo straordinario evento: tra di essi Alexei e Irina Smirnov, coniugi russi residenti in Siberia ed esperti di fama mondiale di creature magiche acquatiche.
« Un evento straordinario come questo è la coronazione del sogno di una vita: la nascita di queste creature e la possibilità di poterle seguire fin dai loro primi giorni di vita ci permetterà di completare l’opera su cui stiamo lavorando da più di dieci anni. »
Gioia condivisa anche da Sergio Julio Rodriguez Navarra, ricercatore messicano, che ha riferito ai nostri giornalisti come questo lieto evento permetterà al suo gruppo di ricerca internazionale di approfondire le abitudini degli Ippocampi e i rapporti che si sviluppano all’interno del branco con l’arrivo di un cucciolo.

Noi della Redazione della Gazzetta del Profeta dunque non possiamo esimerci dal consigliare vivamente ai nostri lettori una visita al London Aquarium in questi giorni: che siate da soli o in compagnia della vostra famiglia, siamo certi che anche solo pochi minuti seduti ad ammirare queste nobili creature con i loro cuccioli potranno fornire attimi di meraviglia e felicità che rimarranno indelebili nei vostri ricordi.

CITAZIONE (Miss Fortune @ 12/8/2020, 10:58) 

"Grifone di Londra in fuga: tappa ad Hogsmeade?"


Siamo a fine Giugno e si parla nuovamente del Grifone che non molto tempo fa è riuscito a fuggire dallo Zoo di Londra per dirigersi chissà dove, e che a quanto pare si stia dando parecchio da fare. Non è una novità che i Grifoni siano animali non propriamente addomesticabili, come vi avevo già spiegato nell'articolo precedente. A quanto pare la fiera si è diretta a Regent's Park dove si è fatta qualche giretto sotto gli occhi spaventati di maghi e babbani.

"Mi ha aggredito con il suo becco mostruoso"

Queste le parole del povero sventurato che per quel che sappiamo è stato aggredito dalla creatura.

"Io me ne stavo per i fatti miei… quando qualcosa ha fatto ombra su di me. Alzando la testa mi sono reso conto che quello davanti ai miei occhi era proprio un Grifone! Avrei potuto essere morto, ma grazie al mio coraggio e al mio sangue freddo l'ho scampata con qualche ferita!"



Il mago ha parlato chiaro, ma i dubbi sono ancora tanti e non tutte le testimonianze sono attendibili. Qualcuno parla per attirare l'attenzione su di sé, altri perché magari credono davvero di averlo avvistato; per ora l'unica testimonianza affidabile è quella dell'uomo che è stato aggredito, anche se qualcuno sostiene che il mago si sia inventato tutto per apparire sui giornali e che le ferite non siano state davvero inferte dalla creatura protagonista di questa storia. Comunque sia, l'intervento dei soccorsi ministeriali sul luogo non è risultato sufficientemente tempestivo. Necessario poi, è stato l'intervento della squadra di Obliviatori che si è impegnata a cancellare i ricordi di tutti i babbani coinvolti nell'avvistamento. Poche ore fa, alla Gazzetta siamo stati nuovamente avvisati di altri spostamenti: il primo a Durness, una cittadina che si affaccia sulle coste scozzesi, e questa volta ha divorato alcune capre di un allevamento, magari affamato per il lungo viaggio intrapreso. Il mago contadino a sua volta ha inviato subito un Gufo per contattare il Ministero della Magia: una coppia di Flagellatori e una di Domatori sono intervenute prontamente sul posto, ma invano, poiché non sono riuscite a catturate il Grifone. La creatura si è ribellata con tutte le sue forze, riuscendo ad evitare persino gran parte dei loro incantesimi; sembra che soltanto l'ala destra sia stata ferita, ma non al punto da impedirle di volare via. Le domande sorgono spontanee: perché il Grifone si sta spostando così rapidamente? E' in cerca di qualcosa? Magari è semplicemente affamato, oppure la strada che sta percorrendo non è per nulla casuale? Un ultimo avvistamento è stato a qualche km di distanza da Hogsmeade, sulle montagne, nella periferia estrema. Che la sua prossima meta sia proprio il villaggio? Gli abitanti sono stati messi in allerta, è probabile che gli anni di prigionia allo Zoo lo abbiano reso più feroce del dovuto, stiamo indagando anche su questo. Secondo le testimonianze degli stessi Dipendenti - e ho potuto constatarlo io stessa quando l'ho intervistato - il gestore ufficiale dello Zoo è un mago non molto cordiale, qualcuno ha usato persino la parola "aggressivo".

Cari lettori, il nostro invito è di prestare profonda attenzione: se abitate o siete nei dintorni di Hogsmeade e le cittadelle limitrofe, cercate di restare in casa e di uscire solo se strettamente necessario. Intanto tutti i maghi assunti allo Zoo, compreso il gestore, sono stati interrogati dal Ministero e anche noi della Gazzetta stiamo facendo le nostre indagini. Il sospettato principale al momento è un ragazzo di quindici anni di cui non possiamo rivelarvi il nome data la minore età, assunto da poco; i suoi colleghi hanno affermato che il giovane non prova molta stima del proprietario dello Zoo, che lo ha spesso rimproverato pesantemente per cose futili e questo potrebbe essere stato il movente per una vendetta de parte del giovane dipendente; che era infatti, tra gli incaricati al sostentamento della zona adibita ai Grifoni e custode delle chiavi in prima linea, ma ancora nulla di certo.

Ancora una volta ci affidiamo al vostro buon senso: se avvistate la creatura, non avvicinatevi in nessun caso: il Grifone potrebbe essere ancor più aggressivo ora che risulta ferito. Contattate il Ministero della Magia o noi della Redazione per un intervento immediato, come già sapete i Grifoni sono animali non poco pericolosi, anche se non quanto gli esseri umani. A nome di tutti i genitori di Studenti di Hogwarts, si invita inoltre il Preside e tutta la Scuola a sospendere momentaneamente le gite fuori porta al Villaggio di Hogsmeade: allerta, cari lettori, e prudenza.

Per ora è tutto, cordiali saluti dalla vostra affezionata Gazzetta del Profeta.

 
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view post Posted on 1/10/2020, 18:18
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Le notizie viaggiavano veloci, portate dalle forti ali dei Gufi del Profeta. Un intero stormo raggiungeva Hogwarts ogni giorno, volteggiando tra le sue alte torri, lanciando la propria ombra sulle onde placide del Lago Nero. I primi studenti stavano già aprendo i loro quotidiani, pronti a sfogliarne le pagine per arrivare alle sezioni di maggiore interesse – per lo più l'Eco di Hogwarts, ma anche l'appuntamento con i fedeli giochi enigmistici –, quando anche Zarina raggiunse svolazzando le tenute della scuola. Era un bel barbagianni, regale nel suo manto candido e ramato, con un paio di grandi occhi dolci. I pinnacoli sfilarono per lei negli ultimi minuti del tragitto che, infine, la portò a consegnare la posta alla docente di Alchimia. Puntuale come un orologio svizzero, non amava trattenersi più del necessario, e non lo fece nemmeno quella volta; si prese appena il tempo di lisciarsi le penne e riprese il volo, lasciando dietro di sé solo la copia di quel giorno della Gazzetta.


GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!




Rhaenys S. Belecthor:
È il 31 Agosto dello scorso anno, giorno di fine stagione e preludio di inizio scolastico. Il cielo è azzurro terso, non ha cenni di nuvole, e il sole è ridente in un pomeriggio di vacanze. Il Villaggio di Hogsmeade è gremito – viandanti, visitatori, clienti abituali, hanno tutti il passo pacato di un tempo che non ha tempo. Non c'è fretta, è ancora festa: il lavoro attende, le lezioni pure, mentre i negozietti più vivaci accolgono un sogno di estate. Dal profumo zuccherino di Mielandia alle girandole colorate di Zonko, dalle piume tirate a lucido di Scrivenshaft ai tessuti di taffetà pastello di Stratchy&Sons. La piazzetta che si schiude tra la ventiduesima e la ventisettesima della High Street, infatti, diventa teatro di gioie promesse. Spensierati, maghi e streghe, grandi e bambini, vestono il senso di girovaghi. Non c'è fretta, è ancora festa. Di lato, una troupe del Settimanale delle Streghe è in arrivo con tutti gli strumenti del mestiere – tra macchine fotografiche, luci e lampadari d'incanto, riflettori e drappeggi brillanti, è una sfilata vivace che attira l'attenzione. Un servizio di moda è predisposto proprio in un angolo della piazzetta, i fotografi sono tutti pronti, i figuranti rivelano tuniche candide con ali piumate: sono Angeli di un firmamento elegante. C'è perfino un venditore ambulante con il suo carretto di fiori: ibisco, girasoli, bougainvillea in cascata, e via di gerani, giunchiglie, l'antico gladiolo e le gemme di boccioli di rosa vermiglia, lavanda purpurea. I narcisi, punteggiati d'oro desertico, scintillano nella corolla candida, bianca, così atipica, in una stagione cui non appartengono. I fiori passano tra le mani degli acquirenti, omaggi e doni che sposano il connubio romantico di una giornata frizzante. Non c'è fretta, è ancora festa.

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L'incedere della morte è cadenzato, segue un ritmo tutto proprio. Paziente più di una serpe famelica, sguscia nei giorni di gusto, si rende ghiotta di un banchetto al quale non è stata invitata – nella piazzetta del Sobborgo ha il sentore pungente di un pericolo pronto ad abbattersi, è gas e miscela di zolfo. Si fa largo lungo l'acciottolato, sgocciola il timore di un imprevisto lungo i sampietrini, e tra gli stessi si annida come premonizione. È volgare, è indistinta, è un odore che non premia una giornata estiva, è un contrasto con le essenze dei fiori e dei narcisi tra tutti. Ha origine dal palazzo più alto – cinque piani, una ventina di abitazioni al suo interno, è di certo la struttura più imponente lungo la zona. Attira lo sguardo, è amante vulnerabile: il tetto esplode in un colpo, poi un altro, infine un terzo. Spezza l'equilibrio, è l'appello della morte, il passo d'esordio. Ora c'è fretta, non è più festa. L'impatto è avvenuto dall'interno, la minaccia è segreta. Il palazzo rabbrividisce, il quinto piano cede sugli altri: è un crollo che neanche la magia può fermare, perché l'esplosione è innaturale, è l'estremismo di un vero e proprio sortilegio. È la prima serie di scosse ai danni dell'edificio e dei suoi abitanti, presto risulta inagibile – per chi tenta invano di uscirne illeso, per chi invece cerca un ingresso per prestare soccorso. La pietra è fragile, l'impalcatura principale è esposta, e mentre la tromba di aria, detriti e schegge di vernice e calcestruzzo si abbatte fino alle rampe di scale, il dado sembra già tratto: le Materializzazioni non hanno esito, il palazzo comincia a distruggersi, ma le sue barriere restano attive. Nell'amara consapevolezza, gli inquilini sono bloccati. Il grido d'aiuto è unanime, la paura è insidia comune – le porte si abbattono, le mura si schiantano, le finestre si spalancano sulla piazzetta come unica via di fuga più immediata. Non possono sapere che il crollo sia soltanto agli esordi, che altre esplosioni, e colpi battenti, e malefici di fuoco e di pietra vestiranno a fondo l'edificio. Con le ripetute, continue avvisaglie di uno scontro inatteso, il dramma è reale. C'è puzza di bruciato, irrita il respiro dei sopravvissuti. Diverse macerie, in blocchi più o meno grandi, sono precipitate dall'alto – impassibile, la roccia ha incontrato più passanti e sotto il suo peso ne ha reciso ogni vita. Una pattuglia di Antimago e un'altra di Auror – alla severa guida dell'Ispettore Killian Resween – sono intervenute in fretta: barriere protettive lungo la piazza come rete sottostante il palazzo in crollo, il richiamo tempestivo ad una squadra di Medimaghi dal San Mungo, e la necessità di salvare il salvabile. C'è chi si chiede tuttora come mai le forze dell'ordine ministeriale fossero già presenti durante la vicenda, se per un colpo di fortuna oppure per un compito ben predisposto. C'è chi tuttora si interroga sulla causa scatenante di un simile attacco, il terrorismo è voce dominante tra tutte. Se l'assalto all'edificio fosse stato premeditato o già conosciuto, resta il dubbio – abbozzato di rimorso, per gli uni e per gli altri – di non aver impiegato sufficienti risorse. Perché mentre l'esplosione smantellava le abitazioni, portando via con sé padri, madri e bambini, il pericolo attecchiva radice lungo la piazza, proprio fuori. Fertile, come tragedia nascente.

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Il presagio della sciagura è vaticinio dell'Angelo – l'annunciazione tra i dannati, sulla misera terra, è affidata proprio ad uno dei figuranti in costume nella troupe del servizio fotografico. Tra tutti, quello che si rivelerà essere il modello inglese Evander Saunders – trentadue anni, incensurato, con un contratto stagionale per la rivista di moda Il Settimanale delle Streghe – diventa pioniere di un Inferno impossibile. Sospeso in volo, il corpo statuario è bellezza destinata a spegnersi nell'immediato: tra le braccia scoperte scivolano narcisi maturi, privi di steli, recisi nei petali più scintillanti. Sembra un effetto scenografico, una scelta artistica per uno scatto d'eccezione: l'Angelo li affida alla grazia dei cieli, e mentre scendono danzanti fino a toccare l'asfalto, trascinano lo stesso odore pungente che già aleggia sulla piazza. Ad ogni contatto, i fiori consumano quella che dietro successiva indagine verrà identificata come polvere esplosiva – è al loro interno, tra petali e pistillo, è il nettare dei demoni in avanzata. Ombre di fuoco dilagano in più punti, è un reticolo che accoglie le grida disperate di chi colpito; la calce stessa sfrigola all'impeto dell'incendio.
Più civili riporteranno ustioni più o meno gravi, alcuni perderanno la vita – il fuoco è naturale, ma non ha misericordia. I Medimaghi predispongono rapidamente tende per i feriti al limitare della piazzetta, le cure d'urgenza sfumano tra incantesimi, barelle e letti immacolati. Ma le esplosioni non si fermano, è un attacco ben mirato, è predisposto. Sul fronte più estremo, al di sotto del palazzo in crollo, altri narcisi liberano fiamme potenti – è una ragazzina, diranno alcuni testimoni sopravvissuti, è opera di una ragazzina. Di lei non c'è traccia, verrà descritta come una giovane strega, forse una studentessa appena diplomatasi, con fiori incastrati tra i capelli e tante boccette di pozioni legate tra bracciali e collanine. Le ricerche, sul suo conto, ad oggi continuano. In piazza, tuttavia, c'è il venditore ambulante – è limpido il riferimento al suo banchetto di legno, ai suoi fiori, e tra tutti ai suoi narcisi. Viene fermato da alcuni studenti, adulti, ministeriali di passaggio – è un gruppo variegato, il sostegno dei nostri cittadini in un contesto imprevedibile. L'uomo è in fuga, appare così responsabile, il carretto contiene gli ultimi fasci di narcisi: prima di poter Smaterializzarsi, viene colpito da un sortilegio incauto. Nell'impatto, la polvere esplosiva dei fiori sul botteghino ne è condizionata e il fuoco è atteso come conseguenza irreversibile. Il venditore è Colly Gordon, cinquantasei anni, padre di famiglia; ha due adolescenti, è divorziato, e i suoi affetti più cari lo descriveranno come una persona sensibile, gentile, con una passione per il giardinaggio che da sempre aveva rappresentato anche il suo lavoro. Colly Gordon muore nello scontro, porta via con sé il profumo dei fiori bruciati e l'incomprensione di chi lo conosceva – perché nel suo carretto c'erano gli stessi narcisi esplosivi, la Magiquestura ne darà conferma. Lo scacco alla vita non è volontario, non è frutto né del fuoco né del crollo del palazzo. Lo scacco alla vita è l'impavido assalto di un Mago che sarà in prima pagina sulle testate giornalistiche di tutto il paese, per più giorni al seguito della tragedia. Ford Betterson – trentatré anni, sposato con l'Avvomago Halsey Habbott, padre a sua volta di due bambini. Sono tutti presenti, i piccoli e la madre, separati durante il crollo dell'edificio a cinque piani: sotto il peso di un blocco di cemento, l'Avvomago Habbott perde i sensi e viene portata di corsa al San Mungo; in seguito madre e figli saranno di nuovo insieme. Ford Betterson, tuttavia, non è soltanto un padre. Ha la fedina pulitissima, la carriera impeccabile, la spilla d'onore al petto che identifica il suo ruolo: è un Auror, è un Cacciatore di Maghi Oscuri, è l'esempio che in molti vorrebbero seguire. La sua furia è ineguagliabile, uccide a sangue freddo il venditore di fiori, fortifica l'incendio nei dintorni, e inizia un duello con tutti coloro che tentano di arrestarlo. Soltanto la fortuita presenza dei figli, lì feriti e scortati verso le tende dei Medimaghi, riesce a placare Betterson. Nella ricostruzione della vicenda, tra i criminali partecipi all'attacco, Betterson è l'unico che verrà effettivamente catturato: né la difesa di grandi Avvomaghi del nostro panorama né l'intercessione della stessa moglie riusciranno a risparmiargli una condanna ad Azkaban. Le sue mani si macchiano del sangue degli innocenti, a distanza di un anno dalla vicenda la Magiquestura è tuttora impegnata nel lungo, complicato processo che lo vede protagonista. Passa alla stampa come l'Auror traditore, sul suo capo la sentenza del Bacio del Dissennatore è in sospeso.

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È un giorno di festa, così sembrava. Ma la festa non ha fine, manca l'ospite mai gradito, l'invitato rinnegato. Mentre Auror e Antimago limitano i danni, e altri ancora tra loro entrano a proprio rischio e pericolo per salvare gli abitanti bloccati nell'edificio, un'ultima esplosione ne spezza i cardini compromessi. Il quinto piano è già crollato, il tetto è in frantumi, le pareti si sgretolano. Una nube di polvere si sospende come il respiro di un gigante, è il singhiozzo della pietra viva. I pianerottoli restanti si abbattono gli uni sugli altri, è un'onda d'urto contro la quale nulla può la più improvvisa tra le magie. Il pianto comune è un grido che si affievolisce, sospinto dal fragoroso rombo del crollo definitivo. Più di quindici civili moriranno nello schianto – i corpi schiacciati dal peso delle macerie, tra tutti tre concittadini si getteranno dalle finestre delle proprie stanze. La morte non ha giudizio, accoglie indistintamente. Una lunga lista riempirà i paragrafi del necrologio sulle pagine del Profeta, il dolore è vivido a distanza di un anno. La distruzione del palazzo a cinque piani, nella piazzetta della ventisettesima di Hogsmeade, non frena l'eroico soccorso delle autorità ministeriali. Killian Resween, Ispettore Auror, è tra gli ultimi ad uscire dall'edificio – a capofitto, nel vuoto, in una discesa dall'alto. La schiera di incantesimi alla sua mercé gli permette di raggiungere terra, tra le sue braccia stringe il corpo scosso, ma vivo, di un giovane mago. Il suo gesto è memoria indelebile – estremo, impavido, oltreconfine. Altrettanto nobile il salvataggio di più inquilini nell'edificio da parte dell'Auror Lia Trevis, che sacrificherà la sua stessa vita per mettere in salvo alcuni Studenti di Hogwarts. Così come il valoroso impegno dell'Auror Hyungjin Kim, il cui corpo esanime verrà ritrovato al fianco di tre stregoni – altre vittime sfortunate, forse, oppure colpevoli invischiati nell'assalto all'edificio; dalle loro bacchette magiche, due delle tre ritrovate integre, l'analisi del Prior Incantatio ha svelato l'utilizzo di alcuni sortilegi offensivi. Non è chiaro come né cosa sia successo, quale sia stato l'ordine delle esplosioni, dalle ricerche sono emerse vere e proprie statue di cera dalle fattezze umane, distrutte a loro volta dal crollo. Statue che un giovane artigiano di nome Aminia, tuttora senza cognome conosciuto né identità completa, sembra aver costruito e venduto nel corso degli ultimi cinque mesi in cui aveva preso in affitto un abitacolo nel palazzo. Di lui, come delle sue creazioni, non resta altro. Alla fine, l'edificio verrà incendiato a sua volta – un fuoco nuovo, un fuoco di sventura. Insaziabile, tra pietra e carne pone l'ultimo vessillo. Ad oggi è più nitida l'idea di come lo stesso Aminia – ricordato come solitario, taciturno, sulle proprie – sia stato preda delle spire del fuoco, arso fino all'assenza.

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È all'esterno, lungo la piazza, che la tragedia compie il suo atto in epilogo. La morte è avida di tesori che non le spettano, è ingorda come la peggiore tra le affamate – è rivelatrice, in tutta la brama oscura che ha contenuto. Si tende all'estremo, all'inganno maggiore, fino a circuire l'Incantatrice. L'intreccio punìceo dei suoi capelli, l'abito scuro più dell'inchiostro, il seno appena coperto da gioielli d'argento – una collana al petto reca l'intricata simbologia di un pentacolo, la stella a sei punti nella prigionia di un cerchio perfetto. La stessa immagine che si ritrova sull'anello più grande, all'anulare, sulla mano sinistra – è come fede di un matrimonio segreto, la promessa più greve, l'iniziazione ad un culto che abbiamo già conosciuto. Sono i simboli che rimandano ad un volto familiare, tuttora enigmatico. Il volto di Cassandra Reeve, protagonista nel corso degli ultimi due anni delle più atroci vicende della cronaca nera. Dopo l'uccisione di tre sorelle nella Contea di East Lothian, in Scozia, è stata condannata ad Azkaban, dove tuttavia non è mai arrivata. Cassandra Reeve è riuscita a fuggire, si è rintanata in segreto e le sue tracce si sono perse fino a quando non è stata individuata ad Hogsmeade. All'appello delle autorità, infatti, la ricercata è stata scoperta presso un noto locale del Villaggio – al suo fianco, il famoso criminale Raven Shrinretsu, gravemente ferito. In fuga, entrambi, se per l'ex attentatore della Congrega dei Saggi Duellanti di Londra il destino ha seguito un corso ben scandito, per Cassandra Reeve l'epilogo resta incerto. Viene riconosciuta come autrice della tragedia di Hogsmeade, il 31 Agosto dello scorso anno. Mentre il palazzo crollava, mentre le fiamme dei narcisi sfrigolavano lungo la piazza, l'Incantatrice – così definita dalla stampa per la sua impeccabile, pericolosa versatilità nelle arti magiche – si è macchiata della colpa maggiore. La sua evocazione dell'Ardemonio ha sancito la morte di quaranta civili – il fuoco demoniaco, il fuoco oscuro, generato dalla magia più incauta, veste le forme di creature infernali. Si snodano tortuosamente tra la folla restante, non hanno distinzione, allo scoperto di una cittadella già in battaglia, rendono il colpo di un'amara sconfitta. I corpi bruciati, i corpi spenti, i corpi offesi dalla tempestività di un incendio che non può essere così facilmente né prontamente estinto. Nulla possono i sortilegi protettivi, i tentativi di più maghi e streghe, le fughe improvvise. È un fuoco che stana le prede, è un fuoco che si mostra cacciatore, e quando alla fine sarà spento con l'intervento estremo da uno e più punti, sarà già troppo tardi. Cassandra Reeve sarà già sparita, sferzata e ferita dagli Auror, Antimaghi e cittadini, e tuttavia ancora in vita. Di lei, a distanza di un anno, non c'è prosieguo: la condanna diventa sicura, Azkaban è un biglietto di sola andata. Nell'impavida corsa delll'Ardemonio, il numero dei morti è esteso, quello delle vittime è alto. Il San Mungo pullula di pazienti, le tende allestite come primo soccorso in piazzetta non bastano, e nella furia del fuoco demoniaco, tre Medimaghi perdono la vita: il Dottore Robert Pierce, trentasette anni, cardiochirurgo; la Dottoressa Charlotte Moore, ventisei anni, promessa della traumatologia d'urgenza; il Dottor Peter Joyle, quarantacinque anni, una delle migliori garanzie di chirurgia generale. Il loro impegno per curare i feriti è l'ultimo gesto di valore, è il giuramento che continua. Le fiamme spengono, drastiche, anche le vite di alcuni rappresentanti delle forze dell'ordine: l'Antimago Luis Magalli, trentadue anni appena compiuti; la coppia di Auror Martin McMahon, quarantatré anni, e Edward Collins, di soli ventotto anni. Lo stesso modello inglese Evander Saunders, vestito da Angelo, viene catturato come criminale e poi arso vivo dalle fiamme. Una tragedia che ha altri nomi con sé – quaranta nomi, quaranta caduti. A distanza di un anno, il Profeta ne ripubblica il necrologio, per intero. Una forma di rispetto, un'eterna, incommensurabile memoria.

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È il 31 Agosto di un anno fa.
Una giornata di fine estate, una giornata di festa. Il crollo di un palazzo di cinque piani, l'esplosione ripetuta lungo la piazza della ventisettesima di High Street, l'evocazione demoniaca dell'Ardemonio – attacchi apparentemente mirati, scanditi, organizzati. Quale sia stata la causa predominante, quale il traguardo dei criminali. L'Auror traditore Ford Betterson continua ad essere interrogato, la ricostruzione dalla sua testimonianza seguita dal Quartier Generale degli Auror ha rivelato di come l'attacco fosse stato effettivamente premeditato: tra gli stessi criminali partecipanti, il nome della pluriomicida Cassandra Reeve è nitido, così come quelli del modello inglese Evander Saunders, l'Angelo caduto, e Colly Gordon, il Venditore di Narcisi – entrambi ne sono coinvolti, entrambi perdono comunque la vita. Si cerca tuttora la ragazzina vista con boccette di pozioni piene di narcisi esplosivi, ma l'incastro è debole, mancano punti per ricostruire tutto per bene. Dal Ministero, c'è chi sostiene possa essere stato un attacco terroristico ai danni del Villaggio, altri invece ne sono meno convinti. Resta infine lontana l'idea dell'intercessione del Signore Oscuro. Ad un anno dalla tragedia di Hogsmeade, quel che resta è il dubbio, il rimorso, il dolore di una sconfitta che ha macchiato l'intera nazione. Quaranta vittime dell'Ardemonio, undici vittime nel crollo, più di trenta feriti. Un numero che fa paura, un numero che non dovrebbe essere contato.

La Magiquestura è tuttora impegnata nei suoi processi, a stretto contatto con il Quartier Generale degli Auror e con il Ministero della Magia. Il lutto cittadino che è stato dichiarato l'anno scorso viene riconfermato quest'anno, il Profeta si stringe interamente alle vittime della tragedia – è un dolore collettivo, è un dolore che non dovrebbe essere vissuto. Un'altra veglia funebre in onore dei caduti si terrà dal 31 Agosto al 5 Settembre – ogni sera alle 8 pm – presso i resti di quello che un tempo era un edificio imponente, di cinque piani, con le memorie di chi vi ha vissuto e di chi vi ha trovato la morte.

Ad un anno dalla tragedia di Hogsmeade, è solo silenzio.


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L'articolo tratta l'evento di narcisi e di fiamme (), ad oggi concluso. La vicenda è ambientata al 31 Agosto dello scorso anno – per ragioni Offgdr, si considera scontato che i più grandi giornali pubblici abbiano già parlato della vicenda a suo tempo, il mondo magico è al corrente di quanto accaduto. L'articolo, pubblicato invece Ongdr in data odierna, riassume tutto quello che sia stato, e i risvolti che siano avvenuti. La tragedia di Hogsmeade è un evento conosciuto, il profilo dei ricercati è pubblico.
 
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Altezzoso, imponente, regale come soltanto un Gufo della sua specie poteva essere, sfrecciava tra le guglie più strette del Castello di Hogwarts con una maestria e un'eleganza che il volo sapeva concedergli. La sua meta gli era familiare, conosceva già l'Ufficio della Docente di Alchimia - la prima volta aveva fatto fatica a scovarlo, e si era anche perduto tra i corridoi più disparati, ma con l'adeguato passaparola di una civetta, un barbagianni e un'altra civetta, era giunto infine a destinazione. Quando virò sulla sinistra, superando in altezza un gruppetto di studenti fin troppo chiassosi, il Gufo della Gazzetta del Profeta poté già trarre un sospiro di sollievo. Un giorno si sarebbe trattenuto alla Scuola di Stregoneria per un giro di perlustrazione - vi mancava da molto tempo, in effetti, e lì aveva ricordi preziosi. Ma non poteva, non quel giorno. Con la consegna ultimata e un verso acuto per annunciarsi, poté girare ancora una volta e abbandonare il Maniero scozzese. Altri abbonati attendevano il suo arrivo, e lui... lui non era mai in ritardo.


In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

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Gioco L'allegro Medimago (+1 Punto Corpo)
È un gioco che non ha età e che istruisce sulla struttura del corpo umano. La scatola contiene un piccolo scheletro giocattolo, una mini-bacchetta come bisturi e una serie di oggettini – un cuore, una costola di ricambio, un fegato, un cervello, alcuni arti, alcune dita, una lingua. Ad un colpetto sullo scheletro, questi si anima e comincia a strillare il suo male: il gioco consiste nell'interpretare il disagio dello scheletro e tagliare, operare e inserire il pezzo mancante con la mini bacchetta-bisturi. C'è il rischio che lo scheletro impazzisca e scappi in giro.

GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
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Rhaenys S, Belecthor

CITAZIONE (petrichor. @ 26/10/2020, 10:13) 
Era il febbraio del corrente anno quando Fiorenzo, il capo dei centauri stanziati nella Foresta Proibita, è stato dato ufficialmente per scomparso. La nostra Redazione da allora ha allacciato i propri contatti con il Ministero per potervi tenere aggiornati sulla situazione.
Purtroppo, oggi questo articolo vi giunge con notizie del tutto rassicuranti, cariche del sapore amaro lasciato dalla consapevolezza di stare assistendo alla nascita di un conflitto sanguinoso.

Difatti è di conflitto che è giusto parlare, oggi: la realtà della incomunicabilità fra la componente legislativa del Governo britannico magico, il Ministero della Magia di Camille Pompadour e la Comunità di Centauri del paese è allarmante.
I tentativi del Ministero di ritrovare Fiorenzo si sono confermati vani, accrescendo il dissenso da parte dei Centauri. La mancanza di un Capo diplomatico ha visto venire a mancare i filtri necessari per la causa dei così detti “ibridi”, rendendo inconcludenti i tentativi dei diplomatici addetti di riallacciare i rapporti con la comunità locale, ma più forte il desiderio dei Centauri di voler affermare la propria indipendenza a seguito del continuo espandersi dei territori abitabili nelle aree verdi del paese e al corrispondente decrescere delle zone in cui le famiglie di Centauri possono vivere e muoversi.

Non sappiamo se ad oggi un nuovo Leader sia stato eletto, ma è sempre più preoccupante ed evidente come la situazione sfugga oggi al controllo del Ministero.

Dopo gli avvistamenti di creature abbattute dalle frecce centauree all’interno della Foresta Proibita, notizie dal Castello di Hogwarts giungono a noi preoccupanti: al limitare della foresta la Capanna del Guardiacaccia è stata bersagliata la scorsa notte da una dozzina di dardi e la staccionata che ne delimita il perimetro divelta, membra di animali sono state sparse nella zona dell’orto delle zucche vicino (si annoverano fra i resti zampe di Acromantula e piume insanguinate di Ippogrifo) rendendo parte del raccolto di ottobre incoglibile, a causa delle proprietà tossiche di alcune delle viscere depositate lungo il terriccio.
Chiaro è come i Centauri siano agli sgoccioli nella loro pazienza e che azioni tanto efferate riconducibili a loro, corrispondano ad un avvertimento tanto quanto ad una critica alle mancanze del nostro sistema che avrebbe dovuto supportare i Centauri e il loro quieto vivere.

In tutto ciò, nuovamente innocente, la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts si ritrova bersaglio immobile della rabbia altrui.
Fin dove la rabbia di queste creature dovrà venire sentita e non ascoltata? E dove un sentimento tanto corrompente come l’odio e la frustrazione potranno portarli a muoversi? Cosa impedisce, del resto, un Centauro a marciare verso il Castello a corde tese?
Nulla, se non la speranza che una soluzione possa sedare gli animi prima che sia troppo tardi.

Ci chiediamo come potranno gli studenti dormire tranquilli nella consapevolezza che i confini del castello non sono più da considerarsi sicuri.
Cosa succede adesso all’interno della Foresta? Dov’è Fiorenzo, il diplomatico di cui i Centauri hanno bisogno? E soprattutto, cosa farà il Ministero a riguardo?

Purtroppo, a queste domande non possiamo darvi risposta, ma possiamo invitare Voi, Lettori, a farci sapere cosa ne pensate al riguardo, così da trasmettere la Voce di chi non vuole essere impotente
davanti allo svilupparsi delle faccende.

Ariel A. Vinstav

 
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view post Posted on 4/4/2021, 18:02
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Ciclamino volava oltre i confini del pittoresco Villaggio di Hogsmeade, gli occhietti velati di una nostalgia che non avrebbe potuto ignorare così facilmente, non di certo come tutti continuavano a consigliare. Non era facile, forse non lo sarebbe mai stato. A dirla tutta, non era accaduto nulla di così disastroso: la sua vecchia fiamma, Priscilla, era partita per una consegna estera, le terre d'America attendevano la collega e portavano via il suo cuore per miglia, per oceani, e per tanto altro ancora. Il rientro era previsto per il mese seguente, trenta lunghi, lunghissimi giorni senza di lei. Ne soffriva tanto, il povero Ciclamino. Così tanto da aver già sbagliato diverse volte direzione, quel mattino. Quando infine si concentrò a sufficienza, virò rapidamente verso il Castello di Hogwarts. Pretese dalle stesse ali uno sforzo più grande di quanto invece ne fosse necessario, sferzando così il vento fresco di quelle prime ore di luce, tutto pur di non volgere i propri sentimenti verso l'altra. Alla fine, però, impiegò ben più di trenta minuti per raggiungere l'Ufficio della Professoressa Belechtor, e se in parte si convinse che fosse stata una casualità legata alla difficile collocazione delle stanze, dall'altro lato comprese che ne fosse direttamente responsabile. In compenso, e per fortuna, l'intera consegna – copia del giornale, uovo di cioccolato in dono con sorpresa – era integra e perfetta. Scappò via velocemente, già diretto altrove. Un versetto stridulo, una triste nostalgia.


Buona Pasqua dalla Redazione della Gazzetta!
In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

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Uovo Magipiuma (+1 Punto Corpo)
Opera artigianale del rinomato Chef Gautier, è un uovo di cioccolato al latte con un sottilissimo rivestimento interno di ganache al cacao e semi di fuoco; un pulviscolo di fleur de sel di Camargue sfuma in un gusto tanto vellutato quanto audace. È decorato in superficie da piume colorate in zucchero Muscovado e cristaux de lune célestine, ingrediente segreto della cucina francese (ricetta completa, pag. 7) – Contiene una sorpresa, un vivace giocattolino dalla forma di un uccello magico, in legno e dipinto a mano. Sistemato sulla spalla, infatti, attiva la sua magia.

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Può essere un Diricawl, che vi farà sparire in uno sbuffo e comparire ad un passo distante; un Fwooper, che vi permetterà di cambiare il colore di ogni oggetto sfiorato; un Augurey, che farà comparire un guizzo di pioggia poco più avanti; un Tuono Alato, che vi permetterà di riprodurre il suono dei lampi e dei tuoni ad ogni battito di mani; una Fenice, che farà spuntare scintille di fuoco e di cenere sotto i vostri piedi; un Occamy, che farà ingrandire parti del volto o delle mani per qualche attimo; effetti divertenti e tutti innocui, sempre attivi quando il giocattolino sarà sulla vostra spalla. Ogni uovo contiene un solo uccellino giocattolo. (Offgdr a vostra scelta). Che sia quello che più vi rappresenti? Scopritelo nel Quiz a tema! click


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Rhaenys S. Belechtor

CITAZIONE (Jane Read @ 14/3/2021, 12:29) 
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“A volte mi sembra di essere ad un passo dal comprendere finalmente il tutto, dal sentire la vita scorrere sotto le mie mani per un istante prima di vederla scivolare via e tornare alla sua origine.”

Sfogliando i diari di Timotheos Enfichso sono tanti i passi degni di nota, pronti ad ispirare il lettore a non desistere mai nella corsa verso i propri obiettivi senza farsi abbattere dagli ostacoli, ma le parole appena citate probabilmente rappresentano in tutto e per tutto la vera essenza del mago reso famoso dalla creazione di un incantesimo che spicca per la sua importanza soprattutto tra le mura del San Mungo, il Cruoris Transfusio.
Ma quanto si conosce veramente della vita di quest'uomo che ne ha salvate migliaia?

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Timotheos Enfichso nasce nell’isola di Kos, in Grecia nel 1875, figlio di un medimago greco e di un’ostetrica inglese, ma è destinato a trascorrere solo pochi anni della sua vita nella terra natia: a soli otto anni, infatti, Timotheos si ritrova a fuggire dal suo paese a causa di false accuse nei confronti dei genitori, i quali dedicano la propria vita all’aiuto dei più deboli e bisognosi e che proprio per questo finiscono nel mirino delle spie monarchiche del regno ellenico. La famiglia Enfichso trova rifugio nella fumosa Londra vittoriana, presso la famiglia d’origine della madre, e dopo alcuni mesi caotici e confusi riesce a sentirsi finalmente al sicuro: è così dunque che il padre apre un piccolo studio di medimagia nel quartiere dove si sono trasferiti mentre la madre fonda un gruppo di ostetriche al servizio della comunità magica. La passione dei genitori per il proprio lavoro e l’impegno nei confronti di tutti gli esseri umani senza alcuna distinzione sono ciò che Timotheos stesso definisce ”la mia ispirazione, il modello a cui continuo ad ambire senza sentirmi mai degno di raggiungerlo.”

Tutti però sappiamo che dietro grandi scoperte e grandi personaggi spesso si celano dolore e perdita ad alimentare il desiderio della conoscenza, e purtroppo il mago greco non riesce ad allontanare da sé questo cliché: a quindici anni Timotheos assiste alla tragica morte della madre, che dopo aver dato alla luce la seconda figlia, Athena, perde la vita a causa di un’emorragia. La vista del padre, il dottor Enfichso, incapace di salvare la moglie nonostante la sua grande conoscenza nel campo della medimagia, e la sensazione di impotenza che quel giorno macchia gli animi in modo indelebile, diventano la scintilla che accende l’animo di Timotheos e che illumina il suo primo passo nel sentiero della ricerca.

Conclusi gli studi ad Hogwarts, trascorsi tra i figli di Priscilla Corvonero, il giovane mago inizia il suo apprendistato al San Mungo, desideroso sì di seguire le orme del padre, ma non solo: al contempo, infatti, si iscrive anche alla facoltà di Medicina presso l’università babbana, con l’intento di ampliare il più possibile le sue conoscenze e integrare la medimagia alla controparte non magica. Ma Timotheos Enfichso non si limita a questo e nei pochi ritagli di tempo libero dallo studio e dal lavoro inizia una ricerca personale: la convinzione che la madre potesse essere salvata non l’ha mai abbandonato dal tragico giorno della sua scomparsa e nel suo animo inizia a germogliare sempre più rigoglioso un piccolo progetto, destinato a rendere il suo nome ancora acclamato ai giorni nostri.

Iniziano così, in un piccolo sgabuzzino del San Mungo, gli esperimenti del medimago Enfichso volti ad inventare un incantesimo che renda possibile il passaggio di sangue – o ”il fluire della vita” come Timotheos stesso lo definisce – tra due persone diverse: ci vorranno anni, quasi venti per la precisione, prima che il mago raggiunga il suo scopo e arrivi alla creazione del Cruoris Transfusio, tutti documentati con cura e devozione nelle pagine dei suoi diari personali.
Le fatiche di Timotheos Enfichso però non avranno una fine così immediata, perché nella comunità magica il suo incanto crea scompiglio e scalpore, soprattutto tra i medimaghi più anziani e conservatori: se tra i Babbani l’idea del passaggio di sangue da un individuo all’altro ormai è accettata e i migliori ricercatori si dedicano alla sua attuazione, nel mondo magico dilaga ancora una certa ritrosia nei confronti di alcune pratiche, e la trasfusione è una di queste.

Il Cruoris Transfusio è un incantesimo che permette quasi letteralmente al sangue di scorrere da un mago all’altro, un nastro rosso carminio che si srotola da un braccio per avvolgersi intorno a quello del malato, e ”ridonare la vita, come un rivolo d’acqua che scorrendo in un prato ormai secco permette ai fiori di germogliare di nuovo.”. Per i più impressionabili forse ancora oggi è un incanto troppo particolare, esponendo alla luce del sole la vista del sangue, ma ponendo qualche domanda qua e là al San Mungo o in un altro ospedale del mondo, chiunque, ogni medimago o infermiere con cui parlerete, vi saprà affermare con sicurezza che il Cruoris Transfusio sia fondamentale nella pratica medica e sicuramente dedicherà qualche minuto del suo tempo ad elogiare Timotheos Enfichso, il mago che l’ha ideato.

Vittorie, sconfitte, momenti di sconforto ma anche attimi di gioia, tutti annotati con precisione, un racconto che Timotheos ha narrato sicuramente con l’intento di dialogare con sé stesso ma che finalmente prende luce e viene condiviso con il mondo intero: è infatti un immenso onore poter annunciare che presto nelle librerie sarà disponibile la raccolta dei diari di Timotheos Enfichso, pubblicati per la prima volta in assoluto anche grazie alla gentile concessione da parte della famiglia del noto medimago, che dopo anni ha deciso di rendere finalmente pubblica la vita del mago per fargli ricevere il giusto riconoscimento dal Mondo Magico.

”Fino all’ultimo battito” non è una semplice raccolta di diari, è una storia di coraggio e passione, un’esortazione a non lasciarsi scoraggiare dalle sconfitte quotidiane e a continuare a camminare lungo l’impervio sentiero che ci condurrà, un domani, al vero scopo della nostra vita.
E noi siamo certi, cari lettori, che Timotheos Enfichso saprà aiutare chiunque di voi pensi di trovarsi in un momento difficile della propria vita perché ”alla fine dunque, ho trovato quel che cercavo, e rivivrei questo giorno altri mille giorni, se potessi.”

Informiamo i gentili lettori della Gazzetta del Profeta che "Fino all'ultimo battito" sarà da domani disponibile presso BiblioMagic: con l'occasione verrà presentata al pubblico anche la Collana Morgana Medica, la nuova raccolta di volumi a tema Medimagia che nei prossimi mesi vedrà ampliare il proprio catalogo con ulteriori titoli.
 
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view post Posted on 3/10/2021, 17:52
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Un'ultima consegna ad Hogwarts prima di volare rapidamente verso Londra. Non avrebbe dovuto impiegarci troppo, Mr Craft era un gufo che eccelleva da anni nel proprio lavoro. Mentre superava un paio di guglie tra le Torri principali del Castello, infatti, la memoria volgeva al passato – a quando era stato assunto come messaggero della Gazzetta del Profeta, a quando aveva portato diligentemente a termine il suo primo incarico, a quando aveva esordito in una spedizione oltreconfine. C'erano così tanti ricordi da poter ripristinare, neanche l'età veneranda avrebbe potuto cancellarne alcuni in modo irreparabile. Quel giorno, ad ogni modo, la nostalgia sembrava essere compagna indiscussa – era capitato poco prima quando era stato nell'ufficio di un giovane studente che aveva seguito nel tempo fino alla sua recente nomina da insegnante, forse quella aveva rappresentato la scintilla vera e propria per un tuffo piuttosto sentimentale. Decise di affrettarsi, complice una certa stanchezza che non avrebbe potuto ignorare del tutto. A consegna ultimata presso l'Ufficio della Professoressa Belechtor – che, per inciso, lui scovava sempre al primo colpo, l'esperienza d'altronde non era cosa di poco conto –, finalmente Mr Craft poté concedersi un goffo respiro, arruffando vistosamente tutte le piume. L'attimo seguente già volava via.


Buon mese di Halloween dalla Redazione della Gazzetta!
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Rhaenys Belechtor



CITAZIONE (~ Lucas Scott @ 22/9/2021, 16:14) 

Tramonto d'estate: undicesima giornata di British and Irish Quidditch League

Con le partite disputate ieri nel Regno Unito si chiude un’estate decisamente infuocata di Quidditch.
La competizione sportiva sembra conquistare tutto (o quasi) contro tutti quelli che segnalavano un finale di stagione poco avvincente e dall’esito scontato. Perché oltre le statistiche, il valore delle rose, e le tradizioni di trofei conquistati sul campo, ogni scenario di fine giornata sembra lasciare possibili spiragli circa il piazzamento conclusivo di classifica.

Partita strana, a lungo dominata delle Prides, che hanno sicuramente messo in mostra un gioco e una intensità diametralmente opposta a quanto visto nelle ultime uscite. I Wanderers d’altro canto sono scesi in campo un po' molli e soprattutto nervosi, ancora di più quando sono arrivate le prime pluffe messe a segno da parte degli ospiti. Tuttavia, proprio quando il divario sembrava decretare un verdetto già scritto, ci pensa Suzy Whisp a capovolgerla con una presa fulminea del boccino d’oro. (100 – a 175 per i Wanderers.)

Passiamo a quella che probabilmente è la partita meno attesa della giornata, Falcons e Puddlemere si giocano poco o niente visto il percorso sotto tono di stagione. La squadra di casa si presenta con un atteggiamento tattico pesantemente rivisitato, quasi totalmente incentrato nella fase offensiva. Tuttavia anche la compagine inglese, in particolare nell’intensità dei tre cacciatori, cerca di rivisitare leggermente le carte in tavola. Alla fine riescono a spuntarla i Falmouth, grazie alla presa sicura del loro cercatore sulla minuscola sfera dorata. (200 – 75 per i Falcons)

Partita di alta classifica tra Arrows e Magpies, di certo una gara che ha suscitato moltissime emozioni per i tifosi accorsi numerosi allo stadio. Meglio le Frecce nella parte iniziale del match, che nonostante alcune assenze pesanti tra i titolari, riescono a creare numerose occasioni interessanti. La squadra ospite riesce a recuperare terreno soltanto nella parte conclusiva, dimostrando un pizzico d’intensità e di cattiveria agonistica. Ago della bilancia, come sempre, è il boccino d’oro che dopo un’ora di gioco circa finisce per terminare la propria corsa tra le mani di Lennox Campbell. (100 – 225 per i Magpies)
Le Wasps viste in questa giornata sembrano confermare quanto di buono fatto fin’ora. Va detto che l’avversario non era propriamente una montagna insormontabile da scalare, con un organico pensato e costruito male già in avvio di stagione. Come detto in precedenza, le Vespe riescono a lavorare bene attraverso i differenti reparti di gioco, producendo meccanismi pericolosi ed efficaci nell’andamento complessivo della gara. Purtroppo possono fare ben poco i Bats per contrastarli, una resa che lascia uno spiacevole amaro in bocca visto il grande distacco finale. (50 – 250 per i Wasps)

Il posticipo serale di fine giornata ci ha offerto l’avvincente sfida tra Catapults e Kestrels. Due squadre che alla vigilia di questa partita si trovano nella parte alta della classifica. Detto ciò l’equilibrio tra queste due formazioni si ferma qui. Infatti, gli Irlandesi verdi sembrano controllare i ritmi stessi della gara dal primo fino all’ultimo minuto. I Catapults hanno semplicemente subito le sortite offensive degli avversari non riuscendo mai seriamente ad impensierirli. Al termine del match troviamo un risultato più che giusto a fare da sfondo sul tabellone di gioco, un granitico (75 -300 per i Kestrels).

E’ stata una partita davvero emozionante tra Cannons e Harpies. Due squadre che non si sono risparmiate in quanto a ritmo e intensità. Per quanto riguarda la formazione ospite, in questa gara si è notato come il canovaccio tattico stia cambiando pelle nell’approccio di gioco. Se gli anni scorsi le Arpie verdi avevano come priorità quella di trovare la conclusione tramite il palleggio prolungato di pluffa, quest’anno abbiamo una squadra che va spesso in verticale. Si tratta di una caratteristica che può ulteriormente valorizzare le cacciatrici rapide a loro disposizione, Ginny Weasley su tutte. Anche nei Cannons vediamo qualcosa di diverso, in particolare nell’atteggiamento tattico difensivo piuttosto quadrato e solido. Il pareggio avrebbe rispecchiato di più quanto visto in campo, tuttavia l’esperienza della cercatrice irlandese Sally Hunter riesce ad incanalare una direzione ben precisa sul parziale conclusivo. (75 – 225 per le Harpies)

Riposano i Tornados.

Con le mani sul petto e la mente intrisa d’amore, anche se arrabbiata dopo una sconfitta inaspettata, invitiamo tutti gli appassionati sportivi a non fare neanche mezzo passo indietro e rimanere ancorati al proprio posto per seguire questo finale di campionato che rimane ancora in bilico.


Mettete alla prova la vostra intuizione da tifoso, con pronostici e quotazioni succose che potete trovare soltanto alla Bisca del Quiddicth. Vi aspettiamo numerosi.

UN CLICK DI BACCHETTA PER LE ISTRUZIONI

Wimbourne Wasps 86 punti
Holyhead Harpies 84 punti*
Montrose Magpies 80 punti*
Appleby Arrows 72 punti*
Kenmare Kestrels 69 punti*
Pride of Portree 64 punti
Wigtown Wanderers 64 punti*
Falmouth Falcons 64 punti*
Caerphilly Catapults 63 punti*
Tutshill Tornados 59 punti*
Chudley Cannons 59 punti*
Puddlemere United 55 punti*
Ballycastle Bats 48 punti*

 
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view post Posted on 7/11/2021, 15:08
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Berry era un gufetto molto carino, nessuno avrebbe potuto dire il contrario. Il colore del suo piumaggio ricordava il primo giorno di neve d'Inverno, mentre la sfumatura dorata che aveva tra capo e coda richiamava i fiori superstiti alla gelida stagione: era un postino affascinante sotto molti punti di vista, primo tra tutti il fatto che portasse un paio di occhialoni dalla montatura brillante. Era una storia tanto stravagante quanto toccante: Berry era stato vittima di un sortilegio quando era appena pulcino, ancor prima che la sua schiusa potesse dirsi conclusa; sua madre aveva lasciato il proprio uovo nei pressi di un braciere di una casetta abbandonata, nella campagna scozzese, ma il vecchio proprietario – un mago burbero e imprevedibile – era apparso d'improvviso per trascorrere una settimana di vacanze. Notando l'uovo nel braciere, aveva immaginato potesse trattarsi di quello di Ashwinder e rapidamente l'aveva portato fuori, al freddo, pronto a farlo esplodere ad un colpetto di bacchetta. Berry era sgusciato via, tremando fino agli artigli così sottili, prima che potesse essere troppo tardi – le schegge dell'uovo e i frammenti del sortilegio, però, avevano lasciato un terribile segno su di lui, e da allora peccava di una vista perfetta come tanti altri suoi colleghi. Nel tempo i giornalisti che l'avevano preso sotto la propria ala protettiva, infatti, avevano deciso di incantare il suo visetto con un paio di occhialoni leggerissimi e utilissimi per scrutare tutto fin nei dettagli. Non era mai stato un fastidio, anzi gli davano quell'aria da intellettuale che spesso – complice l'aspetto tanto minuto – gli mancava davvero. Allegramente arrivò agli uffici della Professoressa Belechtor, senza perdersi neanche una volta lungo la destinazione. Poco dopo consegnò tutto per bene, pronto a spiccare il volo come il più originale tra i gufetti in circolazione.


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Rhaenys Belechtor



CITAZIONE (petrichor. @ 2/10/2021, 17:40) 

Abby Roland:
lo scandalo di una madre animagus.

"Sono ancora in corso le indagini preliminari per il caso Roland, l'Animagus che rivendica il suo ruolo di madre in vesti non umane. Il Wizengamot non ha ancora espresso una data per il processo definitivo."

L'Ufficio Applicazione della legge sulla magia è da settimane in subbuglio davanti all'uragano mediatico del caso Abigail "Abby" Roland.
Qualora vi foste persi gli ultimi articoli a riguardo, Abigail Roland era investita fino al mese scorso della carica di Consulente di Trasfigurazione presso il Ministero della Magia britannico.
A soli ventotto anni aveva ottenuto sei mesi fa la gestione di un progetto di ricerca sul campo di sua stessa proposta.
Con l'approvazione del Ministero Babbano, la Signorina Roland avrebbe dovuto cercare di integrarsi con successo in una riserva naturale di Orsi Bruni nel Kent e rispondere alla domanda "una creatura non disposta di magia ha modo di poter riconoscere come estraneo alla propria specie un mago trasfigurato o questo può venire riconosciuto come pari?".

Calimus B. Wood, opinionista decennale per Trasfigurazione Oggi, la celebre rivista accademica del settore, commentò il progetto nell'edizione dello scorso Febbraio come "un'emozionante iniziativa ministeriale che potrebbe mettere in discussione le attuali considerazioni sulla Trasfigurazione Umana", annunciando nel suo articolo di critica completa disponibilità a poterla personalmente supportare nel suo percorso.

Ciò che forse Wood e i suoi lettori non potevano prevedere fu il successo della ricerca non nel campo accademico, ma giudiziario.
E' il 6 Agosto quando venne segnalata la mancata consegna del rapporto di ricerche del Consulente Roland ed il 7 Agosto quando il Supervisore Consulente Thomas Weaver ritornava a mani vuote dal Kent senza essere riuscito a trovare la Roland.
Il 10 Agosto una squadra di quattro ricercatori del Dipartimento per il Controllo e Salvaguardia dell'Ambiente Magico e un Consulente di Trasfigurazione raggiungono la riserva in cerca di Abigail: i sospetti l'avrebbero immaginata bloccata nella sua forma d'animagus per una trasfigurazione troppo prolungata o al più ferita dagli orsi del posto qualora la sua tesi di ricerca si fosse rivelata scorretta.

Invece, dopo otto ore di ricerca, Abigail Roland venne trovata in forma umana, incolume, ai piedi di un faggio al limitare della Riserva.
La causa della sua scomparsa? Un cucciolo di orso fra le sue braccia.
Alle prime accuse di negligenza dell'ufficio, Abigail Roland si mostrò indifferente, arrivando invece a richiedere un permesso di licenza per maternità.
La maternità per chi, vi starete chiedendo? Per il cucciolo di orso, ovviamente.
"Ho trovato Tubby da solo a metà Giugno quando ero ancora trasformata ed è stato amore a prima vista. L'imprinting mi ha resa sua madre più dell'orsa che l'ha innaturalmente abbandonato. E' mio dovere come figura di riferimento del cucciolo mantenere il mio ruolo in natura di sua guida finché non sarà adulto e autosufficiente." Così afferma Abigail alla nostra Redazione.

La situazione a quel punto è stata portata fra le mani della Corte del Wizengamot.
Da una parte l'Ufficio Applicazione della legge sulla magia richiede che il cucciolo venga riconsegnato alle autorità babbane in gestione della Riserva Naturale Orsi Bruni del Kent e che Abigail Roland venga destituita del suo ruolo di Consulente, pagando un'ingente somma di galeoni per i fondi alla ricerca andati perduti per la sua negligenza, dall'altra parte del banco Abby Roland muove a sua volta denuncia al Secondo Livello, attestando come i suoi diritti di madre dovrebbero venire tutelati dalla legge magica per via dell'imprinting naturale che la lega all'orso orfano e che, qualora spezzati, risulterebbero in un trauma irreversibile per l'animale.

L'Avvomago Lucas Montmorency dalla parte dell'accusa afferma come l'imputato debba necessariamente accettare di eseguire i dovuti test del San Mungo per poter ottenere il proscioglimento per difetto di imputabilità per vizio totale di mente (accreditabile al momento solo in teoria per un danno permanente al cervello per abuso di trasfigurazione umana in tempi prolungati), ma pare che proprio ieri, 1 Ottobre, Abigail Roland si sia rifiutata di collaborare e sia sfuggita alle autorità rifugiandosi nella Riserva Naturale del Kent, accorrendo alle zampe di suo figlio.

Solo il Wizengamot, ora, sembra poter sfatare i nostri dubbi.
Può Abigail Roland considerabile legalmente madre del giovane orso?
E se sì, come tutelare la coppia?
E' reale la condizione di imprinting paventata da Abigail o è un'impressione sostenuta da problematiche mediche?
La nostra Redazione rimane in attesa di sviluppi.

di Ariel A. Vinstav


codici by @hime


Edited by Il Gufo Espresso - 10/11/2021, 19:49
 
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