Eccomi finalmente con i risultati del Contest!
Innanzitutto, ci tengo a ringraziare di cuore ognuno di voi per la partecipazione e l’impegno dimostrati. Mi avete permesso di entrare nella storia e nelle emozioni dei vostri personaggi, regalandomi momenti significativi e ricchi di emozioni. Vi siete messi in gioco e mi auguro che il tema sia stato di vostro gradimento; spero che vi abbia lasciato qualcosa, così come hanno fatto i vostri scritti nei miei confronti.
Ci tengo inoltre a precisare che i commenti che leggerete sono il frutto di un parere strettamente personale. Per quanto le valutazioni siano basate per la maggior parte su criteri oggettivi (che potete trovare nella descrizione iniziale del Contest), i miei suggerimenti – laddove presenti – non hanno la pretesa di imporsi con valore assoluto. Considerateli piuttosto come un confronto amichevole, un mettere nero su bianco le considerazioni avute a seguito della lettura, quali il gradimento personale derivante dalla lettura oppure il livello di coinvolgimento. Vi assicuro che ogni mia parola è stata spesa con la nobile intenzione di generare un’opportunità di arricchimento bilaterale.
Per qualsiasi dubbio o necessità di chiarimento rimango a vostra completa disposizione.
Ma andiamo al dunque…
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POSIZIONE | NOME | PUNTI | GALEONI | PUNTI CASA |
PRIMO | Eloise Lynch | 30/30 | 20 | 30 |
SECONDO | Niahndra Alistine | 29/30 | 15 | 29 |
TERZO | Draven E. Shaw | 26/30 | 13 | 26 |
QUARTO | Emily Danton | 20/30 | 10 | 20 |
QUINTO | Idony Nightinghale | 18/30 | 9 | 18 |
Emily DantonInizio dicendoti che mi hai permesso di calarmi nel mood malinconico vissuto da Emily, cosa che ho apprezzato. Hai descritto un ricordo semplice ma dedicato ad una persona di cui si intuisce l’importanza. Sono riuscito a farmi un’idea di base, anche se sarebbe stato bello ricevere ancora più informazioni sul nonno di Emily, su come si rapportava con lei e dunque più o meno direttamente sul vuoto generato dalla sua dipartita.
Il consiglio che mi sento di darti è quello di tenere sempre di conto della specificità del tema: la nostalgia al quale fa riferimento
hiraeth è senz’altro più complessa ma ciò non deve essere per forza un ostacolo; al contrario, può permettere di scavare con maggiore profondità nella componente emotiva, che in questo caso può essere identificata come uno degli assi portanti del tema proposto.
La lettura è stata comunque piacevole, il testo scorreva abbastanza bene anche se ho avvertito a tratti qualche incertezza nella forma. Mi sarebbe piaciuto immergermi ancora di più nel flusso malinconico del quale sei riuscita a gettare le basi in modo da assaporarne tutti i dettagli e dunque comprendere le radici del malessere di Emily. Avresti tanto da dire, ne sono sicuro.
La grafica è un po’ slegata e pesante, può essere migliorata.
Brava però, perché non è mai facile approcciarsi per la prima volta ad un Contest a Tema e credo tu l’abbia fatto con il piglio giusto.
Idony NightinghaleTi ammetto che è stato estremamente difficile dare una valutazione personale su circa 430 parole. Con ciò lungi da me sostenere che gli elaborati debbano avere una lunghezza minima, anzi tendenzialmente sono favorevole a chi riesce a racchiudere un messaggio o un’emozione in poche righe senza la necessità di inutili giri di parole. In questo caso mi sento tuttavia di farti un appello quanto più accorato possibile, poiché è sempre soddisfacente dare il giusto sviluppo ad una base che ne merita uno di tutto rispetto. Con enfasi ti dico: amplia, scava, lasciati andare. Le fondamenta ci sono, ma è necessario costruirvi sopra.
Conclusa questa premessa, posso dirti che ho apprezzato la scelta della prima persona (sei stata l’unica). Mi ha permesso di immedesimarmi nel racconto e ha certamente avuto un vantaggio anche in termini di scorrevolezza. Le immagini – mi riferisco a quelle descritte ed evocate nel testo piuttosto che quelle inserite a livello grafico – si amalgamavano bene nel contesto insieme alle similitudini a cui hai fatto riferimento.
La brevità del racconto, tuttavia, tronca questo flusso improvvisamente e mi ha lasciato con l’idea di un qualcosa di incompleto. Il ricordo nostalgico – e per estensione
hiraeth – è solo accennato e meritava una descrizione più approfondita che si sviluppasse ben dentro alle maglie dell’emotività di Idony. Avresti potuto rendere il tutto più personale e completo, perché la buona base da cui sei partita ti forniva tantissime opzioni.
La grafica è un po’ slegata e pesante, può essere migliorata.
Si trattava comunque del tuo primo Contest a Tema e sei riuscita a dimostrarmi che ci sono alcuni spunti interessanti che meritano solo di essere sviluppati.
Eloise LynchHo apprezzato essenzialmente ogni cosa. Mi hai permesso di immergermi nel racconto grazie alla tua descrizione pressoché impeccabile. Il testo è scorrevole e la componente emotiva viene fuori in tutta la sua forza. Il sentimento malinconico di Eloise arriva con autenticità e ciascun elemento di contesto si amalgama in maniera perfetta, proprio come nella ricetta di nonna Cindy.
Amo la forza delle immagini da te descritte e le similitudini con ciò che prova Eloise, quasi che ad ogni ingrediente o procedimento corrisponda anche un tassello di quella voragine che si è aperta nel suo cuore. Il ricordo della nonna è assai struggente, una morsa al cuore che è allo stesso tempo piacevole accompagnamento nella lettura.
Bello il contrasto tra la malinconia del ricordo delle proprie radici e la voglia intima di iniziare un nuovo capitolo della propria vita, che rende il sentimento di Eloise ancora più complesso poiché porta con sé la necessità di un processo di assimilazione.
Il senso di
hiraeth è presente, emerge chiaramente nell’analisi di ciò che poteva essere ma non è stato, e non sarà mai più.
La grafica è buona, pulita e lineare; piacevoli i colori.
Sei stata quella che mi ha trasmesso l’emozione più forte, ti ringrazio. Una torta di mele perfettamente riuscita.
Niahndra AlistineHai scritto in maniera impeccabile, è stato un piacere leggerti. Il dialogo con Sam è come una conversazione che Niahndra intrattiene con se stessa, tanta è la sintonia tra loro. Mi è piaciuta ogni singola parola, le riflessioni sono accurate e gli interrogativi più che sensati, calzanti. Le risposte giungono ma sono accompagnate da rinnovate incertezze. La lettura ne esce scorrevole, ogni elemento si amalgama perfettamente e non ho riscontrato note stonate.
Il tormento di Niah è palpabile, coinvolgente. Apprezzo la scelta di dare un certo risalto al parlato perché fornisce l’idea di un flusso interiore che esce dalla ragazza con potenza e autenticità, senza battute di arresto nel corso della narrazione.
Il senso di
hiraeth emerge chiaramente nella malinconia per un qualcosa di astratto ma allo stesso tempo così pesante, ovvero tutto quello che sarebbe potuto andare diversamente e come ciò avrebbe potuto influenzare su un presente così angosciante e carico di indeterminatezza. Lo avrebbe migliorato? Ha senso chiederselo? Esattamente qui si colloca la dura presa di coscienza di Niahndra, perché in fin dei conti quello stesso pensiero non potrà mai avere vita nella realtà e lei lo sa meglio di chiunque altro. È vero, dopotutto, che nessuno è in grado di restituirci la purezza perduta.
La grafica è buona, pulita e lineare.
Complimenti, davvero. Chissà se Niah riuscirà a trovare un lieto fine, ma nel dubbio possiamo constatare che Sam è sempre un passo avanti rispetto a noi comuni mortali.
Draven E. ShawHo senza dubbio apprezzato il tuo scritto. Il ricordo al quale Draven cerca di aggrapparsi è nitido, dettagliato. È leggero, uno spiraglio di luce offuscato però da quella che sembra una realtà piuttosto buia. La nostalgia emerge proprio da tale contrasto, portando con sé la sofferenza per una serenità passata che non potrà mai più tornare. Esattamente in questo risiede il senso di
hiraeth e tu sei stata brava nel trasmettermelo.
Il testo scorre abbastanza bene, anche se alcune parti del dialogo mi sono sembrate più piatte rispetto ad altre. C’è da dire che si fa riferimento ad un periodo in cui Draven è molto piccolo, quindi verosimilmente più complesso da ruolare.
Sei comunque riuscita a farmi immedesimare nella scena sin dall’inizio. Mi è infatti piaciuta l’atmosfera familiare che hai ricreato con i suoi elementi vivaci ma soprattutto con i non detti e le crepe nascoste al di sotto di quella superficie apparentemente perfetta. Sul finale ho però avuto l’impressione che mancasse qualcosa: forse un maggiore spazio alle emozioni che Draven prova nel presente? Credo che mi sarebbe piaciuto saperne di più, anche solo per osservare l’impatto emotivo che questo ricordo ha attualmente su di lui. La nostalgia, dopotutto, fa riferimento al passato ma prende forma e si alimenta nel presente.
La grafica è abbastanza buona, pulita e lineare; purtroppo sono un patito della monocromia nel parlato, lascia stare.
Grazie piuttosto per aver condiviso questo attimo di effimera leggerezza incastonato nel passato di Draven.
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Grazie ancora ad ognuno di voi. Alla prossima! ♡