Ragazzi, innanzitutto complimenti ad ogni singolo partecipante, siete stati meravigliosi e meritate di saperlo. Poi mi scuso per il ritardo, ci ho messo un po’ con le valutazioni, ma ho voluto prendermi un po’ di tempo anche per esplorare meglio le vostre proposte. Ripeto ancora una volta che siete stati tutti incredibili e sono veramente felice abbiate partecipato.
Ora bando alle ciance e si parte:
POSIZIONE | NOME | PUNTI | GALEONI | PUNTI CASA |
Primo | Min Haru | 30 | 20 (15+5) | 30 |
Secondo | Niahndra Alistine | 29 | 15 | 29 |
Secondo | Thalia Moran | 29 | 15 | 29 |
Terzo | Draven Shaw | 28 | 14 | 28 |
Terzo | Nieve Rigos | 28 | 14 | 28 |
Min Haru.
Ho amato il tuo approccio al tema del Sentiero, e mi ho apprezzato profondamente il modo in cui si riuscita a renderlo tuo sia nel mondo tangibile del tuo personaggio che in quello interiore, passando attraverso le scelte stilistiche, come l’uso di alcune metafore che rispecchiano e aggiungono valore a ciò che hai voluto comunicare.
Sarebbe stato facile per un personaggio appena approdato sul forum fare un lavoro che desse l’idea di una “partenza” e invece mi hai tirato fuori un piccolo capolavoro inaspettato che nulla ha a che vedere con questo concetto nella sua forma piú banale. Mi hai sorpreso, spremendo dal background qualcosa di stupendo.
Ti ho voluto assegnare il massimo del punteggio perché sei riuscita a calibrare tutto alla perfezione, dando vita al tuo personaggio – in un contesto estremamente difficile da affrontare, ribadisco, per una bambina di undici anni e otto al tempo in cui si svolgono gli eventi – facendolo con una naturalezza intensa e struggente, senza forzature di sorta.
Il twist finale da brividi.
Non faccio troppi spoiler nel giudizio e consiglio la lettura a chi ancora non l’avesse fatto perché vale davvero la pena di tuffarsi nel tuo scritto e assaporare l’esperienza come lettori.
Complimenti doppiamente, perché è il tuo primo contest e hai spaccato tutto.
I richiami grafici poi? Pazzeschi, azzeccatissimi, sono la cornice perfetta per la tua opera.
Brava bravissima, sono estremamente felice di averti letta, continua così!
Niahndra Alistine.
Che mi scomodi le Norne per coglionarle, il filo d’Arianna e tutto il resto, affine, mi mancavano giusto le Moire e il Fantasma del Natale Passato, Presente e Futuro, con l’approvazione di Charles Dickens e Christopher Nolan, perché no?
Mi piace che hai messo subito le mani avanti: “... perché era chiaro che la donna difficilmente le avrebbe fatto dono di una spiegazione più trasparente” così da lasciarmi metabolizzare il fatto che per capire a fondo il tuo elaborato, avrei dovuto fare uno sforzo immenso. In realtà hai coglionato anche me ed è stato bellissimo, ma in fin dei conti non c’era bisogno di una spiegazione trasparente. La tua entry è densa e carica di significati intimi, sfoggiati, nascosti e nascosti in bella vista, per essere apprezzati una volta scovati.
Il tema del sentiero è stato centrato in pieno, con la presenza di una Niahndra sempre vagabonda e naufraga, un po’ disorientata che tra nodi e snodi, vincoli e svincoli, si destreggia nell’intreccio della sua esistenza. E tutto per un tattù. O forse non solo per quello? Zan zan.
Al di là dei miei meme fritti – di cui mi devo scusare perché siamo in pubblico, ma poi stai certa che rincaro la dose in privato – è un approccio interessantissimo al tema proposto per il contest, sicuramente non lineare, ma non per questo ingarbugliato. Niahndra non inciampa, non è mai forzata, così come la tua narrazione che pone l’enfasi sulle esperienze passate, sulle prospettive future e su quel qui ed ora, che qui ed ora non è, considerata la compagnia. Con il tutto che si apre e si chiude – che poi, si chiude? – alla stessa maniera.
Sì, direi che questo sentiero il tuo personaggio l’ha attraversato a modo suo e tu come autrice hai fatto un lavoro eccellente nel mostrarci come, con l’aggiunta di un personaggio (tre???) di supporto complementare al tuo, almeno nell’ambito di questa vicenda.
Ho amato leggere la tua partecipazione e ti faccio i miei complimenti, perché la cura che hai messo nel tuo lavoro traspare e si lascia apprezzare con naturalezza. Brava, continua così. Anche la grafica sempre sul pezzo!
Thalia Moran.
Delle partecipazioni lette fino ad ora la tua è quella che scorre nella maniera piú classica, ma nonostante questo non sto dicendo che pecchi di originalità, anzi. È il modo in cui sei riuscita a mettere nero su bianco il contenuto che l’ha resa meravigliosa. A prima vista può sembrare un grande recap degli eventi che hanno portato Thalia ad essere ciò che è ora, ma fare uno zoom sulle tappe principali del suo sentiero ha reso la lettura un’esperienza a tratti piacevole e – ammetto, anche se mi piace fare il pagliaccio – che in alcuni punti mi sono un po’ commosso.
“È straordinario il modo in cui il tempo e gli eventi trasformino la materia”, ed è altrettanto straordinario che il sentiero di Thalia l’abbia portata a prendere una forma piú adatta a sé. Sto un po’ parafrasando quanto hai scritto, ma questo è uno degli elementi che hai inserito che mi ha dato di piú il senso di un percorso attraversato non in una maniera fine a sé stessa, per raggiungere una meta, ma che è stato anche la ragione del cambiamento interiore di chi l’ha effettivamente attraversato, per mezzo delle scelte compiute, magari proprio trovandosi a dover imboccare quei bivi che menzioni.
Ci sono tante altre chicche disseminate in giro che mi han fatto apprezzare ancora di piú il tuo lavoro. L’impegno e la cura sono una costante in ciò che produci come scrittrice, in una sorta di perfezionismo che non appesantisce la lettura, ma sa renderla fluida e vibrante – a discapito della rigidità, che compare piú e piú volte sia come metafora, che nelle descrizioni.
Il confronto con Connor è stato carico di tensione, tanto che sul finale mi sono rilassato pure io, perché me l’hai fatto vivere come se fossi stato lì presente.
Cosa devo dire? Complimenti sentiti, hai fatto un lavoro eccezionale, sia nel merito di questo contest che con il tuo personaggio.
Draven Shaw
Olé, un momento che aspettavo da tempo. Mi è piaciuto molto leggere un Draven che si interfaccia con una delle persone della sua vita, quella non-magica. Il tema del sentiero l’hai affrontato a modo tuo, si percepisce molto di piú sul finale, ma già dall’inizio si intravede qual è la direzione che hai voluto prendere con la tua iscrizione al contest. È stato tutto un grande preparativo per imboccarlo, quel sentiero, e muovere i primi passi, uno alla volta. Tutto questo per dire che il tema l’hai centrato e sebbene il percorso che ha fatto Draven per arrivare a questo punto preciso della sua vita e delle sue relazioni con gli altri si percepisce chiaramente, sono rimasto piacevolmente sorpreso nel vedere come ha deciso di intraprendere questa svolta.
Il testo è scorrevole, confezionato alla perfezione e su misura per il tuo personaggio. Noto la naturalezza con cui ti riesce gestire questo elemento in ogni riga del tuo scritto e trovo che sia una cosa estremamente gratificante. Avrei odiato una forzatura imposta per servire uno scopo narrativo, ma qua non c’è nulla di imposto, anzi.
Il momento catartico delle rivelazioni ad Eliana è proprio la svolta di cui parlo, ed ho apprezzato anche il fatto che tu abbia deciso di non mostrare tutto e subito, ma di lasciare spazio alla storia di svilupparsi lungo quel sentiero che hai predisposto. Il che non mi dà l’idea di un finale aperto, perché non ha proprio l’aria di essere un finale, ma hai colto l’occasione per piantare le basi per degli sviluppi futuri che attendo con impazienza.
Hai fatto un ottimo lavoro, sotto ogni aspetto, e sono veramente felice del lavoro che hai svolto, ti faccio i miei complimenti.
Nieve Rigos
Allora, Nieve è tanto caotica – almeno in questa fase della sua vita – quanto è stato caotico il tuo modo di approcciarti al tema del contest. L’ho visto nel loop in cui è rimasta incastrata. L’ho visto nel modo in cui lei si accorge della vita degli altri che si muove costantemente ed indipendente nella sua direzione, a discapito del fatto che lei rimanga ferma o meno. È un po’ ovunque, come il prezzemolo. Si vede anche nel finale, quando lei va a bussare alla porta di Horus.
Mi hai incastrato questa entry tra due eventi fondamentali della tua esperienza personale di gioco e di quella del personaggio da cui ti rifugi sul finale. Non mi aspettavo svolte improvvise nel Sentiero che Nieve ha percorso, ma questo non significa che tu non abbia scritto qualcosa di poco originale, anzi.
Ogni movimento e pensiero del tuo personaggio è frutto del lavoro meticoloso che ti ha portata fino a questo punto. Nonostante il caos di cui ti ho parlato all’inizio, di fondo c’è sempre una costante genuina che incarna lo spirito della signorina Rigos ed è innegabile che il tuo modo di giocarla sia sempre perfettamente calibrato per farla risaltare, con le sue imperfezioni, con le sue ricadute ed i suoi propositi.
Ho apprezzato un sacco questo spaccato di vita e personalmente mi sono anche divertito in alcuni punti, nonostante altri piú tragici mi abbiano smosso in maniera differente.
Quindi complimenti, hai fatto un lavoro eccellente! E sono curioso di vedere come la storia proseguirà da qui in avanti, lasciatelo dire.
Ancora complimenti a tutti, siete dei mostri, vi ringrazio per aver partecipato